
«Il riso fa buon sangue» dice un antico adagio di saggezza popolare. Ma esiste una relazione verificabile fra piacere e guarigione? Secondo le ricerche dell’autore, tutta la vasta gamma dei piaceri umani possiede una funzione terapeutica nel trattamento delle forme patologiche, tra cui egli verifica in particolare depressione, malattie cardiache, asma, allergie, tumore al polmone. Stimolando il potenziale immunitario della persona, i piaceri aiuterebbero quindi a conservare la salute e ad accelerare i processi di guarigione.
Tuttavia il piacere è autentico e umano solo se include una dimensione spirituale, capace di andare oltre il livello fisico e soddisfare anche i gusti dell’intelligenza e della libera volontà, producendo un effetto di equilibrio e di armonia fondamentale per il benessere profondo della persona. Esso infatti influisce sul modo di vivere, sull’attività cerebrale, sul sistema ormonale e immunitario, sulla guarigione a livello fisico, psichico e spirituale.
Con frequenti rimandi alle esperienze terapeutiche dell’autore, il volume descrive nel dettaglio le sue intuizioni e le sue analisi.
Sommario
Prefazione. Introduzione. Sezione I. Prima parte: Il piacere e la guarigione. Seconda parte: Esperienze di guarigione attraverso il piacere. Sezione II. Prima parte: Il piacere. Seconda parte: La guarigione. Conclusione. Note. Glossario. Bibliografia. Allegati.
Note sull'autore
Padre Yvon Saint-Arnaud, oblato di Maria Immacolata, psicologo di fama internazionale, è uno dei fondatori dei Centri canadesi di psicosintesi, la prassi psicologica per l’armonizzazione e lo sviluppo della personalità umana.
Donna bella, ricca e di straordinaria intelligenza politica, Teodolinda si presenta al lettore avvolta in un alone di mistero, alimentato da leggende popolari e rievocazioni letterarie. Conosciamo infatti la grande regina attraverso la tardiva ricostruzione storica di Paolo Diacono e i magnifici affreschi dei fratelli Zavattari custoditi nel Duomo di Monza.
Il volume racconta con attenzione la vita della sovrana longobarda e delinea accuratamente lo scenario culturale, storico e geografico che portò alla nascita dell’Europa. Teodolinda fu per diversi motivi un fiore all’occhiello della chiesa di Roma. Cattolica, non longobarda, figlia di Garibaldo duca di Baviera, sposò dapprima il re longobardo Autari, e dopo la sua morte Agilulfo, duca di Torino, che divenne re dei Longobardi anche in virtù di questo matrimonio. Fece costruire dal 595 in poi, vicino al suo palazzo di Monza, una chiesa dedicata a San Giovanni Battista, che dotò di rendite e tesori. Teodolinda morì nel 627 e fu sepolta nella chiesa da lei voluta e realizzata. Una lettura piacevole che ricostruisce con passione le radici della nostra civiltà.
Felice Bonalumi, giornalista, scrittore, consulente di relazioni pubbliche, si è specializzato nella gestione di uffici stampa. È docente di un corso integrativo di scrittura d’azienda all’Università IULM di Feltre, presso il corso di laurea in Relazioni pubbliche e pubblicità. Come giornalista si occupa di arte sul quotidiano «Avvenire» e ha pubblicato diverse plaquettes di poesie con il Pulcinoelefante di Alberto Casiraghi, diverse favole con Valentina Editrice e racconti su riviste.
Un libro di psicoanalisi sul bisogno di credere. Freud ha consacrato una parte importante della sua opera ad analizzare le fonti della credenza religiosa, i suoi meccanismi e le sue messe in atto, addirittura il suo avvenire. Se nelle sue intenzioni c'e una dimensione scientista che puo sembrare riduzionista, c'e anche un prodigioso interesse per le rappresentazioni che ne risultano, gli affetti che l'accompagnano e piu generalmente le pulsioni che vi si trovano mobilitate. Questo libro si propone come obiettivo di reinterrogare gli argomenti che esso sviluppa nella sua lotta militante per opporre faccia a faccia la visione religiosa del mondo e la visione scientifica" e laica alla quale si allaccerebbe la psicoanalisi. "
L'autore, lungo tutto il suo percorso psicoanalitico, non ha mai smesso d'interrogarsi sulla questione della diacronia. Lungo tutto il suo percorso psicoanalitico, Andre Green non ha mai smesso di interrogarsi sulla questione della diacronia. Posta al centro dei dibattiti all'epoca dello strutturalismo, essa ha sollevato in ambito psicoanalitico una serie diinterrogativi che hanno dovuto affrontare il problema dell'originario (fantasmi e significanti-chiave, Lacan) e quello della ripetizione, tardivamente scoperta da Freud, ma destinata ad un ruolo fondamentale. La rimemorazione, tema centrale degli inizi della psicoanalisi, e ormai considerata nel suo rapporto con la coazione a ripetere. I ricordi da recuperare nella cura sono meno importanti dei segni della temporalita all'opera. L'illusione del completo superamento dell'amnesia infantile cede il posto alle costruzioni nell'analisi.
Quale relazione esiste tra credenza e conoscenza? Quale posto occupa nella mente l'immaginazione? Il libro raccoglie i lavori dell'autore che esplorano i concetti relativi a questi argomenti da una prospettiva post-kleiniana.
La cucina terapeutica con bambini e adolescenti. Questo libro trasmette quella che Pontalis chiama la 'forza di attrazione' della psicoanalisi, cioe la sua capacita di animare e magnetizzare il movimento del pensiero... L'autrice, terapista occupazionale di formazione analitica, ci introduce con grazia e fantasia nel mondo delle sue terapie e delle sue osservazioni madre-bambino, in modo che, a poco a poco, ci troviamo in un setting particolare. Che prevede non solo la parola, ma il "fare", in forme svariate, con i materiali piu diversi, e anche un uso del cibo e della cucina. Non di una cucina metaforica, ma una cucina vera, che usa con pazienti bambini e adolescenti, coppie madre-bambino e studenti universitari del corso di terapia occupazionale... "
Un approccio ai metodi proiettivi piu utilizzati: il Test di Rorschach ed il T.A.T. Il presente volume, privilegiando come supporto d'analisi il modello del funzionamento psichico costruito dalla psicoanalisi, permette un primo approccio dei due metodi proiettivi piu utilizzati: il Test di Rorscharch ed il T.A.T.. La sintesi proposta esplora, alla luce del materiale dei test, le problematiche che sono al centro dei sistemi conflittuali essenziali della psicopatologia psicoanalitica (nevrosi, psicosi, stati limite e patologie del narcisismo). Essa mostra, inoltre, l'efficacia e la pertinenza dei metodi proiettivi per l'elaborazione di una diagnosi, appoggiandosi ugualmente sullo studio dei processi di cambiamento del funzionamento psichico.
Presenza del terapeuta nel campo con bambini e adolescenti gravi. Perche sguardo e reverie"? Per una continua riflessione sulla pratica, su come una reverie modifichi il corso della terapia e subito modifichi lo sguardo... Sguardo e reverie vanno intesi, per me, come segnalatori, come strumenti nel campo terapeutico, poiche se avanzano secondo un movimento solidale, fanno parte, secondo il linguaggio bioniano, di quella sonda che mentre esplora allarga il campo; se invertono il ritmo fanno parte di reazioni negative, di "impasse"... Cosi, io vedo Dario, nove anni, piccolo, in abiti piu grandi, come un bambino-vecchino, che gioca, nelle sedute con me, a fare il mendicante all'angolo della strada, con il cane, con il piattino. Uno sguardo sull'"Hilflosigkeit", sull'impotenza, sulla sua inermita, che si riflette nei miei occhi. I genitori adottivi ne vedono il riflesso, pensano che questo loro alieno bambino adottivo, catapultato da un orfanotrofio dell'est, diverra un grande musicista... "
Riflessioni dell'autore intorno a quell'area dello sviluppo, ad alto potenziale traumatico, che chiama area della confusione dei linguaggi e alle molteplici forme in cui essa si puo trasformare e presentare nella cura analitica. Con questo libro ho pensato di dare vita a uno spazio in cui raccogliere le mie riflessioni maturate, nel corso degli anni, intorno a quell'area dello sviluppo, ad alto potenziale traumatico, che chiamo area della confusione dei linguaggi e alle molteplici forme in cui essa si puo trasformare e presentare nella cura analitica. Si e inizialmente trattato di un tentativo di comprendere e approfondire le intuizioni di Ferenczi sullo sviluppo del bambino in relazione con l'ambiente, che poi e sfociato nel progetto di renderle strumenti utilizzabili nella pratica clinica. Mi e sempre parso che il concetto di confusione delle lingue, a volte banalizzato per la sua ovvieta, nascondesse delle profonde e inconsce radici, e presentasse delle insidie non sempre evitabili nelle relazioni umane; insidie che sono ugualmente annidate nelle relazioni terapeutiche... "
Un testo sul transfert in psicoanalisi. Il transfert, che cos'e per il profano? Generalmente e il fatto che il paziente assimila (attraverso una mesalliance") il padre, la madre alla persona dell'analista, rivive l'amore o il non-amore che ha ricevuto dai suoi genitori o che ha dato loro. Come tutte le idee correnti, questa idea non e falsa. Ma essa nasconde quel che c'e di strano e di estraneo nel transfert, la sua "follia", in analisi. Un'altra idea corrente nasconde la follia della teoria: la psicoanalisi sarebbe - il dibattito non e nuovo - o una scienza o un'arte. Ora, il transfert fa della psicoanalisi una categoria anomala del sapere, crea un autentico paradigma a parte nel campo della conoscenza. Nella cura, due persone si parlano: questo apre a tutt'altra cosa che a un dialogo... "
Il presente volume di M.F. Salamin, in Francia, è stato pubblicato prima di Quando la sofferenza diventa cammino? Noi abbiamo posposto per diverse ragioni ma pensiamo che sia una scelta indovinata perché il discorso prosegue bene sul rapporto con la propria realtà umana/personale. L'autrice fornisce delle "chiavi" minime o percorsi o suggestioni per raggiungere un livello di benessere/felicità nel corso della propria vita. Alla base di tutto c'è sempre la pacificazione con il proprio essere e con chi ci sta accanto e soprattutto un rinnovato rapporto di fiducia con il Creatore che dà luce sul senso della vita e delle cose. Questo spiega perché alcune persone, pur nelle mille difficoltà quotidiane appaiono serene e "felici" ed altre, che avrebbero tutto per essere felici, si mostrano quasi sempre insoddisfatte o depresse. Il libro, come il precedente, è di gradevole lettura in esso le esperienze dirette di vita delle persone incontrate e le nozioni psicologiche/professionali dell'autrice diventano un tutt'uno, e si traducono in suggerimenti "sapienziali" discreti ed efficaci. Strutturalmente il volume si articola in sette capitoletti scritti molto fluidamente. E' una scrittura terapeutica, fatta di parole descritte e convalidate da testimonianze e da disegni.