
David Remnick è affascinato da quei personaggi ossessionati dall'idea di fare la storia di questa era e offre ai lettori imprevedibili sguardi della loro sfera intima, come quando ritrae Al Gore all'indomani della sua sconfitta alle elezioni presidenziali o Tony Blair nel pieno della crisi irachena. Remnick ritorna inoltre a due aree geopolitiche che ben conosce: Israele (con un'analisi accurata di Hamas e dello scenario politico dopo la morte di Arafat) e la Russia postcomunista (con un ritratto della figura di Vladimir Putin). Ma anche alcuni tra i maggiori scrittori della letteratura degli ultimi anni non sfuggono al suo sguardo acuto: Philip Roth, Don De Lillo, Amos Oz per non parlare di una sua vecchia passione, il pugilato, che già l'aveva fatto conoscere anche dal pubblico italiano. Il Mike Tyson da lui disegnato è un cammeo di rara bellezza. Una raccolta dei reportage e dei ritratti più memorabili del direttore del "The New Yorker". Ciò che li contraddistingue è la capacità di andare oltre l'immagine pubblica dei protagonisti che modellano la nostra contemporaneità, restituendo la sfera intima delle loro emozioni.
Un progetto comune, il traguardo di un cammino percorso in due, il frutto desiderato di un Tu e un Io che sono diventati un Noi: questo rappresenta un figlio per la maggior parte delle coppie. Ma quando l'infertilità si frappone tra il desiderio e la sua realizzazione, molte ombre calano sui mancati genitori, modificando profondamente la percezione sociale e individuale che uomo e donna hanno di sé. In questo libro Pier Luigi Righetti e Serena Luisi, entrambi psicologi (con la collaborazione di diversi specialisti) analizzano le conseguenze della genitorialità inappagata, le ansie, le aspettative che accompagnano ogni momento del ricorso ai protocolli di procreazione assistita. Un momento di crisi per la coppia, ma anche un'opportunità di crescita e rafforzamento del legame reciproco. Gli aspetti fisiologici e quelli psicologici trovano entrambi spazio in questa trattazione piana ed esaustiva di un tema quanto mai di attualità: psiche e soma, corpo e mente sono entrambi in gioco in un momento di vita così delicato da esigere una cura e un'attenzione che non possono e non devono limitarsi all'aspetto esclusivamente medico.
Recenti studi scientifici dimostrano che nella comunicazione il linguaggio verbale interviene solo per il 7 per cento, mentre il tono della voce e la gestualità contano rispettivamente per il 38 e il 55 per cento ai fini della trasmissione del messaggio.
Ecco una preziosa guida illustrata per conoscere e utilizzare il linguaggio del corpo, per decifrare e interpretare:
• i movimenti automatici: i tic, i gesti simbolici, i segnali che denunciano ipocrisia e falsità;
• le attitudini caratteristiche: la postura, i movimenti delle mani e delle gambe, il modo di camminare e di sedersi, di usare gli oggetti più comuni;
• i gesti che rivelano le emozioni e i sentimenti più profondi.
È stato una dei più popolari e longevi eroi politici del Risorgimento: Giuseppe Garibaldi (1807-1882) era certo uomo fuori dal comune, il cui fascino travalicava differenze sociali e frontiere nazionali. Rivoluzionario ai margini della politica, pressoché privo di sostegno ufficiale, era tanto odiato dalla Chiesa e dai tradizionalisti quanto amato dalle giovani generazioni e dagli esclusi. I giovani si arruolavano volontari per combattere al suo fianco, le donne della borghesia accorrevano per stargli vicino. Prendendo in esame la fase storica in cui l'impegno e la popolarità del generale furono più intensi, fra la metà degli anni Quaranta e gli anni Settanta dell'Ottocento, Lucy Riall analizza le motivazioni politiche che portarono alla creazione del mito di Garibaldi, il messaggio che incarnava e le forme della sua rappresentazione pubblica.
Evitando le minuzie dell'erudizione e dell'esegesi allegorica specialistica, il libro mette in evidenza i dati biografici fondamentali dell'esperienza umana di Dante e collega nelle linee di un racconto critico i temi e i problemi di maggior rilievo relativi a ciascuna opera, dalla "Vita nova" alla "Commedia". Completa il libro un profilo della fortuna dell'opera dantesca nel tempo, e più in particolare nel Novecento. Un'ampia bibliografia aiuta il lettore a orientarsi nella immensa biblioteca degli studi sul nostro maggiore poeta.
La breve stagione di Mani Pulite non ha scardinato il vecchio equilibrio ad alta densità di corruzione che si era andato consolidando nella gestione italiana della cosa pubblica. Cos'è rimasto della "rivoluzione dei giudici", che tante speranze aveva suscitato nella prima metà degli anni Novanta? Mentre da tempo il problema della corruzione in Italia non è più all'ordine del giorno, negli ultimi anni una lunga serie di episodi di micro-corruzione e clamorosi scandali politici e finanziari hanno segnalato una chiara linea di continuità con le vicende svelate da Mani Pulite. In questo volume, somiglianze e differenze tra vecchia e nuova corruzione vengono evidenziate a partire da una ricerca empirica basata su materiale giudiziario, relazioni di commissioni parlamentari e authorities pubbliche, oltre che sulla sistematica rassegna della stampa. L'analisi si concentra sui meccanismi della corruzione, sulle loro attuali trasformazioni rispetto al passato, sul rafforzato intreccio tra politica ed economia che sta caratterizzando la nuova fase istituzionale.
Il volume è il tentativo di diffondere attraverso "dialoghi possibili" scritti da studiosi e affidati al teatro, alla radio, a queste pagine, ad altre forme di comunicazione, la conoscenza oggi circoscritta, sfocata o distorta, di cinque figure-chiave della storia italiana: Francesco Crispi, Francesco Saverio Nitti, Donato Menichella, Luigi Sturzo e Giuseppe Di Vittorio. Il progetto nasce dalla constatazione che è oggi debole, debolissima, la consapevolezza del contributo di idee e di azione degli uomini e delle donne che hanno concretamente lavorato a disegnare il paese. Non vi è un orgoglio diffuso nell'avere questi e altri "padri fondatori". La conoscenza, lo studio, anche di primissimo livello, rimangono prerogativa degli "specialisti", non concorrono alla formazione di una cultura politica nazionale. L'opera racconta il percorso di costruzione del progetto, raccoglie i dialoghi costruiti dagli studiosi, le schede di presentazione dei personaggi e le scene degli incontri. I dialoghi anticipano la fase drammaturgica, mentre ai testi degli studiosi segue un esempio di traduzione teatrale.
Nel libro vengono analizzati i processi cognitivi e le strutture che l'essere umano utilizza nell'analisi e nell'organizzazione delle informazioni presenti nell'ambiente sociale. Attraverso una rassegna aggiornata della letteratura, si affrontano i temi della discriminazione, del pregiudizio, dei processi di stereotipizzazione, con una particolare attenzione agli aspetti linguistici che accompagnano tali processi.
"Era come se la Vergine Maria fosse discesa dal cielo direttamente da Disneyland." Così Federico Fellini descriveva l'arrivo di Ingrid Bergman a Roma, nel 1949. La diva svedese, garanzia di successo per i produttori cinematografici americani, giungeva in Italia per girare un film ma di lì a poco si sarebbe innamorata del regista, Roberto Rossellini, separandosi dal primo marito e suscitando scandalo in tutto il mondo. Da esempio di pura bellezza a simbolo del peccato, subito esiliata da Hollywood. Che lei, però, avrebbe saputo riconquistare. Non mancano le scelte coraggiose, le battaglie combattute, le passioni vissute senza nascondersi, nell'avventura umana di una delle interpreti più amate della storia del grande schermo, che qui lascia cadere tutte le maschere imposte dai personaggi incontrati nella sua carriera. Intrecciando le sincere e sorprendenti confessioni dell'attrice con i ricordi di numerosi interpreti del mondo del cinema - da Cary Grant a Liv Ullmann, da Anthony Quinn a Michelangelo Antonioni, con un ruolo speciale per una delle figlie della Bergman, Isabella - Charlotte Chandler traccia il ritratto inedito di una donna che fece innamorare Alfred Hitchcock e sfidò il carisma di Ingmar Bergman.
Dall'autore di Romanzo criminale un nuovo romanzo-affresco che getta una luce nera sull'epoca in cui siamo tuttora immersi. L'epoca segnata dalle stragi di mafia. Sotto il segno della convenienza, persone diverse, con progetti diversi, si ritrovano a essere le pedine di un disegno folle. O forse no. Si tratta di consegnare l'Italia nelle mani giuste. Delitti e passioni si intrecciano con bombe e affari. Una donna che doveva solo tradire trova il coraggio di amare. Mentre le vite e i destini si consumano, e la speranza si rifugia nel cuore stesso dell'inferno. In seguito, per quanto cercasse di frugare nella memoria, ripercorrendo passo passo i momenti di quella conversazione che non avrebbe esitato a definire "surreale", in seguito Stalin Rossetti non sarebbe mai riuscito a determinare con esattezza la paternità dell'idea. Era stato lui a suggerirla o il mafioso? O ci erano arrivati insieme, ragionando con diligenza matematica sui pochi elementi di valutazione dei quali disponevano? O era stata la disperazione a impossessarsi delle loro menti? Sta di fatto che a un certo punto l'idea si materializzò. Aveva la forma inconfondibile della Torre di Pisa. Il riflesso cangiante della Cupola di San Pietro nelle meravigliose ottobrate romane. L'eleganza composta e distaccata della Loggia de' Lanzi. Aveva il volto desiderabile della pura bellezza. Era la bellezza. La bellezza rovinata. La bellezza corrotta. Era l'Italia, in fondo.
Una campagna elettorale lunga e dai toni esasperati, uno scrutinio incerto fino all'ultimo, una vittoria (e una sconfitta) per un pugno di voti, polemiche su sospetti di brogli: le elezioni politiche del 2006 sono forse state le più drammatiche della nostra storia recente, paragonabili solo a quelle - altrettanto travagliate - di trent'anni prima (1976) e di trent'anni prima ancora (1948). Questo volume cerca di offrire alcuni percorsi di lettura di una votazione tanto controversa. Nasce dal miracoloso lavoro del gruppo di studiosi che si raccoglie intorno a "Polena", la rivista quadrimestrale diretta da Luca Ricolfi che da anni approfondisce i principali temi di discussione politica ed elettorale. Gli studi raccolti in questo volume riguardano i diversi aspetti della campagna elettorale, l'effetto della televisione sul voto, il funzionamento della legge elettorale, la decisività delle regioni meridionali, i flussi di voto, il voto dei cittadini italiani residenti all'estero, gli errori dei sondaggi e le polemiche sui brogli elettorali. L'ultima parte ripercorre infine i primi passi della nuova legislatura, tanto sul piano elettorale - voto amministrativo e referendum quanto sul piano dell'evoluzione del clima di opinione.

