
Un'indagine avvincente e meticolosa sul luogo più discusso e concupito da ricercatori, curiosi, fan del cospirazionismo e cronisti: l'Area 51, nel deserto del Nevada, cuore di mille intrighi e segreti, in cui si intrecciano storia, politica, spionaggio, test nucleari, esperimenti militari inconfessabili, e perfino gli Ufo. Basandosi non su illazioni ma su colloqui con piloti, scienziati, ingegneri e agenti in pensione che hanno lavorato per anni nell'Area - e che nonostante il vincolo di segretezza hanno accettato di parlare -, il libro fa luce su decenni di misteri e rivela verità assolutamente inedite, a volte davvero sconvolgenti. A partire dalla spiegazione del celebre incidente di Roswell del 1947, il crash di un oggetto volante non identificato con i suoi stranissimi e inquietanti passeggeri, che ha alimentato innumerevoli ricostruzioni e altrettante leggende.
Un'indagine avvincente e meticolosa sul luogo più discusso e concupito da ricercatori, curiosi, fan del cospirazionismo e cronisti: l'Area 51, nel deserto del Nevada, cuore di mille intrighi e segreti, in cui si intrecciano storia, politica, spionaggio, test nucleari, esperimenti militari inconfessabili, e perfino gli Ufo. Basandosi non su illazioni ma su colloqui con piloti, scienziati, ingegneri e agenti in pensione che hanno lavorato per anni nell'Area - e che nonostante il vincolo di segretezza hanno accettato di parlare -, il libro fa luce su decenni di misteri e rivela verità assolutamente inedite, a volte davvero sconvolgenti. A partire dalla spiegazione del celebre incidente di Roswell del 1947, il crash di un oggetto volante non identificato con i suoi stranissimi e inquietanti passeggeri, che ha alimentato innumerevoli ricostruzioni e altrettante leggende.
"Quando ero piccola volevo fare la domatrice d'orsi. Poi mi è passata, e sono diventata medico, il sostituto di un medico generico. Nei 12 anni trascorsi fra università, ospedale e ambulatorio, ho avuto occasione di vedere un bel po' di cose assurde, commoventi, rivoltanti, spassose. Ho detto parecchie sciocchezze e ne ho anche fatta qualcuna. Insomma, ho raccolto un bel po' di storie e poi mi è venuta la voglia di scriverle, queste storie; all'inizio per non dimenticare tutto ciò che mi aveva scioccato all'epoca del mio tirocinio in ospedale, per non rischiare di farci l'abitudine. Anche per gridare lo sconforto di ritrovarmi spesso così impotente. E poi, per condividere certi incontri, le piccole vittorie, i frammenti di vita vissuta. Tutte queste storie ve le consegno così, senza abbellimenti, in ordine sparso, proprio come le ho vissute e come mi sono tornate in mente." (Jaddo)
Il libro
L’anoressia e la bulimia nervosa rappresentano le patologie psichiatriche più complesse che un bambino o un adolescente possa sperimentare.
Questo libro raccoglie le esperienze di professionisti di fama internazionale in tale ambito di problemi e fornisce un contributo di grande valore sull’ampia gamma di questioni che un buon clinico deve conoscere al riguardo: dalla psicofarmacologia alle psicoterapie, dall’epidemiologia alla comorbidità con altre patologie psichiatriche, dai disturbi alimentari nei maschi alle tecniche di neuroimaging.
I curatori
Tony Jaffa, neuropsichiatria infantile, lavora al Phoenix Centre di Cambridge, specializzato nel trattamento di adolescenti con disturbi alimentari.
Brett McDermott dirige il Mater Child and Youth Mental Health Service di Brisbane, Australia, e insegna all’Università del Queensland
«Nel 1997, con il titolo Sudafrica. Storia politica, usciva in italiano una nuova edizione, rielaborata e aggiornata in modo sostanziale, del mio volume pubblicato per la prima volta nel 1952 a Città del Capo con il titolo 300 Years. A history of South Africa. Quanto scrivevo nella Conclusione del 1997 è stato confermato dagli eventi che si sono susseguiti fi no al 2010, quando il Sudafrica ospita il Campionato del mondo di calcio. L’euforia successiva alle elezioni del 1994, che furono incoronate dalla presidenza di Nelson Mandela, iniziò già a trasformarsi in una diffusa delusione quando il presidente portò l’ANC in un’instabile coalizione con il National Party di Frederick de Klerk, espressione del mondo dei coloni bianchi. Ma nei primi tre anni del "nuovo" Sudafrica, mentre le grandi compagnie straniere e quelle dei coloni, che si muovevano all’interno e nell’orbita della Chamber of Mines, i reali padroni del Sudafrica, esportavano capitali e profi tti, il cambio del rand rispetto al dollaro americano cadde del 30%. Il "potere nero" stava già perdendo la sua gara con il "capitale aureo". Quando il prezzo dell’oro crebbe oltre il valore del suo punto critico di equilibro, 330 dollari l’oncia, fi no a schizzare alle stelle oltre i 1.300 dollari l’oncia nel 2010, all’aumento si accompagnarono tanto la disillusione quanto le aspettative e le ottimistiche speranze espresse anche dal terzo presidente, Jacob Zuma, che gode ancora di diffusa popolarità. Nello stesso tempo il fl usso migratorio nei ghetti urbani crebbe di sette milioni di persone e parallelamente centinaia di migliaia di "bianchi" si trasferirono all’estero oppure nei nuovi quartieri suburbani di lusso. Come l’oro, anche il razzismo sta vincendo la gara con il Sudafrica "non razzista".
Al centro di questo grave deterioramento delle condizioni di vita di 45 dei 50 milioni di sudafricani, ci sono due realtà organicamente connesse e i problemi che esse pongono: il monopolio quasi esclusivo della terra e del lavoro africano a basso costo nelle mani di quel gigante capitalista e coloniale che è la "Chamber of Mines" e l’enorme e innaturale esodo di popolazione e povertà dalle campag"Pass laws", le leggi che, per tutelare l’apartheid, limitavano la libera circolazione all’interno del paese.
Il volume Sudafrica. Storia politica ripropone il compito urgente e terribile di far fronte a questo problema negli anni a venire». (dalla prefazione dell’autore)
Il mondo contemporaneo vede realizzato il più grande abbandono della storia dell'umanità: un "terzo mondo" costretto e abbandonato alla deriva dal "primo mondo". Abbandono è la scelta che un paese e una classe del "terzo mondo" fanno di abbandonare la propria posizione di dipendenza e desolazione per ritrovare la positività del proprio essere, la propria libertà. Abbandono è anche la loro scelta di abbandonare quanti -classi e nazioni, istituzioni internazionali e aziende multinazionali -si sono imposti nella loro vita economica e politica avviluppandoli nei legami della globalizzazione, commerciale e finanziaria, per tornare ad utilizzare in prima persona le proprie risorse e le proprie potenzialità. Abbandono è l'invito rivolto alla sinistra europea ad abbandonare la propria inerenza di nazione e di classe al "primo mondo", in particolare all'Europa, per costruire una relazione non imperialista con la maggioranza del mondo.
Spesso ci domandiamo: "Come mai alcune persone riescono con facilità in tutto quello che intraprendono mentre altre, sebbene dotate, collezionano solo insuccessi e frustrazioni?" C'è una sola risposta a questa domanda: volere, volere, fortissimamente volere! Il volume vuole offrire la possibilità di vincere nella vita e scoprire la chiave del successo acquisendo nel contempo una forte personalità per influire su se stessi e sugli altri.
"I "Saggi di linguistica generale" mostrano le forti connessioni tra ambiti di ricerca apparentemente lontani. Si veda per esempio come i principi della metafora e della metonimia, prima di essere portati nell'ambito critico, servano ad illustrare fenomeni dell'apprendimento della lingua e dell'afasia; e come viceversa la funzione poetica venga instillata nel pieno degli elementi basilari della comunicazione linguistica. Jakobson è stato probabilmente il principale promotore dei movimenti strutturalista e semiologico; ma a prescindere dalle etichette, è un linguista che ha rinnovato, oltre che la sua disciplina, gli studi di poetica e dato un originalissimo apporto ai metodi della critica letteraria." (Cesare Segre)