
Serve ancora la sinistra nel nuovo mondo globalizzato? E' la domanda che fa da filo conduttore a questo libro di Giuliano Amato. In questi anni tutto è cambiato, ma soprattutto sono entrate in crisi le istituzioni fondamentali, come gli Stati nazionali, i partiti, i sindacati. Ciò che conta è tenere il bandolo del cambiamento, saper governare il nuovo mondo globalizzato. Ecco allora che la sinistra ha davanti a sé un grande compito: quello di scendere in campo aperto e affrontare con coraggio la sfida di costruire le strutture portanti del nuovo mondo.
«Al dibattito odierno a noi sembra mancare il filo, la trama, il contesto che legano il passato all'avvenire. Soprattutto quando si riforma, bisogna trasmettere lo spirito della Costituzione». Dopo un lungo silenzio, le riforme costituzionali sono tornate sulla scena della politica. Accade perché è un dibattito ineludibile, cominciato subito dopo la Costituente. Questa volta, però, il contesto è inedito, sia sul piano interno che internazionale. Data la delicatezza del momento, gli autori si collocano volutamente al di fuori dallo scontro ideologico e cercano di fornire le basi fondamentali a una discussione che deve essere ben posta: attenta ai bisogni di riforma che emergono dai mutamenti in atto, ma senza mai trascurare la perdurante vitalità della nostra Carta e la sua ispirazione originaria.
Lezioni dalla crisi è una guida d'autore alla crisi economico-finanziaria. E un racconto che con linguaggio semplice e divulgativo aiuta a capire le ragioni delle difficoltà che tutti ci troviamo ad affrontare: dalle loro origini lontane agli impatti che più direttamente interessano tutti gli italiani. Giuliano Amato, che nel '92 ha affrontato una precedente crisi da Presidente del Consiglio salvando - secondo molti - l'Italia, dà il suo punto di vista, ma soprattutto - con il vicedirettore del "Sole 24 Ore" Fabrizio Forquet - spiega, racconta, rende chiaro. Lo spread, i Btp, il fondo Esm perdono la loro sacralità astratta e scendono tra noi. Il lettore viene portato a capire e a volte a sorridere. La crisi viene spiegata come quella di un matrimonio che sta saltando, la finanza speculativa viene raccontata nei suoi meccanismi in fondo elementari. "Pinocchio", dice Amato, "passò da babbeo quando, credendo al Gatto e la Volpe, seminò zecchini d'oro sperando di trovarne di più. Oggi con la finanza del nostro tempo sarebbe al vertice di una grande banca d'affari americana".
È ancora possibile un'Europa non matrigna ma fonte di benefici? Per Ernesto Galli della Loggia uccidere l'europeismo è la condizione necessaria per far ripartire l'Europa, rifondandola su identità, condivisione e riscoperta di una storia comune, e senza sognarne retoricamente l'estensione a confini impossibili. Pur mostrando tutte le contraddizioni che hanno portato al collo di bottiglia in cui si dibatte oggi il processo di integrazione, da parte sua Giuliano Amato resta persuaso che "Europa conviene", a patto di intraprendere il difficile cammino che porti a superare le fratture tra Nord e Sud, tra paesi debitori e non debitori, e a sconfiggere la crescente ostilità dei populismi antieuropei.
Il grande slancio e i sogni generati dal miracolo economico ci hanno fatto credere che una crescita indefinita avrebbe permesso di garantire senza aggravi fiscali i diritti sociali ed economici. In realtà, dagli anni settanta in poi l'Italia ha pagato benessere e diritti anche ipotecando il proprio futuro. Secondo la stringente interpretazione proposta in questo volume, fenomeni come l'industria di stato, il crollo delle nascite, il Servizio sanitario nazionale hanno avuto un peso maggiore di quello del terrorismo o del compromesso storico nelle vicende di un paese che ha scelto di rinviare finché possibile il faccia a faccia con il declino demografico, il ristagno e ora la decrescita, la perdita di posizioni dell'Occidente. Appendice statistica a cura di Carlo d'Ippoliti.
Questo libro rievoca la vicenda giudiziaria di Bettino Craxi, senza riaprire le vecchie polemiche, bensì proponendo una riflessione serena perché, dopo vent'anni, ora che i Tribunali degli uomini hanno esaurito il loro compito, sia il Tribunale della Storia a esprimere un giudizio obiettivo. L'autore si sofferma sul clima violento, da tempo di guerra, con cui la pubblica opinione e gran parte dei mass media hanno pesantemente condizionato lo svolgimento dei procedimenti, rendendo difficile l'opera dei magistrati e la ricerca di una giustizia non condizionata politicamente. Tratta anche il giustizialismo che ha limitato la lotta dello Stato contro il terrorismo, la mafia e la corruzione. Prefazione di Vittorio Feltri
Il libro rievoca la drammatica storia di sangue e di fango che ha avuto inizio con la nascita della Repubblica e dura tuttora. Ricorda le pagine buie di questa storia, caratterizzata dalla presenza inquietante di organizzazioni che hanno rappresentato un pericolo per la stabilità delle istituzioni; la morte di Enrico Mattei e le altre numerose morti "misteriose", che hanno scandito i passaggi più scabrosi della storia repubblicana; le stragi e gli omicidi del terrorismo nero e rosso; la strage di Ustica; il sequestro e l'uccisione del presidente DC Aldo Moro, il sequestro e la liberazione dell'assessore regionale DC Ciro Cirillo; Tangentopoli e Mafiopoli. Si sofferma, in particolare, sulle c.d. stragi di mafia, da Portella della Ginestra a Capaci, Roma, Firenze e Milano, cercando di dimostrare come esse non siano state soltanto stragi di mafia, ma stragi, nelle quali, oltre alla mafia, vi erano presenze esterne; e sottolineando come, accanto alle verità giudiziarie, non sempre facilmente raggiungibili, vi siano, comunque, da ricercare le verità politiche e morali, che misurano il grado di civiltà del paese e della sua classe dirigente.
Nel 1936, Ambedkar fu invitato a partecipare alla conferenza annuale del gruppo induista riformista di Lahore. Quando gli organizzatori ricevettero il testo del suo discorso, ne giudicarono intollerabili i contenuti, tentarono una breve e infruttuosa negoziazione, e alla fine cancellarono l'invito. Ambedkar decise così di stamparne a sue spese 1500 copie, e da quel momento «Contro le caste» cominciò a diffondersi come un manifesto... Il pamphlet viene qui presentato per la prima volta in italiano in un'edizione riccamente annotata e con un saggio introduttivo di Arundhati Roy, in cui si affronta il tema delle caste e lo storico scontro morale e intellettuale fra Ambedkar e Gandhi, lasciando emergere alcuni aspetti della personalità del Mahatma in contrasto con l'icona universale a tutti nota.
Queste pagine che leggerete sono il racconto a tre firme degli ultimi due anni di questa nuova avventura umana e spirituale di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI . É il racconto di soli due anni perché ACI STAMPA, parte della grande famiglia ACI-EWTN, è nata solo due anni fa, nel febbraio del 2015. E i primi articoli erano dedicati pro-prio a Benedetto XVI per ovvi motivi di ricorrenze. Abbiamo scelto l'ordine cronologico per permettere di seguire meglio lo sviluppo di que-sto "magistero aggiunto" di Benedetto XVI. Non passa mese in cui non ci sia qualche bella notizia di e su Benedetto XVI. Ed è questo il nostro modo di augurare al Papa Emerito Ad Multos Annos per il suoi 90 in-tensi e ricchi anni. "La pubblicazione merita una particolare attenzione per i contenuti che ci rendono in ma-niera giornalistica, quindi vivace, ma allo stesso tempo ben informata, la vita di Papa Be-nedetto nel periodo di tempo preso in considerazione. I nostri giornalisti, infatti, non han-no tralasciato di seguire il Papa Emerito nelle sue discrete e limitate apparizioni in pubbli-co, hanno dato notizia delle iniziative di studio e di ricerca sul pensiero del fine teologo e straordinario uomo di cultura, hanno dato conto dell'attività dei suoi ex allievi, dell'inaugurazione della biblioteca a Lui dedicata al Collegio Teutonico, dell'assegnazione del premio Ratzinger ad illustri teologi, della sua vita di preghiera sem-plice eppure tanto ricca davanti a quel mistero di Dio che Egli ha indagato, con la totalità della sua mente e del suo cuore, per tutta la vita". Dalla Prefazione di Sua Eccellenza monsignor Georg Gänswein Prefetto della Casa Pon-tificia e segretario particolare del Papa Emerito Benedetto XVI)
Il testo affronta il tema del dolore esistenziale alla fine della vita che costituisce un nodo centrale nel mondo delle cure palliative. Mentre per ciò che concerne il dolore fisico è stato fatto molto, nel caso del "distress" esistenziale non esistono al momento contributi teorici e metodologici organicamente dedicati. Si tratta di una forte lacuna sia sul piano culturale che sul piano della cura delle persone. Nel testo si dà una chiara definizione di questa condizione, si dà conto di tutti gli interventi che possono essere messi in atto al fine di lenire il dolore globale (total pain).
Stagione dopo stagione, il programma S.O.S. Tata ha saputo costruirsi una sempre maggiore credibilità, diventando per tante famiglie un vero e proprio punto di riferimento per la corretta educazione e una relazione ottimale con i bambini. Un pubblico che ha seguito i consigli delle Tate anche in libreria. I preziosi consigli delle Tate contenuti nel primo volume però si fermano all'età prescolare, incentrando quindi l'attenzione su argomenti quali - solo per citarne i più noti - la pappa, il sonno, il pannolino o il bagnetto. Ma i bimbi, si sa, crescono e i problemi cambiano. Ecco allora la necessità di un secondo libro che affronti, con l'inconfondibile voce delle Tate, il "nuovo che avanza". Focalizzandosi sull'età compresa dai 6 ai 9 anni, il manuale "S.O.S. Tata. Nuovi consigli, regole e ricette per crescere ed educare bambini consapevoli e felici. 6-9 anni" analizza i comportamenti e i problemi tipici di quell'età: la scuola, il rapporto con i compagni e con i maestri, i compiti, lo sport, gli amici, la separazione dei genitori, quanto tempo si può dedicare alla televisione o ai giochi elettronici. Una guida indispensabile, utile e pratica per tutta la famiglia e per tutti quelli che si trovano a gestire un momento delicato e bellissimo della crescita di ciascun bambino.