
Un'indagine sull'indagatore più famoso di tutti i tempi: questo libro informatissimo ci mette sulle tracce di Sherlock Holmes con garbo e con dovizia di particolari (di «indizi», per dirla con parole sue). È un viaggio nel mondo creato da Arthur Conan Doyle alla scoperta di un personaggio più vivo che mai, continuamente rivisitato dal cinema e dalla letteratura, il più grande investigatore di tutti i tempi che da 130 anni continua a risolvere nuovi casi; ma è anche la biografia di un uomo che avrebbe voluto ottenere la fama e la gloria per mezzo dei romanzi storici, e che invece finì involontariamente per reinventare e rendere opera d'arte il romanzo giallo. Scopriremo i legami con il metodo diagnostico dei medici, il fatto che Conan Doyle un po' ce l'aveva con Holmes, la profondità di ragioni e di idee, ma anche di turbamenti, che si nascondono sotto l'apparente levità di quelle storie avvincenti. E alla fine si capisce che in gioco c'è niente di meno del problema del male e di come affrontarlo, e che i gialli, almeno «questi» gialli, sono una metafora della condizione umana.
Robert Louis Stevenson è uno degli autori classici usciti da quel particolare crogiolo artistico che fu l'800, ma allo stesso tempo è un autore senza tempo, che continua ad affascinare nuove generazioni di lettori. Le sue storie affondano le radici nelle Ballate tramandate di generazione in generazione, ma anche nella storie realmente accadute di eroi e di traditori, di amore e di onore, che diventano dei veri capolavori allegorici. È il caso dell'Isola del Tesoro, e di un'altra opera, scritta poco prima che l'autore, gravemente malato, lasciasse la Gran Bretagna per i climi migliori nei Mari del Sud, dove si spense a soli 44 anni. Un'opera che sposta lo scontro all'interno dell'anima stessa dell'uomo: Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde. Un viaggio inquietante negli abissi della mente e del cuore, là dove si può incontrare il proprio doppio e lottare con esso. Stevenson dunque come esponente di una letteratura della gioia, ma anche come esploratore dello spirito. Narratore brillante e suggestivo, in grado di far sognare il lettore come pochi altri: riscoprire Stevenson significa riempirsi di stupore.
Il 22 novembre del 1963, sessant'anni fa, moriva a soli 65 anni C.S. Lewis, uno dei più originali e brillanti protagonisti della scena culturale mondiale. Insieme all'amico Tolkien era stato uno dei padri della letteratura del fantastico del '900 e uno dei più significativi apologeti del suo tempo. Il libro è diviso in due parti: la prima è biografica (l'infanzia in Irlanda, la carriera accademica, le amicizie, il suo grande amore per la poetessa americana Joy Gresham), la seconda è dedicata alle sue opere: una sorta di piccola guida a Narnia e alle altre grandi storie.
Stanislao Medolago Albani è stato uno dei padri fondatori del cattolicesimo sociale italiano. Una figura straordinaria e ancora poco conosciuta. Bergamasco (nacque nel 1851 e morì nel 1921) fu un uomo di studio, di azione, di contemplazione. Discepolo di san Giovanni Bosco, fondò banche, istituti di assicurazione, giornali; fu precursore dell'Università Cattolica e stretto collaboratore dei papi Leone XIII e san Pio X, protagonista assoluto, dopo l'Unità d'Italia, dell'Opera dei Congressi che portò all'impegno politico dei cattolici. Era animato dalla convinzione che la carità cristiana deve essere l'anima della società nella quale le persone sono chiamate a partecipare responsabilmente alla vita sociale per realizzare il bene comune.
Mary Godwin Shelley, una ragazza non ancora ventenne, duecento anni fa diede alle stampe un romanzo destinato a diventare una delle opere letterarie più singolari della Modernità: Frankenstein, il cui sottotitolo, Il moderno Prometeo, faceva intravedere la grande portata del romanzo, gli echi delle grandi opere che lo avevano influenzato, le suggestioni delle scoperte nel campo della fisica e della chimica e quella componente gotico-romantica che solo in un animo sensibile e appassionato poteva sintetizzare la pienezza del sublime. Mary visse in un periodo di grandi rivolgimenti, storici, sociali e soprattutto scientifici. Un periodo dove già iniziava un dibattito etico derivato dalle nuove straordinarie scoperte che avevano suscitato molte domande sui confini tra la vita e la morte e il potere su di essi degli scienziati.Mary scelse di raccontare questi dubbi e queste angosce in un romanzo che diverrà il capostipite del genere fantastico-gotico, nonché della narrativa di fantascienza.A duecento anni dalla pubblicazione il romanzo della Shelley continua a interpellare le coscienze, ad affascinare i lettori, a ispirare il cinema, la musica, la letteratura.
Gilbert Keith Chesterton: il più brillante giornalista dell'Inghilterra del XX secolo, scrittore poliedrico che seppe spaziare dai gialli, dov'era protagonista il suo personaggio più fortunato, il prete-detective Padre Brown, ai saggi storici, dalla politica alla filosofia, il tutto espresso con magnifica leggerezza, con l'uso magistrale del paradosso. Un uomo intenso, appassionato cercatore della Verità, un polemista che finiva per diventare amico dei suoi avversari. Un lucidissimo e profetico interprete della modernità.
A ottant'anni dalla sua morte Chesterton è più interessante che mai, e questo libro è la più completa guida al «Chesterton-pensiero» mai pubblicata.
Il volume è opera di Paolo Gulisano e don Daniele De Rosa.
Rilettura dei temi cristiani nell'opera di J.R.R.Tolkien, in una edizione ampliata rispetto alla prima.
L'elemento religioso nasce dal desiderio di comunicare la Verità attraverso simboli e visioni. Il volume presenta al lettore un'esauriente biografia di Tolkien e fornisce un aiuto alla comprensione del mondo simbolico da lui creato. Il nuovo capitolo riguarda l'inedito di Tolkien, dal titolo I figli di Hurin.
"Il Vangelo - scriveva Tolkien - è la più grande Fiaba, e produce quella sensazione fondamentale: la gioia cristiana che provoca le lacrime perché qualitativamente è simile al dolore, perché proviene da quei luoghi dove gioia e dolore sono una cosa sola, riuniti, così come egoismo e altruismo si perdono nell'Amore".
Giovannino Guareschi è stato un grande scrittore italiano del Novecento, anche se a lungo sottovalutato e incompreso. Paolo Gulisano in queste pagine delinea un originale profi lo di Guareschi annoverandolo tra i migliori narratori cattolici, sulla scia di Manzoni. «La singolarità della grandezza di Giovannino sta nel fatto che la sua profonda sensibilità religiosa, perfi no la sua perfetta ortodossia, non venivano da studi di teologia, né da frequentazioni clericali, che non risulta abbia avuto e che anzi credo abbia accuratamente evitato. Tutto quel che sapeva, e che poi ha trasmesso, Guareschi l’ha respirato misteriosamente nella sua Bassa. Tutta la sua teologia è stata l’inginocchiarsi di fronte al quadretto miracoloso della “Madonna dei Prati” e lo stare in silenzio ad ascoltare un Crocifi sso» (dalla prefazione di Michele Brambilla).
Sono oltre cinque milioni i bambini nel mondo che, ad oggi, hanno ottenuto la registrazione allo stato civile grazie all'impegno della Comunità di Sant'Egidio: alunni che non potevano finire la scuola, bambini di strada, minori detenuti, ex bambini-soldato, piccoli malati di AIDS, ragazzi dei villaggi, senza famiglia, malnutriti... Vivono negli slums delle grandi città, in campi profughi, colpiti da emergenze umanitarie, nelle vaste aree rurali e in tante altre situazioni di povertà. Questo impegno ha radici lontane: l'attenzione per coloro che in modi diversi sono scartati e spesso resi "invisibili" caratterizza Sant'Egidio fin dai suoi inizi. Nasce da una convinzione profonda: tutti i bambini devono avere un nome e un'identità e non si può accettare che si venga al mondo privi dei diritti fondamentali, che si cresca come cittadini di seconda classe nel proprio paese e si finisca per diventare preda dei nuovi mercanti di schiavi. Questo libro vuole raccontare storie, buone pratiche, difficoltà e successi della battaglia intrapresa da Sant'Egidio in tante parti del mondo per dare un'identità legale a milioni di bambini e liberarli dalla tratta o da altre forme di sfruttamento, perché purtroppo ancora, per esistere, nascere non basta.
A diciotto anni Giuseppe Gulotta, giovane muratore con una vita come tante, viene arrestato e costretto a confessare l'omicidio di due carabinieri ad"Alkamar",una piccola caserma in provincia di Trapani. Il delitto nasconde un mistero indicibile: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Gulotta ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei anni di calvario con la giustizia. Non è mai fuggito, ha lottato a testa alta e in questo libro racconta tutto per la prima volta: l'arresto, le torture, i processi (ben nove), la prigione, l'amore per Michela, che ha conosciuto mentre attendeva la sentenza definitiva (cioè l'ergastolo), per il figlio William, che ha visto crescere dall'altra parte del vetro divisorio, durante i colloqui settimanali, la verità su Alkamar.
Nei dibattiti sul cattolicesimo democratico e sulla Democrazia Cristiana, spesso il Dossetti politico riemerge quasi come una figura mitologica giudicata o in maniera polemica oppure enfatizzata positivamente. Studiare criticamente il Dossetti politico in quest'ora drammatica per la politica italiana è importante. Assistiamo all'emergere sempre più evidente di un'instabilità della vita politica del nostro Paese che probabilmente non ha pari nella storia nazionale. Sarebbe inutile affermare che se ci fossero uomini come Dossetti la situazione politica sarebbe migliore. A noi compete leggere fra le righe della storia di uomini come Dossetti per capire che non è sempre stato così e che un'alternativa è possibile. Il libro di Gumina ripercorre la parabola politica di Dossetti attraverso il recupero della sua tensione esistenziale e credente che genera uno sguardo critico per la lettura dell'odierno scenario. Così il volume si presenta come un'opportuna e urgente occasione per tornare a pensare alla luce di una delle figure più straordinarie, e oggi dimenticate, del cattolicesimo italiano.