
Alle origini della civiltà occidentale, i Greci svilupparono una vera e propria cultura del sogno. Per loro la vita notturna non era marginale e poco significativa, ma un messaggio capace di proiettarsi con forza sulla vita cosciente; a loro si chiedevano indicazioni su scelte da compiere, oracoli, persino miracolose guarigioni. Questo libro parla delle varie funzioni dei sogni nella civiltà greca, sino alla tarda antichità: dai sogni di Omero a quelli che progressivamente vennero studiati e descritti da filosofi , scienziati, poeti, interpreti professionisti di sogni.
L'autore
Giulio Guidorizzi insegna Teatro e drammaturgia dell’antichità all’Università di Torino. Nella collana Scienza e Idee ha pubblicato Ai confini dell’anima (2010).
Sulla Sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civiltà. Ma i Greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. Gli dèi non se ne sono mai andati dall'isola. Nelle campagne assolate nel cuore dell'estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si può ancora sentire Eracle chiamare le sue mandrie e Ulisse ridere del Ciclope. Nel tramonto di Agrigento, di Selinunte, di Segesta abitano ancora le processioni in onore degli dèi. Quando il giorno chiama la notte, nei teatri di Siracusa e di Taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel V secolo a.C., in Grecia e nell'Occidente greco. Terra rifugio di dèi e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la Sicilia è l'incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai Greci. È la stranizza di un mezzogiorno d'estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare.
Un santo in difesa dei lavoratori nella Torino dell'Ottocento: una storia da riscoprire.
UN MODELLO DI RIFLESSIONE SUGLI OGGETTI INTERNI, SULLE RELAZIONI CON ESSI E SUL COROLLARIO DI DETERMINAZIONI CHE RAPPRESENTANO NELLA QUOTIDIANITA DEI SOGGETTI. SENZA I NOSTRI OGGETTI INTERNI NON POSSIAMO VIVERE, MA POSSIAMO ANCHE SENTIRCI SOFFOCATI DA ESSI SINO A MORIRNE. E' A C AUSA LORO SE DIVENTIAMO VILI O EORICI NELLE AVVERSITA, CORAGGIOSI O VIGLIACCHI NELLA VITA DI OGNI GIORNO. SONO ESSI CHE CI INCORAGGIANO A VOLGERCI VERSO GLI ALTRI, ANCORA ESSI CHE CI SPINGONO A RIMANERE IN UN ISOLAMENTO NARCISISTICO SUPERBO. DA DOVE VENGONO DUNQUE, QUESTI INEVITABILI COMPAGNI INTERIORI? COME SI SONO IMPOSSESSATI DELLA NOSTRA FORZA PULSIONALE
C'era una volta un mondo in cui al mattino ci si alzava per andare al lavoro, alla sera si usciva a bere una birra con gli amici e quando si era vecchi si passava il tempo a guardare la televisione. Ripetitivo? Rassicurante? Comunque sia, il mondo di una volta presto non esisterà più.
La realtà in cui viviamo sta mutando giorno dopo giorno: piccoli cambiamenti impercettibili, che a breve si trasformeranno in un capovolgimento radicale del nostro modo di stare al mondo. Quello che ci aspetta é un futuro in cui i robot lavoreranno nelle fabbriche, costruiranno le nostre case e si prenderanno cura dei malati e delle persone sole, mentre noi ci dedicheremo ai lavori creativi, grazie a esoscheletri e protesi sofisticate resteremo attivi anche in tarda età. Un futuro in cui megalopoli congestionate diventeranno serre e orti urbani e noi potremo viaggiare dalla Spagna alla Cina senza passaporto e senza soldi. Un futuro in cui mobili e altri oggetti d'uso saranno stampati in 3D e riciclati dopo mentre edifici e vestiti saranno realizzati in materiali intelligenti che si adatteranno all’'ambiente cambiando forma e colore a seconda della stagione.
2030 d.C. é una guida dettagliata e immaginifica per prepararci al futuro senza paura: Mauro F. Guillén disegna la mappa con cui orientarci attraverso le sfide che ci attendono, descrivendo i cambiamenti più radicali del prossimo decennio, spiegando come anticipare le tendenze che diventeranno parte della nostra vita quotidiana e invitandoci a leggere le incertezze dell’avvenire come nuove possibilità.
Una raccolta di ricerche sulle terapie di gruppo. Le ricerche presentate in questo libro vogliono costruire scenari possibili di terapie, organizzare setting usando la funzione positiva dei limiti dei contesti di vita, per inseguire e curare la traccia alcune volte fioca dei processi formativi con la convinzione psicoanalitica" che le trasformazioni sono nella vita prima che nelle tecniche e che le sole tecniche, utili sono quelle capaci di rispettarne e curarne la naturale progressione. "
Le condizioni drammatiche dell’Italia appena uscita dal secondo conflitto mondiale e dalla guerra civile sono ricostruite in queste pagine attraverso la lettura dei giornali d’epoca, tra i quali erano in netta prevalenza gli organi dei partiti politici – espressione della lotta resistenziale – rispetto ai semplici quotidiani d’informazione, come il Corriere della Sera o La Stampa, guardati ancora con qualche sospetto per i legami con il passato regime. Emerge dalla rassegna elaborata dall’Autore un Paese materialmente distrutto e alla fame, con scarsa protezione giuridica per i beni dei propri cittadini a cominciare dalla vita stessa, militarmente ancora occupato dagli Alleati, percorso da moti di ribellismo sociale o autonomistico al limite del banditismo, intriso di retorica ideologica e rivoluzionaria che scorreva copiosa negli articoli di Velio Spano e Pietro Nenni, direttori rispettivamente dell’Unità e dell’Avanti! Se forte è la presenza dei quotidiani espressione delle forze di democrazia laica (l’azionista Italia libera, Risorgimento liberale, La voce repubblicana), attenzione particolare viene data alle riflessioni e ai commenti apparsi in quei mesi sulle colonne del Popolo e dell’Osservatore Romano, dove ripetutamente si denuncia la deriva morale e spirituale dell’Europa manifestatasi ieri con l’avvento del fascismo e del nazionalsocialismo, ma al presente ravvisata nel comunismo sovietico divenuto ormai, con la vittoria alleata, potenza mondiale: un nuovo incubo per la libertà dei popoli, al pari della paura della bomba atomica che, proprio il 6 e l’8 agosto 1945, consumava i suoi terrificanti effetti su Hiroshima e Nagasaki. La scelta di delimitare la ricerca entro limiti temporali ben precisi, tra il 1° maggio e il 31 agosto 1945 appunto, è stata fatta al fine di registrare «a caldo» l’atteggiamento dei quotidiani sulle vicende internazionali e su quelle che in tale arco di tempo risultarono decisive per il futuro sviluppo dell’Italia. Ovvero, prima che un crescente flusso di dati e di notizie a disposizione dei leaders politici e dei direttori dei giornali rendesse la trattazione degli avvenimenti più selezionata e calcolata.
Il 19 agosto 1954, a Sella di Val Sugana, moriva Alcide De Gasperi, l'uomo che diede il proprio nome a un'epoca drammatica della storia italiana del Novecento, quella della ricostruzione materiale e morale del Paese all'indomani del secondo conflitto mondiale. Gli scritti che compongono que-sto volume ne rievocano la figura e l'opera. Esso si suddivide in tre parti: la prima accoglie i contri-buti della figlia Maria Romana e dei collaboratori dello statista trentino (G. Andreotti, L. Gui, L. Radi, O. L. Scalfaro, G. Tupini); la seconda presenta la riflessione critica di storici e politici appartenenti alle militanze ideologiche più diverse (G. Baget Bozzo, M. Caprara, G. De Rosa, S. Fontana, M. Pera, G. Rumi, G. Tamburrano, V. Zanone); la terza, infine, consegna numerose testimonianze di prestigiosi rappresentanti della vita politico-religiosa italiana ed europea nell'età degasperiana (K. Adenauer, V. Bachelet, N. Carandini, A. Costa, F. Costa, G. Del Bono, C. De Mita, A. Fanfani, A. Forlani, G. Gronchi, K. G. Kiesinger, J. Klaus, U. La Malfa, D. Menichella, C. Merzagora, I. Montanelli, P. Nenni, A. Piccioni, F. Piccoli, G. Saragat, R. Schuman, G. Spadolini, L. Valiani, V. Veronese, B. Zaccagnini). La meditazione della Parola divina, l'unità di vita nella sfera privata e in quella pubblica, l'abban-dono alla Provvidenza, la pratica delle virtù umane e cristiane verso tutte le persone con cui entrava in rapporto sono note peculiari del protagonista di queste pagine, molte delle quali narrano momenti ed episodi di una stagione politica aspra fino allo scontro sulle piazze, e tuttavia feconda per le irre-vocabili scelte di civiltà operate dai governi presieduti da De Gasperi (pp. 360).
Guardando alla storia, la pace sembra essere solo un intervallo tra un conflitto e l'altro. Perché sorprendersi, allora, quando scoppia una guerra? Non siamo più abituati a formulare un pensiero della guerra, che da un lato deve essere ragionata per mettere in campo delle strategie che le consentano di raggiungere il suo scopo, la vittoria. Dall'altro, come ogni atto umano, la guerra comunica un senso che chiede di essere compreso, un senso ogni volta particolare, ma anche generale, che si collega al destino dell'umanità che vi è coinvolta. Questo libro, nato dalle lezioni tenute da Guitton alla Scuola di guerra del Ministero della Difesa francese a partire dal 1952, aiuta a capire la logica intrinseca dello scontro armato, indagato a partire dalle sue origini. Se Guitton ha pensato la guerra, lo ha fatto non soltanto perché la conosceva bene per esperienza personale, ma perché riteneva che l'intelligenza di un cristiano dovesse applicarsi anche a essa.
Andreas Hofer: l’eroe della libertà del Tirolo, il difensore della fede cristiana.
Un autentico mito per l’antica regione alpina, ma poco noto nel resto d’Europa. Quel poco che si trova nei libri di storia lo defi nisce come un oste che cercò di opporsi senza successo al dominio napoleonico, che sollevò il Tirolo in una rivolta armata popolare, e che finì fucilato a Mantova il 20 febbraio 1810. Un evento purtroppo abbastanza trascurato nei manuali.
Quella di Hofer è la storia dell’uomo che osò opporsi a Napoleone nel nome della Fede e della Libertà. A duecento anni dal suo sacrificio, Andreas Hofer resta l’esempio di come si possa e si debba amare la propria terra e la propria identità, senza contrapporla a quella degli altri, ma rivendicando ogni diritto a vivere secondo le proprie usanze, i propri sentimenti, la propria cultura, la propria lingua, la propria fede.
Si tratta di una rilettura dei temi cristiani nell'opera di J. R. R. Tolkien, autore universalmente noto. L'elemento religioso, fortemente radicato nelle storie di Tolkien e nel loro simbolismo, nasce dal desiderio di comunicare la Verità. Con una trattazione piuttosto agile, il volume presenta una visuale ampia sugli aspetti biografici di Tolkien e fornisce un aiuto alla comprensione del mondo simbolico da lui creato.
La confezione include la nuova edizione di "Tolkien il mito e la grazia" e "La mappa de «Lo Hobbit»".