
Quante energie dedichi ad amare? Quanto ami te stesso, le persone che incontri, quanto sei connesso con l'amore universale? C'è chi ha mantenuto questa naturale propensione, ma anche chi l'ha ostacolata con i costrutti della mente o con la forza delle emozioni. C'è chi ha paura ad amare gli altri, chi per rabbia si rifiuta di farlo. Ma c'è anche chi dedica tutto se stesso al sentimento che tiene insieme il mondo. E tu, in quale categoria ti collochi? Paolo Gambi, life coach ed esperto di comunicazione, ha deciso di rispondere alle esigenze di persone che come lui sono credenti, ma che spesso non trovano in se stesse e nei circuiti religiosi tradizionali risposte capaci di interpretare spiritualità e realtà in tempi sempre più complessi. Ne è nato un percorso estremamente suggestivo ma anche molto pratico e liberatorio che, attraverso le esperienze di mente, anima e corpo, intreccia identità e fede per esplorare le profondità dell'essere umano. Dalla gestione delle emozioni agli strumenti per evitare le trappole della mente e i condizionamenti, dalla consapevolezza di se stessi all'amore per gli altri, un viaggio fatto di riflessioni ed esercizi che ti porta alla scoperta del mistero di te stesso. Per riprendere in mano la tua vita e la tua capacità di essere felice.
La psicologia può offrire un importante contributo alla comprensione dei dinamismi familiari implicati negli attuali mutamenti sociali. Può aiutarci, per esempio, a definire la sua identità, a comprendere la sua trasformazione in una pluralità di forme familiari, ad interpretare le transizioni da una fase di sviluppo all'altra del suo ciclo di vita, a studiare i vari tipi di relazione che comporta come quello coniugale, genitoriale, tra le generazioni, con la società, ecc. Lo scopo di questo volume è proprio quello di avviare il lettore alla comprensione delle relazioni familiari da un punto di vista psicologico. Vista la specificità dei suoi contenuti può rappresentare un utile sussidio per docenti e allievi di un corso di psicologia della famiglia a livello universitario. È comunque indicato anche per chi lavora con le famiglie nei diversi ambiti (psicologico, psicoterapeutico, educativo, sociale, pastorale, giuridico, ecc.) o sia interessato ad approfondirne la conoscenza.
Che cos'è la psicologia
(Cosa studia la psicologia; Le origini della psicologia; Gli orientamenti teorici in psicologia; I settori della psicologia; La psicologia nelle scienze dell'educazione; La situazione di complessità dell'attuale psicologia; I metodi della ricerca in psicologia; Il metodo sperimentale; Il metodo descrittivo; Il metodo correlazionale; La correlazione tra la ricerca di identità e la ricerca di senso nell'adolescenza; Il metodo clinico; Un test strutturato e un test proiettivo; Il metodo della ricerca-intervento; L'educativa di strada; Il metodo sistemico-relazionale; Verso una circolarità; Questioni di etica nella ricerca; Per l'approfondimento)
I processi dinamici
(La psicologia dinamica; La soggettività della motivazione; La dimensione proattiva; Le forze delle aspettative; Le emozioni, tonalità affettiva delle motivazioni; Un lungo pregiudizio sulle emozioni; Le emozioni, stati disposizionali; L'inconsapevolezza dei motivi; La condotta pre-riflessiva; La coscienza in psicologia; Il peso delle decisioni; Quando la buona volontà non basta; I livelli del comportamento motivato; Per l'approfondimento)
Sistemi motivazionali
(Tra natura e cultura; La classificazione delle motivazioni; Tre sistemi motivazionali essenziali; La fame. Un esempio di motivo fisiologico; Il disturbo dell'anoressia nervosa; I motivi prosociali; Il disturbo d'ansia di separazione nei bambini; Quando una relazione aiuta a crescere; I motivi di sviluppo di sé; La posizione di nascita del bambino rispetto ai suoi fratelli; Per l'approfondimento)
Il processo emotivo
(Complessità delle emozioni; La teoria periferica e la teoria centrale delle emozioni; La teoria dell'attivazione e la teoria cognitivo-attivazionale; Le teorie dell'appraisal; La teoria psicoevoluzionista; Il processo emotivo secondo il modello di scherer; La valutazione della situazione; L'attivazione dell'organismo; L'espressione delle emozioni; L'intelligenza emotiva; Per l'approfondimento)
La fragilità della mente
(La capacità di adattamento; Modelli di conflitto; Conflitti di ruolo; Compiti evolutivi; L'ansia; Il "difetto di base"; La frustrazione; Educarsi a fronteggiare lo stress; Il concetto di normalità; Distinzione tra disagio e disturbo; Perché ci ammaliamo?; Una via per la guarigione: le psicoterapie; Le relazioni di aiuto; Per l'approfondimento)
Verso il benessere mentale
(Il nuovo concetto di salute; Tra normalità e patologia; Il benessere. Rimanere all'interno delle proprie possibilità; Alcuni indicatori positivi della salute; La conoscenza e l'accettazione di sé; La capacità di risolvere i problemi; La capacità relazionale; Il controllo emotivo; L'autostima e l'immagine di sé; Le difese; La sublimazione; La razionalizzazione; La proiezione; Lo spostamento; La costruzione del capro espiatorio; La formazione reattiva; L'identificazione e l'introiezione; La regressione e la fissazione; Per l'approfondimento)
La personalità
(Per una definizione; Da un punto di vista strutturale; Da un punto di vista dinamico; I fattori determinanti; La maturazione; L'adolescenza, l'identità e la personalità; La personalità nell'arco della vita; Per l'approfondimento)
Modelli teorici in psicologia dinamica
(È ancora attuale Freud?; Alle origini della psicoanalisi; La rimozione e la scoperta della nevrosi; Il desiderio sessuale; L'inconscio e le altre dimensioni della psiche; Il metodo della psicoanalisi; La psicologia analitica di Jung; La psicologia dell'Io; La teoria delle relazioni oggettuali; Il modello interpersonale; La psicologia del Sé; Il modello sistemico-relazionale; La psicologia umanistica di Rogers;
Cosa fare, nella prospettiva di una psicologia relazionale, per vivere bene la sessualità? Gambini è convinto che sia necessario superare la genitalità e la sua spinta riproduttiva per scoprire la vera essenza della sessualità. Lo scopo fondamentale affidato dalla stessa evoluzione alla sessualità è quello di promuovere legami cooperativi e creativi che favoriscano a livello sociale la trasmissione intergenerazionale; mentre il consolidamento di rapporti interpersonali ricchi di senso favorisce non solo l'espressione ma pure il contenimento del desiderio sessuale. La sua proposta, anche grazie all'offerta di esercizi, costituisce quindi un ricco e articolato percorso di crescita personale verso la maturità affettivo-relazionale e sessuale utile a tutti: a nubili e celibi, per abitare consapevolmente la vocazione intrapresa senza che assuma i caratteri di una nevrosi, e agli altri, a partire dalla loro condizione esistenziale, a valorizzare ugualmente questa dimensione al di fuori dell'intimità di coppia.
Farsi delle domande sulla felicità potrebbe sembrare pretenzioso, eppure non è forse vero che tutti ce le poniamo? Non è detto, però, che ciascuno di noi sia in grado di darsi risposte con la profondità riflessiva e l'arguzia narrativa che si deve riconoscere all'autrice di questo volume. In un flusso nel quale si mescolano armoniosamente esperienze personali, riflessioni spontanee e ricerca quasi scientifica, si indaga su dove si trovi la felicità (nel denaro, nel sesso? Nell'amore e nei progetti di famiglia?), se mai sia possibile conseguirla e, soprattutto, ci si chiede se per una donna di oggi tutto ciò debba avvenire in una chiave differente e particolare.
"Il mondo da una carrozzina a motore? Se ci ridi su non è poi tanto male". I "normali" e i disabili. Due mondi ancora separati da un'infinità di barriere architettoniche e mentali. Mentre delle prime sono evidentemente responsabili solo i "normodotati", a costruire le seconde pare ci si impegni da entrambe le parti. Diversi libri e manuali sono stati scritti per spiegare i disabili ai normali, ma ancora non era stato tentato il percorso inverso: cercare di spiegare perché la gente comune appare così strana agli occhi di chi, come Engy, la osserva da una sedia a rotelle. Se state cercando un libro che affronti il tema dell'integrazione delle persone disabili in modo serio e politicamente corretto, quello che avete in mano è l'esatto contrario. Un'autobiografia divertente che racconta e prende in giro stereotipi e pregiudizi abituali.
Originale incontro tra discipline differenti, questo libro di Ivano Gamelli contribuisce a delineare un modo nuovo di intendere il processo educativo, quella “pedagogia del corpo” che integra saperi tradizionalmente separati: quelli della parola con quelli del movimento, del gesto, dello sguardo, dei sensi.
Questa nuova edizione aggiornata e ampliata trasferisce nei vari ambiti formativi strumenti che stanno alla base dell’educazione corporea, come la danza e le tecniche di rilassamento e di utilizzo della voce, proponendo scenari e strategie spesso trascurati o dati per scontati.
Ivano Gamelli insegna Pedagogia del corpo all’Università di Milano Bicocca. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Quella volta che ho imparato (con L. Formenti, 1998).
Il libro incrocia saperi e campi di ricerca differenti e risonanti: la pedagogia del corpo, il metodo autobiografico e le pratiche filosofiche convergono qui per aprire nuove riflessioni in coloro che si interessano di cura e di educazione. In molti contesti ci si interroga da decenni sul rapporto che intreccia la dimensione del corpo, dell'azione, dell'emozione, con quella della mente, del pensiero teorico, della concettualizzazione. Questo fermento è indiscutibile quanto il fatto che il cambiamento prospettato fatica a trovare una reale applicazione all'interno delle procedure educative e di cura. Il testo, che comprende riflessioni, esperienze e suggerimenti di pratiche, è un invito a fare e a pensare un'educazione e una cura dove "corpo e mente" si alimentino reciprocamente, in direzione di un approccio alla relazione di cui tutti abbiamo bisogno.
Nel pomeriggio del 10 maggio 1996 Lene Gammelgaard, membro della spedizione di Scott Fischer, è diventata la prima donna scandinava a raggiungere la cima del monte Everest. Il giorno dopo era sopravvissuta a uno dei più terribili disastri della storia dell'alpinismo, raccontato nel film Everest. Nel corso della notte, una tremenda tempesta e una serie di errori umani hanno cospirato per mutare un trionfo in una catastrofe. Otto persone sono morte in quella notte d'inferno, che continua a interrogare e a far discutere. L'entusiasmo della preparazione, l'arrivo in Nepal, le difficoltà della scalata sulla montagna più alta del mondo, l'incubo di una tempesta che ha costretto gli alpinisti ad affrontare la discesa in condizioni impossibili rivivono, passo dopo passo, nell'emozionante racconto di Lene. La sua voce appassionata non si limita alla cronaca, ma rende conto di emozioni e sentimenti, si sofferma sui risvolti psicologici della tragedia e offre una prospettiva illuminante e personale. Sull'alpinismo. Sull'ebbrezza che porta a rischiare la pelle. Sulla vita stessa, nuda e cruda.
Fra le qualità che hanno fatto di George Gamow un protagonista assolutamente atipico della scienza del XX secolo spiccano due caratteristiche fondamentali: una smisurata curiosità per il funzionamento del mondo naturale e uno straordinario senso dell'umorismo. Entrambe queste doti si ritrovano in questa "autobiografia informale", che Gamow dedica per buona parte al racconto dei suoi primi trent'anni di vita e di attività scientifica: l'infanzia e l'istruzione universitaria a Odessa e a Leningrado; le ricerche presso i laboratori di Bohr e Rutherford; i rocamboleschi e sfortunati tentativi di fuga in Occidente.
Si tende in genere a immaginare i grandi scienziati come gente “seria” e “inquadrata”, dalla vita noiosa e ripetitiva. George Gamow è esattamente all’opposto di questa descrizione: la sua curiosità smisurata per i campi di studio più vari e la sua vita a dir poco rocambolesca lo rendono uno dei personaggi più affascinanti della storia della scienza.
Protagonista assoluto della grande rivoluzione della fisica e della biologia del XX secolo, la sua «autobiografia informale» è un ritratto divertente e ironico – corredato da fotografie e disegni – di un genio irriverente e fuori dagli schemi, nei suoi primi trent’anni di vita e attività scientifica.
Attraverso storielle «da raccontare agli amici attorno a un fuoco», con uno stile brillante e ricco di umorismo, Gamow fornisce una panoramica originale e inedita della scienza del primo Novecento, che non si può fare a meno di trovare irresistibile.
È possibile preservare le parole dalla volgarizzazione pubblica? Quali circostanze favoriscono l'emergere e la trasmissione delle parole migliori? Che tipo di attività è l'ascolto? Quando è appropriato il silenzio e quando è giustificato gridare? Nello spazio pubblico, la democrazia ha bisogno di parole che circolino senza ostacoli e spesso le parole che si sentono sono quelle che meno lo meritano. Nelle reti e nei media le parole sono raramente coltivate con cura. Rimane al cittadino, rimpicciolito da una connessione ubiqua, la libertà di selezionare le voci a cui concedere autorità, che meritano di essere ascoltate. In tutti questi casi, la libertà di parola è sempre un atto di resistenza e di coraggio. Ma le parole giuste, quelle migliori, ci dice l'autore, ovviamente non si trovano nel pubblico, ma altrove, nei fenomeni quotidiani: «Per sentirle non ci vuole altro che fermarsi ad ascoltare come si parlano quelli che non soltanto condividono una lingua, ma anche l'aria, l'affetto e il destino». Prefazione di Alessandro Ferrara.