
«Penso a tutti i libri che non sono stati scritti, alla grande storia della letteratura invisibile, rimasta ferma e muta in una morsa di stomaco, in uno struggimento che di colpo si fa paura, e poi solitudine, e poi corpi da abbracciare senza dire nemmeno niente». Un diario intimo, tanto più personale quanto condiviso e universale. Un memoriale nel quale lo scrittore lucano mette a nudo, senza veli, i suoi drammi e le sue gioie. Frammenti di una vita vissuta ad alta intensità emotiva che si ricompongono in un bilancio umano in cui la letteratura spinge il dito nella piaga dell'esistenza e diviene rivelazione del mondo.
Per educare i giovani alla legalità, a partire dalla rete istituzionale: in famiglia, a scuola, nei rapporti sociali, all'interno delle associazioni, comunità di fede e luoghi mediatici, è importante nutrire il senso di responsabilità nel rispetto delle regole, fin dalla tenera età. Irene Di Dedda, pedagogista ed esperta sulle tematiche dell'educazione alla legalità, aiuta i ragazzi e le loro famiglie in questo percorso di comprensione del senso profondo delle leggi, attraverso una lettura della complessità sociale in cui siamo immersi e che ci sprona all'interpretazione e costruzione di un mondo migliore.
Un libro-dossier che ha fatto discutere già prima di essere pubblicato. La testimonianza diretta e le rivelazioni di uno dei fondatori di Italia dei Valori sull'evento Mani Pulite" e sul magistrato protagonista di quel periodo, Antonio di Pietro. Un ricco lavoro di ricerca e di documentazione su un periodo storico non ancora bene analizzato, ma che richiede un'opera di chiarificazione e di verità. " Racconto di un'esperienza vissuta fianco a fianco all'uomo simbolo della legalità nel periodo dell'inchiesta milanese di Mani Pulite", Antonio Di Pietro. Il partito politico IDV, nato sull'onda dell'evento socio-giuridico di mani pulite e che avrebbe dovuto rappresentare, nell'idea originale dei fondatori, il definitivo rilancio dell'unità e della questione morale del Paese, si è rivelato uno strumento imprenditoriale nelle abili ed esperte mani del protagonista mediatico dell'inchiesta milanese. "
Il testo si rivolge a psicologi, orientatori, pedagogisti, insegnanti, medici, assistenti sociali e a tutti gli operatori del settore psico-pedagogico-sociale che abbiano intenzione di affrontare e/o approfondire un argomento emergente. Il counseling riguarda trasversalmente tutti i settori in cui è praticata la relazione d'aiuto: gli enti locali (counseling di orientamento scolastico e professionale, per i genitori, per la coppia e la mediazione familiare, di sostegno per categorie particolari, per la terza età, per le madri nel periodo successivo alla nascita); l'ambito sanitario (nella medicina di base, nell'infezione e nella malattia da HIV, nelle malattie terminali, nei difetti genetici, nella morte improvvisa del lattante); l'ambito scolastico e universitario; il contesto aziendale. Nel counseling convergono i risultati della ricerca psicologica nell'area della comunicazione e della facilitazione del soggetto all'interno della relazione d'aiuto. Il counselor si delinea pertanto come un'esperto di comunicazione e di relazione, in grado di facilitare il percorso di autoconsapevolezza dell'interlocutore attraverso un colloquio tecnico di comprensione-facilitazione.
L'opera presenta il contributo della psicologia al problema dell'orientamento in un'ottica interdisciplinare e multifattoriale, integrando le diverse prospettive con cui la psicologia dell'orientamento è stata trattata fino ad oggi nel nostro paese. Dopo i capitoli iniziali sul counseling e sulla valutazione, l'autrice esamina in modo approfondito i temi dell'autovalutazione, del giudizio e della decisione, divenuti ormai centrali non solo per la psicologia dello sviluppo, ma anche per la psicologia dell'orientamento qual è praticata a livello internazionale. Rivolto soprattutto agli specialisti dell'orientamento, questo libro può essere un utile riferimento anche per tutti gli insegnanti e gli operatori scolastici che siano interessati a conoscere i risultati della psicologia contemporanea su temi attuali relativi allo sviluppo della cognizione e della personalità.
Un libro-inchiesta scioccante, un viaggio negli abissi dei nuovi lavori all'italiana. Maurizio Di Fazio racconta un Paese che lavora anche il doppio o il triplo di prima per non perdere un posto non più fisso, e dove sono evaporate in un batter di ciglia tutele e garanzie che si pensavano acquisite per sempre. Progredisce la tecnologia, regrediscono in maniera irrefrenabile i salari e i diritti. Nessun comparto sembra risparmiato, e l'onda lunga della grande crisi cominciata ormai dieci anni fa c'entra ben poco. Dai piloti degli aerei low cost sull'orlo di una crisi di nervi allo sfruttamento nei centri commerciali, negli ospedali, nei call center; dalle corse matte in magazzino, in motorino o in auto per non inficiare i ritmi forsennati imposti da pistole-scanner e misteriosissimi algoritmi al lavoro sporco da dare in «outsourcing», in subappalto alle cooperative e alle agenzie interinali; dall'obsolescenza programmata della manodopera alla diffusione capillare di nuove forme di caporalato, demansionamento, mobbing. Siamo di fronte a un nuovo schiavismo?
Che fine hanno fatto le armi
chimiche e batteriologiche
sperimentate nei laboratori del
Duce? Tutta la verità sul nostro
pericoloso e potente arsenale
segreto. Una macchina di morte
che continua silenziosa a
inquinare la vita degli italiani.
”Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza guerra mondiale, ma so che la Quarta guerra mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni.”
Albert Einstein
Nel 1941 l’Italia disponeva di uno dei più grandi arsenali di armi chimiche del mondo. Antrace, iprite, virus, batteri: la fabbrica dei veleni creati per costruire l’impero della dittatura fascista ha divorato vittime in Libia e in Etiopia, ha colpito i combattenti spagnoli che lottavano per la libertà, lasciando dietro di sé una scia di malattie e dolore. Ma la creazione di questi stessi veleni ha preteso un prezzo altissimo anche all’Italia: durante le fasi di sperimentazione, e poi con il concludersi della guerra, intere zone del nostro Paese sono state contaminate dagli esperimenti, ordigni sono stati abbandonati davanti alle coste delle Marche e della Puglia, testate letali sono state scaricate attorno a Ischia. Tutto ciò, a partire dal dopoguerra, è scivolato nel più assoluto silenzio.
Gianluca Di Feo ricostruisce la sorte delle fabbriche di queste sostanze e dei laboratori usati per studiare i distillati tossici e mai bonificati: nel Golfo di Napoli, sulla costa di Pesaro, sulle rive del Lago Maggiore, nei boschi della Tuscia. Industrie e depositi nascosti per decenni da ministri, generali, industriali, un segreto vissuto nel silenzio per generazioni. Attraverso documenti inediti e secretati, denunce inascoltate delle popolazioni, testimonianze e sopralluoghi, Di Feo compie un viaggio nell’abisso più nero della nostra storia. Un abisso ancora aperto.
Fino alla firma della resa con l'esercito piemontese il 13 febbraio del 1861, per più di quattro generazioni la dinastia dei Borbone aveva regnato nell'Italia meridionale, Stato autonomo e indipendente che fu per sette secoli la "Nazione napoletana". Un Paese con una propria economia, una propria industria, un proprio esercito, un proprio inno nazionale; un Paese con valori riconoscibili, condivisi dai suoi abitanti, da Gaeta in giù. Per molti di loro, l'unità d'Italia rappresentò la fine del mondo che avevano conosciuto e nel quale si identificavano. In molti reagirono all'occupazione. Eppure, mentre di Cavour, Garibaldi e Vittorio Emanuele II si sa quasi tutto, pochissimi sono i libri che raccontano le storie degli ufficiali e dei soldati che scelsero di rimanere fedeli al Regno delle Due Sicilie e si opposero ai piemontesi. Uomini che dopo la sconfitta dovettero affrontare umiliazioni, processi e prigionie. Non erano tutti aristocratici o assolutisti: in tanti erano liberali, alcuni avevano combattuto nella Prima guerra d'indipendenza nel 1848 e condividevano il sogno di un'Italia federale; ma quasi tutti furono bollati come retrogradi, reazionari, sbandati, e cancellati dalla memoria comune. Le storie qui raccolte dallo studioso meridionalista Gigi Di Fiore restituiscono un Risorgimento "al contrario", visto e vissuto dalla parte degli sconfitti... Con e-book scaricabile fino al 31-12-2015.
Il volume affronta un tema ancora poco studiato nella pur sterminata bibliografia dantesca: le conoscenze giuridiche del Poeta e la loro presenza nella sua opera, in particolare nella Commedia. Non vi è dubbio, infatti, che il fitto intreccio tra sapere giuridico, teologico e filosofico sia il milieu culturale in cui nasce la Commedia e tanta poesia romanza delle origini; ma mentre gli ultimi due aspetti sono stati largamente indagati, quello dei riferimenti giuridici danteschi ha incominciato solo da poco a essere oggetto di ricerche approfondite. I saggi qui riuniti offrono una originale rilettura di Dante e della sua opera alla luce della tradizione giuridica antica e medievale, da Cicerone (cui è dedicata tutta una parte del libro) a Bartolo di Sassoferrato, senza trascurare la sua ricezione presso i commentatori antichi e nell'arte figurativa.
L'instabilità della società moderna, resa ancor più aspra dalla crisi economica, ha effetti particolarmente destabilizzanti sulla vita erotica e affettiva. Il volume delinea un percorso che evidenzia l'importanza del corpo e attraversa le tappe fondamentali della rivoluzione freudiana e post-freudiana, fino all'impatto dei nuovi media e di Internet sull'erotismo e sui rapporti di coppia. Il libro indica una via d'uscita nella ricerca di valori fortemente condivisi e di una dimensione ludica della sessualità. in cui la condizione della donna possa esprimersi pienamente.
Nato dall’esperienza dei master in Social Media Marketing & Web Communication dell’università IULM di Milano, questo libro è il primo vero manuale sulla comunicazione e il marketing digitale, realizzato a più mani dai maggiori esperti italiani di marketing dei social media. Il lavoro condensa in un’unica guida tutto quanto è necessario sapere per: comprendere il cambio di paradigma che l’affermarsi della rete e dei social media nelle pratiche d’uso di milioni di consumatori impone alla comunicazione aziendale; acquisire tutti gli strumenti e le abilità necessarie per utilizzare in maniera corretta ed efficace i nuovi canali di comunicazione offerti dall’evoluzione tecnologica e dagli ambienti 2.0.
Dopo una prima parte introduttiva e di scenario, il volume affronta tutte le fasi necessarie alla realizzazione di attività di comunicazione e marketing attraverso il web e i social media, approfondendo: gli aspetti strategici e di progettazione della presenza aziendale in rete (le nuove regole del marketing, web & brand reputation, marketing non convenzionale); le competenze tecniche necessarie a utilizzare e gestire tatticamente i vari canali della comunicazione e del marketing digitale (Search marketing, SEO, E-mail marketing, Mobile search marketing, Social media marketing, Affiliate marketing);
le logiche e gli strumenti attraverso i quali è possibile monitorare i comportamenti degli utenti e ascoltare le loro conversazioni nei social media per entrare in relazione con loro e misurare i risultati delle attività di comunicazione (Web analytics, Social media monitoring).