
Simile ad un prisma che restituisce una luce differente a seconda del modo con il quale viene illuminato, il tema della "parola giusta" viene declinato nei saggi qui raccolti percorrendo alcune strade significative della riflessione contemporanea. Alcuni punti di riferimento emergono su tutti: le proposte di Karl-Otto Apel, Paul Ricoeur, Chaïm Perelman, Ferdinand Ebner, Martin Buber, Romano Guardini, Franz Rosenzweig, Emmanuel Lévinas.La natura stessa del tema invita a non restare solo su un piano storiografico o accademico, ma ad andare al cuore di ciò che è nelle attese profonde di molti. Occorre rivendicare l'autentico potere creativo e donativo della parola che si rinnova e arricchisce ogni qualvolta viene rivolta a un Tu che diviene il mio interlocutore. Occorre recuperare il senso profondo del nostro comunicare, parlare, interloquire. Un senso per l'appunto "giusto" perché non si darà giustizia né pace se l'uomo non saprà pronunciare quella parola, la "parola giusta", che accende l'amore nell'uomo permettendogli di aprirsi all'incontro con il Tu.
Il manuale si rivolge a tutti coloro - studenti e studiosi - che portano avanti una ricerca accademico-scientifica nell'ambito delle discipline umanistiche. Le indicazioni sui metodi di ricerca e di citazione bibliografica ne fanno uno strumento particolarmente utile per poter scrivere una tesi di laurea. Come in un trittico, sono illustrati i momenti fondamentali per la realizzazione di un elaborato scritto: la scelta dell'argomento, il reperimento del materiale e la stesura dei capitoli. Una speciale attenzione è poi riservata alle più recenti risorse della videoscrittura e del Web. Il testo si chiude con cinque appendici: 1) prospetto sintetico del modello citazionale adottato; 2) abbreviazioni, sigle e termini di uso più comune in un elaborato scientifico; 3) principali strumenti bibliografici in Rete; 4) esercizi di base; 5) principali dubbi relativi all'ortografia e alle norme redazionali. Ogni capitolo prevede una specifica sezione bibliografica ed è corredato di numerose immagini commentate da apposite didascalie.
Il volume si sofferma su alcune questioni educative che il fenomeno della migrazione solleva, con particolare attenzione alla formazione di un'inedita "costellazione" di famiglie migranti. Il testo analizza le difficoltà di queste famiglie e la trasformazione della genitorialità in terra straniera. L'interrogativo di fondo è quali strade siano percorribili per le organizzazioni di servizio e le agenzie educative con cui i minori di seconda generazione e le famiglie "della migrazione" entrano in contatto. La riflessione pedagogica dello studio rappresenta un tentativo di delineare nuove possibilità di incontro, presupponendo come non sia pensabile esplorare un progetto migratorio tralasciandone il sotteso progetto esistenziale. Destinatari di questo lavoro sono quanti a vario titolo (pedagogisti, psicologi, assistenti sociali, insegnanti) si confrontano ogni giorno con le difficoltà affrontate dalle famiglie migranti che vivono nel nostro territorio, e sono interessati ad approfondire la rilevanza delle questioni pedagogiche e delle nuove sfide educative che le famiglie "della migrazione" ci pongono.
Bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi: andare al centro commerciale o ai concerti con le amiche, mettersi in tiro per uscire la sera... Non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di Beatrice Vio che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia. Ma per Bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima - una bambina con una famiglia fantastica, moltissimi amici e le "tre S" (scuola, scout, scherma) - e quello che è diventata, ovvero un'adolescente felice, con ancora più amici di prima e sempre le "tre S", ma un po' cambiate: oggi frequenta le superiori, ha ormai ricevuto il suo nome-caccia scout (Fenice Radiosa) e ha già vinto diverse medaglie in competizioni paralimpiche di scherma, anche internazionali, di altissimo livello. Eccezionale atleta e insieme ragazza scoppiettante di vita, Bebe si racconta in queste pagine che traboccano di entusiasmo: dalle gare in giro per il mondo alle vacanza all'Elba, dalle figuracce in tv alle gioie delle protesi con tacco, dai faccia a faccia con i suoi miti agli incontri motivazionali che tiene nelle piazze e nelle scuole. E dei suoi sogni. Perché dopo avere fondato con i genitori art4sport (un'associazione onlus che avvicina i ragazzi con disabilità fisiche allo sport), avere fatto la tedofora a Londra 2012 e avere gareggiato con le atlete più forti al mondo...
Chiunque incontri Bebe, o anche solo la veda in tv, rimane incantato dall'energia positiva che sprigiona a ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo. Come si spiega questo suo modo di essere che le ha permesso non solo di superare difficoltà apparentemente insormontabili, ma anche di raggiungere eccezionali traguardi sportivi? Sembra un mistero.Invece, se si leggono gli spassosissimi racconti dei tanti episodi raccolti in questo libro, si scopre che Bebe affronta ogni genere di ostacolo utilizzando strumenti e risorse che ciascuno di noi ha a disposizione... anche se spesso non se ne accorge nemmeno! Innanzi tutto, Bebe è da sempre consapevole che bisogna trovarsi un sogno da perseguire con la massima passione: per esempio, lei ha iniziato a cinque anni a desiderare con tutte le sue forze di andare alle Olimpiadi. Per raggiungere la propria meta è fondamentale poi imparare a collaborare con gli altri, fare squadra, chiedere aiuto perché «da solo non sei nessuno». Ma ci sono anche tanti altri alleati a portata di mano: l'ironia, la capacità di rimanere "scialli", il saper fare tesoro delle critiche positive stando però attenti a quelle cattive e agli hater. E persino la paura, un'emozione normalissima, può essere gestita: basta sapere come prenderla.Scritto con lo stile spontaneo e frizzante che contraddistingue Bebe, Se sembra impossibile, allora si può fare è una lettura che può ispirare e confortare persone di tutte le età, dai giovanissimi, che possono rispecchiarsi nella sensibilità e nel linguaggio fresco di una ventenne, agli adulti che si trovano a combattere battaglie quotidiane, magari impercettibili agli altri ma ugualmente gravose e impegnative.
L'obiettivo principale di questo contributo è quello di indicare al clinico percorsi diagnostici lineari e sistematici per l'età evolutiva. A partire dalla richiesta di consulenza, secondo le tappe metodologiche della ricerca scientifica, il testo si snoda attraverso la raccolta di precise informazioni anamnestiche, la formulazione e la successiva verifica/riduzione delle ipotesi diagnostiche, il colloquio e l'osservazione clinica, la somministrazione di prove strumentali, per arrivare all'elaborazione della diagnosi. I disturbi dello sviluppo vengono presentati singolarmente e per ciascuno di essi sono descritti i modelli teorici di funzionamento, i criteri diagnostici ai fini dell'inquadramento nosografico - in linea con i principali sistemi di classificazione internazionale (ICD-10 e DSM 5) e con le Consensus Conference -, con casi clinici esemplificativi e suggerimenti per un intervento efficace. Viene affrontato, inoltre, il problema della comorbidità nella psicopatologia dello sviluppo. In appendice vengono proposte pratiche interviste clinico/anamnestiche, specifiche per ogni singolo disturbo; queste sono finalizzate a raccogliere in modo rigoroso le informazioni importanti per procedere all'elaborazione di ipotesi diagnostiche. Il volume si propone quindi come una vera e propria guida alla diagnosi e alla definizione del profilo di funzionamento del soggetto, utilissima a tutti coloro - psicologi, esperti in psicopatologia dello sviluppo, neuropsichiatri infantili...
Quali sono le problematiche che un bambino con dislessia evolutiva incontra nel suo percorso scolastico? Quali sono le possibilità di intervento? Quando poi è veramente necessario intervenire? Per quanto tempo? Soprattutto, con quali strumenti? A queste domande intende dare una possibile risposta questo piccolo manuale operativo. Gli autori innanzitutto propongono un'approfondita analisi della letteratura a seconda della tipologia del disturbo, dei deficit evidenziati e delle loro interpretazioni. Poi forniscono, è questo il cuore del volume, numerose indicazioni operative per tutti coloro che a vario titolo si occupano di disturbi specifici dell'apprendimento. Viene documentato un percorso che guiderà il clinico all'identificazione delle prove discriminative per ogni componente necessaria all'acquisizione della tecnica della lettura e della scrittura, fino agli strumenti di intervento per il recupero dell'abilità del bambino. Le procedure di trattamento selezionate sono quelle che si propongono nella letteratura esistente come teoricamente fondate e di facile riproducibilità e reperibilità. Infine, vengono fornite indicazioni pratiche rivolte a insegnanti e genitori su come comportarsi con il bambino.
Quali sono le problematiche che un bambino con dislessia evolutiva incontra nel suo percorso scolastico? Quali sono le possibilità di intervento? Quando poi è veramente necessario intervenire? Per quanto tempo? Soprattutto, con quali strumenti? A queste domande intende dare una possibile risposta questo piccolo manuale operativo. Gli autori innanzitutto propongono un'approfondita analisi della letteratura a seconda della tipologia del disturbo, dei deficit evidenziati e delle loro interpretazioni. Poi forniscono, è questo il cuore del volume, numerose indicazioni operative per tutti coloro che a vario titolo si occupano di disturbi specifici dell'apprendimento. Viene documentato un percorso che guiderà il clinico all'identificazione delle prove discriminative per ogni componente necessaria all'acquisizione della tecnica della lettura e della scrittura, fino agli strumenti di intervento per il recupero dell'abilità del bambino. Le procedure di trattamento selezionate sono quelle che si propongono nella letteratura esistente come teoricamente fondate e di facile riproducibilità e reperibilità. Infine, vengono fornite indicazioni pratiche rivolte a insegnanti e genitori su come comportarsi con il bambino.
In questi ultimi anni la clinica e le metodiche di intervento nel campo dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) hanno subito dei cambiamenti importanti: sono state meglio definite le procedure di diagnosi per la dislessia, la disortografia e la discalculia, indicate le metodologie per la riabilitazione, fornite alla scuola precise informazioni sulle ricadute dei disturbi nello studio; sono ancora invece dibattute altre problematiche di apprendimento, come la comprensione del testo scritto, l'espressione scritta, le incidenze del disturbo visuo-spaziale sul percorso scolastico dello studente. Il testo, in questa nuova edizione ampiamento riveduta e aggiornata, affronta tutti questi temi, facendo il punto sulle più recenti ricerche scientifiche sul campo e proponendo allo psicologo, al logopedista, al neuropsichiatra una concreta procedura per la formulazione della diagnosi funzionale, in accordo con gli indirizzi delle Consensus Conference e dei sistemi internazionali di classificazione (ICD-10, DSM-IV e V). Nel volume è inserito inoltre un inventario ragionato di tutti gli strumenti oggi disponibili in Italia per il percorso riabilitativo e per le problematiche associate.
In questi ultimi anni la clinica e le metodiche di intervento nel campo dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) hanno subito dei cambiamenti importanti: sono state meglio definite le procedure di diagnosi per la dislessia, la disortografia e la discalculia, indicate le misure per la riabilitazione, fornite alla scuola precise informazioni sulle ricadute dei disturbi nello studio; sono invece ancora dibattute altre problematiche di apprendimento, come la comprensione del testo scritto, l'espressione scritta, le ricadute del disturbo visuospaziale nel percorso scolastico dello studente. Il testo, in questa nuova edizione ampiamente riveduta e aggiornata, affronta tutti questi temi, facendo il punto sulle più recenti ricerche scientifiche sul campo é proponendo allo psicologo, al logopedista, al neuropsichiatra una concreta procedura per la formulazione della diagnosi funzionale, in accordo con gli indirizzi delle Consensus Conference e dei sistemi internazionali di; classificazione (ICD-10, DSM IV e V). Nel testo è inserito un inventario ragionato di tutti gli strumenti oggi disponibili in Italia fondamentali per il percorso diagnostico e per le problematiche associate. L'opera è utile anche al pedagogista e all'insegnante perché fornisce una base comune di conoscenze sull'espressività dei Disturbi e sulle questioni ancora aperte che non trovano una corrispondenza tra rilievo della scuola e valutazione clinica.
Ogni giorno il nostro sistema immunitario ascolta i segnali provenienti dal nostro corpo e dall'ambiente in cui viviamo. Nel farlo, ci difende dagli attacchi esterni. Il nostro organismo è capace di un'infinita potenzialità: è pronto ad affrontare qualsiasi nemico, codificandolo e costruendo la propria memoria. La stessa memoria che noi abbiamo imparato ad aiutare con i vaccini. Oggi il mondo è colpito da una calamità feroce. Non eravamo completamente ignari quando è arrivata, ma ci siamo fatti trovare impreparati. Di certo, sappiamo che questa pandemia non sarà l'ultima. Di fronte a questa trasformazione epocale le risposte della politica sono spesso dettate dalla paura e dallo sgomento. È difficile per tutti rinunciare non solo alle vecchie abitudini, ma anche alla forma che il nostro stile di vita aveva prima. Ma come possiamo cambiare la nostra postura nei confronti del mondo, che ormai è già cambiato sotto i nostri occhi? Antonella Viola costruisce una mappa per abitare questa rivoluzione e comincia con l'invito a rivolgere lo sguardo dentro noi stessi, per capire la razionalità che muove il nostro organismo. Il nostro corpo è un meraviglioso sistema di comunicazione. Ciascuna parte collabora con l'altra, inviando segnali e traducendoli costantemente. Senza sosta si misura con l'ignoto che viene da fuori e lo affronta. Dobbiamo ricordarci che nessuno di noi può prescindere dagli altri e dall'ambiente in cui vive. Abbiamo la responsabilità di imparare la lezione del virus, perché con sé porta le contraddizioni di un mondo globalizzato che trascura la catastrofe del clima e non si occupa delle disuguaglianze sociali. Per fortuna ad aiutarci c'è la scienza, che da secoli si misura con la realtà e le rivoluzioni non con la lotta, ma con la cautela e la leggerezza.