
«Più che un saggio questo libro è una “raccolta”, una breve galleria di quindici parole esplorate nel loro significato, un piccolo alfabeto, un primo lessico molto limitato quanto ricco, che permette di assaporare e intuire la profonda cultura dell'autore. Il fatto è che Valzania è uno di quegli scrittori “alla Chesterton” (uno dei pochi autori citati nel saggio) o come Borges, che sarebbe capace di conversare con il lettore praticamente su tutto donandogli sempre un lieto nutrimento» (Andrea Monda).
Sommario
Prefazione (A. Monda). Fiore. Sudoku. Sabbia. Nudità. Giardino. Deserto. Luce. Silenzio. Notte. Macchina. Icona. Libro. Pioggia. Preghiera. Sguardo.
Note sull'autore
Sergio Valzania, saggista e romanziere, insegna Scienza della Comunicazione nelle Università di Siena e Genova. In Rai dal 1978 al 2015, ha diretto per un decennio i programmi radiofonici. Ha pubblicato di recente il romanzo La Bolla d’Oro (Sellerio, 2012), il saggio La pace mancata. La conferenza di Parigi e le sue conseguenze (con Franco Cardini, Mondadori, 2018) e il libro per ragazzi I venti Personaggi che hanno fatto l’Italia (Rizzoli 2019).
Andrea Monda è direttore dell’Osservatore Romano.
Le monete, quasi più degli uomini, si sono sempre spostate liberamente in tutta Europa: l'ampiezza della loro diffusione ci parla dell'intensità dei loro scambi. Fino all'invenzione della stampa nessuno strumento ha fatto circolare informazioni, progetti, scelte religiose o notizie di cronaca con la velocità e la capacità di penetrazione delle monete. Quasi ogni passaggio della storia dell'Europa può essere raccontato, e compreso, attraverso le vicende delle monete che l'hanno accompagnata: la nascita dell'impero romano sotto Ottaviano, gli splendori del Rinascimento italiano e il siglo de oro spagnolo, la meteora napoleonica. L'itinerario si snoda attraverso i luoghi di conio di dieci monete famose - dal sesterzio, al fiorino, dallo zecchino al tallero per citarne alcune - ciascuna legata a una svolta significativa nel cammino compiuto dal Vecchio Continente, fino a giungere all'ultimo passaggio: la decisione di affidare a una moneta unica la funzione trainante nel progetto europeo.
Napoleone Bonaparte, ufficiale del re, ribelle corso, generale rivoluzionario, imperatore dei francesi, re dell'Isola d'Elba, di nuovo imperatore dei francesi e infine prigioniero degli inglesi a Sant'Elena è stato protagonista di 20 puntate del programma radiofonico "Alle otto della sera". Questa è la trascrizione del racconto della vita di Napoleone fatto per Radio2 da Sergio Valzania, con un punto di vista che privilegia l'avventura militare e quella personale del geniale personaggio rispetto agli eventi economici e sociali degli anni di passaggio fra il XVIII e il XIX sec. Valzania descrive le grandi battaglie, le campagne, i momenti eroici e dolorosi, gli amori e le amicizie di un uomo che si impadronì del potere su tutta l'Europa Continentale.
"Retorica della guerra" è una riflessione sulla guerra come fenomeno di comunicazione degradata, ridotta al suo livello più basso: il confronto violento. Dietro all'incapacità di dialogo nella comunicazione bellica si affaccia la differenza di modello culturale che impedisce la comprensione. I contendenti combattono due guerre diverse, perché diverse sono le autorappresentazioni che se ne fanno.
Siamo tutti bisessuali? E omosessuali si nasce, o si diventa? Mentre la propaganda omosessuale recepita dai mass media insiste col dire che l'omosessualità è una insindacabile scelta culturale, uno psicologo olandese con anni di esperienza clinica sostiene, invece, che l'omosessualità ha radici psichiche non irreformabili che vanno attentamente valutate. E tali da offrire per gli omosessuali infelici che lo desiderano una possibilità di cambiamento.
Attorno al fenomeno dell’omosessualità ruotano ancora oggi convinzioni infondate che giustificano l’omosessualità come tendenza innata e naturale, e pertanto favorevoli alla sua accettazione e normalizzazione. Studi scientifici più recenti portano però ad altra conclusione: l’omosessualità non ha alcun fondamento genetico ed è una condizione che si può superare. Ma è una condizione superabile anche da soli? Secondo l’Autore del presente volume, sì. Sulla base di oltre trent’anni di studi e di un’esperienza terapeutica che lo ha portato a contatto con più di 300 persone con questo orientamento, van der Aardweg propone nel presente volume una guida all’autoterapia. Nella prima parte, con rara chiarezza, analizza il fenomeno dell’omosessualità dal punto di vista psicologico, sociologico, culturale e morale; nella seconda parte propone un test per una più profonda conoscenza di sé e quindi un percorso terapeutico in cui il soggetto svolge un ruolo da protagonista.
"Diamanti" parla di pietre preziose e chimica, ma segue rapidamente la pista gemme - estrazione - miniere - sfruttamento - colonialismo; così come conduce lungo le vie della lavorazione e del commercio delle pietre preziose, vie che dalle molte miserie dell'Africa portano a poche città come Amsterdam e poche grandi aziende come la De Beers. Per tornare al colonialismo e alle relazioni pericolose con le tante mafie e i traffici d'armi.
Il volume sottolinea la problematicità dei concetti di dissociazione e di trauma, alimentata negli ultimi decenni dalla proliferazione di teorie sulla dissociazione e sulla relazione fra dissociazione e trauma. Obiettivo del testo è contribuire al chiarimento dei concetti di dissociazione e di trauma. Richiamandosi alla teoria di Pierre Janet e qualificando la prospettiva adottata come neojanetiana, si propone un inquadramento teorico della dissociazione da trauma che si è rivelata utile nella terapia dei pazienti traumatizzati e si illustra in dettaglio il trattamento di elezione per i disturbi dissociativi, discutendo in particolare il ricorso a tecniche quali l'EMDR e l'Imagery. Il volume si rivolge tanto a clinici impegnati nella cura dei disturbi dissociativi quanto a ricercatori interessati a chiarire le relazioni fra dissociazione e trauma.
Basandosi sulla teoria della dissociazione strutturale della personalità integrata con la psicologia dell’azione di Janet, gli autori, dopo una lunga esperienza clinica con pazienti traumatizzati, hanno sviluppato un modello di intervento a più fasi centrato sull’identificazione e il trattamento della dissociazione strutturale.
La terapia ha l’obiettivo di aumentare la capacità del paziente di adattarsi all’ambiente, per affrontare i compiti della vita quotidiana e tenere a bada i fantasmi legati a ricordi traumatici non elaborati.
Onno van der Hart insegna presso il dipartimento di Psicologia clinica dell’Università di Utrecht.
Ellert R.S. Nijenhuis lavora presso il centro per la salute mentale Mental Health Care Drenthe, in Olanda.
Kathy Steele dirige i Metropolitan Counseling Services, un centro di psicoterapia ad Atlanta (USA).
Basandosi su materiale inedito tratto da interviste e documenti d'archivio, "John Bowlby. Dalla psicoanalisi all'etologia" racconta la vita e il percorso di ricerca del grande studioso, analizzando il processo di influenza reciproca fra la teoria dell'attaccamento e le scoperte in campo etologico, approfondendo in particolare il rapporto che legò Bowlby e l'etologo inglese Robert Hinde. Vengono inoltre documentati i numerosi scambi personali fra Bowlby e alcuni celebri colleghi (tra i quali lo psicoanalista James Robertson e l'esperto di psicologia animale Harry Harlow) e la collaborazione con Mary Ainsworth. Esplorando il significato di questi sodalizi, van der Horst getta luce sul graduale passaggio dalla psicoanalisi all'etologia, che avrà importanti ripercussioni non solo sul lavoro di Bowlby ma anche sull'intero campo della psicologia dello sviluppo.
Il riconoscimento del disturbo post-traumatico da stress quale entità diagnostica nella terminologia psichiatrica ha favorito lo sviluppo di ricerche sulle modalità con cui le persone reagiscono alle esperienze oppressive. L'evoluzione storica del concetto del trauma, le reazioni e gli adattamenti al trauma, il meccanismo della memoria, le questioni di natura evolutiva, sociale e culturale sono parti principali di questo volume all'interno del quale è confluito l'attuale sapere sugli effetti delle esperienze intollerabili sulla mente, sul corpo e sulla società. Integra la trattazione la rassegna critica dei contributi relativi alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento del disturbo post-traumatico da stress.
In queste pagine l'autore, C. Van der Poel, spiega come utilizzare le proprie risorse individuali, spesso nascoste, per convertire le forze, in apparenza distruttive, della sofferenza in opportunità di crescita psicologica e spirituale. Sono questi i termini di una sfida che vale la pena di raccogliere e che, grazie al recupero di una propria identità integra e sana, indipendente dallo stato di malattia o di disabilità fisica, è possibile anche vincere.