
Il volume esplora alcune strategie utili per inserirsi in nuovi contesti di lavoro maturate nei servizi sociosanitari, in cui operano assistenti sociali, educatori, psicologi, ostetriche, logopedisti, medici, psichiatri. Si propongono percorsi specifici per adattarsi al nuovo ambiente, integrarsi in un gruppo di lavoro, tessere una rete di relazioni, conquistare autorevolezza, evitare possibili trappole ed effetti indesiderati: una serie di utili suggerimenti pratici ma soprattutto un metodo per riflettere sulla complessità delle organizzazioni in cui lavoriamo.
Umberta Telfener insegna alla Scuola di specializzazione in Psicologia della salute dell’università “La Sapienza” di Roma. Tra i suoi testi, Sistemica, voci e percorsi nella complessità (Bollati Boringhieri 2003).
In una società in continua trasformazione, dove i ruoli tendono a mutare velocemente, l'amore è un sentimento che rischia di essere considerato sempre uguale. In realtà è una dimensione complessa dell'animo umano, difficile da decifrare e attraversato da continui cambi di identità, che determinano di volta in volta un modo diverso di amare. Per questo, diventa necessaria la "manutenzione" costante della propria vita sentimentale, che non significa essere sempre all'altezza delle sfide che ci troviamo davanti, ma essere in grado di conservare e proteggere il nostro amore, come se si trattasse di una pianta rara e bisognosa di cure. Per seguire e comprenderne le mutazioni, Umberta Telfener, esperta psicologa e psicoterapeuta, ne ripercorre le principali fasi: dall'amore patriarcale all'esaltazione del legame di coppia romantico, dalle paure emotive del postmoderno all'attualità incerta e paradossale dell'ipermoderno. Fasi in cui il lettore potrà riconoscere se stesso e scoprire la natura della sua relazione, capirne quali sono le conseguenze emotive e come muta il linguaggio dei sentimenti a seconda delle età. Ricco di spunti suggestivi - i film da vedere o i giochi di coppia che possono migliorare la nostra vita amorosa - "La manutenzione dell'amore" è un viaggio nell'anima del più nobile dei sentimenti, con un invito esplicito: anche nell'amore, comprendere chi siamo è il primo passo verso l'armonia.
L'esperienza personale di una professionista nell'affrontare il problema del disagio adolescenziale in chaive preventiva Questo libro descrive come, per affrontare il problema degli adolescenti si debba creare una rete in cui sanita, scuola e famiglia si ritrovino ad accettare la trasgressione adolescenziale come ricchezza e non solo come problema di disagio.
In "Come sfasciare un paese in sette mosse" Ece Temelkuran è riuscita a farci percepire, con dolorosa consapevolezza, l'estrema pericolosità del tempo che stiamo vivendo, un tempo che sta virando nuovamente verso un nuovo tipo di fascismo, con un cambio di passo evidente rispetto alla società che era uscita stravolta dalla seconda guerra mondiale. Di nuovo ci troviamo di fronte alla questione del male radicale e come allora torniamo a domandarci «da dove viene tutto questo odio?». Ovunque nel mondo vediamo una disuguaglianza inaccettabile, nel discorso politico le persone sono tornate a essere sacrificabili, c'è un chiaro attacco globale ai movimenti antifascisti e si è persino giunti a criminalizzare i ragazzi che scioperano per il clima. Leggiamo accuse agli scienziati, sperimentiamo in molti paesi un terrificante passo indietro sui diritti delle donne e non possiamo non constatare che la spietatezza è ormai diventata un'identità culturale e politica. È ora di ripristinare la fede nel genere umano. La fiducia e la dignità vuole offrire un nuovo linguaggio, che vada oltre il discorso politico. Nell'epoca della polarizzazione estrema e dell'odio, Temelkuran costruisce in queste pagine appassionate un vocabolario fatto di parole di cui riappropriarsi, parole accoglienti come «dignità», «attenzione», «partecipazione», «gesto umano». È necessario che sempre più persone sostengano l'idea di un mondo giusto e dignitoso, recuperando la parola «fede», riscattandola dal suo contesto religioso. Perché da decenni, ormai, proprio la fede è stata distrutta, soprattutto da una frase che è diventata inattaccabile a forza di ripeterla: «Non c'è alternativa». Invece un'alternativa deve esserci: abbiamo fatto piramidi e rivoluzioni, sinfonie e viaggi spaziali, fisica quantistica e millenni di evoluzione e ci troviamo ora, all'inizio del XXI secolo, a un punto morto della storia umana. È veramente questo tutto ciò che possiamo essere? Tutto quello che possiamo fare?
Nato a Madrid nel 1873, terzogenito del re di Spagna Amedeo d'Aosta, Luigi Amedeo, si dedicò fin da giovanissimo alle sue grandi passioni: l'avventura e l'esplorazione. Conclusa l'Accademia navale di Livorno, viaggiò per mare in tutto il mondo e fra il 1897 e il 1899 realizzò le sue prime spedizioni importanti in Alaska, di cui la seconda raggiunse la latitudine Nord più avanzata dell'epoca. Tra il 1903 e il 1905 circumnavigò la terra passando per lo stretto di Magellano, toccando Cina e Australia e tornando per il mar Rosso. Nel 1906, in veste di alpinista, riuscì a raggiungere le cime più alte della catena del Ruwenzori, vicina alle sorgenti del Nilo.
ChatGPT è solo l'ultimo dei moltissimi strumenti d'ausilio alla scrittura che l'umanità ha utilizzato fin dall'antichità. L'intelligenza artificiale e la scrittura sono due facce della stessa medaglia e provengono entrambe dalla stessa fonte: la creatività umana. La dicotomia uomo-macchina nasce da una domanda mal posta: l'intelligenza è un fenomeno collettivo e le macchine ne fanno parte. Non da oggi, da sempre. Questo libro è un viaggio nella storia nascosta dell'intelligenza artificiale: inizia con la filosofia araba medievale e procede con il sogno di un linguaggio universale, passando per le fabbriche di fiction hollywoodiane, i romanzi dell'Ottocento, e i sistemi di controllo aereo addestrati sui racconti popolari russi. In una insolita miscela di storia, tecnologia e filosofia, Dennis Yi Tenen ci svela l'insospettabile passato comune di letteratura e informatica. Mettendo in prospettiva i recenti sviluppi dell'intelligenza artificiale - che non è certo una sorta di genio magico realmente autonomo - ci invita a leggere oltre l'artificio, per comprendere i meccanismi del lavoro collettivo: anche una cosa semplice come il correttore automatico di un file di testo è in realtà il culmine di uno sforzo umano secolare e condiviso. Strumenti intelligenti come i dizionari e i libri di grammatica hanno sempre accompagnato l'atto di scrivere, pensare e comunicare; il fatto che questi sistemi siano ora automatizzati non li rende vivi. Un dispositivo per il completamento automatico delle frasi può renderci scrittori «migliori», ma la verità è che il processo creativo si carica di valore solo attraverso la fatica dell'apprendimento e l'esperienza vissuta. E l'esperienza non può essere automatizzata da nessun dispositivo, per ingegnoso che sia.
Sfrontato, sarcastico, impertinente, fustigatore corrosivo del politicamente corretto, del buonismo ad ogni costo, dei luoghi comuni di cui pare nutrirsi un paese alacremente impegnato a tacere sul passato... questo è Tuvia Tenenbom. Un provocatore stupefatto che percorre la Germania dei nostri giorni rovistando imperterrito nelle coscienze delle persone che incontra: giornalisti d'assalto e alti dirigenti, imam fondamentalisti e rabbini solitari, predicatori e taumaturghi, studenti e albergatori, radicali di sinistra, neonazisti, ambientalisti, gente comune, e così via. Partecipe e febbrile, Tenenbom entra ed esce di soppiatto dalle situazioni più disparate, registra e commenta tutto ciò che vede, scrivendo con vigore muscolare e caustico umorismo le sue impressioni. Le testimonianze, le storie che si intrecciano in queste pagine, e la voce che le racconta, basterebbero a fare di questo reportage un'esperienza unica su un paese di inquietante complessità. Il minimo che si può dire di questo libro è che leggerlo è molto più che viaggiare in quell'inestricabile groviglio di risentimento che ancora si annida nel cuore dell'Europa. Nessuno come Tenenbom lo ha fatto con tale brillante ironia.
Ieri punto di incontro delle strategie politiche, oggi l'Esposizione universale di Milano è il luogo dove affrontare argomenti sociali e ambientali e non più solo prettamente economici. Mai come in questa occasione il futuro del mondo è nella mani dei cittadini, più che in quelle dei Governi. Una delle sfide di Expo 2015 è dimostrare che il futuro può essere costruito dal basso, dalla somma dei comportamenti virtuosi e consapevoli di cittadini, che saranno dotati degli strumenti necessari per agire in modo responsabile. "Occorre trovare soluzioni perché il tema della sicurezza alimentare sia per tutti, perché soprattutto oggi è da qui che derivano nuovi programmi politici e situazioni economiche e sociali più stabili."