
Il presente lavoro analizza "fatti" accaduti nell'ultimo decennio del ventesimo secolo e nel primo decennio del ventunesimo. Eventi e comportamenti rilevanti riportati dai quotidiani che hanno coinvolto, e anche sconvolto, l'opinione pubblica ponendo drammatici interrogativi sul piano concreto dell'educazione e della prevenzione. Partendo da questi fatti il libro offre criteri interpretativi e indicazioni operative con particolare attenzione ai problemi dell'affettività, ai rapporti interpersonali e alle relazioni familiari.
In Italia, le separazioni e i divorzi sono in continuo aumento: oggi un matrimonio su quattro finisce con una separazione e nella metà dei casi è coinvolto almeno un figlio minorenne. In questo studio una delle più note studiose italiane di psicologia infantile affronta questo tema dal punto di vista dei figli: la ricerca si fonda infatti sulle testimonianze di figli adulti di coppie divise che ripercorrono e valutano in prospettiva la loro vicenda. Attraverso queste esperienze in prima persona, il libro offre una panoramica delle fasi e delle modalità del processo di separazione e, in questo modo, diventa un'utile guida per i genitori che stanno affrontando una prova comunque complicata e dolorosa.
Questo libro fornisce un quadro scientifico e operativo sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence) e della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice, dopo aver preso in rassegna le ricerche e le prassi operative attualmente esistenti a livello nazionale e internazionale sul fenomeno dei maltrattamenti e sulla normativa in materia, presenta un concetto, quello della valutazione del rischio, nuovo in Italia nella sua sistematizzazione e prassi operativa, parlando del metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in sperimentazione da noi. Questo metodo viene spiegato in maniera semplice ma efficace; il lettore viene guidato nell'apprendimento della prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione dei formulari SARA, illustrando i primi risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva. L'autrice permette a un'ampia gamma di professionisti e operatori, che a vario titolo si occupano di questi problemi, di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione e l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Chi sono davvero i personaggi che l'editoria e la tv propongono alle bambine e ai bambini? Si tratta di meri prodotti o possono rappresentare un efficace punto di riferimento educativo? A quali modelli rimandano? Il libro propone una possibile risposta a queste domande, partendo dalla consapevolezza che le storie sono uno straordinario ed efficacissimo strumento di trasmissione culturale ed educativa: veicolano idee e consuetudini adottate nella contemporaneità, talvolta confermandole, altre volte ribaltandole o sovvertendole.
È ormai accertato che il contagio da Covid-19 sia partito da un mercato di Wuhan dove si vende carne di animali selvatici. Quando foto e video sono iniziati a circolare nel mondo occidentale, il mercato è apparso a molti come una sorta di girone dell'inferno: l'assenza di ogni standard igienico, la crudeltà con cui vengono trattati gli animali vivi, la convivenza ravvicinata tra uomo e creature selvatiche. Francesco De Filippo compie un'analisi sul rapporto storico tra l'uomo e l'animale, che risale alla durissima civiltà contadina, mettendo a confronto due modelli che oggi appaiono agli antipodi. Ma se di mercati come quello di Wuhan è punteggiato tutto il Sud-Est asiatico, non vuol dire che le stesse pratiche siano sconosciute all'Occidente. Una generazione fa, in Italia e in Europa l'allevamento degli animali e le modalità di consumo delle loro carni erano identiche a quelle orientali. E anche oggi, l'Italia e l'Europa non hanno poi molto da insegnare in materia di rispetto della vita animale.
Quali sono le fasi fra cui passa il bambino nella sua evoluzione?
Quali aspetti della conoscenza sviluppa e come si sa rapportare alla realtà? Come spiegare certi suoi comportamenti in apparenza irrazionali? Cosa c'è dietro al suo mondo magico? Di cosa deve preoccuparsi l'adulto e di cosa no?
Come comportarsi?
Uno strumento per gli adulti e per genitori attenti, per operatori per l'infanzia e per professionisti del settore, scritto da docenti universitari, tra cui una nonna, 'casualmente' psicologa per l'infanzia.
Alessandra Farneti
Psicologa e psicoterapeuta, è professore ordinario di Psicologia dello sviluppo presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano (LUB). Si è occupata di età pre e perinatale e relazioni trigenerazionali. Ha pubblicato presso Carocci.
Reinhard Tschiesner
Psicologo, è ricercatore presso la Libera Università di Bolzano. E' docente di Psicologia clinica e di Psicologia dello sviluppo presso la Facoltà di Scienze della Formazione della stessa università e presso la Facoltà di Psicologia e Scienze motorie dell'Università di Innsbruck.
Ha pubblicato numerosi articoli.
"Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni." L'ha scritto Eleanor Roosevelt, ed è proprio vero. Crederci significa rischiare, compromettersi con la realtà, senza avere paura delle piccole o grandi sconfitte. Significa impegnarsi con determinazione e disciplina, senza perdere lo sguardo fiducioso nel futuro e nella vita, che proprio di quel sogno ci ha fatto innamorare. Io mi sono buttata a 23 anni, e non ho più smesso. E stato duro, a tratti, comunque magnifico: oggi, guardandomi indietro, capisco che tutto ciò che è accaduto ha avuto un senso. Altana, Doxa, Connexia, e le altre nostre aziende (start-up nella ricerca, nel digitale e nella comunicazione), professionale, c'è stato un cammino di fede sempre più importante. "Ho uno strano, scomodo rapporto col denaro prodotto" racconta, "che non considero mia proprietà, ma "provvisoriamente parcheggiato", e rispetto al quale io sono strumento di gestione per costruire nuovi posti di lavoro, o progetti nel settore non profit, che seguo e/o promuovo. Sono convinta che la vita sia un dono magnifico, inclusi i pezzi di dolore, gli errori e le fatiche attraversate."
"Difficile, fino a sedici anni fa, immaginare che le ricchezze delle mafie potessero trasformarsi in opportunità di lavoro e in strumenti di cambiamento. Un risultato reso col tempo possibile grazie all'impegno di molti, frutto di un percorso che arriva da lontano. Dietro c'è l'intuizione di un grande siciliano, Pio La Torre, che capì l'importanza di colpire le ricchezze mafiose sotto il profilo patrimoniale e insieme all'allora Ministro dell'Interno Virginio Rognoni ispirò la prima legge sulla confisca dei beni. Il passo successivo fu nel 1996 l'approvazione della legge n. 109 sul riutilizzo sociale di quei beni per cui Libera si impegnò con la raccolta di oltre un milione di firme. Questo 'Quaderno' ci racconta quel percorso e ci ricorda che grazie a quella legge sono tante le associazioni e cooperative che oggi lavorano sui beni confiscati alle mafie. Un 'Quaderno' che ci aiuta a capire l'importanza di una legge che non solo ha contribuito e contribuisce ad indebolire la criminalità nei suoi interessi economici, ma che ha anche un forte valore culturale, etico, educativo" (Luigi Ciotti). Testi di Tatiana Giannone (Associazione Libera).
"Letteralmente: dal cielo alla terra, ovvero da Michelangelo a Caravaggio. Dal 'Giudizio universale' a 'I bari'. In pochi anni il mondo di tutte le perfezioni possibili si rovescia in un gruppo di giocatori, sporchi e ubriachi, all'osteria. La pittura della realtà, dunque. La fine di un modello ideale per poter, infine, puntare l'unico obiettivo degno del nostro sguardo: il vero. Non esercizi astratti sulle forme, quelli dei pittori toscani che guarderanno come a un miraggio a Michelangelo, primo fra tutti il Vasari, ma il confronto con una realtà, anche cruda, che attende di essere fedelmente riprodotta, e che una mente aperta la veda nitidamente e la stampi con assoluta evidenza. Dal tormento interiore di Rosso, Pontormo, Bronzino, Beccafumi, al lento riemergere della verità della natura in Vincenzo Campi, Moroni, Passerotti, Annibale Carracci. In questo percorso un posto a parte hanno i veneti, nell'indicare un sentimento profondo delle persone e delle cose: Tiziano, Lorenzo Lotto, Veronese, Tintoretto e, soprattutto, Bassano. Incamminati verso il vero i padani, lombardi ed emiliani, Moretto, Savoldo, Romanino, Dosso Dossi e Bastianino. Solitario e aristocratico Parmigianino. Un secolo di ricerche e sperimentazioni, dopo e oltre Raffaello. Cielo e terra, in diversi momenti e luoghi, si scambiano le parti, fino alla definitiva conquista del vero in Caravaggio". (Vittorio Sgarbi) Introduzione di Luca Doninelli.
Il volume propone molteplici percorsi nei prodotti mediali contemporanei tra film e serie televisive, trailer e web partecipativo, opere di videoarte. Teorie e metodologie della sociosemiotica dei media sono declinate come semiotica del sensibile e dell'esperienza, soffermandosi in particolare sulle figure legate alle corporeità e agli oggetti tecnologici. Vengono indagate, ad esempio, le trasformazioni narrative e discorsive portate nei film dai telefoni cellulari, o le invenzioni figurative degli oggetti che popolano i film di fantascienza. La sociosemiotica dei media diventa uno strumento per analizzare le "passioni sensibili" del contagio e dell'abitudine nella letteratura e nel cinema, oppure i regimi percettivi alterati nei racconti delle esperienze tossiche. Le analisi dei trailer cinematografici si aprono alle pratiche ludiche della rete e alle forme ibride di remix e fake trailer, accanto alle complesse saghe intermediali del "Cremaster Cycle" di Matthew Barney, o, invece, a serialità più canoniche come la prima stagione del "Dr. House". Narratività, sensorialità e passioni, corpi e oggetti, entrano così a far parte di più ampi regimi di senso, e di logiche del sensibile, che intessono le diverse testualità del cinema e dei media dell'era digitale.
Il 14 maggio 1999, Antonio Puri Purini viene chiamato dal Quirinale per affiancare Carlo Azeglio Ciampi, appena eletto presidente della Repubblica Italiana, nel ruolo di consigliere diplomatico. Comincia così la sua esperienza accanto alla personalità politica che più di ogni altra, negli ultimi decenni, ha saputo infondere passione, serietà e concretezza al servizio del Paese. Il presidente, salito in carica con i governi di centrosinistra di D'Alema e Amato, si trova ben presto ad affrontare eventi che sconvolgono gli equilibri mondiali. L'attentato alle Torri gemelle, l'intervento armato in Afghanistan, la guerra preventiva in Iraq irrompono con prepotenza nell'agenda della politica estera italiana, che, sotto la guida del governo Berlusconi, tornato al potere nel maggio 2001, devia bruscamente dal suo solco naturale. La rottura di un codice comportamentale collaudato, il riposizionamento forzato e incomprensibile nei rapporti con i partner europei, le intemperanze senza precedenti delle componenti leghiste minano seriamente la credibilità del nostro Paese. Nei giorni drammatici dello scoppio del conflitto iracheno, l'Italia sta per essere trascinata in una guerra unilaterale, al di fuori del mandato delle Nazioni Unite. La fermezza del presidente riesce, però, ad ancorare il ruolo italiano a una cornice multilaterale.