
Leader carismatico, seduttore privo di scrupoli, stratega lucido e volitivo, Gaio Giulio Cesare è stato al contempo brillante politico e genio militare, protagonista di un'ascesa vertiginosa e di alcune delle più spettacolari vittorie della Storia. Nel corso dei secoli, numerosi sono stati i suoi commentatori e biografi, quasi mai imparziali. In questo libro Adrian Goldsworthy colloca Cesare nel contesto del mondo mediterraneo e della ricca e turbolenta società tardo-repubblicana: dalla difficile esperienza del consolato alla relazione con Cleopatra, dalle campagne in Gallia e Britannia fino all'affermarsi della dittatura. Ricomponendo i pezzi di un grande mosaico, lo storico disegna la figura di un "colosso", un ritratto che ci ricorda perché, dopo più di duemila anni, il nome di Cesare continua a esercitare un fascino assoluto.
La governante Cesira Carocci (Gubbio, 1884-1963) è l'unica donna, a parte la moglie Rachele, che abbia vissuto in casa di Mussolini, dal 1923 al 1934. Al contrario di altri collaboratori - dal commesso Navarra all'autista Boratto non ha mai rivelato segreti, né lasciato memoriali. Tra le "donne del duce" è forse la più misteriosa. Raccomandata da Margherita Sarfatti, ribattezzata da D'Annunzio "Suor Salutevole", diventò col tempo interfaccia tra la "società civile" e il dittatore. Confidente, infermiera, "segretaria", entrò in conflitto con donna Rachele. La moglie del duce riteneva che ne coprisse i tradimenti e che lei stessa fosse una delle tante amanti. Nonostante la simpatia della sorella del duce, Edvige - provata da una lettera privata inedita - alla fine fu licenziata.
"Malessere del ceto medio": l'espressione, di uso corrente nella discussione pubblica, riassume la situazione attuale di una parte importante della nostra società. Se in passato l'immagine che trasmetteva era quella di un corpo assestato, oggi il ceto medio sembra confrontarsi sempre più con una condizione di disagio e polarizzazione sociale. Una crisi che è diventata cruciale per le dinamiche della stratificazione e del cambiamento. Lungi dall'essere solo un insieme informe e passivo, il ceto medio può frapporre pesanti ostacoli, oppure offrire risorse fondamentali, alla costruzione di una società capace di sviluppo ed equità. E' qui che si gioca la possibilità di una democrazia sana, ed è qui che possono maturare minacciose derive reazionarie, come già altre volte in passato. Questo volume inaugura un filone di ricerca sociologica, proponendo un innovativo quadro teorico in cui si affrontano i seguenti temi: il ceto medio costruito nelle rappresentazioni della stampa; le difficoltà di ingresso nella vita adulta e le differenze generazionali; i modelli di consumo e gli stili di vita; il lavoro autonomo fra vecchi e nuovi profili; i piccoli imprenditori nella globalizzazione; un emergente ceto medio di immigrati.
Arnaldo Bagnasco insegna Sociologia nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni più recenti con il Mulino ricordiamo "Società fuori squadra. Come cambia l'organizzazione sociale" (2003) e "Tracce di comunità. Temi derivati da un concetto ingombrante" (1999).
Change Your Life – Evolution è pervaso dal mio desiderio di supportare il maggior numero di persone verso una meta ben precisa: la libertà e il potere personale. Traguardo raggiungibile attraverso l’utilizzo più funzionale della mente.
È un libro per tutti coloro che vogliono fermamente dare una svolta in positivo alla propria vita, indagare realmente i propri pensieri assumendosene la responsabilità e sviluppare capacità decisionale e facoltà d’azione, allo scopo di realizzare i propri obiettivi di felicità.
COSA PROMETTE L’AUTORE?
Leggendo le pagine di Change Your Life – Evolution ti sarà finalmente chiaro come sia possibile creare, consolidare e mantenere nel tempo un atteggiamento mentale vincente, in modo da ottenere nella vita ciò che più desideri per te e per le persone che ami.
Ti svelerò come entrare nella cabina di comando della tua mente per assumere il controllo dei pensieri, gestire al meglio i tuoi stati d’animo, lasciare andare i pesi del passato, accedere efficacemente alle risorse che già possiedi, esprimere appieno le tue potenzialità. In questo viaggio sarò felice di essere il tuo Coach e di guidarti in maniera chiara ed efficace nel percorso che ti permetterà di passare dal pensiero all’azione decisa, incisiva e risolutiva.
Leggendo attentamente Change Your Life – Evolution puoi soltanto migliorare! Parola di Coach.
Questo libro presenta la ricostruzione - resa possibile dai manoscritti benjaminiani ritrovati da Giorgio Agamben nel 1981 nella Biblioteca nazionale di Parigi - del libro su Baudelaire cui Benjamin aveva lavorato negli ultimi due anni della sua vita, quando, interrompendo la stesura dei "Passages di Parigi", decide di trasformare in un'opera autonoma quello che all'inizio si presentava come un capitolo del libro. Attraverso un paziente lavoro di edizione e di montaggio, che alterna testi inediti ad altri già noti (che trovano solo ora la loro collocazione e il loro senso nell'opera complessiva), il libro permette di seguire la genesi e lo sviluppo, nelle varie fasi della sua stesura, del work in progress che costituisce la summa della tarda produzione benjaminiana. Mentre del libro su Parigi noi abbiamo poco più che lo schedario, "Charles Baudelaire. Un poeta lirico nell'età del capitalismo avanzato" offre un'immagine articolata e coerente, anche se frammentaria, del laboratorio benjaminiano e del suo metodo compositivo. Sfatando la leggenda di un autore esoterico, il libro ci presenta, nel suo stesso farsi, il modello di una scrittura materialista, in cui non soltanto la teoria illumina i processi materiali della creazione, ma anche questi ultimi gettano una nuova luce sulla teoria.
Charles Dickens (1812-1870) è uno scrittore entrato di diritto nella memoria della civiltà occidentale: con i suoi indimenticabili personaggi, da David Copperfield a Oliver Twist, ci ha restituito il respiro di un'intera civiltà, offrendoci spesso un mondo tragico, ma aperto alla promessa di una ricompensa finale. Questa biografia sorprenderà il lettore perché è appassionante come un romanzo di Dickens, dove vita letteraria e vita vissuta si fondono. In queste pagine affiorano meschinità e grandezza di uno scrittore capace di un ritmo di lavoro senza eguali, di un genio che ai sogni di gloria antepose sempre l'amore per gli ultimi. Il lettore ritroverà così la stessa forza magnetica dei suoi romanzi: è tutto vero, è capitato anche a lui, perché a lui è capitato di tutto.
È possibile considerare amico un uomo nato 150 anni fa e morto nel 1914? Sì, sappiamo bene che è possibile. Editore e saggista, poeta e filosofo, socialista, dreyfusardo e cristiano, Péguy sfugge ad ogni tipo di conformismo, di ruolo e di durezza ideologica. Approfondimento di sé stesso, fedeltà all'ideale e soprattutto "tesori di grazia incredibili" lo hanno condotto lontano. Attraverso le sue opere, questa vita appassionata e questi tesori di grazia li consegna a noi oggi. Come un amico. Giorgio Bruno risale alle sorgenti di questa amicizia, ricerca i motivi profondi dell'esperienza di Péguy fino al regalo più grande: una poesia che ci parla concretamente di noi e di Dio, un'opera che porta Gesù più vicino al nostro cuore di uomini del XXI secolo.
la storia che ha ispirato streetlight
Su una spiaggia della Versilia, al ritmo sincopato di un charleston una bambina, quasi una ragazza, inizia a muovere i suoi primi timidi passi di danza. È qui che comincia il racconto di Enzo Fiano, con un'immagine di giovinezza liliale, non ancora ruggente, ma ricolma di speranza. E tutto "Charleston" coglie l'invito di questo ballo, in un continuo inseguirsi di ricordi teneri e vibranti, capaci di illuminare persino i momenti più bui del Novecento, del fascismo, della Shoah, che hanno lasciato sulla storia e le persone che l'hanno vissuta un segno tragicamente indelebile. Così, come nella composizione di un'opera musicale, l'autore sceglie di rincorrere il tema - la storia della propria famiglia - attraverso undici variazioni, undici movimenti dell'animo umano che si culla a occhi chiusi tra il mondo di ieri e il presente. Un dolce esercizio della memoria che è non solo un modo diverso di riavvicinarsi al passato ma forse l'unico per gettare uno sguardo sul futuro. Prefazione di Emanuele Fiano e Andrea Fiano.
Quando i nazisti invadono la Russia molti americani chiedono agli alleati di aprire un secondo fronte in occidente contro le potenze dell’Asse. Anche Charlie Chaplin, già noto per i suoi capolavori cinematografici, si impegna attivamente a favore dell’unità degli alleati. Quando, dopo la fine della guerra, l’opinione generale cambia e agli occhi degli Stati Uniti la Russia si sostituisce ai nazisti nel ruolo di avversario, il regista britannico diventa il bersaglio di un’inchiesta dell’FBI sulla sicurezza interna. Oltre a fornire una vivace testimonianza sul clima della guerra fredda, il colloquio riportato in queste pagine chiarisce gli orientamenti politici di Chaplin: un progressista ben deciso a non ripudiare la sua partecipazione alle manifestazioni sul secondo fronte negli anni 1942 e 1943 e a non unirsi poi ai giudizi di condanna sull’Unione Sovietica.
Sommario
Chaplin e la caccia alle streghe di Goffredo Fofi. 1. Charlot sotto inchiesta
Note sull'autore
Charlie Chaplin (1889-1977), autore di oltre novanta film, è stato tra i maggiori registi del Novecento. La sua creazione più originale è la maschera di Charlot, protagonista di molti dei suoi capolavori, dal Monello alla Febbre dell’oro, da Luci della città a Tempi moderni.
Charles J. Maland è professore di Inglese e Cinema all’Università del Tennessee. Tra i suoi libri: Chaplin and American Culture: The Evolution of a Star Image (1989) and American Visions: The Films of Chaplin, Ford, Capra, and Welles (1977).
Goffredo Fofi è saggista, critico cinematografico e letterario. Dirige la rivista Gli Asini e collabora con Avvenire, Internazionale e Il Sole 24 Ore.