
Vite di Balzac è una biografia, un viaggio nella mente di Honoré de Balzac attraverso lo studio di nove dei suoi più grandi personaggi seguiti, osservati, analizzati nei diversi romanzi in cui fanno la loro apparizione. Brooks individua nel capitalista Gobseck, nell'aspirante scrittore Lucien de Rubempré, nell'ambizioso Rastignac, nella storia del desiderio risvegliato e represso di Henriette de Mortsauf, nel polimorfo Jacques Collin - alias Vautrin -, nelle fortificazioni sociali create da Antoinette de Langeais alcune delle figure capaci di rivelare e illuminare da una prospettiva originale la biografia, l'epoca e l'opera di uno dei più grandi autori della letteratura mondiale. Con l'affondare le mani nelle realtà politiche, economiche, familiari, psicologiche, Balzac, più di chiunque altro, ha inventato il romanzo ottocentesco, ma sono stati soprattutto i suoi personaggi - imprenditori, banchieri, inventori, industriali, poeti, artisti, bohémien di entrambi i sessi, giornalisti, aristocratici, politici, medici, musicisti, detective, attori e attrici, usurai, contadini, professori, prostitute - che gli hanno permesso di dare vita alle forze dinamiche di un'epoca da cui è scaturita la nostra.
Vite di Caravaggio raccoglie per la prima volta in un unico elegante ed agile volume le più antiche biografie di Caravaggio: Karel van Mander, Giulio Mancini, Giovanni Baglione, Giovan Pietro Bellori, Joachim Von Sandrart, Francesco Susinno. le opere, i giudizi, gli aneddoti, e le avventure che hanno reso celebre Michelangelo Merisi e continuano ad alimentare il suo mito nella storia.
Le tecnologie dell'informazione hanno smesso di essere semplici mezzi di comunicazione e si sono trasformate nel nostro contesto esistenziale. L'ambiente digitale, affascinante e per molti aspetti ancora inesplorato, segnato da confini sempre più incerti tra reale e virtuale, è una vera e propria rivoluzione culturale. Essa condiziona l'esperienza individuale e sociale e deve essere compresa a fondo, se si vuole che le persone riescano ad attribuire un nuovo significato al silenzio e a riappropriarsi di uno sguardo più contemplativo sulla realtà. Con l'obiettivo di equilibrare l'ecosistema della comunicazione, donando profondità alla parola, spessore all'ascolto e autenticità al dialogo tra le persone.
Per te che credi che non sempre dove c’è alcol c’è festa! Per te che ami trasgredire! Per te che dici: Alcol? No, grazie! Per Te che vuoi sapere e capire.
L'azzardopatia incentivata per legge rappresenta il culmine di un sistema economico che ha provocato il casinò finanziario mondiale. Analisi, storie e numeri per continuare a capire. E per agire. Leggi compiacenti hanno favorito la diffusione incontrollata dell'azzardo legalizzato che rovina la vita di intere famiglie. È lo stesso meccanismo di certa finanza globale che mercifica gli esseri umani, interi territori e i beni comuni. Troppi decisori politici ignorano i costi sociali e si illudono di trovare i soldi per le magre casse dello Stato dal patto di spartizione con le grandi società concessionarie. Ma accade l'imprevisto: piccoli esercenti rifiutano l'ingresso delle slotmachine nei loro locali. Dal "voto con il portafoglio" alle feste comuni e spontanee di quartieri e paesi che vogliono premiare i baristi che si ribellano al guadagno facile delle slot e riscoprire il senso del gioco vero, quello relazionale. Un movimento di idee, portato avanti da giovani e adulti, uomini e donne, professionisti, studenti e lavoratori che rimette in gioco le vite in un'altra direzione, contro la diffusione dell'azzardo che diventa dramma epocale. Nel volume, giornalisti, economisti, sociologi, matematici e giovani impegnati.
La vetrata del corridoio riflette
le nostre sagome.
Vista così, la squadra sembra
un’armata. E invece è solo un
piccolo esercito. Mi infilo la
pistola nella fondina, sul fianco.
La copro con la felpa. Uno dei
ragazzi controlla di aver preso
le manette. Gesti ripetuti ogni
giorno. È una mattina come
un’altra e non mi passa per la
testa che un’operazione abituale
potrebbe finire male.
Non è mai successo. Finora.
Oggi, nelle nostre città, la droga è dappertutto. Non è più come una volta, quando a farsi erano solo gli emarginati e i balordi o i ricchi e i vip. No, adesso la coca è per tutti, sballo alla portata di tante persone comuni. Poi continua a girare l’ero, ed è sempre più facile caderci dentro, perché non devi più per forza iniettartela, puoi anche fumarla o tirarla. E, per i giovanissimi, impazzano hashish e maria. È dappertutto, parola di Angelo, sbirro milanese che, da vent’anni, ogni giorno batte le strade per dare la caccia agli spacciatori. In questo libro racconta in prima persona la sua quotidianità da brivido come un film d’azione. Lo seguiamo negli interventi con la squadra, per cogliere in flagrante spacciatore e cliente, solo così possono scattare le manette. Le sue parole ci calano in un mondo tanto reale quanto cupo, presentandoci i protagonisti: gli spacciatori – divisi in gruppi con abitudini e modalità differenti: italiani, “marocchi”, neri – e i consumatori, quelli invece diffusi in ogni ambiente, prigionieri di un incubo e impigliati in una rete inestricabile di bugie a parenti, amici, colleghi. La squadra di Angelo lavora duro da anni, gli arresti sono all’ordine del giorno. Però, bloccare lo spaccio a Milano è come svuotare il mare con un cucchiaino. Perché allora uno come lui continua a lavorare per tutti noi? Perché, per Angelo, il poliziotto antidroga è un mestiere che si può fare anche con umanità, parlando con chi arresti o con chi consuma, nella pur _ agile speranza di fargli capire di cambiare. Ed è una missione: lottare perché tante vite non finiscano in polvere.s
In un passato ancora prossimo l'identità personale veniva costruita sulle radici, sull'appartenenza a un luogo e sui legami con esso. Oggi tutto questo è ormai sostituito dalla capacità di servirsi, approfittare e anche godere di una mobilità, fisica e virtuale, praticamente illimitata: dal pendolarismo tra mutevoli sedi di vita e di lavoro, al flusso ininterrotto di informazioni globali in rete; dal turismo al consumo crescente di merci de-localizzate; dalla possibilità di comunicare con chiunque praticamente da ogni luogo allo sviluppo di relazioni intime a distanza. Esperienze inedite, che portano con sé benefici straordinari ma anche costi non sempre immediatamente visibili.
Prendendo le mosse dal lavoro di Winnicott e Bion, lo psicoanalista Thomas Ogden mostra come una vita non vissuta possa essere riconquistata nell’esperienza dell’analisi. Il libro analizza il ruolo dell’intuizione nella pratica psicoanalitica e il processo di sviluppo di uno stile analitico unico e soggettivo. Ogden affronta le molte interazioni tra verità e cambiamento psichico, l’effetto trasformativo degli sforzi di confrontarsi con la verità dell’esperienza e il modo in cui gli psicoanalisti possono comprendere l’evoluzione psichica dei loro pazienti. Il volume traccia una nuova via che gli analisti possono percorrere per utilizzare la nozione di verità nel lavoro clinico, così come nella lettura psicoanalitica delle opere di Kafka e Borges.
Scrivere una biografia di Dante è una sfida che molti hanno già affrontato. Mentre i documenti d'archivio relativi alla sua vita sono pochi e spesso di difficile interpretazione, la sua produzione letteraria contiene così tante informazioni di carattere personale che si potrebbe essere tentati di leggerla come un'autobiografia. Sarebbe tuttavia fuori luogo farlo. In un'originale inchiesta a quattro mani, in cui documenti e opere sono esaminati distintamente ma posti in costante dialogo, Elisa Brilli e Giuliano Milani ricostruiscono l'itinerario di un uomo che ha assistito ai grandi sconvolgimenti del suo tempo, attraversando contesti politici e culturali diversi ma interconnessi (comunale, signorile, imperiale), e insieme quello di un autore che ha tentato a più riprese di dare un senso alla sua vita attraverso la scrittura, inventando nuove forme di racconto di sé dai contenuti sempre mutevoli.
Lo scrittore iberico rivolge il proprio sguardo verso altri scrittori: non sulle loro opere, ma sulle loro vite, sulle passioni e sugli odi, le manie, le grandezze, le miserie. L'idea è quella di raccontare questi letterati "conosciuti da tutti come personaggi da romanzo, al di là della fama o dell'oblio". Ed ecco un gruppo di brevi biografie, ritratti di autori e autrici di culto: Faulkner e Conrad, Tomasi di Lampedusa e Henry James, Kipling e Rimbaud, Wilde e Mishima. Autori scelti sull'onda del gusto, da lettore, e con soltanto due regole: che i prescelti non fossero in vita e che non fossero spagnoli. Due sezioni presentano ritratti di donne meno note, ma dalle vite singolari, e riflessioni su fotografie famose di scrittori.
Con ritratti bizzarri e senza censure, da William Shakespeare a Thomas Pynchon, "Vite segrete dei grandi scrittori" risponde alle domande più spinose, quelle che i vostri insegnanti avevano il terrore di affrontare: cosa combinava Lewis Carroll con le ragazzine? J.D. Salinger beveva davvero la sua pipì? Quante donne - e uomini - si è portato a letto Lord Byron? Che rapporto aveva Jean-Paul Sartre con la mescalina?