
Scegliere fra più alternative è qualcosa che facciamo tutti e per tutta la vita, fin da quando, bambini, decidiamo se dividere o meno la merenda con il compagno di banco. Decidere è un processo incerto, difficile, anche logorante. Ma si può imparare a gestirlo? Quali strategie adotta la mente per non essere condizionata dai tanti potenziali inciampi cognitivi ed emozionali cui è esposta? Una guida per orientarsi tra la fatica di decidere, le false credenze, le paure in gioco e la tentazione di affidarci al caso o, magari, agli algoritmi.
Descrizione
Gli Autori affermano che per coltivare relazioni significative è importante saper ascoltare. Perché l’ascolto crea quello spazio privilegiato di una realtà partecipativa, di scambio in cui la persona non è più il soggetto che agisce, bensì colui che partecipa, invece, a un processo relazionale, il dialogo appunto. Saper comunicare, però, è anche saper vedere il mondo con gli occhi dell’altro. Quindi, non assolutizzare le proprie ideee, il proprio punto di vista. E poi, bando alle “maschere” che talvolta si indossano nelle relazioni per non farci conoscere come realmente siamo. Il testo ha delle riflessioni interessanti, più di tipo formativo-religioso che psicologico. Tuttavia, tiene conto anche del pensiero di psicologi contemporanei che cita diverse volte, oltre a citazioni bibliche. Il linguaggio è immediato, discorsivo.
Punti forti
• Necessità del dialogo nelle relazioni.
• Le maschere che si indossano nelle relazioni.
• Come migliorare il nostro dialogare.
Destinatari
• Per giovani ed educatori. Ma l’argomento può avere un campo più vasto di interessati.
Autori
Luciano Tallarico, giornalista, ha conseguito il Dottorato in Teologia. Insegnante di religione nel Liceo tecnico-scientifico di Rivoli (TO). È autore di diverse pubblicazioni. Tiziana Pieruz, fotografa, è sposata e mamma di due figli. È membro della Commissione Catechesi della diocesi di Susa. Ma si occupa anche di catechesi parrocchiale.
Guida pratica utile allo studente per tutto l'iter di studi e rivolta a coloro che vogliono acquisire una metodologia mirata a migliorare la propria crescita personale. Suggerimenti pratici per pianificare gli studi, per sapere come prendere appunti, concentrarsi, memorizzare, documentarsi, prepararsi agli esami o alle interrogazioni, ma anche per un uso adeguato del computer, per l'alimentazione giusta e per superare i momenti di crisi o d'incertezza.
Del sapere ci si ricorda nel momento in cui si rischia di perderlo e lo si deve trasmettere. È un privilegio? Sì, ma per tutti. Una volta il sapere era quello delle origini, della nascita del mondo e degli dei, dell'eroismo dell'antichità; in seguito è diventato il sapere del futuro, e dell'utopia che ci attendeva domani. Oggi è solo il sapere del presente, che ci assedia e ci opprime. Passato e futuro vi sono confluiti e nel suo vortice anneghiamo, confondendo il sapere con la comunicazione. Ma questo libro non è un lamento sulla sapienza perduta. È una modesta domanda su che cosa sia il sapere oggi - all'epoca della cancel culture e della fine di ogni gerarchia tra chi sa e chi non sa - e su come lo possiamo trasmettere a chi verrà dopo di noi. Forse l'unico modo per tornare a farlo nostro è scendere dalla cattedra, e porsi tutti assieme le stesse domande.
Questo libro insolito analizza le forme in cui si realizzala cooperazione amorevole, per contrapporsi ai limiti del linguaggio e contrastare la tendenza all'oggettivazione assoluta del sapere scientista. La sfida è proporre un sapere altro, che attiene alle trasformazioni soggettive e alle relazioni, attraverso cui aprirsi a una nuova visione: il "sapere affettivo". Solo il recupero dell'intima connessione tra parola e affettività può restituire dinamismo creativo a un'epoca divenuta incapace di pensare e di sentire, recuperando l'antica dimensione di tensione interrogante e mistero inspiegabile.
La tecnologia sta cambiando il mondo a una velocità inedita e questo crea spaesamento tra i giovani che non possono più contare sull'esperienza dei genitori e devono costruire da soli il proprio futuro, mentre le altre generazioni vedono venir meno quelle certezze che avevano sempre considerato indiscutibili. L'unica risposta possibile è non aspettare, farsi trovare preparati. Un costante investimento su se stessi è lo strumento per mettere al sicuro il proprio futuro e garantirsi il successo nel mondo che verrà. La formazione è l'unica bussola capace di condurci attraverso le incertezze, l'unico investimento per costruire il nostro futuro. Davide Dattoli, un imprenditore della formazione digitale, e Claudio Ubaldo Cortoni, un monaco bibliotecario eremita, conducono il lettore in un viaggio attraverso nove percorsi di formazione che hanno caratterizzato il passato dell'essere umano e ancora sono attualissimi: per acquisire il sapere e giungere alla realizzazione di sé.
Il saggio mira a superare la perdurante reciproca estraneità tra "teoria dell'educazione" (che tende a esaurirsi nel chiuso del confronto accademico) e "prassi educativa" (capace di modificarsi solo sui tempi lunghi dell'evoluzione del costume) offrendo una sintesi di traglio operativo. Il percorso argomentativo comprende una rivisitazione di alcuni temi già noti e la proposta di una nuova lettura del rapporto tra acquisizione di abilità e interiorizzazione critica e creativa di contenuti. Concentrato sull'operatività, questo libro propone una serie di esperienze esemplari e un confronto tra modelli educativi di paesi e culture differenti, tra i quali primeggia l'esperienza delle scuole materne di Reggio Emilia.
800 quiz svolti e commentati, suddivisi in 10 batterie di prove, per esercitarsi e mettere in pratica i concetti appresi nel Manuale di teoria e, soprattutto, per verificare il proprio livello di preparazione reale. I volumi, aggiornati sulla base delle domande realmente assegnate nel corso degli ultimi anni e ricchi di indicazioni dettagliate, consentiranno di acquisire rapidamente quella familiarità necessaria allo svolgimento del test ufficiali. Le 10 prove di ammissione simulate, complete delle relative soluzioni, offriranno un'ulteriore possibilità di verificare la propria performance in una situazione simile a una vera prova d'esame, mettendo nelle migliori condizioni di superare il test ed entrare subito nel mondo dell'Università.