Scegliere fra più alternative è qualcosa che facciamo tutti e per tutta la vita, fin da quando, bambini, decidiamo se dividere o meno la merenda con il compagno di banco. Decidere è un processo incerto, difficile, anche logorante. Ma si può imparare a gestirlo? Quali strategie adotta la mente per non essere condizionata dai tanti potenziali inciampi cognitivi ed emozionali cui è esposta? Una guida per orientarsi tra la fatica di decidere, le false credenze, le paure in gioco e la tentazione di affidarci al caso o, magari, agli algoritmi.
L’analisi dell’architettura del cervello consente di identificare svariate scorciatoie o trappole mentali che svolgono un ruolo determinante nei processi di tipo valutativo. Tali scorciatoie, innestandosi nelle stime giudiziarie, soprattutto quando svolte in condizioni d’incertezza o incompletezza delle informazioni o di scarsità di tempi e risorse disponibili, sono alla base di diffusi e documentati biases cognitivi e decisionali. Il libro, alla luce di un dialogo fruttuoso tra diritto, scienze cognitive e neuroscienze, illustra con ricchezza di esempi i processi cognitivi e le reazioni emotive coinvolti nel giudizio, dalle fasi iniziali alla sentenza, nonché le distorsioni sistematiche alle quali sono esposti gli operatori di giustizia.
L'atto del giudicare nelle aule di giustizia è sempre stato considerato un esercizio di assoluta razionalità: in tale ambito non ci dovrebbe essere posto né per le emozioni, né per procedure intuitive, né per i pregiudizi. Ma le scienze cognitive e le neuroscienze hanno dimostrato che le emozioni sono componenti ineliminabili e determinanti delle decisioni e che possono significativamente influenzare anche soggetti esperti come gli operatori di giustizia. Il libro chiarisce come anche i giudici - al pari di tutti gli umani - possano incorrere in errori sistematici del ragionamento, nelle trappole cognitive, nelle distorsioni generate dall'intuizione e nella ingiustificata fiducia nelle proprie conoscenze ed abilità. Le insidie cognitive ed emotive per chi deve giudicare sono disseminate lungo tutto il percorso del processo, a partire dalla formazione della prova fino alla decisione finale.
Contese familiari per la spartizione di eredità, vischiose contrattazioni fra manager e aziende in occasione di ristrutturazioni organizzative, liti tra condomini: dispute e controversie costellano la nostra vita. Per ricomporle è oggi sempre più necessario disporre di procedimenti veloci. Il mediatore è una nuova figura professionale - recentemente prevista dalla legge - che facilita la comunicazione tra le parti fino al raggiungimento di un accordo amichevole. Nel volume si spiegano tutte le dinamiche cognitive e affettive dell'arte della mediazione, e si illustra il percorso giuridico che ha portato a una definizione normativa di questo "terzo neutrale".
I processi cognitivi, oltre ad essere alla base della psicologia generale, rappresentano l'ambito di studio privilegiato per comprendere l'interazione dell'individuo con il proprio ambiente. In questo volume gli autori descrivono i meccanismi e le operazioni che stanno alla base di tale interazione, e approfondiscono le modalità e i vincoli con cui l'essere umano acquisisce, elabora, immagazzina, recupera le informazioni per poter svolgere i molteplici compiti di valutazione, ragionamento, soluzione di problemi e decisione e per poter compiere le diverse attività in cui attenzione, memoria e abilità intellettive sono richieste.
E' stato stimato che ben il 68% delle trattative si conclude con un accordo peggiore di quello che si sarebbe potuto raggiungere. Ciò è in gran parte determinato da errori che minano la condotta dei negoziatori. Questo volume illustra i meccanismi e le trappole dei processi negoziali, con l'obiettivo di rendere il lettore consapevole delle modalità per massimizzare il rendimento personale e comune degli accodi negoziali. Negoziare non significa solo ingentilire le imposizioni, significa principalmente collaborare con l'interlocutore al fine di generare risorse e rafforzare la relazione. Imparare a negoziare con razionalità ed efficacia diventa la strada maestra per trasformare ogni conflitto in opportunità di sviluppo personale e sociale.