
La meteorologia è la base della nostra vita quotidiana. Come argomento di conversazione o come applicazione sul nostro smartphone, il tempo è spesso la prima cosa di cui ci occupiamo appena svegli. Eppure, dietro semplici gesti quotidiani si nasconde uno dei più grandi apparati che l'umanità abbia mai predisposto, un trionfo di scienza, tecnologia e cooperazione globale. Ma che cos'è la "macchina del tempo" e chi l'ha costruita? Andrew Blum ci guida in un viaggio attraverso questo prodigio d'uso comune. Per scoprire come funzionano le previsioni del tempo, l'autore ci porta a visitare i luoghi di osservazione degli inizi e ad assistere al lancio di satelliti modernissimi. Entra nei laboratori, negli uffici, ci racconta le intuizioni scientifiche, le osservazioni e la perfetta organizzazione che consente l'incredibile scambio di informazioni a livello globale. Infine scopriamo che la meteorologia sta vivendo un periodo d'oro, poiché gli strumenti attuali permettono di prevedere il tempo più accuratamente di quanto sia mai accaduto. Chiaro e ricco di informazioni il libro apre uno scorcio su un aspetto poliedrico della vita quotidiana, rivelando i nostri rapporti con la tecnologia, il pianeta e la comunità globale.
Marco Lodoli non è soltanto uno scrittore, ma anche un insegnante, un professore nelle scuole superiori. Ogni giorno, in presa diretta si incontra e scontra con la scuola, con gli studenti e con il diffìcile e appassionante mestiere di insegnante. In "Il rosso e il blu" abbandona la finzione narrativa e, attraverso brevi ma folgoranti osservazioni, affronta i molti "cuori ed errori" che sono disseminati nella scuola italiana, e di cui è testimone quotidiano, esprimendo così il suo punto di vista sui tanti temi che entrano nel dibattito pubblico sull'educazione scolastica e i giovani di oggi: dal momento topico dell'esame di maturità alla piaga emergente del bullismo; dalla straniarne e defatigante esperienza delle gite di classe al problema della droga. Dall'angoscia degli studenti per il loro futuro, alla sintonia magica che talvolta si crea con il loro professore. Si delinea cosi un percorso mai scontato, dove la chiarezza espressiva è contemperata dalla profondità di giudizio. Gli errori della scuola sono solo un aspetto della questione. Non avrebbero senso e importanza, se dietro di essi non ci fosse la passione, insomma i cuori.
La Ue sta indebolendo lo stato sociale dei suoi Paesi membri? Perché è così difficile far convivere solidarietà nazionale e integrazione economica europea? Sono interrogativi dettati dalle scelte fatte negli ultimi anni dalle autorità sovranazionali dell'Unione, che hanno colpito soprattutto i giovani e le fasce vulnerabili della popolazione. La riconciliazione tra welfare ed Europa non è una missione impossibile. Essa richiede però un ambizioso lavoro intellettuale e politico. Occorre elaborare un modello di Unione che consenta alla democrazia e al welfare di funzionare anche in un'economia integrata. E intorno a questo modello bisogna costruire il necessario consenso, fra paesi e fra cittadini. Maurizio Ferrera formula proposte concrete per muovere in questa direzione e sollecita le élites nazionali e le autorità di Bruxelles a impegnarsi in un serio investimento politico per rafforzare la Ue e accrescere la sua capacità di garantire protezione sociale e sicurezza esterna. Solo così il progetto europeo potrà produrre benefici diffusi ed equamente distribuiti e dunque riconquistare la legittimità perduta.
L'adolescenza non è solo una fase temporale ma è un enzima che informa di sé la mente e impone il confronto con il ciclo di vita. A partire da un punto di vista evolutivo, questo libro rimette in discussione le categorie diagnostiche in uso per questa età della vita e propone un punto di vista alternativo per la valutazione che tenga conto degli indici prognostici e di rischio. In questo periodo spesso le crisi possono essere l'esordio di un processo psicotico che diventa manifesto a causa dei compiti fase-specifici. In altri casi tali rotture evolutive sono l'occasione di una riorganizzazione positiva della personalità. L'adolescenza può evidenziare funzionamenti latenti dall'infanzia o permettere nuove integrazioni. Una diagnosi accurata e un intervento precoce sono necessari per aiutare il paziente e la sua famiglia a riorganizzarsi in senso evolutivo.
Grida d'allarme e inviti alla speranza si alternano spesso tra i lettori di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778). La filosofia politica e le stesse esperienze di vita del Ginevrino, secondo recenti interpreti, all'inizio come alla fine del ciclo delle rivoluzioni, hanno costituito fonte di ispirazione per ipotesi secolariste e totalitarie. Augusto Del Noce - in questo testo del suo corso universitario del 1978-79, da lui personalmente rivisto e approvato - suggerisce che l'opera di chi studia un classico è come il restauro della platonica statua di Glauco, il dio marino sfigurato dall'infuriare delle tempeste. Occorre togliere una ad una le incrostazioni, attraversando la "selva selvaggia" dei commenti. E il lavoro che Del Noce propone nella interpretazione rousseauiana che torna qui in luce, con una rinnovata attualità affascinante sia per gli specialisti che per il comune lettore. A queste lezioni si aggiungono le ultime del 1981-82 su Antonio Rosmini: la rivendicazione di una natura umana che è insieme razionale e sociale ne fa, secondo Del Noce, un sorprendente analista della società civile, l'autentico filosofo del personalismo e un punto di riferimento nella critica di un pensiero, come quello di Rousseau, di cui il Roveretano intravede il percorso inevitabile, dal perfettismo alla decadenza.
§ Sotto i buoni auspici del numero “8”, che in Cina è il numero fortunato, le Olimpiadi di Pechino saranno inaugurate l’8 Agosto del 2008 alle 8 di sera, andando a coprire una serie di violenze e oppressioni avvenute durante la loro preparazione. Per la Cina le Olimpiadi saranno una specie di grande vetrina pubblicitaria per abbagliare la comunità internazionale, per mostrare a tutto il mondo che l’Impero di mezzo è ormai un paese moderno, una superpotenza economica e atletica. Ma ogni grande vetrina ha il suo retrobottega e anche le Olimpiadi di Pechino hanno i loro lati oscuri, tant’è che la popolazione di Pechino definisce le Olimpiadi “un vero disastro nazionale”.
§ Questo libro mostra lo sfruttamento dei bambini per preparare le mascotte olimpiche; le distruzioni e i sequestri di case per creare gli stupefacenti stadi; l’imbavagliamento dei giornalisti, degli attivisti democratici, delle personalità religiose, per far “riuscire” questo grande evento del 2008. Tutto questo mentre l’Occidente dimentico applaude allo spettacolo, aiutando a calare il velo del silenzio.
§ Queste pagine sono una guida per guardare in faccia la realtà vera della Cina e per aiutare il popolo cinese.
Cosa significa per un bambino essere l'erede al trono? All'apparenza, godere di privilegi inarrivabili per i comuni mortali, ma in realtà, ieri come oggi, anche essere sottoposti a regole e modelli di comportamento che sembrano studiati apposta per creare dei disadattati in lotta col proprio destino. Ne sa qualcosa Carlo d'Inghilterra, il più longevo pretendente alla Corona, al quale il libro dedica un vivace e accurato ritratto: a tre anni ha già imparato a fare l'inchino alla bisnonna, la regina Mary, e a quattordici viene spedito in un collegio gelido e isolato dove subisce, insieme a una disciplina da caserma, anche le umiliazioni dei bulli con cui divide la camerata. E se oggi i suoi figli e nipoti godono di trattamenti molto meno severi, l'attenzione ossessiva dei mass media rende l'esistenza di tutti loro piuttosto scomoda. Spostandosi avanti e indietro nel tempo, infilandosi nelle residenze reali di tutta Europa, Antonio Caprarica registra con brio e gusto per i particolari gli aspetti più significativi e curiosi della vita e dell'educazione di giovani principi e principesse: infanzie dorate o complessate; disgrazie scolastiche di zucconi coronati; eccessi e debiti di giovani viziosi; amori borghesi che si scontrano con la ragion di Stato. Le stanze dei bambini diventano così un insolito punto di osservazione per scrivere un nuovo, originale capitolo della storia delle famiglie reali. E per indagare, attraverso le vite di famosi eredi - la regina Vittoria, Carlo e William d'Inghilterra, Vittorio Emanuele III di Savoia, Felipe di Spagna, Harald di Norvegia e altri ancora - il senso attuale di una istituzione che affida le sorti delle Nazioni a una lotteria genetica.
Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto "Il piccolo principe", uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell'immaginazione. Orfano di padre, Tonio vive un'infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un'infanzia che gli resta incollata all'anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L'infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un'idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi. Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d'avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell'infinito.
Come si difende il diritto alla libertà di fede e alla propria identità contro i tentativi di conversione forzata? Anna del Monte, giovane ebrea romana appartenente a una ricca e colta famiglia del Ghetto di metà Settecento, fu strappata ai genitori e rinchiusa a forza nella Casa dei catecumeni per essere indotta a convertirsi. Anna ci ha lasciato una straordinaria e rara testimonianza della sua esperienza drammatica e della fiera opposizione ai tentativi di farle accettare il battesimo e di “rubarle l’anima”. Astuzia, cultura, capacità di rispondere anche sul piano dottrinale agli argomenti che dovevano intaccarne la fede, rivendicazione instancabile della propria identità ebraica e perfino coraggio fisico sono le risorse messe in campo dalla giovane per riuscire a resistere e a ritornare libera alla famiglia e alla comunità. Storia individuale di una donna fuori del comune, il diario della prigionia rivela anche uno squarcio della lunga e difficile storia dei rapporti tra ebrei e cristiani, narrando con grande potenza stilistica una vicenda di sopraffazione della coscienza e della libertà personale che tuttavia porta fino a noi il messaggio positivo della forza della ragione e della possibile reciproca, rispettosa, accettazione. Il diario si rivela dunque di grande attualità nel richiamare alla riflessione i temi della libertà di espressione e del rispetto dei diritti umani, ivi compresa la differenti scelte religiose.
descrizione
Marina Caffiero insegna Storia Moderna alla Sapienza-Università di Roma. Le sue principali aree di ricerca riguardano la storia sociale e culturale dell’Europa moderna, con particolare attenzione alle problematiche religiose. Ha dedicato uno speciale interesse alla storia di Roma moderna e alla sua peculiare posizione in Europa quale capitale di un potere nello stesso tempo temporale e spirituale. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Religione e modernità in Italia, secoli XVII-XIX (Pisa-Roma 2000), La Repubblica nella città del papa. Roma 1798 Con la Viella ha pubblicato Battesimi forzati. Storie di ebrei, cristiani e convertiti nella Roma dei papi.
Rudolf Allers (1883-1963), medico psichiatra e filosofo viennese, sviluppa lungo il suo percorso un approccio all'essere umano che partendo dall'analisi dell'esperienza concreta e dalle basi metafisiche della persona arriva ad una proposta pratica delineata in termini di "formazione del carattere" attraverso l'educazione e la terapia. Nella sua opera, Allers recupera le vecchie nozioni di persona e di "essere personale", per così tanti decenni marginalizzate in quanto "metafisiche" e, per ciò stesso, "non scientifiche". Nel presente volume l'autore ricostruisce l'itinerario intellettuale ed esistenziale di questo importante protagonista della psicologia del XX secolo, mettendo in evidenza gli aspetti salienti di una proposta antropologica che ha ancora da dire ai nostri giorni che l'essere umano non è una collezione di fattori e meccanismi psicologici più o meno blandamente connessi, ma è, soprattutto, una persona unica, e una promessa da realizzare.
Ballerino sublime (con Nizinskij, il più grande del ’900), coreografo, avventuriero, dandy, lavoratore instancabile, a sedici anni dalla sua scomparsa Rudolf Nureyev continua a esercitare un fascino cui è difficile sottrarsi.
D’altra parte la sua vita assomiglia a un romanzo, in cui bellezza, talento, ribellione, nostalgia e solitudine si intrecciano inesorabilmente: dalla nascita su un vagone della Transiberiana sperduto nelle steppe russe nel 1938, al rocambolesco e fortunoso passaggio all’Ovest nel 1961, dal sodalizio professionale e sentimentale con la più celebre étoile del tempo, Margot Fonteyn, alle innumerevoli relazioni omosessuali con famosi artisti (il ballerino danese Erik Bruhn, gli attori Anthony Perkins e Jean-Claude Brialy, il compositore Leonard Bernstein…) e con sconosciuti incontrati nei bar gay e nelle saune delle grandi città, dal successo travolgente sui palcoscenici di tutto il mondo al ruolo di protagonista nel Valentino di Ken Russell, fino all’incarico di direttore della danza all’Opéra di Parigi, alle performance come direttore d’orchestra, e alla morte, avvenuta per AIDS nel 1993.
Questa biografia, documentata e appassionante, riporta alla luce molti episodi inediti della sua vicenda esistenziale e artistica, ed è un omaggio al suo genio e al suo coraggio.
L'AUTORE
Bertrand Meyer-Stabley, giornalista e scrittore, è autore di numerose biografie. Tra esse ricordiamo: James Dean, Juan Carlos et Sophie e Sir Elton John.