
Un vademecum offerto ai singoli fedeli e alle comunità parrocchiali per «aiutare a vivere il Giubileo come evento di Chiesa, tempo di grazia, cammino di speranza» (Mario Delpini). Le dodici parole chiave dell'Anno santo, da "desiderio" a "beatitudine", da "penitenza" a "pellegrinaggio", fino ai "segni di speranza", spiegate nel loro significato più profondo, accompagnano la presentazione delle chiese giubilari dove invocare l'indulgenza plenaria, i riti e i gesti per le celebrazioni, i pellegrinaggi e la preghiera. Dopo una prefazione dell'arcivescovo Mario Delpini e l'introduzione di Massimo Pavanello, Incaricato regionale Turismo e Pellegrinaggi Delegato diocesano Giubileo - Milano, la prima parte di questo volume ci introduce alle « parole del giubileo ». Sono 12 parole tratte dalla Bolla di indizione del Giubileo di papa Francesco , con una breve citazione iniziale tratta dal documento Spes non confundit . Ciascuna parola viene spiegata e approfondita da diversi autori (biblisti, psicologi, teologi, filosofi). Conclude un approfondimento dei segni di speranza di Fabio Landi, direttore de «Il Segno». La seconda parte, «Pellegrini in terra ambrosiana», preceduta da una nota introduttiva su e come strutturare i pellegrinaggi delle comunità e dei gruppi, presenta le 13 chiese giubilari della Diocesi di Milano, con cenni storici, artistici e architettonici. Vengono poi presentati i segni giubilari che accomunano tutte le chiese, i riti giubilari e le chiese penitenziali nelle sette zone pastorali. Conclude la preghiera del pellegrino.
Di quanti personaggi abbiamo perso la memoria! Di lei, no. Gesù l'ha difesa non solo dagli occhi spenti di chi la criticava, l'ha difesa anche dall'oblio della morte, dalla cancellazione della morte: è come se risorgesse ogni volta che leggiamo il vangelo. Risuscita. Per tutto il migrare dei secoli niente continua a raccontare così intensamente il vangelo, niente di più trasparente del suo gesto. Pubblichiamo qui l'adattamento dell'incontro tenuto il 5 maggio 2013 a Montericco di Albinea (RE), presso l'hospice Madonna dell'uliveto.
Il racconto dell'Esodo ci ricorda che è su piccole luci, come quelle tenute accese dalle sei donne di cui ci parla il racconto, in cui è possibile edificare un'umanità diversa, che non si arrende a chi e a ciò che non cesserà mai di tentare di umiliarla e di asservirla.
Dedicare cinque minuti al giorno allo Spirito Santo può essere un vero conforto che ristora profondamente la nostra vita. In queste pagine l'autore raccoglie molti anni di esperienza nella comunicazione spirituale compiuta con i suoi numerosi libri, i programmi radiofonici e l'accompagnamento pastorale in cui ha cercato di aiutare le persone a vivere meglio spiritualmente. Pur esprimendosi in modo agile e accessibile, quest'opera racchiude la solidità e la profondità della sua ricerca teologica sullo Spirito Santo, sulla grazia e sulla spiritualità. Un prezioso cammino spirituale durante tutto l'anno perché la nostra vita sia piena della gioia, della luce e della libertà dello Spirito Santo.
Il Giubileo secondo i Padri ci conduce per mano in un viaggio attraverso i secoli, esplorando le profonde riflessioni teologiche dei Padri della Chiesa, da Clemente Romano a Beda il Venerabile, passando per iscrizioni funerarie e il viaggio di una giovane donna. Attraverso una lettura selezionata di alcuni passi, l'autore ci mostra come concetti fondamentali quali la speranza, la preghiera per i defunti o il viaggio a Roma siano stati elaborati nei primi secoli del cristianesimo, influenzando profondamente la celebrazione giubilare come la conosciamo oggi.
Saggio scritto da uno scienziato di fama internazionale e dai uno dei teologi italiani più noti sul tema della cura dell'ecologia e l'emergenza climatica. Partendo dai dati della scienza, coniugati con uno sguardo preciso sulla Scrittura ebraico-cristiana, gli autori affermano la necessità di un cambio di paradigma nell'affrontare la questione ambientale nella scia dei documenti sociali di Papa Francesco, mostrandone la piena aderenza ai dati di realtà e alle posizioni filosofiche e teologiche più responsabili su questo tema.
Il volume passa in rassegna tutti i segni del Giubileo, antichi e nuovi. Dal pellegrinaggio all'indulgenza, dalla Porta Santa alla professione di fede. Ognuno di questi segni viene presentato nella sua origine storica, nel significato biblico e soprattutto nel profondo valore spirituale che ha per i pellegrini che si recheranno a Roma per vivere il Giubileo Ordinario del 2025. L'autore si sofferma anche su quei nuovi segni che Papa Francesco, nella Bolla di indizione Spes non confundit, chiede di compiere per dare attuazione concreta alla speranza, quali l'impegno quotidiano per la pace, l'apertura alla vita, l'attenzione per i detenuti, gli ammalati, i migranti, i profughi, i rifugiati, i giovani, gli anziani, il rispetto per il creato. Si tratta di una serie di segni che obbligano i credenti a non rimanere con le braccia conserte, ma a diventare veri operatori di speranza, e soprattutto a rendere il Giubileo un evento "attuale" e non un mero fatto del passato. Questi e altri segni potranno ravvivare la speranza che ogni persona percepisce nel proprio intimo come desiderio di futuro vero e significativo.
Al centro delle riflessioni di Copeland, Dalferth e Orsi c'è la questione del destino della civiltà occidentale moderna e le ragioni per confidare ancora nella sua capacità di rispondere alle sfide epocali che ci attendono dietro l'angolo, prima di tutto quella del cambiamento climatico. I tre testi raccolti hanno il respiro ampio, il senso dell'urgenza, l'ambizione tipica delle grandi orazioni pubbliche, dei bilanci d'epoca.
La Bibbia ispira un pensare e un vivere altrimenti. La sua narrazione diventa espressione paradigmatica di un vissuto che ha saputo riorganizzarsi attorno ad alcuni principi orientativi decisivi per la realizzazione di un cammino di libertà, di giustizia, di amore, di felicità. Come letteratura, ancora prima che come testo sacro, la Bibbia offre spazio a una immaginazione diversa, capace di intercettare i nuclei di senso che l'immaginario contemporaneo attesta nel quotidiano. Essa, quindi, è in grado di aprire un futuro diverso e una società nuova. Riattivare l'immaginazione teologica significa introdurre nell'arte del vivere un codice interpretativo che aiuti la capacità di stare al mondo nella ricerca di una differente saggezza.
Il libro intende esplicitare il senso del più noto principio balthasariano, quello mariano (il sì docile e incondizionato di Maria al disegno salvifico del Padre per mezzo del Suo Unigenito), principio fondante tutta la realtà cristiana, la natura, i ministeri della Chiesa, come "la sfera onnicomprensiva" della vita del Popolo di Dio e di ogni credente. L'interesse su tale principio oggi è ampio e diffuso, specie in riferimento al ministero ordinato nella Chiesa Cattolica. Balthasar fa continui riferimenti a questo principio, sia per la sua riflessione mariologica sia per la ministerialità nella Chiesa; le frequenti citazioni dai suoi testi consentono di "lasciare la parola" al teologo svizzero perché si possa cogliere meglio il suo pensiero.
I racconti pasquali dei quattro vangeli sono caratterizzati dalla molteplicità dei testimoni e delle esperienze, a volte addirittura contraddittorie. Nel presente volume si cercherà di focalizzare l'attenzione sulle modalità del riconoscimento del Risorto da parte dei testimoni. I segni del terremoto, della tomba vuota, degli angeli nel sepolcro, dei teli e del sudario sono stati sufficienti di per sé a muovere alla fede pasquale? Come qualificare l'incontro con i testimoni? Reale, fisico o allucinazione? Da cosa è dipeso? Cosa emerge dai racconti? Accanto al motivo del riconoscimento del Risorto, ne saranno considerati gli effetti a livello personale e comunitario. Infine, si proverà a rispondere alla domanda se, dai testi dei vangeli, possiamo rilevare le tracce di un possibile incontro di Maria con il Risorto ed, eventualmente, a partire da quali presupposti.

