
Il grande pregio dell’opera di p. Schiavone, scrive mons. Scanavino, è di "presentare la Misericordia di Dio come la nota caratteristica del vero volto di Dio e dell’essenza stessa di Dio, quando si rivela all’umanità". L’invito a glorificare la Divina Misericordia è un invito a viverla profondamente e concretamente nelle nostre vite, seguendo la testimonianza e l’esempio di Suor Faustina Kowalska.
'La felicità di Dio siamo noi. Tra gli esseri umani, i cristiani sono quelli che lo sanno'. Per molti, la religione è una cosa distante, teorica. La vita è un'altra cosa. La religione è vapore e chiacchiere. E soprattutto noia. E poi, a che serve credere in Dio? E invece, il cristianesimo è la via più semplice per la verità e quindi per la felicità: questo piccolo libro cerca di dimostrarlo. Lo fa con infinita umiltà e semplicità. Attraverso piccole storie e semplici riflessioni vengono trattati temi come Dio, la Chiesa, la missione, la preghiera: un aiuto a recuperare il senso vero della nostra fede e tornare a proclamarla con gioia.
Padre Anselm è un maestro dello spirito che rielabora ricette antiche provenienti dai Padri del deserto e dall'insegnamento di San Benedetto per riproporle in una forma fresca e attuale. Quello che ci propone è una spiritualità cristiana rivista alla luce del nostro tempo. Giovanni Capurso, scrittore e docente di filosofia che lo ha incontrato personalmente, ha fatto il punto sui tratti salienti della sua spiritualità. Nelle sue meditazioni traspare un ottimismo di fondo, proprio di chi vive a stretto contatto con le sorgenti della spiritualità. Il modo in cui viviamo la vita, in fondo, dipende da noi, da come ci poniamo dinanzi ad essa; certo, sempre rafforzati e guidati dalla fede in Dio. Al fondo del testo un'intervista ad Anselm Grün ad opera dell'autore del libro.
Quando muore uno dei genitori, la sofferenza per il distacco è molto grande e la nostra società non offre l'aiuto di cui si necessita. I pensieri di questo libretto, nella forma di linee guida molto semplici e brevi, sono un valido supporto per sostenere, consolare e superare con maturità questi inevitabili momenti della nostra vita.
I sentimenti di invidia e gelosia possono danneggiare le nostre relazioni, recando sofferenza a noi e a coloro che amiamo, senza contare quanto accade alla nostra crescita e benessere personale. Questi pensieri aiutano con saggezza a riscoprire come superare tali sentimenti e acquisire fiducia in se stessi e negli altri attraverso una crescita armoniosa per divenire artefici della propria vita.
Uno strumento agile per i corsi monografici su formazione e discernimento spirituale.
Testo adatto anche ai “non addetti ai lavori”: in parrocchie, associazioni, gruppi, vita religiosa.
Descrizione
La domanda sulla “vocazione” emerge a più riprese, non solo per rispondere alle concrete scelte di vita, ma per motivare il proprio orientamento verso la realizzazione di un progetto di felicità. Tra successi e fallimenti, a tutti noi è capitato di sperimentare, almeno una volta, la fatica di capire e di interpretare il nostro posto nel mondo.
Per aiutare a comprendere meglio il mistero della vocazione, questo libro propone di esaminare i racconti di chiamata nella Bibbia, approfondendo l’aspetto vocazionale espresso nelle figure e nei simboli della narrazione.
L’itinerario comprende tre capitoli, pensati secondo uno sviluppo progressivo. Il primo riassume la nozione di vocazione-chiamata e l’impiego del verbo “chiamare”, puntualizzando il genere letterario e il funzionamento dei racconti di chiamata. Il secondo mette a fuoco il senso e la funzione dell’immagine e del motivo vocazionale, proponendo una griglia di quindici immagini vocazionali. Infine, il terzo presenta in modo essenziale un percorso di dieci profili biblici con alcune chiavi interpretative, finalizzate alla conoscenza e all’attualizzazione del dinamismo vocazionale.
Bellet riflette sulla figura di Cristo e sul suo potere sovversivo, interrogandosi sul senso che può avere, per un mondo caotico come è la società contemporanea, far rivivere la nozione di fede.
Descrizione
Questa non è un’opera di esegesi, di teologia o di devozione. La posta in gioco è un’altra e risiede in quello spazio suggerito dall’espressione di Paolo: «Noi proclamiamo un Messia crocifisso, scandalo per i Giudei, follia per i pagani» (1 Cor 1,23).
Che senso ha questo sovvertimento, se lo pensiamo oggi? Sul crinale tra libero pensiero, teologia e spiritualità, Bellet medita sullo scandalo della Croce, che sovverte decisamente la violenza delle logiche umane fondamentali. In questi tempi travagliati il grande teologo francese riafferma la misura in cui la Croce smaschera la vera natura della manipolazione e dell’incitamento all’odio. In definitiva, fa di una mente critica, illuminata dal Mistero pasquale, la chiave per eccellenza per pensare e plasmare il mondo di domani.
Sì, si può salvare il mondo dal caos e l’essere umano dalla miseria se si ama Dio con la sola forza dello spirito critico.
Nella messa celebriamo il mistero della fede. Ma che cosa si nasconde dietro questo mistero? Che cosa significa l’eucaristia per la vita quotidiana? E come si fa a trovare il centro della vita e a vivere di esso?
Sauer, a partire dalla propria attività pastorale, racconta con grande apertura e autenticità il suo cammino spirituale, che nel corso degli anni l’ha condotto a una progressiva comprensione della Cena del Signore. Non un discorso astratto, dunque, ma una sincera testimonianza arricchita da numerose esperienze personali, per accompagnare i lettori a scoprire il cuore della fede, quello che è il mistero al centro della vita.
Un’ottima guida per comprendere il significato profondo del “segno” eucaristico, riflettendo sui momenti più importanti della celebrazione.
Wolfgang Sauer, 1948, è stato padre spirituale nel seminario di Friburgo, cappellano degli universitari ad Heidelberg e referente dell’arcidiocesi di Friburgo per la pastorale degli stranieri. Dal 2011 al 2017 direttore spirituale della Scuola cattolica di giornalismo, nel 2015 è stato nominato canonico onorario dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga.
Tra i possibili modi di rendere omaggio alla lezione di un grande teologo quale H.U. von Balthasar, si è scelta la strada di verificare la fecondità di alcune intuizioni centrali che strutturano la Trilogia, ovvero l'estetica teologica (Gloria), la Teodrammatica e la Teologica, mettendole in relazione con problematiche attuali della riflessione credente. Contributi: Von Balthasar e la sua estetica teologica (Nicola Gardusi); Sacrificio ed Eucaristia tra verità di Dio e salvezza dell'uomo. Contributi a partire dalla Teodrammatica (Alberto Cozzi); La fede di Gesù, forma e mediazione cristologica della verità di Dio (Simone Duchi).
Il percorso ideato dall'Autore ha il suo punto di partenza nel significato etimologico del vocabolo «battesimo», cioè «immersione». Così, dopo alcune precisazioni di base, egli ne studia le due componenti costitutive come sono esposte negli scritti neotestamentari, soprattutto dall'autore che lo ha maggiormente ripensato, cioè Paolo di Tarso. Si tratta, in concreto, di due immersioni complementari: una personale in Cristo e una comunitaria nella chiesa. La prima consiste in un'assimilazione spirituale a Cristo nella sua identità di salvatore, basata sulla sua morte e risurrezione. La partecipazione alla sua persona costituisce il battezzato in una condizione oggettiva di nuova creatura e di santità, da cui deriva la necessità di un corrispondente impegno morale. La seconda immersione avviene nella comunità ecclesiale. L'inserimento in essa offre al battezzato la possibilità di appartenere al corpo di Cristo, animato da un incomparabile amore agapico e da una variegata ministerialità dei diversi membri. Dall'esame dei testi biblici e di quelli patristici, confrontati con le testimonianze letterarie del mondo greco e romano, emerge come la parola, la fede e il battesimo siano alla radice della multiforme novità sul piano dell'essere e dell'agire di quanti non nascono ma diventano cristiani.
Il libretto contiene le dieci golden rules che papa Francesco pro-pone per gareggiare correttamente e anche in modo divertente in qualsiasi attività sportiva. Gioco anch'io dice chi non vuol esse-re discriminato o escluso per irragionevoli motivi dall'arena di qualsiasi competizione individuale o di squadra. "Gioco anch'io- dice chi ritiene sia giusto considerare lo sport un'irrinunciabile palestra dei valori della vita specialmente nell'educazione delle giovani generazioni. Un piccolo decalogo che arriva puntuale a consegnare a tutti, piccoli e grandi, la bellezza dello sport per crescere e rimanere giovani e forti.
Questo libretto raccoglie alcuni pensieri di don Tonino Bello sul-la bellezza della vita: il bello di sognare, amare, costruire la pace, gioire insieme e anche soffrire insieme. L'intensità e la poesia delle parole di don Tonino possono rendere ancor più luminosi i giorni sereni ed essere di conforto in quelli più bui.