
VIVERE LA DIFFERENZA
Se L' evangelo è buona notizia, com'è possibile che riflettere sulla santità provochi in molti di noi un senTimento di inadeguatezza e fallimento? Nella cultura di oggi la santità è associata a stereotipi negativi o ritenuta semplicemente irraggiungibile. Come possiamo essere santi se siamo tutti peccatori? L'autore sostiene che la santità è possibile e ne propone la via: conformarsi all'immagine di Cristo che possiamo scoprire attraverso le pagine evangeliche. Perché "tutti siamo chiamati a essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno"
(papa Francesco).
Lettura biblico teologica di Proverbi 1-9.31 in una prospettiva pedagogica. Un cammino sapienziale per guidare il giovane e il credente all'incontro con Dio secondo le Scritture. Il commento si sviluppa in dieci capitoli in cui l'autore si confronta con i diversi metodi e approcci al fine di arricchire l'ermeneutica biblica. Dal contributo "classico" del metodo storico critico a quello delle scienze umane (antropologia, sociologia, psicanalisi), lasciando spazio sia al dialogo con i padri della Chiesa.
Una croce gemmata. Così appare e così è suddivisa questa raccolta degli scritti minori di padre Lanfranco Rossi.
La struttura è quella di una croce. Le gemme incastonate che la integrano sono tagliate e disposte con quella regolarità non troppo perita che è il fascino di tanta oreficeria altomedievale.
Anna Maria Giannella
Don Divo Barsotti continua a parlare e a nutrire le anime di innumerevoli persone.
Suor Michelina Repetto ha trovato nei libri di don Divo Barsotti una vera miniera di spiritualità capace di nutrire la sua riflessione e lassa vita.
Imbattutasi nei libri di don Barsotti, ha iniziato a ricopiarne delle pagine prima per sé, poi per persone amiche, diventando una vera "divulgatrice" infaticabile ed entusiasta di alcune pagine di questi libri. Suor Michelina ha raccolto questi pensieri a temi, per chi voglia conoscere meglio il pensiero di don Divo Barsotti. Ne è nata questa raccolta.
La religione, nella modernità, è divenuta superflua ed è quindi destinata a scomparire? Nella storia del cristianesimo europeo mai la vita religiosa cristiana si è eclissata come negli ultimi vent'anni. Scopo di questo libro è cercare cli comprendere a fondo tale evoluzione. Robert Spaemann e Hans ]oas, entrambi pensatori cattolici, dialogano sul futuro della religione toccando temi quali il ruolo del Concilio Vaticano II in questo processo cli decadenza, la figura di Benedetto XVI e il fenomeno Francesco, la morale sessuale cattolica e il sacerdozio femminile.
Le concordanze e le differenze fra loro rispecchiano I'ampiezza e la pluralità del mondo cattolico, restituendo fiducia nella fecondità del dialogo intellettuale capace di diradare la nebbia del nostro tempo.
In linea di continuità con la riflessione sviluppata nei due precedenti volumi, "Oltre le religioni" e "Il cosmo come rivelazione", gli autori di "Una spiritualità oltre il mito", tra i maggiori rappresentanti della nuova teologia di frontiera, si rivolgono a tutti coloro che vivono una tensione ormai insostenibile tra la fede tradizionale e l'appartenenza a una società radicalmente nuova, caratterizzata dalla crescita esponenziale delle conoscenze. L'attuale e profonda ricerca di spiritualità, secondo gli autori, trova una risposta più convincente nelle nuove scienze - cosmologia, meccanica quantistica, scienze della mente - che nelle religioni tradizionali; più nella grandiosa epopea del cosmo come «storia della materia che si risveglia» che nel racconto della salvezza proprio della tradizione cristiana. Ed è quanto viene sottolineato a più riprese nel libro, ponendo l'accento sulla riscoperta della «Realtà Cosmica Sacra Totale di cui siamo parte» (Vigil), sulla «necessità vitale di una spiritualità dalle radici profonde come gli impulsi insondabili che ispirano lo sviluppo evolutivo dell'universo» (Molineax), sul «passaggio dall'insistenza sul progetto umano all'attrazione verso il progetto della Terra» (Ress), sul «recupero del senso della sacralità della Terra e di tutti coloro che la abitano» (Fox). E se è proprio all'incompatibilità tra le due visioni che si deve il modo schizofrenico in cui tante persone, figlie allo stesso tempo della scienza e della fede, vivono la loro duplice appartenenza, è urgente trovare indicazioni precise per una rielaborazione del patrimonio simbolico religioso, così da riconciliarlo con un mondo che sta drasticamente cambiando, riunificando il cuore diviso dell'umanità. Prefazione di Francesco Comina.
Luigi Gioia offre un caloroso incoraggiamento a tutti e tutte coloro che nutrono il desiderio di infondere nuova linfa alla loro pratica di preghiera. La preghiera, per lo studioso italiano, non consiste in metodi o tecniche particolari. Ha a che fare, invece, con un Dio che è realmente interessato a tutto ciò che ci accade, che desidera che ne parliamo con lui, per quanto un problema possa sembrarci futile o secondario. Appositamente pensato per una pacata lettura quotidiana, Dillo a Dio conduce il lettore attraverso gli svariati aspetti teologici della preghiera, chiarendo come essa si relazioni a Cristo, allo Spirito Santo e alla chiesa. Il tutto senza utilizzare concetti complicati, ma ricorrendo casomai a semplici rimandi al testo biblico. Dillo a Dio dimostra che persino le più mondane fra le nostre attività e le più profane fra le situazioni del nostro quotidiano possono essere impiegate per approfondire la nostra vita di preghiera. «Spesso ci lasciamo condizionare dai nostri preconcetti sulla preghiera. Ci lamentiamo: non ho tempo, sono circondato dal rumore, dalla gente, dalle distrazioni... E se invece imparassimo a considerare il rumore non come qualcosa nonostante cui pregare, ma qualcosa a partire da cui pregare?».
"Cos'è la "profondità di Dio"? San Giovanni ci ha risposto: la profondità di Dio si chiama l'amore di Dio. E che cosa è la "profondità di Cristo"? E' l'amore di Dio che si fa visibile, è dentro a un pensiero umano, è dentro a una coscienza umana, è dentro a una libertà umana, in una sofferenza, in una gioia umana. Gesù non tiene proprio niente er sé. Gesù si dona completamente per noi. E' venuto per noi, è nostro, è a nostra disposizione; il nostro bene è il suo desiderio"
Giovanni Moioli
Come può fiorire la vita, quando il tempo pare ritornare sempre su se stesso, portando con ciclica puntualità fatiche relazionali, umiliazioni e soprusi, che feriscono l'identità di una donna sofferente? Anna piange e prega. Le sue lacrime e la sua preghiera, come una breccia nel tempo, faranno uscire dalla spirale chiusa di consuetudini, che perpetuano l'ingiustizia insieme con un rito ormai svuotato di significato. Da lì nascerà il profeta Samuele, ma anche prenderà avvio l'epoca d'oro della monarchia davidica e Anna ancora pregherà, cantando nella gioia i capovolgimenti divini.
Non è arduo affermare che Teresa d'Avila ha apportato al patrimonio intellettuale e spirituale europeo un contributo originale ed unico. L'unione d'amore con Dio che lei ha vissuto, è il tema centrale di questo libro: una dinamica in cui l'uomo e Dio partecipano attivamente nella libertà, alla realizzazione di tale unione. Proprio l'unione è in fondo la chiamata di ogni uomo da parte di Dio, il Castello interiore di santa Tersa d'Avila è invece uno dei tanti modi che gli amici di Dio, ispirati dallo Spirito Santo, hanno vissuto nella loro originalità. Il volume è composto di tre grandi parti: La prima parte presenta la vita di santa Teresa nel suo contesto storico; La seconda parte entra nel mondo dell'opera con le prime "Mansioni" del Castello interiore; La terza parte riguarda le ultime "Mansioni", la quinta, sesta e settima, dove lo Spirito Santo guida il cammino e prende apertamente l'iniziativa.
L'intento di questo libro è di andare verso le persone del nostro tempo e del nostro ambiente, incontrandole nella loro cultura e mentalità, nelle loro esigenze e concrete possibilità, offrendo un percorso di preghiera e di ricerca di senso adatto al loro linguaggio e alla loro sensibilità, un percorso che sia per loro praticabile e possa aiutarle a realizzare se stesse, a seguire le ispirazioni del loro cuore e a crescere nel servizio di Dio e degli altri, soprattutto ovviamente dei più bisognosi e dei prossimi della loro esistenza.
Questo testo nasce dalla gratitudine per il dono del magistero pontificio e dal desiderio di condividere una feconda esperienza spirituale vissuta dalla nostra comunità ecclesiale di Roma. Sin dalla prima pagina dell'esortazione apostolica Gaudete et exsultate, il nostro vescovo mette in chiaro che non si tratta di "un trattato sulla santità, con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema", ma che il suo "umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità" (adulte et esultate, 2).
Partendo dalla semplice bellezza e dalla profondità esperenziale delle meditazioni offerte dal Santo Padre, abbiamo voluto dedicare un itinerario di catechesi interrogandoci sulla nostra chiamata alla santità oggi, visto che "il Signore ha scelto ciascuno di noi per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità" (Ef 1,4) (Gaudete et exsultate,2).
Durante l'anno pastorale 2018-2019, ci siamo riuniti una volta al mese nella nostra cattedrale di San Giovanni in Laterano, ai piedi della cattedra di Pietro, per riflettere e pregare partendo dall'ascolto di alcuni brani del magistero del nostro vescovo, tratti dalla Gaudete et esultate e dal racconto della testimonianza di alcuni santi che hanno saputo rispondere alla loro chiamata alla santità.