
Nel 1939 ebbero inizio sia il pontificato di Pio XII sia la Seconda guerra mondiale. Si aprirono anni difficilissimi per la Chiesa, durante i quali il papa scelse la politica dei silenzi e dell'imparzialità, già sperimentata da Benedetto XV nella Grande Guerra. Le violenze efferate contro le popolazioni dei Paesi occupati dalla Germania nazista e lo sterminio degli ebrei misero a dura prova quella politica, che rispondeva a esigenze di salvaguardia dei cattolici e delle opere della Chiesa, oltre che degli spazi di asilo e di accoglienza ai rifugiati, ma che derivava anche dalla necessità di proteggere il carattere sovranazionale della Santa Sede, mentre i nazionalismi cercavano di tirare il papa ciascuno dalla propria parte. Gli Alleati chiedevano a Pio XII di schierarsi pubblicamente e di condannare i crimini nazisti, mentre, nel campo opposto, quando l'Asse invase l'Unione Sovietica, italiani e tedeschi gli chiesero di benedire la "crociata- anticomunista. Papa Pacelli mantenne una linea di rigorosa imparzialità e i suoi silenzi furono in seguito oggetto di aspri dibattiti. Eppure, nella bufera della guerra la Chiesa acquistò un prestigio enorme tra le popolazioni, particolarmente in Italia, per essere rimasta al proprio posto accanto alla gente dopo l'8 settembre 1943, quando le autorità italiane fuggirono. In quel frangente, il cattolicesimo italiano e la Santa Sede giunsero a un riconoscimento pieno della democrazia e contribuirono a preparare la transizione al post-fascismo. Il libro racconta quel tempo drammatico, tratteggiando personalità e momenti significativi, in un viaggio attraverso anni decisivi per la storia d'Italia.
Un affascinante volume che riporta la testimonianza intellettuale di Sturzo e Giordani attraverso due domande: Che cos'è la persona? Come incide la Chiesa nel sociale? La storia è letta come lo spazio per l'attuazione della salvezza in Gesù Cristo, il quale realizza in sé, e mediante il suo Corpo, la Chiesa, una nuova antropologia che salva l'uomo integrale. Nella prima parte, si coglie come in Sturzo tutto è grazia, senza disincarnare l'uomo anzi radicandone in Cristo la vita individuale e sociale. Nella seconda parte, trova spazio la riflessione su Giordani, il quale fonda nella patristica la proposta concreta di un uomo agapico, parte di una società nuova in relazione continua con Gesù. La terza parte, tenendo conto del contributo d'entrambi, propone il passaggio da una concezione della salvezza di tipo individuale ad una in chiave sociale-comunionale, grazie al recupero del concetto dell'essere-per-il-mondo. Così, attraverso l'antropologia del dono, il credente, e la Chiesa, si scopre lievito di una nuova socialità basata sull'amore agapico, espressione della Trinità: un amore che unisce divino e umano.
Le mezze verità sono pericolose. Spesso sembrano convincenti, ma in realtà sono fatalmente lontane dalla verità. In questo libro, Flip Michaels esamina cinque mezze verità che sono generalmente usate per contestare la validità della Bibbia, di Dio, di Cristo e della fede cristiana. In modo chiaro e coinvolgente, Michaels spiega la verità completa su questi temi e chiarisce perché la loro comprensione è fondamentale. Queste cinque verità sono: La Bibbia è stata scritta da uomini... e ispirata da Dio; le religioni sono tutte uguali... tranne il cristianesimo; Dio è amore... e santo, santo, santo; Gesù è veramente un uomo... e veramente Dio; Le nostre opere buone contano... quando sono precedute dalla fede. Questo libro è un utile strumento evangelistico, un valido commento per i nuovi credenti e un prezioso promemoria anche per quanti sono credenti da molto tempo.
Una preziosa raccolta di citazioni per farsi accompagnare e ispirare ogni giorno dall'esempio del grande santo di Pietrelcina. Con le sue parole, san Pio ci incoraggia nel cammino quotidiano, ci illumina nel dubbio, ci sostiene nella fede, ci dà gioia e speranza nell'amore di Dio. Un tesoro di spiritualità al quale attingere per nutrire l'anima giorno dopo giorno.
Inchiesta, a metà tra indagine giornalistica e reportage storico, per conoscere da vicino alcuni dei cristiani che si opposero al nazismo fino al sacrificio della vita. Alcuni di questi sono diventati noti sia dentro che fuori la Chiesa - i beati Franz Jägerstätter e Josef-Mayr-Nusser; altri sono ancora sconosciuti come il giovanissimo Walter Klingenbeck, ghigliottinato nel 1943, oppure poco note al grande pubblico come Eva Buch, Max Josef Metzger, Maria Terwiel e Heinrich Dalla Rosa. Questo libro offre al lettore la possibilità di conoscere da vicino figure straordinarie che hanno seguito la voce della coscienza nel buio dell'epoca nazista, perchè illuminate dall'esempio di Cristo.
Il dibattito culturale degli anni '20 e '30 del Novecento e la sua incidenza sulla vita ecclesiale si trovano al centro dell'attenzione e rappresentano l'oggetto principale del volume che raccoglie gli Atti del XV Colloquio Internazionale dell'Istituto Paolo VI. L'intento perseguito con la scelta di questo tema è evidentemente quello di chiarire in che modo lo studio, l'avvio del ministero e lo sguardo sul mondo, dal punto di vista della Segreteria di Stato vaticana, nell'epoca dei totalitarismi, abbiano plasmato la figura di Giovanni Battista Montini e rendano ragione delle caratteristiche dell'azione pastorale e del magistero nelle successive stagioni della sua vita. Si incontra qui, nella sua radice, il tema a lungo studiato del rapporto di Giovanni Battista Montini con la modernità. Egli si forma nella stagione ecclesiale successiva al modernismo, in un contesto ecclesiale assai sensibile e, non di rado, dichiaratamente sospettoso verso ogni possibile cedimento al pensiero moderno. Negli anni '20 e '30 G.B. Montini matura uno sguardo differenziato sulla cultura moderna, che non deve essere demonizzata, ma neppure può essere assunta acriticamente. In modo più profondo, ma anche meno esplicito, si intravede negli scritti di Montini di questo periodo la convinzione che la modernità si dà in molti modi ed esige perciò capacità di discernimento e un'attitudine che si potrebbe dire di "partecipazione critica" alla vicenda della cultura del tempo.
L'uomo contemporaneo non è più un "uomo religioso" come nei secoli passati è un "uomo relazionale": trae la propria identità dalle relazioni che intrattiene. Ma purtroppo le relazioni che intrattiene (col corpo, con se stesso, con gli altri, con le cose) sono spesso fragili e frantumate, perché si è spezzata la relazione più importante, che sostiene tutte le altre, quella con Dio. Per questo ha bisogno di vedere relazioni guarite, buone, perché è lì che intravede una salvezza per sé, è lì che può intravedere Dio. "Fratelli, sorelle, ritorniamo alle pure sorgenti d'amore del Concilio. Ritroviamo la passione del Concilio e rinnoviamo la passione per il Concilio! Immersi nel mistero della Chiesa madre e sposa, diciamo anche noi, con S. Giovanni XXIII: Gaudet Mater Ecclesia!". (Papa Francesco, 11 Ottobre 2022).
Eduardo Francisco Pironio, cardinale e arcivescovo argentino, è stato uno dei protagonisti delle vicende del cattolicesimo in epoca contemporanea, una figura chiave nella storia delle relazioni tra la Santa Sede e la Chiesa latinoamericana, tanto che l'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini lo ha annoverato come «una delle maggiori personalità della Chiesa di fine millennio». Pironio è stato uno dei più stretti collaboratori di Paolo VI e Giovanni Paolo II, che ha contribuito al rinnovamento del cattolicesimo latinoamericano, come uno degli artefici della Conferenza di Medellin, celebrata nella città colombiana dal 26 Agosto al 6 Settembre 1968 e in modo creativo alla realizzazione delle Giornate Mondiali della Gioventù, volute da Papa Giovanni Paolo II. Questa biografia, costruita sulla base di un'inedita documentazione archivistica ne riassume le principali vicende umane e spirituali ed è impreziosita dalla prefazione di Papa Francesco.
In questo Rosario l'autore offre un ricco percorso di preghiera e meditazione che, attraverso un commento biblico e uno di natura più intima e personale a ogni mistero, insegna a guar¬dare Gesù attraverso lo sguardo di Maria. La bellezza unica di questo Rosario è dovuta inoltre alle raffinate icone che accompagnano ogni mistero (scritte dall'iconografo Antonio Vena ed esposte presso la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta in Bibione): l'autore ci fa entrare dentro ciascuna di esse e, contemplandole, è più facile vedere Gesù con gli occhi di Maria. «Con la compagnia garbata e sicura di don Andrea Vena e dei maestri spirituali da lui invitati in questo libro, entriamo nella meditativa, esigente, pacifica preghiera del santo Rosario» (Monsignor Giovanni Cesare Pagazzi, dalla Prefazione).
Il volume, di 574 pagine, edito da Kappadue arti grafiche di Ramon di Loria, è articolato nello studio e nella riproduzione di un centinaio di ritratti di papa Pio X, che, durante la sua vita (1835-1914), lo hanno raffigurato come sacerdote, vescovo, patriarca e papa e che furono eseguiti sia da artisti famosi e sia da umili operatori che lo effigiarono in tele a olio, in busti in marmo, in miniature, in monumenti nei quali ne espressero il volto e le sembianze e vennero eseguiti in molti casi con pose appositamente concesse, in altri casi ripresi da semplici fotografie, che in quel periodo si andavano diffondendo in tanti ambienti ecclesiastici e civili dell'Europa, degli Stati Uniti e, anche, del Sud America. La ricerca, durata una dozzina d'anni, ha fornito utile e interessante documentazione non solo sugli artisti e sulla loro creatività espressa in opere che si ammirano in tanti musei pubblici e collezioni private, ma particolarmente sul loro incontro personale e professionale con Pio X e del quale narrarono in riviste o giornali del tempo, le sensazioni vissute, le espressioni scambiate, i risultati della propria opera artistica, contribuendo in tal modo a propagare l'immagine del Papa connotata di soavità, di dolcezza, di melanconia, di propensione all'osservatore e veicolando così la figura di un Pontefice-Pastore che entrò nel cuore dei fedeli ancor prima dell’onore che la Chiesa gli concesse degli altari.
Le quattro grandi fasi di vita di Pio X entro cui si collocano e si espongono i ritratti rinvenuti, sono preceduti da documentati profili del relativo periodo biografico del personaggio, attinti soprattutto dalle testimonianze di quanti lo frequentarono e deposero nel Processo super virtutibus svoltosi a Treviso fra il 1923 e il 1924, a neppure un decennio dalla morte del santo papa trevigiano.
Con i contributi di: Massimo Borghesi, Giulia Paola Di Nicola, Pier Davide Guenzi, Francisco Mele, Philippe Portier, Verónica Roldán, Monica Simeoni. Il libro si propone di comprendere, da differenti punti di vista e con studiosi di diverse nazionalità, le origini teologiche, filosofiche e sociologiche di Francesco, nel suo percorso di formazione. I saggi proposti cercano di approfondire, andando alle fonti, il pensiero e il Magistero di Bergoglio. Il suo Pontificato appare sempre più illuminato dalle premesse del Concilio Vaticano II, identificato come faro per le problematiche spirituali e sociali contemporanee, dall'immigrazione alle molte diseguaglianze presenti e discriminanti in ogni società. L'obbiettivo, nel comprendere i gesti e la filigrana degli insegnamenti di Francesco, è quello di inserire, nella trama delle sue riflessioni, collegamenti e relazioni con concetti chiave, sociologici e teologici, caratteristici dei suoi primi dieci anni di Pontificato. Prefazione di Enzo Pace.