
L'idea di una trasformazione monastica del clero trovò un sostegno decisivo già nell'XI secolo, da un lato tra la nobiltà regionale, e dall'altro in tutta Europa, soprattutto tra molti rappresentanti dell'episcopato e dal papa, al quale molti monasteri di nuova fondazione furono affidati, a parte qualche appoggio come quello del vescovo Ugo di Grenoble nei confronti dei Certosini. Alla fine, però, fu Papa Urbano II a dare al giovane movimento debolmente istituzionalizzato dei Canonici regolari un fondamento davvero solido Nel 1092, egli scrisse in un documento per il monastero di Rottenbuch in Alta Baviera, che all'epoca era il centro più importante del movimento dei Canonici regolari nel Sud del regno tedesco. Ciò fissava Canonici regolari tra i i chierici secolari da una parte e i monaci dall'altra, e allo stesso tempo li assicurava in questa sorta di posizione inattaccabile e indipendente.
Si inizia nell'XI secolo con Canonici regolari senza la Regola di Agostino e si raggiunge un punto nel XIII secolo in cui la Regola di Agostino divenne il segno distintivo di un Ordine che era già intessuto in strutture completamente nuove della vita religiosa. Nel Medioevo, l'opinione era che ogni epoca producesse configurazioni eccezionali della vita religiosa, che potevano dare al tempo ciò di cui esso aveva bisogno.
Editoriale studi Goffredo Zanchi, Il sinodo diocesano del 1910; Documenti Giancarlo Carminati, Vicende e intrecci nel carteggio Angelo Giuseppe Roncalli - Fortunato Benzoni Vincenzo Pergolizzi, La deposizione di monsignor Angelo Giuseppe Roncalli al processo di Norimberga (giugno 1946); Archivio Juanita Schiavini Trezzi, L'Archivio personale di papa Roncalli.
Un'antologia di lettere personali - non d'ufficio - del Card. Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova (1946-1987) ai suoi sacerdoti: testimonianze della sua paternità e - in filigrana - della sua spiritualità, delle sue adamantine convinzioni teologiche, della sua intensa fede, del suo profondo amore alla Chiesa, della sua limpida, assoluta coscienziosità, umana e pastorale.
La figura di San Francesco di Paola è una figura unica e allo stesso tempo complessa che attira a sé, oltre alla fede dei devoti, l'attenzione di studiosi e scienziati che cercano, come in questo caso, di interpretare le intuizioni del Santo, attraverso evidenze scientifiche che dimostrino la loro veridicità e attendibilità. Il testo si presenta in forma di raccolta di schede, che riunisce le piante citate nei processi per la causa di canonizzazione. L'impostazione scientifica riguarda l'identificazione delle specie con criteri propri della sistematica vegetale, compresa la compatibilità con l'habitat vegetativo, in modo da offrire una classificazione definitiva delle piante riportate nelle trascrizioni processuali, ma anche aspetti etnobotanici e fitochimici che ne giustificano l'uso.
Il cardinale romano Ercole Consalvi (1757-1824) è il segretario di Stato di papa Pio VII, che deve affrontare sfide del tutto nuove e sconosciute non solo a lui, ma a tutta la sua generazione. La Rivoluzione francese, infatti, aveva stravolto l'ordine politico, morale e religioso. La Chiesa di allora aveva una opportunità unica di fronte alla sfida: riedificare dopo la distruzione. Si vuole capire quell'epoca tramite le Memorie del cardinale, che qui si editano. Grazie a Consalvi, il Papato e la diplomazia di quegli anni rientrano nel consesso internazionale, senza farsi strumentalizzare dalle Potenze; si aprono a nuove intese politiche e sanno farsi carico dei mutamenti sociali e culturali, riscoprendo una sintonia con la cultura del tempo. L'opera del cardinale è stata fondamentale per il collocamento della Chiesa cattolica nel passaggio epocale tra prima e seconda modernità, senza complessi di timidezza. Consalvi seppe tener testa a Napoleone e agli altri statisti del tempo.
Il cardinale Rafael Merry del Val è una straordinaria figura di uomo di Chiesa, ancora ignorata dagli storici, malgrado si sia trovato al centro degli eventi ecclesiastici del suo tempo, al servizio di quattro Papi. Di nobili origini, nacque il l0 ottobre 1865 a Londra. Studiò a Roma, entrando per volere di Leone XIII nella Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici, di cui divenne presidente. Segretario del Conclave che elesse Papa san Pio X, fu da lui nominato, a soli 38 anni, segretario di Stato e cardinale. Per undici anni affiancò il Pontefice in tutte le difficili prove del suo pontificato, a cominciare dalla battaglia contro il modernismo. Sotto Benedetto XV fu arciprete della Basilica Vaticana e segretario del Sant'Uffizio. In questa carica combatté i principali errori del tempo e nel 1929 pubblicò un'edizione riveduta dell'Indice dei libri proibiti. Nei due conclavi del 1914 e del 1922, sfiorò egli stesso l'elezione a Pontefice. Un velo di mistero avvolge ancora la sua morte, avvenuta a Roma - regnante Pio XI - il 26 febbraio 1930, in seguito alla maldestra esecuzione di un'operazione di appendicite. Il suo processo di beatificazione è stato aperto il 26 febbraio 1953 per volontà di Pio XII ed egli è stato proclamato Servo di Dio. Il prof. Roberto de Mattei, noto storico della Chiesa, ci offre la prima biografia scientifica del cardinale Merry del Val, fondata su fonti archivistiche e corredata di documenti inediti.
Apostole in periferia è il primo tentativo di ricostruire la storia dei rami femminili di Azione cattolica nella diocesi di Porto-Santa Rufina nel secondo dopoguerra, attraverso un lavoro inedito di scavo archivistico e di raccolta di testimonianze orali. I trascorsi delle donne e delle giovani di Ac nell'Agro portuense furono fortemente condizionati dal tessuto sociale, fatto di persone semplici, da tradizioni antiche e dall’estensione territoriale della diocesi suburbicaria. Un'esperienza che decollò solo grazie all'impegno e alla tenacia delle dirigenti diocesane, ferventi cristiane che si sforzarono di coinvolgere e far progredire l'elemento femminile dal punto di vista culturale e spirituale. Di quelle coraggiose apostole il volume traccia anche aspetti biografici fondamentali, per coglierne nel profondo lo slancio missionario. Con la speranza che l'operato e la personalità delle protagoniste di questa storia siano esempi nei quali le nuove generazioni possano trovare una preziosa fonte d'ispirazione nella costruzione del proprio progetto di vita.
Dieci anni dopo è un testo breve e intenso che Dietrich Bonhoeffer mandò agli amici più intimi poco prima d'essere arrestato dalla Gestapo e portato nella prigione militare di Tegel, una tappa sulla via del martirio finale. Scritto attorno al Natale del 1942, questo testo si configura come un bilancio lucido e realistico del tragico decennio hitleriano e potrebbe essere intitolato "una teologia della Resistenza". Si tratta di una mirabile sintesi teologico-politica di alcuni dei suoi temi di fondo che ruotano attorno alla dottrina della responsabilità, elaborati poi compiutamente nella più celebre opera Etica. La manipolazione della mente, fino alla Dummheit (stupidità), è un problema di carattere sociologico permanente. Essa è il frutto amaro di «ogni grande dispiegamento di forze dall'esterno, sia politico sia religioso, che riduce a stupidità gran parte dell'umanità». Si può sfuggire a questa situazione di dipendenza solo resistendo con un'azione personale e responsabile. Il saggio di Bonhoeffer è preceduto da un'ampia Introduzione di Piergiorgio Grassi, già ordinario di Filosofia della religione all'Università di Urbino "Carlo Bo".
Questa edizione dell'epistolario del padre Luigi Tezza, cofondatore della congregazione delle Figlie di San Camillo, è giunta a maturazione dopo lungo lavoro di studio e ricerca. Il lettore che la aprirà potrà confrontarsi con la spiritualità di questo autentico figlio di San Camillo. Potrà gustarne la santità che è stata "certamente, opera di Dio in lui, alla quale però egli ha collaborato costantemente, dando il meglio di se stesso" (card. José Saraiva Martins). La sua esperienza spirituale emerge luminosa in questi scritti come pure la sua grande dedizione, le sue spiccate capacità organizzative, che gli permisero di operare senza sosta in quel vasto campo di lavoro che è il mondo della sofferenza e della salute. Senza risparmiarsi, rispose alle necessità pastorali del tempo, raggiungendo con zelo i molti luoghi del dolore per portarvi sollievo e garantire l'accompagnamento spirituale. In questo testo, poi, emerge quella crescente creatività, unita a una carica profetica, che lo portò spesso a prendere decisioni del tutto nuove ed estranee alle linee del suo Istituto in quell'epoca. Ciò che si delinea dalla sua penna è il ritratto di un uomo che ha saputo continuare il carisma del Fondatore nel tempo, potenziando e ampliando l'ispirazione provvidenziale di Camillo de Lellis. Queste pagine, oltre ad accompagnare il lettore nel cammino di santità del padre Tezza, sono valide e attuali anche per noi, che certamente vogliamo fare nostri i reiterati inviti alla santità di san Giovanni Paolo II che non ha smesso di ricordare: "Siate santi. È la santità il compito essenziale di tutti i cristiani".
In queste pagine inizierete a conoscere una donna straordinaria nella sua semplicità: Chiara Grillo, ricca di quella santità - come direbbe Papa Francesco - "della porta accanto", indicando così quelle persone che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio. Chiara, sposata e mamma di tre figli, è scomparsa prematuramente, nel 2017, a 37 anni, ma, nel suo percorso esistenziale, ha lasciato in tutti quelli che l'hanno conosciuta una traccia indelebile di bontà, di solidarietà, di vitalità, di gioia. Ripercorrendo insieme i suoi primi passi in questo mondo, attraverso il suo racconto in prima persona, vogliamo presentarvela come una stupenda testimonianza di sequela evangelica, per lasciarvi impresso nel cuore il suo bel sorriso di amore a Dio e alla vita.
Per quanto possa apparire strano ai nostri occhi, non era affatto scontato che il cristianesimo diventasse la principale religione del mondo occidentale. Sarebbe potuta tranquillamente rimanere una setta giudaica fra le tante, come i sadducei o gli esseni, per esempio. In che modo allora una religione che all'inizio contava poche decine di fedeli illetterati, attivi per giunta in una parte remota dell'impero, è potuta diventare la religione ufficiale di Roma, capace di convertire circa trenta milioni di persone in soli 350 anni? Come ha fatto una religione perseguitata a soppiantare culti e pratiche rituali consolidati e a imporsi come la principale tradizione culturale dell'Occidente? Nel Trionfo del cristianesimo Bart D. Ehrman affronta questo "enigma storico" in un racconto fondato su un'attenta analisi delle fonti antiche, mostrando come un gruppo ristretto di personaggi carismatici fu in grado di mettere a punto una brillante strategia sociale e di sfruttare la forza dirompente del messaggio cristiano per conquistare il cuore e la mente degli uomini e delle donne dell'epoca. Così facendo, Ehrman confuta una serie di convinzioni consolidate sulla trasformazione culturale più importante cui il nostro mondo occidentale ha assistito, una vera e propria rivoluzione che ha influenzato l'arte, la musica, la letteratura, la filosofia, l'etica, l'economia e il diritto.
La "sinistra sociale" ha rappresentato un'esperienza importante nella storia democratica del nostro paese. Un'area politica e culturale riconducibile alla tradizione del cattolicesimo sociale che si è sempre caratterizzata sul terreno della difesa e della promozione dei ceti popolari, dei ceti meno abbienti e dei lavoratori. Prima, e a lungo, nella Democrazia Cristiana con la corrente di Carlo Donat-Cattin e di Franco Marini, e poi in alcuni partiti che sono succeduti alla fine della Dc. Ma l'irrompere di una nuova e persino drammatica questione sociale nel nostro paese ripropone la necessità di una rinnovata "sinistra sociale" di ispirazione cristiana: per la sua storica sensibilità ai temi sociali e, al contempo, per la sua capacità di delineare un progetto politico partendo dalle domande e dalle istanze dei ceti popolari. In questo libro si evidenziano il profilo politico e culturale della nuova "sinistra sociale", le sue radici ideali, la necessità di una classe dirigente che provenga dall'associazionismo cattolico e sociale e, soprattutto, l'impegno in un partito che consenta a questa esperienza di dispiegare sino in fondo la sua potenzialità. Un progetto che si rende necessario, dopo l'infausta stagione populista, anche per rilanciare la nobiltà, la funzione e il ruolo della politica nella società contemporanea. Prefazione di mons. Vincenzo Paglia.