
In questo nuovo volume, il cardinale Angelo Comastri va alla ricerca dei percorsi della misericordia divina nelle Scritture, con particolare attenzione all’Antico Testamento. La Genesi, l’Esodo, i Salmi, Isaia, Osea, Giona, Geremia, Ezechiele, il Cantico dei cantici – per non citarne che alcuni – vengono così riletti ed esaminati alla luce del cammino di guarigione, fisica e spirituale, affrontato dall’Autore.
Non mancano inoltre spunti di riflessione offerti dagli scritti di figure come Giovanni Paolo II, Teresa di Lisieux, Francesco d’Assisi, Agostino d’Ippona e Benedetta Bianchi Porro.
Autore
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma eVicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Dov’è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale (2005), Prega e sarai felice! (2006). Via della croce e del cristiano (2007).
Cosa possono avere in comune un uomo e una donna; due diverse generazioni; lei scrittrice piemontese; lui professionista romano; lei con in carrozzina fin da piccola; lui che fa footing per tenersi in forma? Dalla politica alla religione, dalla musica al costume, una riflessione a tutto tondo di due voci autentiche.
Destinatari
Un libro per tutti.
Gli autori
Rita Coruzzi è nata e vive a Reggio Emilia. Laureata in Lettere e Filosofia, frequenta il secondo anno della laurea specialistica in giornalismo. Il suo ultimo libro è Un volo di farfalla (Piemme, 2010).
Enrico Saletnich è nato a Roma. Coniugato e con un figlio, è funzionario della Presidenza della Repubblica.Tra le sue pubblicazioni, saggi sulla storia della dirigenza d’impresa e sulle riforme costituzionali.
Maria, sua madre; la donna di Samaria; Marta e Maria di Betania; la Maddalena... e poi vedove, suocere, donne straniere, ragazze malate e morenti; donne attorno a una culla o sotto una croce...; inginocchiate ai suoi piedi o pronte a lavare il suo cadavere...
Vi è tutto un mondo femminile che circonda Gesù in vita, in morte e nel momento stesso della risurrezione. Un mondo femminile che ha guardato Gesù «con occhi di donna»; gli stessi occhi che ce lo raccontano in questo libro delicato.
Destinatari
Un ampio pubblico di lettori, con uno sguardo particolarmente attento al mondo femminile.
Autore
Ornella Telò, di origini cremonesi, è cresciuta e vive in una cittadina nei pressi di Milano. Coniugata, è madre di una figlia con uno splendido bambino, e di un figlio prematuramente nato al cielo, alla cui vicenda sono intimamente legati il suo interesse per la Scrittura e il suo sguardo sulla vita.
Possiamo dare uno stile alla nostra vita? L'autore di questo libro, attento all'arte dell'accompagnamento spirituale, tratteggia una risposta molto chiara: "Sì, lo possiamo, perché la fede non è solo un'idea o una pura teoria, ma la si vive nel concreto, la si incarna. È dunque un modo di vivere, uno stile di vita". L'autore tratteggia, dunque, i lineamenti della guida spirituale: quel fratello, quell'amico che ci aiuteranno a riconoscere la volontà divina. Il loro ascolto è una grazia, i loro consigli sono preziosi, la loro testimonianza è luce. Ma al di là di ciò, queste pagine descrivono anche la nostra situazione ecclesiale. Come riconoscere nei fatti la benedizione di Dio dove non maturano più vocazioni? Come leggere questa apparente desolazione che lascia inquieti per l'avvenire?
Il Santuario dedicato a Sant'Antonio, a La Spezia, sorge accanto al convento intitolato a San Francesco. È una chiesa grande e luminosa, amata dai fedeli e dai pellegrini, che si rivela adeguata sia per le grandi celebrazioni liturgiche che per la preghiera personale più intima. Negli anni Sessanta del secolo scorso è stato restaurato e arricchito di pregevoli opere artistiche. Il complesso è immerso nel verde del Parco della Rimembranza e nel silenzio della natura.
"Se vuoi coltivare la Pace, custodisci il Creato": è il messaggio che Papa Benedetto XVI ha indirizato al mondo in occasione della Giornata della Pace 2010 (1 gennaio). Questo libro raccoglie cinque meditazioni svolte sullo stile della lectio divina e così articolate: Parola di Dio (brano biblico nella traduzione interconfessionale in lingua corrente); Parola della Chiesa (un brano tratto dal messaggio di Benedetto XVI); Meditazione; Attualizzazione.
La luce del Signore ci guida, ci dona pace e gioia, ci libera dal turbamento e dalla paura.
Il nostro allontanamento dalla luce ci conduce, invece, alla distruzione. Più l'individuo rincorre il potere, la prevaricazione, l'odio, l'ingiustizia, più va incontro ad un grande vuoto, all'angoscia, all'inquietudine.
Riscoprendo la centralità della figura di Gesù, dobbiamo avvertire l'urgenza di reimpostare la nostra vita sulla Parola di Dio, per ritrovare il senso più profondo e autentico delle cose.
L'opera racconta un episodio in parte sognato e in parte immaginato. Il protagonista è l'autore stesso e i vari avvenimenti, come la morte del padre e la forte depressione del protagonista, sono fatti realmente accaduti. Altri fatti, situazioni, luoghi, personaggi, sensazioni, emozioni e i vari viaggi che il protagonista compie in purgatorio e in paradiso sono ispirati a un sogno, dal quale l'opera ha preso spunto e si è sviluppata.
Le liriche di questa raccolta sono lieve emanazione di fortissimo invisibile Altro. Dunque poesia che è pura trasparenza e gioco di simboli che immediatamente consegnano all'Essenziale. Poesia mistica perché vi dilaga esperienza di Dio, mai retorica riguardo al mistero, puntualmente consegnante alla verità d'amore.Il linguaggio di Piera Paltro è sensibilissimo, in apparenza facile, ma ricco di risonanze capaci di coinvolgere e turbare divinamente il profondo dell'anima: « Sì, Padre Dio, Tu portami / dove finisce il timido cuore di ogni uomo / e lì sullo scintillante abisso / bisogna lanciarsi / solo stringendo la tua luce ».
Introduzione
Questa volta ripartire è stato più semplice. Lo doveva essere, per maggiore convinzione e maggiore esperienza, ma anche per tutto quello che negli anni precedenti abbiamo seminato e poi raccolto. Ed è vero, è sempre importante non voltarsi indietro. Ma quante cose che ci confortavano delle prime due tappe del nostro cammino: i tanti ospiti contenti di avere partecipato, le riflessioni che hanno lasciato un’impronta, l’intensità degli incontri e la particolare aria che in essi si respirava…
Tante cose, davvero. Ma questa volta abbiamo anche potuto contare da subito su una parola capace di guidarci per tutti gli incontri del 2009. Una parola – e anche un’azione: ascoltare.
Ascoltare: un’azione umile, raccolta, a volte così timida che in apparenza non è nemmeno un’azione, piuttosto qualcosa che avvicina l’uomo a una ciotola che si riempie d’acqua. E che pure sa fare la differenza. Dono da accogliere, talento da coltivare, arte da svelare. Inizio e conclusione di percorsi di vita. Possibilità di stupore e di condivisione.
Proprio l’ascolto è stato il filo conduttore di quest’anno. Un filo esile, ma nemmeno tanto. Semplice, ma intenso, coinvolgente, mai banale.
Un filo che ci ha permesso di legare esperienze, storie di vita, professioni e culture.
In questo modo ci siamo lasciati accompagnare nel mondo del teatro e nella magia che unisce l’attore al suo spettatore, per poi scoprire le meraviglie della scienza che si interroga sugli spazi infiniti dell’astronomia così come sulle forme più minuscole della vita. Ci siamo interrogati su ciò che davvero ci chiedono i bambini ma siamo anche riusciti a prestare finalmente attenzione alle voci che emergono dalla nostra interiorità.
Questo è l’itinerario che abbiamo percorso con il terzo anno di Le parole e il silenzio, con la convinzione che, a pensarci bene,
né le parole e i silenzi avrebbero per noi alcun significato se non fosse per la nostra capacità di ascolto.
E non finisce qui, ovviamente. Siamo già pronti per una nuova sfida, un nuovo pezzo di strada da fare tutti insieme. Per un 2010 che anche questa volta dedicheremo a una parola della cui importanza per le nostre vite non siamo sempre consapevoli: lo sguardo.
Paolo Ciampi e Massimo Orlandi

