
L'elogio della laicità con cui si apre il volume indica lo spirito e lo stile dei pensieri che in esso si svolgono.
Laicità, per i cristiani, è assumere in pieno l'umanità che essi hanno in comune con tutti, e di essa mostrare la bellezza, il valore, le responsabilità.
Attraverso una riflessione che si snoda dall'ascolto della vita fino ad alcuni spunti per promuovere una nuova soggettività dei laici, il libro invita a guardare alla realtà e alle sue diverse dimensioni con occhi nuovi: non con lo sguardo di chi coglie di essa soprattutto i limiti, ma con quello sapiente di chi cerca e vede le ricchezze, il dono, i compiti, nella convinzione che la storia umana è abitata dal mistero.
Tocca soprattutto al laico riconoscere il mistero presente nella vita, svelarne il Nome, vivere in modo da portare alla luce, già da oggi, i germi di risurrezione presenti nella realtà. Per questo occorre, da parte dei laici, una nuova capacità di iniziativa, per stare nel mondo da testimoni della bellezza pasquale delle cose.
Il testo costituisce un itinerario ragionato svolto in Terra Santa, intervallato da riflessioni e preghiere nei luoghi più rappresentativi ove si è svolta la vita di Gesù.
Contenuto
Dio ci rivolge più di 350 domande attraverso la Scrittura. Ancora più elevato è il numero delle domande che gli esseri umani rivolgono a Dio e a Gesù. Il nostro quotidiano porre delle domande a Dio è un tentativo di dare delle risposte al mistero che invece è una realtà semplicemente troppo profonda per essere governata da noi. Le domande di Dio agli esseri umani invece sono degli inviti ad aprire il nostro cuore e la nostra mente a una comunicazione e a una relazione con lui; rispettano la dignità e la libertà umana. Dio pone le domande in modo da aprire nuove dimensioni di comprensione o evocare nuove intuizioni.
Destinatari
Per tutti
Autore
JEREMY HALL, OSB (1918-2008), è stata membro del monastero di St. Benedict a St. Joseph, nel Minnesota (USA). Conseguito il dottorato in teologia alla Marquette University, ha insegnato teologia al St. Benedict College, alla Creighton University, alla St. John University e Scuola di teologia. Ha scritto numerosi articoli e pubblicato alcuni libri, tra cui Spiritualità del deserto (Edizioni Messaggero Padova, 2009).
Contenuto
Salvatosi a vent’anni in seguito ad un grave incidente d’auto, Gabriel de Saint Victor ha trovato in questa prova uno slancio nuovo per vivere più intensamente. Ha preso piena coscienza dell’importanza dell’incontro con l’altro in una struttura dedita alle cure palliative, dove è stato cappellano per parecchi anni: quando si sa che resta poco tempo da vivere, la relazione diventa essenziale. Combinando racconti dei suoi incontri e riflessioni personali, padre Gabriel de Saint Victor ci rivela l’importanza del «morire bene». Testimonianza, la sua, di una grande tenerezza, tesa ad affrontare, con assoluto garbo, la delicata questione della fine della vita.
Destinatari
Tutti
Autore
GABRIEL DE SAINT VICTOR, ingegnere di formazione, ma anche banchiere e sacerdote, ha esercitato le sue professioni e ministeri in Francia, Italia, Africa e Brasile. Ha girato il mondo viaggiando in moto da Parigi a Colombo e trascorrendo due anni in Africa. Per cinque anni ha supportato un’equipe dedita alle cure palliative a Parigi e periferia.
Le intuizioni di John Martin Kuvarapu appaiono semplici, i suoi ragionamenti immediati, le immagini che usa facilmente visualizzabili. Eppure, dietro questa apparente facilità, si avverte l'incontro di due mondi, l'azzardo di una mirabile sintesi tra due tradizioni, quella indiana e quella biblico-cristiana, che hanno alle spalle secoli-millenni di elaborate riflessioni filosofico-teologico-spirituali. Kuvarapu è consapevole della diversità dei due contesti, eppure la sintesi sgorga da lui con grande naturalezza, come da chi ha praticato da sempre e parallelamente i due sentieri e non sa più scinderli. Il modo in cui procede nell'elaborare le sue riflessioni è vicino a quello di colui che è stato il suo principale maestro, Bede Griffiths: ovvero, mettere in luce ciò che appartiene ad una tradizione e ciò che appartiene all'altra, e poi individuare possibili congiungimenti ("matrimoni"). Questo non per piegare l'una all'altra o per fare inutile e artificioso esercizio di improbabili sposalizi, bensì in base alla convinzione profonda che le due tradizioni, proprio perché apparentemente così irriducibili l'una all'altra e così opposte, sono i due profili di uno stesso volto, i due lati di una stessa medaglia. E dunque l'una non può sussistere senza l'altra.
Nella collana “Immagini” proponiamo stavolta le immagini del Natale, accompagnate da brevi commenti teologico-spirituali e da citazioni patristiche e liturgiche. Attraverso parole e immagini, in queste pagine si rifletterà sul mistero dell’incontro tra Dio e l’umanità, sulla salvezza che ci viene offerta con il Bambino deposto in una mangiatoia, sulla Luce che vince le tenebre e inaugura la trasfigurazione del mondo... L’incarnazione del Figlio di Dio manifesta il grande mistero nascosto da sempre nel cuore di Dio: Dio ha determinato in anticipo, prima della fondazione del mondo, che noi saremmo stati per Lui dei figli (cf Ef 1,5), e ha stabilito che l’uomo ricevesse questa filiazione tramite la sua unione al Figlio unico. Perciò l’incarnazione è al centro del mistero cristiano.
Indice: Introduzione * L’attesa dell’incontro * Una montagna nella grotta * La luce che le tenebre non possono contenere * La mangiatoia della salvezza * Troverete un bambino * La Vergine-Madre * Il germoglio dal tronco di Iesse * Il nascondiglio rivelato * Ypapanti * L’Epifania del Re e Sacerdote * La discesa in Egitto * Dalla Parola seminata al Covone mietuto * Breve saggio sul Natale
Anche in sloveno.
Contro i manuali che riducono l'esistenza a ricette per il successo, l'Autore propone un anti-metodo per accettare il fallimento e la paura e per aprire noi stessi a ciò che va oltre di noi. Perché, paradossalmente, una società che fugge dinanzi alla morte non può che costruire una cultura di morte, mentre una società che la accetta genera una cultura di vita. DALL'INDICE Meditazioni sul tempo umano Lo spavento del morire Sul suicidio e l'eutanasia dal nome ingannevole Sull'omicidio legale e il terrorismo Sul peccato di Adamo, il sacrificio di Cristo e il nichilismo Anti-metodo in quindici lezioni GRAND PRIX CATHOLIQUE FABRICE HADJADJ, ebreo dal nome arabo e di confessione cattolica, è sposato e padre di due figli. Saggista e drammaturgo, insegna filosofia e letteratura.
Forse, tra tutte le emozioni, quella che più vorremmo evitare è proprio il dolore. Eppure questa attivazione dell'animo ci accompagna in varie forme lungo tutto l'arco dell'esistenza. Ogni esperienza di dolore contiene un potente messaggio, un invito a riflettere, a produrre cambiamento. Crescere, separarsi, accettare la perdita, costruire una identità consapevole del limite: gli insegnamenti del dolore danno impulso alle trasformazioni della nostra vita. Tensione verso la metamorfosi e seme di una possibile rinascita, la zona oscura del percorso apre nuovi scenari di vita, se solo ci rendiamo disponibili ad attraversarla. DALL'INDICE - Il dolore: emozione misteriosa. - Nella rete del dolore. - Il linguaggio del dolore. - Frammenti del Cuore: il dolore nell'amore. - Le Ferite dell'Anima: dolore e depressione. - Il dolore e la morte. - Dall'alba al tramonto: i dolori nella vita. - Il dolore attraverso la mappa dei Campi del Sé. - Per concludere... Strategie e tecniche per avvicinarsi al dolore. BARBARA MONTANINI è psicologa specializzata in Psicoterapia della Gestalt, Psicodiagnostica, Psicologia giuridica, Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. In campo clinico lavora con adulti e adolescenti, in ambito giuridico lavora come consulente tecnico d'ufficio e di parte. Si interessa di gestione delle risorse umane, con attività di selezione, valutazione e coaching. Collabora con istituzioni pubbliche in progetti di integrazione sociale per le persone con disagio psichico.
L'umanità di Dio è narrata e vissuta da Gesù Cristo e noi la incontriamo condividendo il respiro di Cristo: il suo Spirito. Questa è la vita spirituale cristiana.
L'autore sceglie San Tommaso come guida in questa sua ampia riflessione su religione e vita civile.