
Questo libro nasce e si sviluppa attraverso un dialogo per e-mail con un giovane interlocutore riguardo che cosa si può credere al giorno d’oggi, sebbene ci sia una gran differenza tra credere e aver fede: il credere riguarda immagini e descrizioni legate al razionale, mentre aver fede è un’attrattiva che si avverte nell’intimo.
Partendo dal fatto che le abbondantissime violenze che infestano il pianeta dipendono in gran parte dal persistere di tante, troppe immagini divine violente, che dividono anziché pacificare, il testo approfondisce il senso del valore d’insieme (richiamandosi anche alle tesi di Teilhard de Chardin e di Panikkar) per scoprirne via via i riscontri pratici nella vita quotidiana.
Ne scaturisce un quadro organico e originale che scopre molti punti comuni tra panteismo e Dio personale, e anche tra temi di attualità come evoluzionismo e creazione. Il risultato è sorprendente: tutta la realtà assume nuovi significati, che secondo l’autore sono perfettamente compatibili con Vangeli e Tradizione, recuperando i simboli essenziali della fede e consentendo una piena adesione a Cristo.
Sintesi di una vita dedicata alla ricerca di senso, l’argomentazione si sviluppa in forma semplice, anche se affronta e tenta di descrivere una realtà assai complessa.
Punti forti
Un tempo apocalittico come il nostro, con un futuro denso di minacce, anziché spaventare potrebbe anche essere un’opportunità straordinaria per liberarsi da ammuffiti luoghi comuni, e per rinnovare i significati autentici della fede. Oggi non si può più credere a certe immagini teologiche obsolete; e tuttavia l’ateismo non appare meno assurdo.
Destinatari
Quanti avvertono il richiamo della fede, o s’interrogano sull’esistenza, ma non possono più credere a immagini contraddittorie o stereotipate, e neppure a un semplicistico nichilismo.
Autore
Antonio Thellung, nato nel 1931, felicemente sposato, padre, nonno e pluribisnonno, vive a Roma. Ha svolto diversi lavori: fondatore di comunità, ricercatore, pilota d’auto, pittore, scrittore, per molti anni si è dedicato all’assistenza di malati terminali. Per saperne di più: www.antoniothellung.it. Principali volumi pubblicati: Il vangelo secondo mio nonno (Gabrielli, 1997), Accanto al malato... sino alla fine (Ancora, 1998), La morale coniugale scompaginata (Cittadella, 1999), Un po’ meno della verità (Borla, 2001), Il sapore dell’amore compiuto (Gribaudi, 2002), Con la Chiesa oltre la Chiesa (Cittadella, 2002), Quel che resta del Mattino (Paoline, 2003), La conversione dei buoni (con Alberto Maggi, Cittadella, 2004), Nel nome di un Cristo clonato (Gribaudi, 2005), Elogio del dissenso (La Meridiana, 2007). Nella stessa collana L’inquieta felicità di un cristiano (Paoline, 2009).
Brevi testi e frasi provenienti da diverse fonti: Sacra Scrittura, autori della tradizione cristiana e non di ogni tempo, per un tema universale, capace di coinvolgere tutti.
Ogni pagina di testo è accompagnata da una foto, che completa e commenta il messaggio. Un modo semplice ed efficace per favorire uno spazio di riflessione e di crescita personale.
Punti forti
Pensieri su un tema che da sempre è al cuore della ricerca umana di senso da dare alla propria vita. Il libricino si presta per fare un piccolo regalo, per un augurio, per offrire qualche input di riflessione sulla felicità.
Destinatari
Tutti, per se stessi o per altre persone come augurio.
Suor Maria Goretti, con la sua comunità dei "Servi di Gesù povero", ripercorrendo le pagine evangeliche, ci dà un saggio semplice, suffragato dall'esempio di vita spesa al servizio dei poveri, di come deve essere l'atteggiamento del vero discepolo di Gesù: mite ed umile.
Ho ritenuto per molto tempo che fosse cosa assolutamente invereconda divulgare queste pagine di diaro, trattandosi, come ognuno potrà vedere, di fatti privati, anzi privatissimi. [...] Tuttavia non mi sono decisa a pubblicare oggi queste pagine in polemica con alcuni; e nemmeno per esibire un'esperienza che altri potrebbero giudicare singolare. Al contrario: è solo per comunicare a quanti non lo sospettassero che un'esperienza come la mia può capitare a chiunque.
Conobbi Adriana Zarri all'inizio degli anni Settanta a una conferenza su alcuni temi fondamentali espressi dal Concilio vaticano II. Era stata invitata da miei amici e in quell'occasione stringemmo amicizia con questa straordinaria donna monaco, destinata, attraverso gli anni, a diventare un punto di luce per tutti coloro che aspiravano a un rinnovamento interiore della Chiesa cattolica. Come è stato giustamente ricordato dopo la sua morte, è sempre stata una donna inflessibilmente libera nei confronti di ogni potere, sia politico che religioso. Nei nostri incontri ci raccontava del suo lavoro nell'orto e del suo amore profondo verso le galline, i conigli, le anatre e i gatti. Ha amato in maniera appassionata tutti gli animali: il suo volto, quando parlava di loro, si illuminava... Ciò che maggiormente ci colpiva in lei erano la sua serenità e unificazione interiore. Questa mia intervista vuole onorare una donna di straordinaria intelligenza e umanità.
Uno strumento indispensabile per i giovani e gli educatori che intendono partecipare alla GMG di Madrid e che vogliono scoprire come è possibile realizzare una vita buona, felice e riuscita. Un testo di meditazione che, a partire dal Vangelo di Giovanni, aiuta i giovani e gli adulti a comprendere più da vicino la missione che il Signore Gesù ci ha affidato, dandoci per primo l'esempio da seguire. Si prendono in considerazione le quattro virtù cardinali della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza, illustrandone il fascino e invitando i destinatari delle meditazioni a metterle in pratica nella loro vita.
Scopo del libro è riscoprire e ripulire alcune "tessere" del mosaico della fede, costruito intorno al Volto di Cristo, momento iniziale e finale del nostro incontro con Dio.
Splendide immagini e testi di grandi scrittori di ogni tempo- in queste pagine la tenerezza è raccontata in tutte le sue sfumature. Per imparare a gioire delle piccole cose.
Tradizionali o moderne, in catalogo o in ordine sparso, recitate a memoria o captate dalle circostanze della vita o dai mass media, le Opere di misericordia sono e saranno sempre la sintesi del Vangelo, il test della pratica cristiana, dell’amore a Cristo e al prossimo, il pass per il paradiso.
Ecco perché l’Autore, in forma molto semplice, discorsiva ma precisa ha voluto affrontarle, pensando di fare cosa gradita al lettore e di offrire anche agli animatori un testo su cui confrontarsi.
Fermarsi qualche minuto per ricordare le Opere di misericordia, meditarle e farne oggetto di riflessione personale, non sarà certamente tempo perso.
La paura di morire, e quella di vivere. La paura di ciò che è precario e insicuro. La paura della nostra fragilità, e di quella degli altri. Don Angelo Casati, prete-poeta milanese, tocca uno ad uno tutti i tasti di quell'affanno che ci fa troppo spesso restare immobili, mentre la vita scorre. Perché vogliamo avere controllo su tutto? Perché non accettiamo la nostra provvisorietà? Le sue parole aprono piccoli squarci di luce nel buio delle nostre ansie. "Non temete!" dice il Vangelo. Ed è in fondo quello che questo suo libro prova a farci sentire.
Angelo Casati, prete, poeta, teologo, Angelo Casati ha dedicato gran parte dei suoi ottant'anni all'ascolto dei cammini della gente e della parola di Dio. Un cammino che restituisce nei suoi libri, nei quali alla delicatezza e intimità del suo stile aggiunge il coraggio e la coerenza del suo cammino di fede.