
La felicità è rara e il futuro incerto. Sempre più difficile sembra vivere insieme. Nei rapporti internazionali è tornata la guerra. Per uno che si libera, molti vengono oppressi. La ricchezza cresce e i poveri aumentano. E Dio dov'è? La società di oggi non se lo chiede neppure; i laici discutono molto sulla Chiesa, la Chiesa discute molto sull'embrione, ma in questo dibattito c'è un assente, ed è Dio. Infatti per molti non esiste, per gli altri bisogna fare "come se Dio non ci fosse". Però la domanda è rimasta da quando, dinanzi a un ragazzo appeso alla forca nel campo di Auschwitz, qualcuno chiese: "Ma Dio dov'è?". I nazisti, come molti altri persecutori nella storia, avevano detto che Dio era con loro. Fu allora che risuonò il grido: "Considerate se questo è un uomo". Infatti, quando Dio è in cattive mani, l'uomo è perduto.
Il libro che si presenta nella veste di diario di un anno di esperienze familiari di un'anonima madre polacca, basato, com'è, su una serie di riflessioni - suggerite da avvenimenti gioiosi o dolorosi di ogni giorno sulla vita e sulla morte, nell'ottica della caritas e della fede, dell'immanenza e della trascendenza, rientra a pieno titolo nell'ambito della produzione saggistica a sfondo religioso. Vi si parla di tante cose: di verginità e matrimonio, di gioventù e vecchiaia, di tentazioni e depressioni e dell'assenza (apparente) di Dio riguardo ai problemi del male, delle ingiustizie, della sofferenza, della morte prematura. Ma vi si parla anche della speranza nella vera felicità, dell'albero della vita, di preghiere, di miracoli, della bellezza della natura e della musica e soprattutto dell'amore, nelle sue molteplici manifestazioni, come unica forza che vince persino la morte. Il filo conduttore del diario, oltre l'amore, è il continuo sforzo di avvicinamento al soprannaturale. E dunque, "Nel silenzio il sussurro di Dio" si rivela un vero itinerarium mentis in Deum, con puntuali riferimenti a brani dell'Antico e del Nuovo Testamento, rapportati ai piccoli e grandi problemi con i quali i singoli individui sono costretti quotidianamente a misurarsi.
È questa la nuova edizione di un volume di successo che raccoglie le riflessioni scaturite dall’Autore durante un periodo di deserto di quaranta giorni. Originariamente destinato ai membri del Movimento da lui fondato, il testo è proposto ora a tutti i giovani per un itinerario di riflessione nella solitudine del deserto che ciascuno può creare nel frenetico ritmo della vita.
Una raccolta di pensieri più o meno brevi suddivisi in tredici tematiche: carità, contemplazione, parola di Dio, Spirito santo, gioia, consigli evangelici, abbandono alla Provvidenza, umiltà, povertà, vita liturgica, deserto, Maria, consigli di padre de Foucauld.
Sono questi dei richiami, «richiami dal deserto», da leggere e rileggere, da far propri e meditare per giungere a una mentalità nuova, sulle orme di Gesù Cristo.
Passano in rassegna scrittori, poeti, statisti, filosofi, artisti, uomini di scienza e di virtù: Albert Einstein, Mahatma Gandhi, Giovanni XXIII, Martin Luther King, Victor Hugo, Blaise Pascal, Albert Schweitzer, Madre Teresa di Calcutta. Ognuno lascia il segno dell’ingegno e una grande passione per l’uomo e la vita. Talvolta, brillanti intuizioni. Spesso sintesi di esperienze personali o il frutto di prolungata riflessione.
Mario Merlino, nato a Palermo nel 1969. Designer e creativo, collabora con diverse società nazionali operanti in diversi settori merceologici, ma prevalentemente nel settore orafo e promozionale. Cultore della letteratura aforistica, ha collezionato decine di libri sull’argomento e ha catalogato da altre diverse fonti migliaia di massime, pensieri ed aforismi che su disparati argomenti. E’ considerato lui stesso un arguto aforista, e spera di pubblicare al più presto una sua personalissima raccolta.
Spesso il perdono è inteso come una questione personale, fine a se stessa.
E se invece si provasse a “voltare pagina” per potersi finalmente liberare? Se si cercasse ad accogliere il buono che c’è senza attendere una impossibile riparazione del passato? L’autrice ha raccolto nel suo libro il frutto di una ricerca durata circa dieci anni, presentando ai lettori le tappe fondamentali di un grande e mai finito lavoro di pacificazione con il passato. Passo dopo passo, sostenendo il suo discorso con personaggi, casi concreti e episodi biblici, Lytta Basset individua una nuova strada per imparare ad accettarsi e ad amarsi, verso una nuova e profonda unità interiore.
Professore di teologia, filosofia e pastorale, Lytta Basset è molto nota al pubblico francese per alcuni suoi libri di successo : Guérir du malheur, Le Pouvoir de pardonner (Albin Michel/Labor et Fides, 1999), “Moi, je ne juge personne” (Albin Michel/Labor et Fides, 2003), La Joie imprenable (Albin Michel, 2004) e Sainte Colère (Bayard/Labor et Fides, 2006). In Italia ha pubblicato: Il senso di colpa. Paralisi del cuore, Qiqajon, 2007; Io non giudico nessuno, Claudiana, 2004.
L'amore è come un fiore meraviglioso, universale e al tempo stesso, per ognuno, unico al mondo. Ma è anche delicato e fragile. Può bastare una piccola lite, del risentimento accumulato, un silenzio sdegnoso, per farlo sfiorire. C'è un segreto per far sì che questo non accada, racchiuso in una parola semplice eppure difficile da pronunciare: perdono. Se vogliamo che l'amore sia per sempre, dobbiamo avere la meticolosità, l'umiltà e il gusto della bellezza che possiede il giardiniere nei confronti del proprio giardino. Un libro scritto a quattro mani: quelle di un'illustratrice che, nella sequenza di disegni in bianco e nero (con il tocco rosso del cuore), riesce a raccontare il "segreto d'amore" e a trasformare una disputa in riconciliazione; e quelle di uno scrittore che da sempre è "giardiniere d'amore", coltivando semi di speranza, di perdono, di senso della vita, di sogni. Ottimo regalo per San Valentino.
L'idea dominante di queste paginette è quella di portare "speranza" in ogni condizione umana: in salute, nella malattia che passa e conduce alla guarigione o, nel caso estremo, in quella malattia che induce l'ammalato nella fase terminale.
Mettersi "sui passi di san Paolo" significa intraprendere un lungo percorso nei paesi del Mediterraneo. Quando consideriamo i viaggi di Paolo parliamo di una distanza massima di 2250 chilometri, quella che separa Gerusalemme da Roma, senza contare il gran numero di luoghi e di città visitati prima di raggiungere la capitale dell'Impero. Questo splendido libro illustrato visita 14 luoghi toccati da Paolo e citati negli Atti degli Apostoli. Il testo è arricchito da cronologie, cartine, approfondimenti e conduce il lettore in un viaggio attraverso strade e città ma anche nella mente e nel cuore dell'apostolo delle genti.
Don Primo Mazzolari era prima di tutto parroco: pur affrontando molteplici argomenti, tutti i suoi scritti trasudano della preoccupazione di annunciare il Vangelo ai suoi parrocchiani. La parrocchia resterà sempre la ragione prima della sua esistenza: don Primo non cesserà di pensare che essa rappresenta la cellula indispensabile della Chiesa, il luogo privilegiato dell'annuncio cristiano, anche di fronte alla crisi di un certo modello di parrocchia, bisognoso di rinnovamento per il mutare dei tempi e dell'ecclesiologia. Il volume raccoglie due testi di don Mazzolari dedicati al tema: la Lettera sulla parrocchia. Invito alla discussione, pubblicata nel 1937 con lo pseudonimo di "un laico di Azione Cattolica", e La parrocchia, data alle stampe nel 1957, che, pur in un contesto storico ed ecclesiale completamente cambiato, mostra come la problematica fosse ancora al centro delle preoccupazioni del parroco di Bozzolo. Con questo quinto volume, che segue Il compagno Cristo, i Discorsi, I preti sanno morire e Impegno con Cristo, la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB proseguono nell'edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva di apertura.
Don Sirio Politi fu uno dei primi preti operai italiani. A differenza di altre analoghe esperienze, la sua attività lavorativa nella darsena del porto di Viareggio, non inquadrabile in schemi ideologici, fu portata avanti in pieno accordo con il vescovo di Lucca, mons. E. Bartoletti. Accanto a don Sirio, alla chiesetta del porto si formò una comunità che per oltre un decennio curò il periodico Lotta come amore.
«Don Sirio è stato e rimane, anzitutto, una zolla di terra. Una zolla della Chiesa di Lucca con la sua Versilia. Ripubblicare il suo primo libro, Una zolla di terra, a vent’anni dalla sua morte avvenuta il 19 febbraio 1988, non è solo rinnovare la memoria di un testimone appassionato e profetico dell’amore di Dio e della causa dei poveri, ma è trasmettere anche alle nuove generazioni un mistero, una visione, una passione» (dalla Prefazione di mons. M. Brunini, vicario generale dell’arcidiocesi di Lucca).
Scritto nel 1961, Una zolla di terra testimonia la profonda dimensione contemplativa che ha sempre animato la vita di impegno di don Sirio.
Luisito Bianchi, autore dell’introduzione, è anch’egli uno tra i primi preti operai.
Sommario
Prefazione (M. Brunini). Cronologia di Sirio Politi. Bibliografia di Sirio Politi. Introduzione (L. Bianchi). Una zolla di terra.
Note sull'autore
Don Sirio Politi (1920-1988), presbitero della Chiesa di Lucca, inizia nel 1956 la sua avventura di prete operaio in un cantiere navale di Viareggio. Più tardi fonda una piccola comunità di uomini e donne ispirata agli ideali evangelici. Negli anni ’70 e ’80 diventa punto di riferimento nazionale dei movimenti per la pace e della lotta contro il nucleare, assumendo anche la presidenza del Movimento internazionale di riconciliazione.
Note sulla curatrice
Maria Grazia Galimberti nasce a Roma nel 1943. Nei suoi anni giovanili si trasferisce a Viareggio per far parte della comunità formatasi intorno a don Sirio Politi. Attualmente lavora come pubblicista specializzata nella divulgazione di economia e di diritto per Il Sole 24 Ore e per l’Enciclopedia Treccani.
«Ci si potrebbe aspettare che le persone che hanno fede non debbano avere motivo per essere depresse; dovrebbero essere capaci di pregare, di sognare o di venirne fuori da sole». Ma in realtà la depressione ha ben poco a che vedere con l’atteggiamento spirituale: non risparmia nessuno e i cristiani ne sono colpiti al pari di chiunque altro.
L’autrice affronta la problematica dall’interno, avendo conosciuto personalmente un periodo di depressione durante il quale afferma di aver passato moltissimo tempo a lottare con Dio.
Nel suo volume, dallo stile semplice e accattivante, intreccia le esperienze di depressione di molte persone, affinché siano di sostegno a quanti lottano in un’analoga fase buia della vita propria o di un amico; è sua convinzione che molto, nella tradizione e nella spiritualità cattolica, possa comunque offrire forza, conforto e potente intuizione in questa battaglia.
Un libro concreto di indicazioni pratiche e di suggerimenti interessanti, anche per il continuo legame che individua fra debolezza psicologica e risorse spirituali.
Sommario
Introduzione. 1. Come si può descrivere la depressione? 2. Se solo ti impegnassi di più. 3. Perché Dio non mi guarisce? 4. Come comincio? 5. Voglio solo sentirmi meglio. 6. Non riesco a smettere di piangere. 7. Sto diventando pazzo! 8. Nelle tenebre, comincia dal poco. 9. Non girarti dall’altra parte. 10. Le guarigioni non sono «storie di successo». Epilogo.
Note sull'autrice
Kathryn James Hermes appartiene alla congregazione delle Figlie di san Paolo. Ha conseguito un master in teologia alla scuola dei gesuiti di Weston. Dirige il Dipartimento di editoria elettronica del Books and Media delle Paoline ed è autrice di Beginning Contemplative Prayer: out of Chaos, into Quiet; Close your Eyes to See; Prayers for Surviving Depression; The Journey Within: Prayer as a Path to God; è co-autrice di The Rosary: Contemplating the Face of Christ.
Nota Breve : Il percorso spirituale di don Michele Sopocko, Padre Spirituale e Confessore di Santa Faustina Kowalska, uno dei primi sostenitori delle sue Rivelazioni.
Recensione : Tramite suor Faustina Kowalska Dio misericordioso ha invitato l'umanit… a venerare il mistero del suo Amore in Lui. Nella Chiesa Sr. Faustina Sˇ ormai rioconosciuta come santa. Meno conosciuta Sˇ, invece, un'altra persona, cos? strettamente legata col mistero delle rivelazioni di Ges— Misericordioso a Santa Faustina. Si tratta di don Michele Sopocko, sacerdote dell'Arcidiocesi di Vilnius (Lituania), confessore, direttore spirituale e sostenitore di Suor Faustina nelle sue rivelazioni. Il processo di beatificazione di don Sopocko Sˇ iniziato nel 1997 ed Sˇ Beato dal 2005.