
Ed erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere [Atti 2:42].
La chiesa è appena nata: Gesù risorto aveva soffiato lo Spirito sui discepoli (Giovanni 20:21, 22); nel giorno di Pentecoste, poi, tutti sarebbero stati riempiti di Spirito Santo (Atti 2:1-4), Pietro avrebbe annunciato la Parola di Dio pubblicamente e "quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone". La prima cosa che avviene subito dopo, e che avrebbe caratterizzato la Chiesa nascente anche in seguito è questa: erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli...". Da quel giorno in poi quei credenti si sarebbero incontrati con costanza e regolarità per ascoltare l'insegnamento della Parola del Signore. Anche oggi la chiesa non deve allontanarsi da questo modello, sapendo che: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a a educare alla giustizia" (Il Timoteo 3:16).
La pubblicazione di questa collana è pensata proprio per fornire al credente un semplice strumento di studio collana è dir pensata studio che prende in esame diversi argomenti biblici: dai libri della Bibbia ai temi di etica cristiana. Scritti accessibili e, allo stesso tempo, affidabili per "ricevere la Parola", "esaminare le Scritture" e per "vedere se le cose stanno così" (cfr. Atti 17:11).
Oggi i ruoli di uomini e donne sono molto discussi sia nella società sia nella Chiesa.
In questo libro, conciso e e accessibile, noti teologi evangelici John Piper e Wayne Grudem rispondono a cinquanta domande cruciali che riguardano la mascolinità la femminilità secondo la Bibbia, tra cui:
Perché soltanto gli uomini dovrebbero essere pastori e anziani della Chiesa?
Che cosa si intende nel Novo Testamento per "sottomissione"?
La Bibbia riflette uno status quo di stampo patriarcale?
Rispondendo alle obiezioni e ai dubbi sui brani biblici che delineano la complementarietà tra uomini e donne (uguaglianza nel valore ma differenza nei ruoli), Piper e Grudem presentano in modo efficace e diretto una visione biblica che si rivela vivificante e appagante sia per gli uomini sia per le donne.
In questo libro la Bibbia viene considerata come una raccolta di testi che possono essere studiati nello stesso modo in cui si studiano le altre opere letterarie, utilizzando qualunque dato si renda disponibile per ricostruire il passato. Ciò equivale a dire che non proverò a convincervi a credere o a non credere in ciò che afferma la Bibbia; mi limiterò a descrivere il suo contenuto e la sua origine. Non dirò se la Bibbia è o non è la parola di Dio ispirata; spiegherò come si è formata, qual è il contenuto dei libri che la compongono e come li hanno interpretati gli studiosi. Per il lettore credente queste informazioni potranno rivelarsi forse utili, ma lo saranno certamente al lettore (credente o no) appassionato di storia e letteratura, in particolare della storia e della letteratura dell'antico Israele
Questa introduzione al Nuovo Testamento non si rivolge solo ai credenti, ma a tutti. E perciò non ne affronta lo studio alla luce di un determinato punto di vista confessionale. Lo affronta invece in una prospettiva storica, alla ricerca di che cosa possiamo sapere dei contenuti del Nuovo Testamento, dei suoi autori, dell’epoca in cui scrissero e delle questioni che cercarono di affrontare. Nella convinzione che un’indagine storica di questo tipo si riveli preziosa per tutti, credenti e non.
Per duemila anni cristiani ed ebrei hanno dimenticato che Gesù non era soltanto di discendenza ebraica, ma a tutti gli effetti un buon ebreo in senso religioso. Un oblio che ha creato da entrambe le parti una polarizzazione tra "noi" e il "Cattivo-Altro", ma soprattutto ha avuto per conseguenza secoli di antiebraismo e la terribile frattura di Auschwitz. In un mondo sempre più globale, per Ágnes Heller è necessario «detotalizzare» il concetto di Verità: la "resurrezione" del Gesù ebreo, infatti, rende possibile l'ecumenismo, che «non solo tollera l'altra religione, ma cerca anche ciò che unisce una religione all'altra». "Gesù l'ebreo" è un testo «denso di speranza» che parla al nostro tempo polverizzato in posizioni inconciliabili, ed è capace di mettere in discussione ogni forma assoluta di pensiero e fondamentalismo. Prefazione di Vittoria Franco.
Con cinque capitoli intervallati dalle lettere a un amico colpito da un grave lutto, il teologo e biblista Daniel Marguerat affronta il tema centrale della fede cristiana: la risurrezione. L'autore concentra l'attenzione sulle testimonianze storico-bibliche delle donne al sepolcro e dei primi discepoli tenendo altrettanto presente - al fine di evitare rappresentazioni fantasiose della vita dopo la morte - ciò che in proposito il Nuovo Testamento non dice. Un libro che guida la ricerca del senso del doloroso mistero della morte.
La Bibbia, e in particolare l'Antico Testamento, è stata spesso chiamata in causa, a torto o a ragione, per giustificare vuoi la disparità uomo-donna, vuoi una morale sessuale restrittiva, vuoi il divieto di rapporti tra persone dello stesso sesso. Questo libro illustra, in forma facilmente leggibile ma con rigore scientifico, le molteplici affermazioni della Bibbia ebraica sulla sessualità. Fischer passa in rassegna i racconti della creazione e le disposizioni giuridiche che normano l'esercizio della sessualità, i canti d'amore che riempiono un intero libro (il Cantico dei cantici) e le descrizioni delle gioie e delle fatiche nelle relazioni fra uomini e donne, senza sottrarsi alla sfida di esaminare pagine intollerabili sulla violenza sessuale che presentano Dio addirittura come complice. Nelle undici sezioni del saggio i lettori sono messi a contatto con l'intero spettro della sessualità umana: tanto orribili casi di abuso, a un estremo, quanto la liberante dimensione di senso che, all'altro, continuano ad avere i testi scritturistici. L'autrice rilegge la tematica in una società come la nostra che, oggi, aspira faticosamente a costruire una parità di genere.
Una indispensabile ricostruzione storica e geografica per comprendere le origini del cristianesimo. Viene magistralmente ricostruita, per i primi due secoli dell'era cristiana, la vita di Antiochia, terza città dell'Impero e capitale della provincia di Siria, e di Efeso, sede del celebre tempio di Artemide e capitale della provincia d'Asia. Si tratta di due città di primaria importanza nel Mediterraneo orientale, entrambe determinanti per lo sviluppo e la diffusione del cristianesimo. Attraverso l'analisi del loro sviluppo e delle loro trasformazioni sarà possibile osservare i processi che portarono all'affermazione del cristianesimo e cogliere le dinamiche politiche, sociali, economiche e culturali entro cui i seguaci di Gesù costruirono e definirono la propria identità cristiana.
«Tra la novità e la speranza, tra lo stupore e l'incertezza, con la profonda certezza che Dio sostiene con il suo Spirito le nostre lotte e la nostra resistenza. Sperimentiamo in questi tempi difficili che il nostro Dio continua a camminare con noi perché è il Dio con noi, il Dio che è venuto a condividere la nostra stessa fragilità, il Dio che non ci lascia mai soli. La Parola di Dio è diventata in questi tempi difficili, ancora più "Buona Notizia", facendoci capire che Dio non ci abbandona mai, ma ci accompagna sempre, nel meraviglioso viaggio che è la vita. Se nel secolo scorso il teologo tedesco Johann Baptist Metz aveva iniziato un grande dibattito teologico partendo dalla domanda: "Come parlare di Dio dopo Auschwitz"?, e decenni dopo, Gustavo Gutiérrez della realtà peruviana aveva offerto il suo contributo a partire dalla domanda "Come parlare di Dio da Ayacucho?", ora penso che sia il momento di riformulare la domanda, partendo da cosa ci sta lasciando in eredità questo tempo.» (dall'introduzione)
Un piccolo libro della Bibbia, una storia familiare, un brano della storia di Israele e, prima ancora, una storia di donne: questo è il libro di Rut. Un elogio della pratica della bontà, di una prassi di umanità improntata a rispetto e riconoscimento dell'altro, caratterizzata da attenzione, sensibilità e delicatezza, ma anche da giustizia, obbedienza alle leggi reinterpretate in modo creativo e inedito dalle donne, osservanza dei comandamenti finalizzati alla pienezza della vita. Rut è un testo che contiene molteplici messaggi: etici, sociali, economici e religiosi. L'economia del libro di Rut è quella di chi vede prima di tutto le donne e gli uomini, e in essi la prima ricchezza, considerando i beni una benedizione solo nella relazione. Come sarebbero state le leggi, l'economia, la scienza del management se le avessero scritte le donne, se fossero state le Rut a pensarle e a insegnarle? Certamente diverse, forse molto diverse.
L'attualizzazione della vita di Gesù, delle sue parole e delle sue opere nella vita delle comunità dei suoi discepoli è celebrata nella liturgia e in riferimento alle sacre Scritture. In tale contesto nasce la "testimonianza" di Giovanni. A partire da esso, perciò, va studiata e attualizzata. Questo volume è un prezioso strumento per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto il testo biblico.
"Scrivere su san Giuseppe significa da un lato attingere alla fonte del vangelo, dall'altro tenere perlomeno conto di ciò che attraverso la storia è sorto e si è riflettuto su di lui. Di primo acchito si può dire che il vangelo è molto parco nel parlare di san Giuseppe, non facendogli peraltro dire alcuna parola. E nessun riferimento se ne fa negli altri scritti del Nuovo Testamento. Se tuttavia è vero che il racconto evangelico gli dedica poche pagine, non è dalla scarsità delle informazioni che ne deriva necessariamente una minore rilevanza. Le cose essenziali possono dirsi, infatti, con brevi parole. Il fine di queste meditazioni è così poter riscoprire san Giuseppe a partire dal testo sacro. In fondo la sua missione, unica nella storia, è quella di chi ha accolto la custodia della santa Famiglia conducendola sulle strade spesso impervie e faticose della sua esistenza, e offrendole un umile servizio." (dalla Introduzione)

