
Il testo biblico dei Numeri i quattro lingue: nelle pagine pari l’italiano, il greco e il latino; nelle dispari l’ebraico con versione interlineare. Segue la lista alfabetica dei termini traslitterati, il Calendario delle letture dei Numeri in Sinagoga fuori della Terra di Israele. Al piede delle singole pagine sono collocati i repertori dei passi paralleli e le note per un confronto critico.
Caratteristiche:
- Testo ebraico delle bibbia Hebraica Stuttgartensia
- Traduzione interlineare italiana
- Testo greco dei Settanta ed. Alfred Rahlfs
- Testo italiano della Nuovissima Versione della Bibbia.
Con il volume dedicato al Pentateuco, l'Introduzione allo studio della Bibbia giunge a conclusione, in un senso, si potrebbe dire, anche emblematico. Il Pentateuco costituisce il cuore della Bibbia ebraica, ma la Bibbia cristiana certo non si lascerebbe pensare priva dei cinque libri che la inaugurano, così che se da una parte il Pentateuco è il fondamento della vita e del pensiero della comunità ebraica, in assenza di esso, d'altra parte, il Nuovo Testamento resterebbe incomprensibile.
La guida alla lettura fornita da Félix García López si distingue da altre opere analoghe per accompagnare l'esposizione chiara e rigorosa dei problemi sollevati dal Pentateuco – e da una storia della ricerca tanto fruttuosa quanto avvincente – a un interesse teologico sempre vivo che mette in risalto i molteplici e fecondi percorsi teologici rintracciabili nei libri del Pentateuco e ripresi negli altri scritti della Bibbia ebraica come anche nel Nuovo Testamento.
La rilettura attenta dei versetti 1,21-45 porta a scoprire nel Vangelo di Marco la capacità di istruire e inquietare il cristiano di oggi, per il quale l'esperienza di Gesù di Nazareth può tuttora rappresentare la riserva di una grande speranza. Lo studio conduce così a un avvincente viaggio alla ricerca delle origini cristiane, fino alla freschezza del primo mattino del vangelo. Attraverso una ricca varietà metodologica, si cerca di penetrare un testo che sa rappresentare la concreta realtà umana, la forza propositiva di curarla e trasformarla e la forma di un discorso prospettico, cioè insieme pragmatico e programmatico.
Il libro di Giona costituisce per i Padri quasi un appuntamento che li costringe a esprimere con chiarezza e profondità, come forse in nessun’altra occasione, il loro pensiero sul tema ermeneutico. Il volume confronta, passo dopo passo, la versione ufficiale italiana del libro di Giona con l’ebraico masoretico, il greco dei Settanta, il siriaco della Peshitta e il latino della Vulgata. Sono inoltre raccolti i commenti di autori latini (Girolamo) greci (Cirillo Alessandrino, Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Ciro, Basilio di Seleucia), siriaci (Ishodad di Merv), medievali (Ruperto di Deutz), riformatori (Lutero e Calvino), moderni (Keller, Wolff, Bernini).
Note sul curatore
Giorgio Sgargi (S. Gabriele di Baricella - BO, 1945), ordinato sacerdote nel 1970, ha svolto il suo ministero in diverse parrocchie della diocesi di Bologna. Oltre ai propri studi teologici, deve il suo amore per la Scrittura a don Umberto Neri e all’esperienza spirituale della «Piccola Famiglia dell’Annunziata», fondata da don Giuseppe Dossetti. Per la serie Biblia ha già curato Gioele, Amos, Abdia (1998) e Lettera ai Colossesi (2000).
Il tempo è una categoria e un’esperienza centrale nella liturgia. Come lo è nel monachesimo. Senza il riferimento al tempo (annuale, stagionale, giornaliero...) non si capiscono né liturgia né vita monastica. Quindi non si capisce la spiritualità. Il volume approfondisce tre atteggiamenti interiori che caricano di spiritualità il tempo e il monastero: la vigilanza, la testimonianza, il silenzio. La vigilanza chiede l’attenzione ai segni dei tempi in cui ci si trova a vivere; la testimonianza spinge a rendere ragione della propria fede; il silenzio è risposta viva all’inesprimibilità di Dio.
Note sull'autore
Giorgio Bonaccorso è monaco benedettino di Santa Giustina (Padova), ove è docente di liturgia nel biennio di specializzazione in liturgia pastorale.
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C o n q u e s t o v o l u m e i n i z i a i l c o m m e n t a r i o a i l i b r i d i G i o s u Ë , G i u d i c i , S a m u e l e e R e c h e g l i e b r e i c o n o s c o n o c o m e P r o f e t i a n t e r i o r i e c h e l a s c i e n z a b i b l i c a m o d e r n a Ë s o l i t a d e s i g n a r e c o m e S t o r i a d e u t e r o n o m i s t a , a m o t i v o d e l l o r o s t r e t t o r a p p o r t o c o n i p r i n c i p i t e o l o g i c i d e l D e u t e r o n o m i o . I l l i b r o d i G i o s u Ë h a u n g r a n d e i n t e r e s s e t e o l o g i c o ; i n e s s o s i r e a l i z z a l a p r o m e s s a f a t t a a i p a t r i a r c h i d i u n a t e r r a p e r i l o r o d i s c e n d e n t i , m a s i p r e v e d e a n c h e l a p e r d i t a d i q u e s t a t e r r a b u o n a c o m e c a s t i g o p e r l i d o l a t r i a . D i c o n s e g u e n z a Ë c o m e l a p i e t r a a n g o l a r e d e l g r a n d e a r c o c h e s i s t e n d e d a l l a G e n e s i f i n o a l s e c o n d o l i b r o d e i R e . D a l p u n t o d i v i s t a l e t t e r a r i o o f f r e a l c u n i d e i r a c c o n t i p i ˘ f a m o s i d e l l a s t o r i a b i b l i c a : l i n v i o d e l l e s p i e a G e r i c o , i l p a s s a g g i o d e l f i u m e G i o r d a n o , l a c a d u t a m i r a c o l o s a d e l l e m u r a d i G e r i c o , l a s s e m b l e a d i S i c h e m n e l l a q u a l e i l p o p o l o s i i m p e g n a a s e r v i r e Y a h v È . A n c h e a l t r e s t o r i e m e n o c o n o s c i u t e h a n n o u n g r a n d e i n t e r e s s e : i l s a c r i l e g i o d i A c a n e l a c o s t r u z i o n e d i u n a l t a r e s u l l e s p o n d e d e l G i o r d a n o s o n o a l c u n e d i q u e s t e . I n o l t r e i l l i b r o d ‡ u n a g r a n d e i m p o r t a n z a a l l a g e o g r a f i a c o n m o l t e i n f o r m a z i o n i s u i t e r r i t o r i d e l l e v a r i e t r i b ˘ , i l o r o c o n f i n i g e o g r a f i c i e l e p r i n c i p a l i l o c a l i t ‡ . T u t t o c i Ú r e n d e i l l i b r o d i G i o s u Ë u n o p e r a m o l t o c o m p l e s s a c h e e s i g e d a p a r t e d i c h i l a c o m m e n t a u n a s e n s i b i l i t ‡ l e t t e r a r i a e t e o l o g i c a u n i t a m e n t e a u n a g r a n d e p r e o c c u p a z i o n e p e r i l d e t t a g l i o c o n c r e t o . J O S … L U I S S I C R E ( C a d i c e 1 9 4 0 ) , g e s u i t a , Ë d o t t o r e i n S a c r a S c r i t t u r a ( P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o d i R o m a ) . E p r o f e s s o r e o r d i n a r i o n e l l a F a c o l t ‡ d i T e o l o g i a d i G r a n a d a d o v e i n s e g n a L i b r i S t o r i c i e L i b r i P r o f e t i c i . E p r o f e s s o r e i n v i t a t o a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o d i R o m a d o v e h a t e n u t o c o r s i d i t e o l o g i a d e l l A n t i c o T e s t a m e n t o e d i e s e g e s i e a l l a F a c o l t ‡ d i T e o l o g i a d i S a n M i g u e l a B u e n o s A i r e s ; h a i n s e g n a t o a n c h e i n E l S a l v a d o r e i n B r a s i l e . D a l 1 9 9 8 Ë d i r e t t o r e d e l l A s s o c i a z i o n e B i b l i c a S p a g n o l a . L e E d i z i o n i B o r l a h a n n o p u b b l i c a t o : I p r o f e t i d I s r a e l e e i l l o r o m e s s a g g i o , 1 9 8 9 ; P r o f e t i s m o i n I s r a e l e , 1 9 9 5 ; i n c o l l a b o r a z i o n e c o n L . A l o n s o S c h ˆ k e l : I P r o f e t i , 1 9 9 6 ≥ ; G i o b b e , 1 9 8 5 .
Il libro di Daniele, nei vari racconti differenti per linguaggio e attendibilità storica, evidenzia i motivi di speranza di una comunità rappresentata da Daniele e dai suoi amici, durante la persecuzione religiosa al tempo di Antioco IV Epifane (175-163 a.C.). Delinea il volto del credente aperto alla collaborazione con il potere politico e irremovibile nell'esigere la libertà di coltivare le proprie tradizioni e di vivere il rapporto con Dio, creduto attivamente presente nel guidare la storia, nel giudicare le azioni umane e nel donare una vita oltre la morte. Il libro è una rilettura del Primo Testamento, similmente all'Apocalisse di Giovanni, e opera una singolare lettura della storia guidata da Dio altissimo e trascendente e inserito profondamente nella vita umana. Gli eventi sono scoperti come orientati al regno di Dio, dinanzi al quale i regni umani sono colti nella loro provvisorietà. B. Marconcini, che esamina il libro dettagliatamente in unità significative e traduce con chiarezza e fedeltà il testo ebraico, aramaico e greco, presenta i risultati dell'indagine in otto temi teologici, dal regno di Dio al Figlio dell'uomo, dalla preghiera alla risurrezione. L'articolazione in tre parti inquadra il testo biblico nell'ambiente storico-letterario proprio dell'ellenismo in seguito alla morte di Alessandro Magno (323 a.C.), con accenni alla dimensione estetica e al rapporto con gli scritti di Qumran. I quattro Indici finali, assieme al Lessico biblico-teologico e simbolico, permettono al lettore di ritrovare il pensiero degli studiosi e i paralleli biblici con la possibilità di approfondimenti personali utilizzando anche la vasta bibliografia ragionata e generale.
Quella di Genesi 22, 1-19, il sacrificio di Isacco (= figlio del sorriso), è una delle pagine più inquietanti della Bibbia, sulla quale si sono misurati molti pensatori. Padre Innocenzo Gargano ha riletto questa pagina durante l'annuale raduno dell'Associazione "Figli in Cielo" che raccoglie genitori provati dalla prematura perdita di un figlio. Una rilettura profonda, ricca di elementi patristici, molto utile per chi vive lutti molto intensi, ma coinvolgente anche per chi desidera una riflessione non scontata su questa pagina. Molto interessante il capitolo introduttivo di iniziazione alla lectio divina e quello conclusivo che offre preziosi consigli per accostarsi alla Bibbia e in particolare ai Salmi.