
È uno dei libri più piccoli della Scrittura, ma contiene un potenziale di vita e di libertà che apre a orizzonti di luce e di speranza. Il libro offre l'opportunità per una riflessione sulla storia e sui fili invisibili e sorprendenti che la conducono. La speranza può venire anche dallo straniero, dal povero, come straniera e povera è Rut che, per la sua fedeltà, entrerà nella storia d'Israele e alimenterà la speranza del popolo.
Spesso definita come il testamento spirituale" di Paolo, l'Epistola ai Romani e in ogni caso l'opera magistrale in cui si esprimono e si difendono nel modo piu esplicito le convinzioni cosi come le tesi religiose fondamentali del suo autore. "
Il libro di Eric Noffke - dottore in teologia e pastore valdese - fornisce un'introduzione storica al concetto di "mediogiudaismo" - il giudaismo al periodo dal IV secolo a.C. al II d.C. - nonché un'analisi delle singole opere e delle problematiche a esse collegate, proponendo una guida completa a un mondo teologico e letterario tanto affascinante quanto poco noto.
La letteratura sapienziale condivide preoccupazioni universali, invitando a riscoprire il volto profondamente umano della teologia biblica. Sottolineandone l'influenza sul Nuovo Testamento, Römer propone un breve ma intenso percorso di lettura di tre testi sapienziali della Bibbia ebraica: Proverbi, Giobbe ed Ecclesiaste. Un percorso che mira alla riscoperta e alla valorizzazione della saggezza veterotestamentaria intesa come quotidiana ed empirica arte di vivere, come pratico saper fare e saper vivere nonché come correttivo a una visione troppo teologica delle fede biblica.
In questo libro, curato da Mauro Pesce, vengono raccolte le parole di Gesù, contenute in testi greci e latini, che non appartengono ai quattro Vangeli canonici. Cosa ha veramente detto Gesù, nella sua apparizione terrena? Con lo sviluppo degli studi, la risposta diventa sempre più difficile. Dopo la morte di Gesù, in Palestina e poi in tutto l'ambiente cristiano, era diffusa una moltitudine di suoi detti. I quattro evangelisti ne fecero ognuno una scelta, secondo lo scopo che si prefiggevano scrivendo il loro Vangelo. Ma molti detti rimasero fuori da questa scelta. Alcuni di essi, anteriori ai Vangeli, sono confluiti nelle Lettere di Paolo, che per esempio conserva le parole sulla fine del mondo che i Vangeli aboliscono: un grido, una voce di arcangelo, la tromba di Dio, la discesa del Cristo, la resurrezione dei morti. Molti altri detti, di cui non possiamo mettere in dubbio l'antichità, rimasero esclusi anche dalle Lettere di Paolo e dagli altri scritti del Nuovo Testamento. Sino a poco tempo fa, gli studiosi li ritenevano tarde invenzioni o rielaborazioni di tipo gnostico. Oggi, invece, pensano che fossero accolti con piena fiducia dai gruppi cristiani almeno fino al IV secolo, quando la Chiesa finì per vedere solo nei quattro Vangeli la voce autentica di Gesù. Da queste bellissime Parole dimenticate, viene alla luce un ritratto di Gesù che ci sorprende e talora ci sconvolge. Spesso egli rivela ad alcuni dei suoi discepoli delle parole segrete, che dovevano restare nascoste, e aggiunge: «Chi troverà l'interpretazione di queste parole non gusterà la morte». Gesù è dovunque: «Solleva la pietra e là mi troverai, taglia il legno e io sono là». Annuncia un futuro misterioso: «Essendo stato interrogato da uno su quando venisse il suo regno, disse: "Quando i due saranno uno, e il fuori come il dentro, e il maschio con la femmina né maschio né femmina"».
Un'immensa mole di equivoci, luoghi comuni e credenze si sono accumulati intorno alla Sacra Scrittura nel corso dei secoli e diventa necessario procedere a un'opera di "demitizzazione". Per scoprire che i comandamenti non erano dieci, che Eva non è nata da una costola di Adamo, che l'Arca di Noè non era una barca, che Gesù non nacque il 25 dicembre...
Si tratta di un libro che analizza i rapporti e gli incontri di Gesù di cui abbiamo notizia dai Vangeli. Riprendendo il metodo di analisi e interpretazione già applicato con successo nel precedente “I gesti di Gesù”, l’autore annuncia subito lo scopo del libro: mettere in evidenza le profonde somiglianze tra le relazioni affettive di Gesù e quelle dipinte in modo così suggestivo dal Cantico dei Cantici. Alla luce delle consolidate interpretazioni sul testo sacro – letto sia come storia del rapporto tra il popolo d’Israele e Dio, tra l’anima e Gesù e come canto dell’amore di coppia – Boscione suffraga la sua tesi con rigore e semplicità, restituendoci una vita affettiva del Signore vista come piena realizzazione di quella tenerezza e di quell’amore così poeticamente descritti nel Cantico attribuito a re Salomone.
Il fascicolo completa il precedente numero 20/1 della rivista Annali di Storia dell’Esegesi, costituito dagli atti del primo convegno del progetto di ricerca biennale di interesse nazionale su “La costruzione dell’identità cristiana tra Oriente e Occidente (I-VII secolo). Pluralità e conflitti” (Bertinoro, ottobre 2002). Quali sono le caratteristiche distintive dell’identità cristiana? Perché il cristianesimo è andato costruendo forme religiose fortemente differenziate sia in Oriente sia in Occidente? Perché la sua nascita ha dato luogo anche a fatali conflitti sia interni sia esterni? È possibile individuare le caratteristiche regionali di esperienze storiche del passato? Sono questi alcuni degli interrogativi che stanno alla base del nuovo progetto di ricerca, e ai quali il volume intende dare le prime risposte.
Sommario
1. All’inizio della tradizione evangelica: genesi e struttura di Marco (G. Gaeta). 2. “Se Cristo è in voi…”. Ricerca storico-esegetica su Rm 8,10 (C. L. Rossetti). 3. L’episodio di “Eracle al bivio” nella Seconda Apologia di Giustino (G. Aragione). 4. Verso il conflitto tra pagani e cristiani nell’alto Egitto tra IV e V secolo (F. Vecoli). 5. “Eretico, condanna Origene!”. Confitti di potere ad Alessandria nella tarda antichità (F. Fatti). Interventi. Rassegne. Cronache. Necrologi. Recensioni. Libri ricevuti. Indici.