
È opinione largamente condivisa tra gli studiosi che il Vangelo di Giovanni vada letto su due piani storici: quello della vicenda originaria di Gesù, su cui apre una finestra, e quello della comunità giovannea, per cui il Quarto Vangelo è scritto e di cui è uno specchio. Le due storie sono fuse, ma non confuse, nell'incontro dei due orizzonti storici. La ricerca di Segalla si sofferma anzitutto su quella vicenda originaria per analizzare come attraverso la tradizione sia pervenuta a una redazione, in cui si riflette la comunità giovannea (cap. 1); esamina poi quali sono i garanti di questa storia (cap. 2), quali le coordinate spazio-temporali (cap. 3) e quali quelle culturali (cap. 4). Il volume costituisce la prima parte di un'ampia Introduzione al Vangelo secondo Giovanni, cui Giuseppe Segalla stava lavorando per le EDB e che la morte gli ha impedito di concludere. Viene pubblicato come titolo a parte per rispettare un'esplicita indicazione dell'autore. In Appendice il lettore trova l'intero impianto del progetto di ricerca, così come previsto dall'autore stesso.
Terzo e conclusivo tomo di quella che è stata definita "una magnifica esposizione e illustrazione di tutte le maggiori problematiche dei primi quarant'anni di cristianesimo" (D.C. Allison), nelle pagine di questo volume si affrontano gli ultimi tempi della vita di Paolo e le due altre grandi figure del cristianesimo delle origini: Pietro e Giacomo. Queste personalità non marginali sono approfondite nel contesto tragico della Galilea di quegli anni, e anche forniscono il destro a utili considerazioni su come si debba pensare il rapporto fra i primi cristiani e la predicazione di Gesù, quale sia insomma la natura del cristianesimo alla fine della prima generazione. La grande opera di James Dunn - messa in valore anche dagli estesi indici editi in questo terzo tomo - combina visione generale, sensibilità per questioni specifiche e per la documentazione pertinente con una padronanza impareggiabile della ricerca odierna e con uno stile che non cessa di sorprendere per la sua gradevolezza.
Opera di uno dei protagonisti dell'odierna ricerca sul Gesù storico, questo volumetto espone le considerazioni e sovente i dubbi di uno studioso che pur avendo sempre scritto da storico per storici, qui indossa l'abito del cristiano che scrive per cristiani. La domanda che guida le riflessioni di Dale Allison è di quale utilità possa risultare il cosiddetto Gesù storico per la teologia cristiana, anche alla luce dell'atteggiamento che grandi e piccoli teologi hanno tenuto e tengono nei confronti della ricerca storica. Tra questi non è raro incontrare chi nega che la proclamazione del vangelo possa mai trovare una base sicura nei risultati provvisori della ricerca storica. Ma a dire dell'autore la ricerca del Gesù storico ha qualche importante lezione da dare anche alla teologia, e se è lecito chiedersi se dove due o tre storici sono riuniti insieme il Cristo biblico possa trovarsi tra loro, certo è che un Gesù non indagato neppure merita d'essere posseduto.
Fin dai primi secoli del cristianesimo, il Cantico dei cantici ha esercitato un enorme fascino, sino a godere di una straordinaria fortuna. Il poema biblico dell'amore infatti, insieme al Salterio, non solo è stato il libro dell'Antico Testamento più letto e commentato, ma ha anche svolto un ruolo oggi difficilmente immaginabile nella liturgia, nella catechesi sacramentale, nella teologia e soprattutto nella spiritualità. Nel VI secolo, con la sua Expositio, Gregorio Magno avrebbe portato a compimento la stagione patristica, preludendo ormai alla grande fioritura dei commenti monastici medievali. Questo volume, che propone una nuova edizione del Commento al Cantico dei cantici di Gregorio Magno, contiene il testo originale latino con traduzione a fronte, corredato da note che ne accompagnano la lettura, e da un'introduzione che ne illustra il contesto e analizza l'esegesi...
"Basiléia ton ouranon", "regno dei cieli", non significa "impero dei cieli" ma comunità dei cieli, nel linguaggio sacro di Israele "comunità dei giusti". Una comunità rifiutata dalla "generazione presente" di Israele e dalla dalla città del "secolo presente", accolta da chi vuol convertirsi e crescere e cerca al secolo futuro. È la comunità della "generazione di Gesù Cristo". L'evangelista sceglie alcuni, affinché si conoscano due fra le sue molte e nuove coise adamitiche, frutto di interpretazioni più adamitiche di precetti antichi. La prima, facile da accogliere, "signore del sabato è figlio dell'Adamo", più difficile la seconda, "fratello, sorella, madre è chi fa la volontà dei Dio". Sceglie anche sette severe parabole, per descrivere il volto umano del Regno dei Cieli.
Il profondo significato di pazienza come virtu che emerge dalle epistole paoline e un insegnamento fondamentale per comprendere l'uomo e la spiritualita in San Paolo. La pazienza e la virtu dei forti", come emerge dalle lettere di San Paolo. Il presente lavoro ha lo scopo di mettere in risalto il profondo significato che assume il concetto di pazienza nelle lettere paoline, con la speranza che solleciti nel lettore il desiderio di seguire il suo esempio per essere ogni giorno "piu paziente nella propria impazienza". "
L'Autore ci mostra come la comprensione che Gesù ha di se stesso e della sua opera incide sulle culture odierne e sui loro valori. Nel libro si approfondiscono le questioni fondamentali che i cristiani si trovano di fronte.
Frutto di una profonda devozione verso gli scritti di San Paolo, questa traduzione di Giuseppe Sandri offre al lettore una chiave di lettura neutra, ripulita da ogni interpretazione e aderente il più possibile al messaggio originale. Il commento, spoglio di elementi eruditi, presenta, in un continuo appassionato annotare, le bellezze del Regno di Dio e offre digressioni riguardanti la Chiesa, i Sacramenti, la gerarchia, l’unità, il privilegio del dono della fede cristiana, la responsabilità di corrispondere liberamente alla chiamata, i doni d’amore, la necessità di lasciarsi trasformare sul modello della “morte e risurrezione” di Gesù, concetto fondamentale assai ricorrente nella teologia di Paolo. In queste traduzioni, Sandri ha voluto donare il senso della sua ricerca di Dio, e della sua scelta di servirLo facendosi povero tra poveri. Da questo il suo valore profondo, che spinge a una riflessione più intima sul senso della vocazione, che come lo fu di San Paolo, lo è per tutti, quotidianamente ognuno a suo modo.
Una raccolta di brevi meditazioni in cui l'autrice accompagna delicatamente il lettore a cogliere qua e là nel testo biblico la bellezza della realtà e riscoprirla con occhi e cuore puri.
Una Lectio divina popolare dedicata alla Seconda lettera ai Corinzi in cui, ripercorrendo le tappe del carteggio ai Corinzi e dei messaggi di san Paolo, si colgono almeno tre aspetti che rendono questa lettera vicina alle attese di oggi: cura dei più deboli, bisogno di verità, urgenza dell'evangelizzazione.
Continua la proposta di una "lectio coniugale" in schede: nel terzo sussidio vengono messi a tema le tonalità degli affetti e i diversi linguaggi dell'amore. Dopo le uscite sul Vangelo di Matteo, presentato nell'anno A, e sul Vangelo di Marco, proprio della liturgia dell'anno B, il progetto prosegue con il Vangelo di Luca per l'anno C. Il racconto lucano può essere infatti definito il Vangelo degli affetti; la Parola di Dio è una luce che rischiara e valorizza le infinite risonanze del cuore. Gesù non solo ci mostra l'amore del Padre, ma vuole risvegliare in noi la capacità di amare da figli. Nel narrare gli incontri del Maestro con la gente, attraverso le parole e i gesti, l'evangelista ne illustra i risvolti affettivi: in questo specchio, ciascun credente è invitato a sostare per riconoscersi e aprirsi all'amore. Seguire Gesù significa imparare ad amare. Scaturito dall'esperienza di un gruppo di famiglie della diocesi di Milano, l'itinerario non vuole essere un commento esegetico completo, ma piuttosto esprimere spunti e interrogativi che possano interpellare le coppie di oggi: la peculiarità del percorso sta infatti nel rivolgersi anzitutto ai due, che sperimentano ogni giorno le fatiche e le gioie dello stare insieme.

