
Questa enciclopedia di 4000 proverbi e sentenze, unica nel suo genere, presenta 215 voci relative ad animali, corredate di scheda zoologica, come modelli di "virtù" da imitare o simboli di "vizi" da evitare. Tali proverbi e sentenze sono folgoranti frammenti del lungo dialogo intessuto tra l'uomo e gli animali lungo i secoli. Per poter impartire più facilmente questa "lezione", nelle favole è stata donata loro anche la parola umana. Non resta che ascoltarli ed imparare!
L’Autore offre una lucida sintesi sulle due note costitutive dell’uomo: la relazione e la solitudine, per concludere che l’amicizia è l’unica terapia della solitudine. “Questo piccolo libro va molto apprezzato, ma bisogna leggerlo come si leggono alcuni repertori di pensieri à la Pascal: poche battute alla volta e possibilmente a giorni alterni, perché quasi ogni riga merita d’esser meditata, essendo spesso una frase fulminante di un pensatore di genio. E di pensatori di genio l’Autore ne ha convocati tanti, tantissimi, con una pazienza davvero certosina. Il tema, del resto, meritava a pieno tanta fatica di ricerca”. (Carmelo Vigna, Dall’introduzione)
Sulle numerose sfaccettature dell’amicizia, tema di per sé complesso, l’Autore ha preferito far parlare direttamente i vari filosofi e letterati a partire dal VI secolo a.C. fino ai giorni nostri. Queste 1350 “pillole di saggezza”, cercate e raccolte a 360 gradi senza limiti di tradizioni culturali e letterarie, non costituiscono un trattato sull’amicizia, come unico ponte per uscire dalla solitudine, ma intendono offrire una panoramica, stimolante e a tratti provocatoria, che si estende dall’esperienza all’indagine filosofica, teologica e psicologica, per poter poi tornare con serenità e fiducia alla vita di tutti i giorni.
«È un libro da aprire e leggere dove capita: è infinito.
La presentazione grafica e le illustrazioni sono
adeguate al contenuto ed è anche questo un godimento
dello spirito».
La debolezza è insita in tutti gli esseri del creato, perché privi della perfezione dell?infinito. La natura dell?uomo è sintetizzata nel racconto biblico della creazione: Dio creò l?uomo dalla polvere e vi impresse la sua immagine divina. In lui coesistono il finito e l?infinito, la debolezza e la potenza. Dopo Fare pace con il tempo (LEV 2015) l?Autore in questo nuovo volume indica anche il sentiero da seguire per far pace con la debolezza, che può diventare una ?forza? capace di cambiare radicalmente la vita: andare al di là del contributo offerto dalle scienze umane, ossia dalla ragione, per affidarsi al Dio della Bibbia, che è ?il Dio dei deboli?.
Ma è proprio impossibile rendere "quotidiano" il Natale? Non impossibile, ma certamente non facile, soprattutto perché, soffocati da mille preoccupazioni, non facciamo maturare i semi di bontà che lungo il nostro cammino via via sono stati depositati nel cuore dalle persone care con cui siamo cresciuti e da tante persone incontrate nelle più svariate circostanze...
All'interno del presente volume l'autore analizza lo stato d'animo di centinaia di scrittori, antichi e moderni, davanti allo scorrere del tempo. "Il tempo è una delle grandi questioni metafisiche, che ha appassionato non solo tanti filosofi, scrittori e scienziati, ma anche ogni singolo uomo, perché coincide con la nostra stessa esistenza. Riflettere sul tempo significa riflettere sul senso della vita. Da una parte, il tempo è un "vile avversario"; dall'altra, è "la cosa più preziosa che l'uomo possiede", perché è "il prezzo dell'eternità". Si vorrebbe essere padroni del tempo manovrarlo, come si fa con le lancette dell'orologio, portandole avanti e indietro. Si desidererebbe che fosse reversibile, come il modo. Il presente non ci soddisfa mai e, per questo, ci si rifugia nel passato e nel futuro, evocando le cose di ieri o sognando le cose di domani. Tale tentativo di evasione impedisce di vivere pienamente i singoli attimi dell'oggi.
A Natale siamo tutti più buoni, generosi, affabili, sereni. Buoni per tradizione. Il giorno dopo torniamo come prima... E se ci fermassimo cinque minuti per leggere insieme una favola? Il messaggio racchiusovi metaforicamente potrebbe essere uno stimolo ad essere buoni per tutto l'anno e non solo a Natale!" "
Il mistero della Grazia e il mistero della nostra umanità si intrecciano nella "chiamata" di ogni uomo. L'autore offre un contributo analizzandone i diversi aspetti.
Il profondo significato di pazienza come virtu che emerge dalle epistole paoline e un insegnamento fondamentale per comprendere l'uomo e la spiritualita in San Paolo. La pazienza e la virtu dei forti", come emerge dalle lettere di San Paolo. Il presente lavoro ha lo scopo di mettere in risalto il profondo significato che assume il concetto di pazienza nelle lettere paoline, con la speranza che solleciti nel lettore il desiderio di seguire il suo esempio per essere ogni giorno "piu paziente nella propria impazienza". "

