
E' il quinto libro di una serie. Anche questo propone una meditazione a due voci, a partire dalla Parola di Dio e da altre quattro icone tratte dalla Collezione Intesa Sanpaolo di Palazzo Leoni Montanari in Vicenza.
L’itinerario proposto ai Gruppi di Ascolto della Parola si inserisce nel cammino della Chiesa ambrosiana, che ha come obiettivo l’annuncio del Vangelo nella città.
La Parola di Dio va innanzitutto creduta e accolta, poi non può essere trattenuta, ma va annunciata, portata dappertutto, seminata con generosità nel campo del mondo. E ciò può avvenire quando la vita si lascia animare da essa. Ecco dunque la tensione missionaria, che quest’anno accompagna la lettura continuativa della Scrittura nei Gruppi di Ascolto: incontrare la Parola, condividerla, avvertirne la forza che spinge nella realtà della vita quotidiana, nel contesto concreto della propria città e del proprio quartiere, per diventarne annunciatori e testimoni.
I testi biblici sono tratti dal «Secondo Isaia» (che corrisponde ai capitoli 40-55 del libro del profeta Isaia). È una scelta di altissimo profilo e di grande fascino per la ricchezza dei contenuti, per la bellezza dei brani, per i moltissimi stimoli che vengono offerti.
La Parola di Dio è nutrimento indispensabile della preghiera, attraverso la quale ogni credente trae la forza necessaria per testimoniare quotidianamente la propria fede nel Signore Gesù. In particolare la progressiva familiarità con la Sacra Scrittura consente al giovane di conoscere più da vicino la persona di Gesù e di comprendere meglio il mistero, conformando il proprio stile di vita a quello del Signore. Quest'anno la Pastorale giovanile diocesana offre un percorso sul libro del Deuteronomio, che presenta le parole di Mosè, pronunciate come testamento prima della morte, proprio sulla soglia della terra promessa. Il Deuteronomio traccia le linee fondamentali di una società nella quale tutti gli ambiti della vita sono inseriti nel rapporto con Dio; un Dio appassionato dell'uomo, un Dio che Israele conosce nel suo agire, nel suo intervenire con forza nella storia.
Più di duemila anni fa, in Palestina, un predicatore itinerante e sconosciuto, un uomo semplice, diventò agli occhi di molti il Figlio di Dio. Attorno alla sua parola nacque una chiesa destinata ad affermarsi rapidamente e con inaspettata fortuna, e ad acquisire un potere eccezionale: raccolta da narratori orali e seguaci, la sua testimonianza avrebbe raggiunto gli angoli più remoti della Terra. Che l'esistenza di Gesù di Nazaret sia una realtà è un'opinione sostanzialmente condivisa da storici e biblisti, ma a livello globale è diffuso un radicale scetticismo. Dai miticisti, convinti che la figura di Gesù appartenga al mito, ai teorici della cospirazione, che vedono in lui un clamoroso falso, un'invenzione della Chiesa delle origini prima e uno strumento di potere e di controllo sulle masse impugnato dalla Chiesa cattolica poi: i detrattori si rivelano una minoranza ostinata e rumorosa, capace di affermarsi in passato in paesi come l'Unione Sovietica e di conquistare attualmente un consenso crescente nel mondo occidentale. Dunque, Gesù è davvero esistito? Bart D. Ehrman, autorevole storico della Chiesa delle origini, affronta apertamente la domanda e prende in considerazione le prove che gli scettici più radicali portano a discredito della storicità di Gesù, analizzandole e confutandole in maniera rigorosa fino a costruire un'indagine dettagliata, condotta con la precisione a cui Ehrman ha abituato i suoi lettori.
La vicenda biblica di Abramo è contenuta in Gen 11,27 - 25,18, qui presentata nella sua interezza in una nuova traduzione dal testo ebraico di riferimento. È attraverso il dipanarsi dell’articolato intreccio narrativo dei racconti circa il primo patriarca di Israele che il lettore può arrivare a raggiungere le origini del popolo di Israele e, in lui, l’antenato di Gesù di Nazareth. Seguendo l’itinerario del padre dei credenti, egli può non solo riappropriarsi delle origini della propria fede, ma anche, in un’ottica credente, ribadendo il proprio assenso al Cristo, che di Abramo fu figlio, riviverlo nella propria stessa esistenza. La particolare attenzione riservata alla traduzione del testo e i commenti, ne fanno un’opera accessibile a un pubblico di non specialisti. La nuova traduzion rende agevole la lettura. Testo e commento sono tratti dalla Nuova versione della Bibbia dai testi antichi.
L'AUTORE
La vicenda biblica di Abramo è contenuta in Gen 11,27 - 25,18, qui presentata nella sua interezza in una nuova traduzione dal testo ebraico di riferimento. È attraverso il dipanarsi dell’articolato intreccio narrativo dei racconti circa il primo patriarca di Israele che il lettore può arrivare a raggiungere le origini del popolo di Israele e, in lui, l’antenato di Gesù di Nazareth. Seguendo l’itinerario del padre dei credenti, egli può non solo riappropriarsi delle origini della propria fede, ma anche, in un’ottica credente, ribadendo il proprio assenso al Cristo, che di Abramo fu figlio, riviverlo nella propria stessa esistenza. La particolare attenzione riservata alla traduzione del testo e i commenti, ne fanno un’opera accessibile a un pubblico di non specialisti.
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8,34). Ma cosa significa e cosa implica essere discepoli di Gesù Cristo, secondo il Nuovo Testamento? In che modo le pagine di Marco, Giovanni, Paolo e degli altri autori biblici descrivono la nascita e lo sviluppo del discepolato cristiano? Quali indicazioni per la vita cristiana oggi se ne possono trarre? Nel tentativo di rispondere a queste decisive domande, il presente libro indaga l’esperienza di discepolato descritta nel Nuovo Testamento, fornendo soprattutto un contatto il più possibile diretto con il testo biblico. Tenendo insieme il rigore dell’esegesi e la semplicità dell’esposizione, l’Autore propone l’analisi di tutte le principali pagine del Nuovo Testamento relative al discepolato (Vangeli e Atti, Lettere, Apocalisse), per poi fornire, nella sezione conclusiva, le linee essenziali e permanenti del discepolato cristiano: la relazione con Gesù, le condizioni necessarie alla sequela, il dono della vita nuova, la missione.
l’AUTORE
Paolo Mascilongo, nato a Termoli (CB) nel 1969, è sacerdote della Diocesi di Piacenza-Bobbio dal 2001. Ha conseguito la Laurea in Matematica presso l’Università degli Studi di Milano, la Licenza in Scienze Bibliche nel 2004 e successivamente il Dottorato sempre presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma nel 2011. Impegnato nella pastorale in parrocchia e presso l’Ufficio Catechistico Diocesano, è docente di Sacra Scrittura, in collaborazione con l’Istituto teologico Collegio Alberoni di Piacenza e l’ISSR Sant’Ilario di Poitiers di
Parma. Dal 2012 è membro del gruppo nazionale del Settore Apostolato Biblico della CEI. Sul Vangelo di Marco ha pubblicato: «Ma voi chi dite che io sia?». Analisi narrativa dell’ identità di Gesù e del cammino dei discepoli nel Vangelo secondo Marco, alla luce della “Confessione di Pietro”(Mc 8,27-30) (AnBib 192), G&B Press, Roma 2011.
Il solenne inizio della Tôrâ d’Israele, che è insieme anche apertura del canone biblico sia ebraico che cristiano, introduce i due principali protagonisti di tutta la Scrittura: Dio, all’origine di quanto è in esistenza, e l’uomo, sua creatura più eccelsa, plasmata a sua immagine e somiglianza e animata dal suo stesso respiro. Attraverso i due racconti di creazione, redatti e integrati nel libro assieme al resto dei materiali racchiusi nei primi undici capitoli come prologo dell’intera storia patriarcale, si viene a universalizzare tutto quanto sarà descritto, nel particolare, a riguardo di Dio e di Israele nelle vicende narrativamente a venire. Alla luce di questo, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, proprio in virtù di questi primi capitoli, non sarà semplicemente una divinità locale o tribale, legata a sparuti clan o esclusiva di determinate persone o realtà. Egli, al contrario, è il Dio creatore dell’intero universo, dal quale tutto ciò che è in esistenza riceve forza, energia e vita.
L'AUTORE
Federico Giuntoli è professore invitato di esegesi dell’Antico Testamento alla Pontificia Università Urbaniana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Presso l’Istituto Biblico ha conseguito sia la Licenza che il Dottorato in Scienze Bibliche con una tesi sul libro della Genesi moderata dal prof. Jean- Louis Ska. È autore di vari contributi, particolarmente nel suo campo di specializzazione: il Pentateuco. Per le Edizioni San Paolo, insieme ad altri volumi, ha recentemente pubblicato un saggio di riflessioni bibliche: L’anima dei luoghi. Un itinerario biblico dal “deserto” al “giardino” (2009), alcune voci del Dizionario dei Temi Teologici della Bibbia (2010), le introduzioni
e le note di commento ai libri del Pentateuco nella Bibbia Via Verità Vita (2012) e ha curato il volume Genesi 1,1-11,26 nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi (2013).
Come i discepoli di Gesù hanno annunciato il Vangelo la prima volta? Quali sono le scelte più importanti? Quali effetti ha prodotto quell'annuncio? Quali risposte?
Il libro degli Atti degli apostoli ci offre uno splendido spaccato di ciò che la chiesa delle origini si è trovata a vivere, quella grande avventura missionaria che è iniziata allora e che oggi, dopo aver attraversato la storia, ancora non è conclusa, ma è affidata a noi.
Le pagine di questo testo, nate dalla predicazione di un corso di esercizi spirituali, ci vogliono riportare alla stagione degli inizi, per farci scoprire qual è stato il segreto che ha accompagnato quel primo annuncio, dal momento che ciò che ha vissuto la chiesa apostolica è il segreto di ogni annuncio.
Una Lectio che analizza il primo Vangelo, commentato da Gastone Boscolo.
È sempre importante arrivare a un’interpretazione contestualizzata e unitaria dei libri biblici, ma questo è ancor più vero nel caso della Lettera ai Romani. Utilizzata nel corso dei secoli per alimentare lo scontro tra i figli della chiesa di Roma e quelli della riforma, è qui oggetto di una lettura d’insieme di sicura attualità: nascendo a Gerusalemme ad opera di un monaco riformato che appartiene a una comunità ecumenica, essa coglie in profondità la riflessione di Paolo culminante nell’invito ad accogliersi gli uni gli altri.
Daniel Attinger (Neuchâtel 1943), monaco di Bose e pastore riformato, vive da oltre trent’anni nella Fraternità di Bose a Gerusalemme, dove esercita anche un ministero di predicazione biblica. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Parlare di Dio o parlare con lui? (2004), lettura esegetico-spirituale del libro di Giobbe, e Atti degli apostoli: la Parola cresceva... (2010).
Chi sono «le donne di Gesù», quelle figure femminili che così di frequente si incontrano nei Vangeli? Conoscerle meglio, guardare alle loro vite come ce le presentano le Scritture, significa comprendere alcuni gesti fondamentali della fede: l’incontro, il mettersi in cammino, il silenzio, l’ascolto, la risposta al Signore. Myriam, Elisabetta, Maddalena, la donna samaritana, l’adultera, la vedova, le discepole stanziali e quelle itineranti: tutte emergono dalle parole delicate e vibranti dell’autrice, in questo libro che nasce dall’intreccio di sensibilità femminile e frequentazione, personale e comunitaria, della Parola.
Autore
Maria Luisa Eguez (La Spezia 1951), scrittrice e poetessa, è insegnante e opera nel volontariato. Nel 1980 ha fondato il premio letterario «Lerici Golfo dei Poeti», curando seminari internazionali dedicati a importanti autori italiani e stranieri. Ha pubblicato, fra gli altri, Santità al femminile. Donne determinate e forti (Ed. Paoline, Milano 2013). È presente in numerose antologie poetiche fra cui 100 poesie d’amore (Mondadori, Milano 1996).