
Da una grande guida spirituale come madre Cànopi, un percorso con Maria e attraverso Maria, per ritrovare le radici della dignità della donna, come fu pensata nel cuore stesso di Dio, come deve essere anche oggi nella Chiesa e nel mondo.
Pensato come un cammino in sei tappe, il libro è arricchito da un capitolo conclusivo che raccoglie preghiere e poesie in lode alla Vergine.
Anna Maria Cànopi
Abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae», sull’Isola di San Giulio (Novara), madre Cànopi è stimata autrice di numerose pubblicazioni di spiritualità biblica, liturgica e monastica. Tra i suoi lavori, spicca la collaborazione all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici. Per San Paolo ha pubblicato: Sospinti dall’Amore (2013), Lettera a Edith Stein (2014) e Voglio cercare l’amato del mio cuore. Spunti meditativi sul Cantico dei Cantici (2014).
Pur narrando la stessa vicenda dei Sinottici, il Vangelo di Giovanni appare autonomo rispetto a essi e fornisce spesso informazioni complementari utili anche ai fini della ricostruzione storica. La differenza più evidente consiste nell'estensione temporale del ministero di Gesù, oltre alla sua persistente presenza in Gerusalemme e, in particolare, nel Tempio, cornice privilegiata di diversi insegnamenti.
In Misericordiae vultus papa Francesco ha scritto che tenendo fisso lo sguardo su Gesù e il suo volto misericordioso è possibile cogliere l’Amore della Trinità. La sua missione ricevuta dal Padre non è altro che rivelare questo amore che a tutti si dona senza escludere nessuno: «Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione» (MV 8). Questa bella espressione può introdurre con coerenza nella riflessione delle pagine di questo strumento pastorale che espone le Parabole
della Misericordia. Sarà una lettura provocatoria. Entrare nella parabola, infatti, non significa solo avere una comprensione dell’insegnamento che emerge, ma soprattutto aiuta a riconoscere il proprio ruolo all’interno del racconto. Niente come le parabole, probabilmente, coinvolge il lettore a cogliere la dimensione esistenziale che in esse traspare e a lasciarsi condurre per mano verso il cambiamento di vita.
Papa Francesco ha indicato il Vangelo di Luca - da molti chiamato "Vangelo della Misericordia - come testo guida per il Giubileo della Misericordia del 2016. Questo libro vuole essere un piccolo aiuto per leggerlo in famiglia durante l'Anno Santo. Ascolto, riflessione, preghiera e azione sono i quattro momenti su cui è costruita la proposta di mons. Paglia. Alla lettura del brano del Vangelo segue una breve riflessione e dopo aver ascoltato e riflettuto insieme giunge il momento della preghiera e infine dell'azione; a conclusione di ogni pagina è offerto un piccolo suggerimento per la vita familiare di tutti i giorni. Una proposta di lettura continua del Vangelo di Luca in famiglia.
La prima giornata di Gesù - scelta come icona biblica di riferimento del Convegno ecclesiale di Firenze - offre gli elementi fondamentali del discepolato cristiano. Il volume porta il lettore a Cafarnao, aiutandolo a ripercorrere l'esperienza dei discepoli in quella prima giornata con Gesù: nella sinagoga, mentre prega col suo popolo; in una casa, dove vive la dimensione più laica della quotidianità; per le strade di quel villaggio, mentre guarisce; poco distante, in un luogo nascosto, dove prega da solo. Lì si può incontrarlo, ma non ci si può fermare a lungo. Come i discepoli sono partiti per seguire Gesù, che da lì è andato "nei villaggi vicini", così in quella città della Galilea si può ancora udire la sua voce: "Andiamocene altrove!" (Mc 1,38).
Nei Salmi si riflette la vita di ogni uomo. Quanti vi si accostano, credenti e no, presto o tardi trovano un riflesso della loro esistenza in queste antiche poesie che sono diventate patrimonio di preghiera per generazioni di persone. La nascita e la morte, la sofferenza della malattia e il dolore dell’abbandono, la guerra e la pace, la solitudine e la ricerca di Dio... tutto dell’esperienza personale si rispecchia nei Salmi. I Salmi della Misericordia sono come una guida che può accompagnare il pellegrinaggio verso la Porta Santa per scoprire la misericordia di Dio come una vicinanza di tenerezza e di consolazione che non ha confronti.
La vita umana è davvero un’avventura in cui l’essere famiglia o il costituirne una nuova è uno dei passaggi fondamentali, rispetto al quale oggi, più che in altri tempi, si è immersi in un conflitto di interpretazioni, esposti alle insidie del dubbio, ma perciò anche obbligati a decidersi per ciò che può dare splendore all’esistenza. È un cammino difficile nel quale, però, ci si può lasciare affiancare da un discreto ma affascinante compagno di viaggio: la parola della Sacra Scrittura!
È questo il viaggio che intraprendiamo, percorrendo le pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento per accoglierne la luce, che illumina la realtà dell’amore, della coppia, dell’essere figli e del generare, dello stringere relazioni fraterne, e che suscita nel cuore
lo slancio e la forza di forgiare un mondo più umano e, per il credente, di plasmare un’autentica comunità di fede.
L’AUTORE
Patrizio Rota Scalabrini è prete diocesano dal 1976. Ha conseguito il dottorato in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma e la licenza in Scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Docente di Esegesi e Teologia biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e presso il Seminario di Bergamo, è autore di diversi volumetti di pastorale biblica. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Famiglia e Parola di Dio. Quando si legge la Bibbia (2003) e Innamorati e fidanzati: Cammini di autoformazione (2003).
Il libro presenta, con il solito stile vivace dell'autore, come Gesù ha messo in pratica le Beatitudini, sintesi del suo Vangelo, attraverso i fatti, i discorsi e tutti i riferimenti presenti nel Vangelo - spesso ignorati da una lettura veloce o da una catechesi astratta - che fanno trasparire il Gesù "uomo", capace di manifestare come il Creatore vuole che viviamo la vita che ci dona. Ogni capitolo, eccettuati il primo e l'ultimo, è diviso in quattro parti. La prima analizza come Gesù vive quella beatitudine. La seconda si interroga su come, dove e quanto i cristiani la vivono e la testimoniano. La terza stimola un esame di coscienza per rendersi conto che la morale cristiana non è non dire bugie, parolacce, bestemmie ("quando ci vuole", diceva un mio parrocchiano), perdere la pazienza, saltare la messa... (i peccati solitamente confessati), ma comportarsi come Gesù nella vita di ogni giorno. La quarta è una preghiera con la quale si chiede a Gesù la forza di vivere come lui è vissuto. Età di lettura: da 13 anni.
Gesù incita a impadronirsi del Regno dei cieli con la violenza? Consiglia di gettare nel mare con una macina al collo chi scandalizza la fede dei piccoli? Pretende dai suoi seguaci una dedizione così esclusiva da indurli a odiare i propri genitori? Queste sono le conclusioni che si potrebbero trarre, a una lettura immediata, da alcune sue frasi riferite dagli evangelisti. Parole in grado di mettere in crisi anche i fedeli più convinti, lontane dall'immagine di umanità, mitezza e giustizia che credenti e non credenti da sempre associano alla "buona novella". Parole "dure" come pietre, o meglio "pietre di inciampo", secondo l'etimologia del termine greco skándalon. Davanti a esse si potrebbe reagire come quei discepoli che, sconvolti dall'idea di mangiare la carne di Cristo e bere il suo sangue, gli voltano le spalle e lo abbandonano. Il cardinale Gianfranco Ravasi in queste pagine ci sfida invece ad affrontare le zone d'ombra nascoste nelle pieghe dei quattro Vangeli, attraverso l'analisi di 140 passi problematici. Non si tratta solo di affermazioni sconcertanti, ma anche di incongruenze storiche, come quella contenuta nel brano di Luca che delinea una coincidenza cronologica tra la nascita di Cristo e un censimento eseguito quando in realtà Gesù doveva avere almeno dodici anni. Oppure clamorose contraddizioni tra i Vangeli, come le radicali differenze tra le genealogie messianiche proposte da Matteo e Luca.
Gli scritti dell'Antico Testamento, che possono essere considerati la "biblioteca nazionale dell'antico Israele", raccolgono tradizioni sulla creazione dell'universo, la vocazione di Abramo e la saggezza che appartiene al patrimonio comune del Vicino Oriente antico attraverso una pluralità di generi letterari: racconti, leggi, storie, novelle, poesie, preghiere, proverbi, riflessioni sull'attualità e sull'esistenza. Tuttavia, non vi è nulla di paragonabile all'epopea di Gilgamesh in Mesopotamia, né all'Iliade e all'Odissea in Grecia o all'Eneide di Virgilio. I racconti dell'Antico Testamento rifiutano la forma epica e il culto dell'eroe, privilegiando uno stile prosaico vicino a quello delle narrazioni popolari. Dal Pentateuco ai libri storici, dai testi poetici e sapienziali a quelli profetici, proprio questo sguardo originale e unico delle pagine bibliche fa della "biblioteca di Israele" un grande codice della cultura religiosa, spirituale, letteraria e artistica dell'Occidente. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.