
Nel passaggio dal movimento di Gesù alla Chiesa, il ruolo attivo delle donne negli spazi pubblici lentamente arretra. Esse tendono ad assumere nelle case una funzione subordinata e non vengono più considerate discepole itineranti, come nei racconti evangelici, ma aiutanti-inservienti del gruppo. Questi processi sono determinati dal fatto che le norme del vivere quotidiano su cui si reggono sia la casa sia l?assemblea pubblica vengono ad avere un peso determinante. Si consolida così una forma sociale prima inesistente, l?ekklêsia, che non può non assumere alcuni comportamenti «istituzionali» della cultura del tempo: riunioni formalizzate, tempi stabiliti, compiti e riti, direttive ed apparati cultuali, gerarchie sociali, onore pubblico maschile. La casa, non essendo più esposta agli effetti sconvolgenti di una leadership, ripristina le eterne logiche della domesticità che ribadiscono la differenza gerarchica tra uomini e donne.
Un prezioso commento alle Scritture, in prima edizione italiana, corredato da introduzioni e note di approfondimento. Il volume raccoglie per la prima volta in una traduzione italiana originale tutto quanto rimane dell'esegesi di Origene sul Libro del profeta Ezechiele, vale a dire 14 omelie nel latino di Girolamo e più di 200 frammenti greci di provenienza per lo più catenaria, molti dei quali tratti dal perduto commentario origeniano. Ogni omelia è preceduta da un'introduzione ed è puntualmente corredata da note di approfondimento. I frammenti corrispondenti alle omelie sono proposti in parallelo con il testo latino per evidenziarne somiglianze e differenze; per gli altri, sono segnalate in nota le frequenti affinità con il Commento a Ezechiele di Girolamo, che spesso ha attinto da Origene. L'introduzione generale presenta uno studio sui criteri di traduzione di Girolamo e un saggio sulla figura del profeta in Origene.
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Alla sua prima pubblicazione, nel 1982, questo volume apparve subito come l'opera estremamente originale e innovativa che con il passare del tempo avrebbe finito per diventare uno dei testi fondamentali di quel filone di studi - la critica letteraria applicata ai testi biblici - allora agli albori ma che tanto successo avrebbe conosciuto negli anni seguenti. Obiettivo dichiarato del suo Autore era portare avanti, da un lato, un'analisi attentissima e "anatomica" dei meccanismi letterari che rendono tanto potente il Quarto Vangelo sul piano retorico, utilizzando quelle che allora erano le conquiste più recenti della critica letteraria "secolare"; dall'altro un tentativo di riconciliare attraverso queste metodologie la dimensione storica del testo con la sua imprescindibile componente artistica. Recuperando la consapevolezza della dimensione letteraria del testo, Culpepper si proponeva di superare le insidie tanto di un "letteralismo superficiale" quanto di un approccio illuministico alla verità storica, nonché la conseguente dicotomia fra storia, intesa come racconto, e verità: adottando una mentalità il più possibile vicina a quella della comunità in cui il Vangelo si è sviluppato, è l'idea di Culpepper, il dualismo viene facilmente superato. Anatomia del quarto Vangelo si preoccupa quindi di analizzare Giovanni nella sua forma definitiva di racconto. In un discorso meticoloso, articolato e ben documentato sulle caratteristiche narratologiche del testo evangelico Culpepper passa in rassegna con rigore scientifico gli elementi costitutivi del racconto e l'impatto che essi hanno sul lettore: la figura del narratore, il tempo del racconto, la trama, i personaggi, il commento implicito e il lettore implicito sono presi in esame ed analizzati in altrettanti capitoli, costruendo così un trattato approfondito e onesto, informato e arricchito da metodologie che pur nate in contesto "secolare" si sono rivelate oltremodo utili anche per la comprensione del testo sacro.
Questo dizionario offre una visione d'insieme originale, che lo distingue dai numerosi strumenti biblici oggi a disposizione e lo colloca tra i sussidi più preziosi per il vasto pubblico. Nell'illustrare i principali concetti e temi-chiave della bibbia, l'autore offre tutti gli elementi essenziali per una sintesi di orientamento informativo e storico.letterario, esegetico spirituale in grado di aiutare a comprendere, interpretare e mediare la Scrittura nei suoi aspetti fondamentali. Le voci sono in genere esposte in modo breve e essenziale. ma sono presenti anche analisi più articolate per quelle più importanti dal punto di vista generale o specifico (peculiarità di alcuni libri biblici, centralità dei personaggi, rilevanza dei concetti, ecc.).
"Per chi vuole capire il libro della Genesi, non vi è ostacolo maggiore della fede religiosa così come la si intende in Occidente. Nell'ebraismo e nel cristianesimo si crede che molte cose scritte nella Genesi siano incomprensibili e che vada bene così. Ma si crede che vada bene così solo perché in questo libro sacro appare incomprensibile ciò che contrasta con le grandi religioni occidentali; e se lo si capisse, porrebbe troppi problemi ai fedeli." Per comprendere il prezioso messaggio della Bibbia occorre ampliare i nostri orizzonti. E quello che fa Igor Sibaldi che in questo libro traduce e narra in modo nuovo, e con estrema precisione, la storia della Genesi: le dinamiche della Creazione, come Mosè scoprì il suo Dio, i potenti rituali iniziatici che furono la costruzione dell'arca e il Diluvio. Ci svela così una sapienza antichissima che contiene intuizioni sorprendenti sulla psiche, sulla materia e sull'energetica, confermate dalla scienza più attuale.
Charles de Foucauld vive la virtù del nascondimento, a Nazaret prima e poi a Tamanrasset. La sua dedizione alle piccole cose, il desiderio di mettersi in gioco e di scoprirsi come “fratello universale”, la sua tensione al martirio e la realizzazione di questo stesso non emergono che lentamente, dal quotidiano stare all’ultimo posto, amando Dio e amando tutto ciò che Dio gli pone dinnanzi. Le meditazioni raccolte in questo libro, sulle pagine dei vangeli di Matteo, Marco e Luca, risalgono al biennio 1897-1898: anni in cui fratel Charles si pone davanti alla Parola di Dio in ricerca del senso delle tre virtù teologali: fede, speranza, carità. Qui l’attenzione è posta sulla carità, nel suo duplice manifestarsi, quale misericordia di risposta a Dio e misericordia verso l’uomo e tutte le creature. Ne viene una lettura illuminante, in cui quotidianamente, anche noi con fratel Charles, possiamo avvicinarci al mistero dell’amore di Dio e del prossimo.
Nel quinto secolo a.C., in Persia, gli Ebrei corsero il rischio di essere sterminati. Un decreto reale ne ordinava la distruzione, senza distinzione tra uomini, vecchi, donne e bambini. Il libro di Ester descrive il modo in cui questo pericolo fu evitato grazie al coraggio della regina Ester, alla saggezza di Mardocheo, suo parente, e all’unità del popolo ebraico. Il libro rivela anche l’azione di Dio che sommessamente, e a volte sorprendentemente, opera dietro le quinte per guidare gli eventi della vita di coloro che a lui si affidano.
Chi sei, veramente, quando nessuno ti sta guardando? Ester ha dovuto porsi questa domanda allorquando il suo popolo si trovò in pericolo. Si sarebbe fatta avanti e rischiato la sua vita? Si sa che le personalità sante si sviluppano quando si è sotto pressione. Questa guida allo studio del libro di Ester, con indicazioni per i conduttori e per i partecipanti a gruppi di studio, aiuterà il lettore a scoprire come affrontare le sfide di una cultura che ha rigettato Dio.
Questo libro percorre l'Antico e il Nuovo Testamento evidenziando la presenza e l'opera degli angeli, il loro intervento a favore degli uomini secondo le missioni che Dio di volta in volta affida loro.
La versione della Bibbia a cura di padre Sales è tra le migliori mai realizzate, sia per traduzione (dalla "Vulgata") che per note. Le note e le spiegazioni di un teologo del livello di padre Sales ci ricordano, contro i protestanti, che la Scrittura non è così chiara da poter essere interpretata da qualsiasi fedele. Sales difatti adotta magistralmente, e magistralmente assume, 1900 anni di tradizione cattolica, asciugandoli in un commento che ha dell'incredibile per il grado di perfetta comprensibilità che può vantare. Gli "Atti apostolici" in ogni pagina del loro racconto vedono giganteggiare due straordinarie figure: s. Pietro da una parte e s. Paolo dall'altra. S. Luca - autore del terzo vangelo, di cui gli atti sono la naturale prosecuzione - al fine di dimostrare che tra i due principi della fede esisteva una perfetta identità di vedute, si studia di esaltare sia l'uno che l'altro, riferendo alcuni miracoli da loro operati che hanno parecchi punti di rassomiglianza, e narrando i principali fatti della loro vita.
«Per me, anche dopo tanti anni di frequentazione del quarto Vangelo, molta parte di esso rimane enigmatica e perciò sono stato subito attratto dalle tue pagine che permettono di rileggere in maniera nuova questo vangelo denso di misteri. L'applicazione sistematica delle luci che provengono da una riflessione sulle caratteristiche del testo permette di riproporre interrogativi antichi in maniera nuova.» (dalla lettera di Carlo Maria Martini all'autore)