
Un viaggio, all'interno dei Salmi, con la guida discreta e sapiente di un profondo conoscitore. Dopo una breve sosta per uno sguardo d'insieme (Introduzione), si penetra nella regione poetica e spirituale dei salmi. Paesaggi noti lasciano spazio ad angoli segreti e scorci sorprendenti, colori accesi si alternano a colori smorzati: sono i ''colori'' dell'animo umano. Scrive Agostino: «non c'è sentimento dell'uomo che non sia rappresentato nei salmi come in uno specchio. Lo spirito santo ha messo qui, al vivo, tutti i dolori, i dubbi, le speranze, fino alle più confuse emozioni da cui l'animo degli uomini è agitato». Un viaggio appassionante. Umanissimo. GIANFRANCO RAVASI, arcivescovo, è Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. esperto biblista ed ebraista, è stato Prefetto della Biblioteca ambrosiana di Milano e docente di esegesi dell'antico testamento alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale.
Quattro percorsi per riscoprire la sfumatura squisitamente affettiva della relazione con Gesù. Il primo prende in esame la sua denominazione di «amico dei peccatori»: connivenza, complicità o cos'altro? Il secondo mostra come le dinamiche dell'eucaristia rendono i discepoli «non più servi ma amici». Nel terzo, dai testi della passione e risurrezione si risale al desiderio frustrato di compagnia di Gesù e alla ripresa dei rapporti a Pasqua. Il quarto s'interroga sul senso dell'attendere Gesù nella Parusia: cos'ha in serbo per i suoi amici?
Il volume segue il percorso storico dei quattro momenti in cui il Vangelo ha preso forma. Il primo è l'annuncio di Gesù di Nazaret, incentrato sul regno di Dio reso attuale nella sua dedizione agli emarginati morali e sociali. Il secondo è l'annuncio pasquale della prima comunità cristiana, incentrato sul Crocifisso Risuscitato. Il terzo sta nel passaggio da Israele ai confini del mondo. Il quarto esamina la transizione dal primo Vangelo orale ai vari vangeli scritti, canonici e apocrifi. Infine si precisa l'impatto del Vangelo sulla identità del cristiano, della chiesa e dell'uomo.
Nella Rivelazione ebraico-cristiana il tema della misericordia riveste un significato centrale: è il volto di Dio e insieme il volto dell'essere umano. A partire dalla misericordia del Padre che si rivela nella vita umana di Cristo - come sottolinea papa Francesco nella Bolla Misericordiae Voltus - noi comprendiamo il vero volto della misericordia. Seguendo il Vangelo di Luca in alcuni passi propri a questo evangelista, possiamo scoprire alcuni tratti della misericordia come si rivela a noi nell'esistenza di Gesù. È un sentiero interrotto che ora spetta a noi percorrere.
Per quest'opera di traduzione e commento al Cantico dei Cantici, l'autore si avvale di tutti i mezzi forniti dalla geografia, dalla storia, dalla lingua, dall'epoca, dai costumi...
Nel testo si analizza il discorso dell’apostolo Paolo sull’Aeròpago, dove Paolo è trascinato dai filosofi del suo tempo. L’intento è di far emergere l’attualità del suo messaggio, un messaggio che risponde ancora oggi alle eterne domande di ogni uomo e donna. D’altronde, il mondo odierno presenta le stesse caratteristiche del mondo di Paolo: in entrambi, l’essere umano appare soddisfatto delle proprie conquiste intellettuali e materiali, soprattutto sembra non ci sia più posto per un Dio creatore. Il punto centrale del discorso di Paolo è la risurrezione di Cristo, ed è appunto la risurrezione a mettere in crisi sia i sapienti di Atene, sia i sapienti della moderna scienza.
L'AUTORE
Rocco Quaglia, psicologo e psicoterapeuta, è professore ordinario di Psicologia dinamica all’Università degli Studi di Torino. Fra i suoi interessi compare lo studio per il testo biblico considerato da un punto di vista psicologico. In tale ambito le sue ultime pubblicazioni sono: Gli incontri di Gesù (2006); Dalla parte della Bibbia. La risposta di uno psicologo cristiano a un matematico impertinente (2011); Il Mistero di un volto. L’uomo della Sindone e il significato del dolore (2015). Con le Paoline ha pubblicato: Le «piccole donne» dei Vangeli (2014); Vivere la benevolenza (2015).
Nella raccolta antologica Le Beatitudini nel commento dei Padri Latini ritroviamo diversi maestri che con la loro passione e la loro sapienza accompagnano il credente nel tradurre la Parola nella propria vita: Ilario di Poitiers, Ambrogio, Cromazio di Aquileia, Girolamo, Agostino, Cassiano, Leone Magno, Cesario di Arles e Beda il Venerabile. Dopo una introduzione sostanziosa che dà le chiavi di lettura del linguaggio dei Padri e dei loro testi, si entra nella parte antologica tratta dalle loro opere - trattati spirituali, sermoni o commenti ai Vangeli di Matteo e Luca: brani talvolta brevi, ma densi di contenuto. Il testo, come tutti quelli della collana arricchito da indici scritturistico, dei nomi e analitico, è pensato non solo per gli studiosi di patristica e di esegesi biblica ma anche per religiosi e laici che intendano lasciarsi guidare da una riflessione approfondita sulla parola di Dio e "riscoprire" cosa significhi essere cristiani.
Questo volume è nato nel contesto dell’anno paolino (2008-2009) e può essere considerato come un frutto delle riflessioni svolte dall’autore in quel periodo di tempo.
A motivo dei rapporti intercorsi tra l’apostolo Paolo e la comunità cristiana di Filippi la lettera presa qui in esame possiede caratteristiche che la rendono unica nel suo genere. In essa si intrecciano in modo spontaneo ed elegante notizie strettamente personali e pensieri altamente teologici: un intreccio che offre la possibilità di metterci facilmente in sintonia con ciò che l’Apostolo intende comunicare ai suoi carissimi figli spirituali e con quella che traspare, anche in queste pagine, come la caratteristica principale del testo: una gioia non convenzionale e tanto meno superficiale, ma autentica e vera, che sgorga da relazioni umane sane e dense, oltre che dalla condivisione dell’unica fede in Cristo Gesù, nostro Signore.
Carlo Ghidelli è nato a Offanengo (CR) nel 1934. È laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e licenziato presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma. È stato docente di Sacra Scrittura nel Seminario Teologico di Crema-Lodi e presso la Facoltà Teologica Interregionale di Milano. È stato Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana e Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Arcivescovo emerito di Lanciano-Ortona, tra le sue pubblicazioni figurano commenti al Vangelo di Luca (Edizioni San Paolo) e agli Atti degli Apostoli (Marietti), meditazioni su testi trinitari di san Paolo (Edizioni San Paolo), alcune riflessioni sulla spiritualità coniugale e familiare, raccolte in tre volumi (Elle Di Ci), Vangelo e Vita universitaria (Studium), Parole come pane. La voce di Geremia profeta (Studium) e altre opere, per lo più di carattere biblico.
Qoèlet, Salomone secondo un'antica tradizione, figlio di Davide, Re di Gerusalemme, amante della regina di Saba, autore di uno dei libri più misteriosi della Bibbia, racconta il dialogo tra gli uomini e Dio sulle radici dell'odio, della violenza, della guerra. Il confronto - a tratti struggente, a tratti crudele - è una meditazione di forza e speranza sul mistero del male, sulle fatiche degli uomini e di Dio per separarsene, sulla necessità di un'alleanza per sconfiggerlo. Il male sta prima di Dio? E Dio è una rivolta contro l'autodistruzione che è il male? Un'alleanza fra l'energia creativa degli uomini e quella di Dio potrà, un giorno, far arretrare il male e renderlo periferico?
Interpretazione nuova e suggestiva del Vangelo di Giovanni, caratterizzata da un tratto mistico e spirituale. Come negli altri suoi commenti Grun riesce a dare voce a un messaggio universale, in parole semplici e toccanti.