
L'autore racconta «a modo suo» alcuni famosi episodi biblici, dal punto di vista di uno dei personaggi (spesso un personaggio "minore") di ciascuna storia . Riletti con la lente dell'umorismo e della provocazione, anche i testi più noti della scrittura mostrano la loro perenne attualità e si prestano a meditazioni non superficiali. Bertolino - attore ed esperto in comunicazione - propone anche alcuni consigli pratici per parlare in pubblico con scioltezza e senza farsi prendere dal panico; suddivisi per temi, sono arricchiti da simpatici aneddoti raccolti dall'autore in quasi trent'anni di esperienza. I disegni incisivi e pungenti di Gianni Chiostri fanno da perfetto contrappunto all'ironia di Bertolino. La prefazione è di don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Gli ultimi trent’anni hanno visto il rifiorire dell’interesse sulla figura storica di Gesù, con la partecipazione di grandi personalità di livello internazionale, di provenienza prevalentemente americana e inglese, e l’utilizzo di nuove metodologie di ricerca. Il riconoscimento della giudaicità di Gesù ha rappresentato il principio ispiratore della cosiddetta Third Quest, sebbene questo dato abbia poi condotto a risultati divergenti, talvolta tra loro assolutamente inconciliabili. Nel libro si presenta un quadro sintetico degli sviluppi più recenti sull’argomento, ponendo in evidenza le variabili interpretative che hanno determinato le diverse ricostruzioni storiche e come esse siano collegate ai vari contesti accademici e culturali nei quali hanno avuto origine. Si propongono inoltre alcune nuove prospettive di indagine, legate soprattutto alla migliore definizione della particolare forma di giudaismo alla quale sia Gesù che i suoi primi seguaci appartenevano.
Quello di Ernest Best è un approfondito commentario critico alla Seconda lettera ai Corinzi, testo ricco e complesso, ormai comunemente considerato un insieme di epistole composte da Paolo di Tarso in periodi diversi.
Difendendo il proprio operato, le proprie intenzioni e il proprio ruolo all’interno della comunità cristiana da lui stesso fondata, Paolo vi distingue polemicamente i veri apostoli dai falsi: i primi sono semplici annunciatori del Vangelo e predicatori di Gesù Cristo laddove i secondi mettono in luce la propria personalità fino a suscitare nei fedeli forme di acritica venerazione che fanno della chiesa un gregge retto da capi autoritari e tirannici.
In questo, così come in altri elementi, il testo paolino continua a rivelare per Best la sua attualità.
«Le numerose occasioni di incontro pastorale con i sacerdoti e con le comunità della diocesi - parrocchie, associazioni e movimenti - mi hanno condotto a presentare alcuni aspetti delle origini cristiane, con particolare riferimento all'opera di evangelizzazione dei primi tempi e al suo rapporto con le istanze dell'oggi, in vista di trarre da essi opportune indicazioni pastorali» (dalla Presentazione).
I testi proposti dell'arcivescovo di Firenze si trovano tra loro legati da questa duplice ottica: da una parte quella dei tempi fondanti ed esemplari delle origini e dall'altra quella della missione evangelizzatrice in quanto elemento costitutivo della natura della Chiesa, ieri e oggi. L'insieme costituisce un utile contributo per quanti vogliano misurare il proprio slancio missionario con i caratteri irrinunciabili che esso deve sempre conservare per porsi in continuità coi tempi che la Scrittura consegna come normativi per la fede di sempre.
Sommario
Prefazione. I. ATTI DEGLI APOSTOLI: ELEMENTI PER UNA INTRODUZIONE. 1. Il posto di Paolo negli Atti degli Apostoli. 2. Autore, data e luogo di composizione di Luca e Atti. 3. Tema e scopo di Luca-Atti. 4. La struttura degli Atti nel complesso dell'opera lucana. 5. Per concludere. II. ANNUNCIO DEL VANGELO E INCULTURAZIONE DELLA FEDE SECONDO GLI ATTI DEGLI APOSTOLI. 1. La scelta missionaria come "conversione pastorale" della Chiesa italiana: motivazioni e modalità. Il contenuto dell'annuncio: Gesù, la sua vicenda storica e il valore salvifico della sua persona. 3. Le forme dell'annuncio. 4. Le modalità della missione. 5. Prospettive per l'oggi. III. LA FIGURA DI SAN PAOLO NEL LIBRO DEGLI ATTI: IL CONVERTITO CHIAMATO, L?EVANGELIZZATORE FONDATORE DI CHIESE, IL TESTIMONE PERSEGUITATO. 0. Premessa. 1. Paolo, il convertito-chiamato. 2. Paolo, il missionario fondatore di Chiese. 3. Paolo, il testimone perseguitato. IV. SAN PAOLO MISSIONARIO E LA MISSIONE DELLA CHIESA OGGI. UNA LETTURA DI 1Ts 1,2-3,13. 1. Protagonisti della missione. 2. Il ringraziamento per l'opera di Dio. 3. Le modalità dell'evangelizzazione. 4. La predicazione del Vangelo nei suoi annunciatori. 5. L'accoglienza del Vangelo nei destinatari dell'annuncio. 6. Preoccupazioni attuali. V. AQUILA E PRISCILLA: LA FAMIGLIA EVANGELIZZA QUANDO APRE IL CUORE E LA CASA. VI. "NESSUNO TRA LORO ERA BISOGNOSO" (At 4,34). 1. I sommari nella narrazione degli Atti. 2. La catena dei sommari e le loro connessioni. 3. I quattro pilastri della vita dei credenti: il sommario di At 2,42-27. 4. L'insegnamento degli apostoli. 5. La comunione. 6. La frazione del pane e le preghiere. 7. La dinamica della vita cristiana, il ruolo degli apostoli, il rapporto con l'ambiente, la proiezione missionaria. 8. «Nessuno infatti tra loro era bisognoso» (At 4,34).
Note sull'autore
GIUSEPPE BETORI, arcivescovo di Firenze dal 2008, è nato a Foligno nel 1947. Ordinato sacerdote nel 1970, dopo il dottorato al Pontificio Istituto Biblico si è dedicato alla catechesi. Nominato vescovo nel 2001, è stato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana dal 2001 al 2008. Presso le EDB ha pubblicato Affidati alla parola. Ricerche sull'Opera di Luca - Supplementi alla Rivista Biblica n. 41 (2003), Nati col sole. Meditazioni per i giovani (2009) e L'annuncio della fede ai giovani (2009).
Il volume raccoglie una serie di studi elaborati nel periodo 1984-2002, che presentano una diversità di approcci (rassegna, introduzioni, saggi teologici ed esegetici) e una molteplice attenzione alle dimensioni (storiografica, letteraria e teologica) dell’opera dell’apostolo Luca. La pubblicazione non costituisce soltanto un doveroso omaggio al lavoro, alla competenza e alla passione dell’autore e un riconoscimento del contributo da lui dato all’esegesi italiana, ma anche l’occasione per una significativa rivisitazione e un approfondimento dell’opera lucana.
Note sull’autore
Giuseppe Betori (Foligno PG 1947) ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico, dove ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura. È autore di numerosi saggi sull’opera lucana e su temi di ermeneutica biblica, catechetica e pastorale. È stato docente di introduzione biblica e di esegesi neotestamentaria all’Istituto Teologico di Assisi, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale e quindi sottosegretario della Conferenza episcopale italiana (CEI). Ha curato la pubblicazione di vari volumi del catechismo della CEI, l’organizzazione del Convegno ecclesiale di Palermo (1995), l’avvio del “Progetto culturale”, la preparazione della XV Giornata mondiale della gioventù a Roma (2000). Dal 2001 è vescovo titolare di Falerone e segretario generale della CEI.
In queste riflessioni spirituali sui racconti di passione l'arcivescovo di Firenze scandisce le varie tappe dei racconti di passione inserendo in filigrana al testo evangelico il contributo dell'esegesi storico-critica. In questa trama appaiono spunti essenziali di taglio teologico e spirituale, perché quelle pagine sono destinate a proporre significati che coinvolgono il lettore provocando una sua scelta esistenziale. Gli scritti evangelici sono un «grande codice» della nostra cultura occidentale. Senza di essi sarebbe indecifrabile un'immensa porzione delle opere artistiche letterarie, musicali. Per questo conoscere quelle pagine è necessario anche a chi ha lasciato alle spalle la sua matrice cristiana.
La sofferenza alla luce del Vangelo.
«Il 9 dicembre 2019, papa Francesco ha ricevuto in udienza il Seminario Regionale di Bologna, che celebrava i suoi cent'anni. Il Papa, dopo aver salutato i presenti e ringraziato il cardinale Zuppi per il suo discorso, ha voluto ricordare monsignor Bettazzi, "quasi coetaneo del Seminario". In realtà, sono nato nel 1923, ed ero stato alunno di quel seminario dal 1938 al 1942, insegnante dal 1950 al 1963. Ho approfittato dell'incontro per offrire al Santo Padre una copia del mio ultimo libro Il mio concilio Vaticano II, essendo rimasto io l'ultimo Padre conciliare italiano vivente. Un vescovo importante del Vaticano ha commentato con una battuta sorridente: "Sarà una delle sue solite eresie!". L'ho presa bene, pensando che la parola "eresia" originariamente, dal greco, significa "scelta, preferenza"».
Il tempo di Quaresima costituisce un'occasione favorevole a un ascolto più pacato, disteso e anche continuativo della parola di Dio. Ecco uno strumento accessibile a tutti per favorire l'avvicinamento alla pratica della lectio divina, una sorta di "iniziazione" alla frequentazione della Parola. Sono qui proposti trenta passi tratti dal Vangelo di Matteo che ci conducono all'incontro con il volto di Cristo, così che anche noi, resi liberi dalla Parola che è via, verità e vita, impariamo a fare continuamente della nostra vita un servizio d'amore.
Si è detto che il Vangelo di Giovanni sia nello stesso tempo il vangelo più ebraico e più anti-ebraico di tutti i vangeli. Questo doppio aspetto si riflette anche nel presente libro. Il volume prende avvio dall'osservazione che l'anno liturgico ebraico ha un ruolo determinante per la struttura del quarto vangelo. Gesù si reca in pellegrinaggio a Gerusalemme per le grandi feste e si incontra in questa città con i rappresentanti del suo popolo. I tempi sacri (le feste e il Sabato) e i luoghi sacri (il Tempio e la Sinagoga) hanno un posto importante in questo Vangelo. Lo stesso vale per la Sacra Scrittura di Israele, con le sue parti: Torah, Profeti e Scritti Sacri. I grandi personaggi della storia di Israele si riflettono nel quarto vangelo: Abramo, i Patriarchi e Mosè. La cristologia di Giovanni si sviluppa facendo ricorso alle figure del Servo di Dio, del Figlio dell'Uomo e del Messia. La salvezza portata da Gesù è prefigurata nel Pane dal Cielo. Altri temi come quelli del Popolo di Dio, il Pastore, lo Spirito, la testimonianza o l'Ora escatologica sono assunti nel vangelo di Giovanni dall'eredità ebraica. Forse è proprio a causa della vicinanza tra il cristianesimo giovanneo e l'ebraismo del suo tempo, che si trova riflesso nel quarto vangelo un conflitto tra la comunità cristiana, prefigurata da Gesù, e la Sinagoga con i suoi capi. Il presente studio cerca di indicarne le cause e di mostrare vie per superare un antigiudaismo che potrebbe basarsi sul quarto Vangelo.
Descrizione dell'opera
L'autore, tra i più importanti studiosi viventi degli scritti giovannei, sviluppa la spiegazione delle tre Lettere di Giovanni su quattro livelli: 1) il testo viene presentato pericope per pericope in una traduzione propria; 2) le idee portanti e gli elementi letterari della pericope sono subito messi in evidenza; 3) l'indagine procede in maniera analitica versetto per versetto; 4) le implicazioni che il contenuto teologico della pericope ha per la fede e per la vita ecclesiale di oggi vengono opportunamente sottolineate.
La versione italiana del commentario, nato in lingua tedesca, è arricchita da un capitolo finale di bibliografia aggiornata, che include anche i titoli più recenti.
Sommario
Prefazione all'edizione tedesca. Prefazione all'edizione italiana. I. La Prima lettera di Giovanni. Introduzione. 1. Carattere letterario e unitarietà. 2. Struttura. 3. Rapporti col Vangelo di Giovanni. 4. Gli oppositori. 5. I destinatari. 6. Carattere teologico. 7. Autore. 8. Epoca e luogo di composizione. Traduzione e commento. L'introduzione della lettera: proposito e contenuto dello scritto (1,1-4). Excursus: il «noi» nel prologo della Prima lettera di Giovanni. 1. Prima serie di criteri per la comunione con Dio e per la vita (1,5-2,27). 2. Seconda serie di criteri per la comunione con Dio e per la vita (2,28-4,6). 3. Terza serie di criteri per la comunione con Dio e per la vita (4,7-5,13). La chiusura della lettera: esortazioni e riassunto finali (5,14-21). II. La Seconda lettera di Giovanni. Introduzione. 1. Carattere e forma letteraria. 2. Occasione e fine. 3. Attestazione e ricezione. Traduzione e commento. III. La Terza lettera di Giovanni. Introduzione. 1. Carattere e forma letteraria. 2. Occasione e fine. 3. Attestazione e ricezione. Traduzione e commento. Abbreviazioni e sigle dell'edizione italiana. Bibliografia. Indice dei passi. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Johannes Beutlersj (Amburgo 1933), entrato nella Compagnia di Gesù nel 1954 e ordinato sacerdote nel 1963, è stato professore di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico (Roma), dopo aver insegnato all'Istituto di filosofia e teologia Sankt Georgen (Francoforte sul Meno) e alla Pontificia Università Gregoriana, di cui è stato vice rettore dal 1998 al 2000. Tra i massimi studiosi degli scritti giovannei, fra le sue pubblicazioni sull'argomento ricordiamo: Martyria (1972), Habt keine Angst - Gv 14 (1984), Studien zu den johanneischen Schriften (1998), L'ebraismo e gli ebrei nel Vangelo di Giovanni (2007).