
Questo studio si propone di offrire una lettura approfondita della figura di Ester, protagonista dell'omonimo libro biblico, non solo come personaggio storico e letterario, ma come una figura simbolica, capace di incarnare diversi valori come il coraggio e la determinazione, la fede, l'intelligenza e la saggezza, in particolare l'audacia di una donna che è stata capace di cambiare il destino di un intero popolo. Il testo, dunque, esplora il modo in cui Ester, attraverso le sue azioni e le sue scelte, diventa un'eroina che porta alla liberazione del popolo ebraico e, allo stesso tempo, un esempio di virtù per il lettore di ogni epoca.
Maddalena e Pietro: due testimoni dell’amore del Signore che nella fragilità hanno scoperto la strada della rinascita. Il peccato di Maddalena è lavato via dalle sue lacrime dinanzi al sepolcro vuoto; il tradimento di Pietro si sbriciola nel pentimento lasciando sgorgare una fede così forte da sostenere l’edificazione della chiesa intera. In un dialogo serrato e coinvolgente, Ermes Ronchi e Paolo Curtaz ci accompagnano accanto a Maddalena e Pietro per mostrarci che, anche se «ciò che è storto non può essere raddrizzato», proprio nelle pieghe delle nostre imperfezioni sta l’impronta che ognuno lascia nella storia nel mondo.
L'autore arricchisce il popolo di Dio di una nuova introduzione alla Bibbia.
Dopo uno sguardo d'insieme sulla rivelazione, l'ispirazione e l'interpretazione, vengono presentati i singoli libri della Sacra Scrittura , con il commento ai testi più significativi per una più chiara lettura e un maggior approfondimento.
La profondità, ricchezza e completezza dei saggi raccolti in questo volume riflettono pienamente la complessità e le sfide di fronte alle quali oggi ci troviamo, e senza mai limitarsi soltanto all'analisi e alla denuncia, essi propongono anche forme concrete tese alla costruzione di un nuovo ethos della cultura politica. Stefano Zamagni, discutendo del 'bene comune' in economia, mette a fuoco con grande chiarezza la tendenza ad emarginare, nella prassi quotidiana non meno che nella teoria, il principio della 'società fraterna'; l'unico a motivare adeguatamente - più della libertà e della giustizia - la creatività sociale e la responsabilità civile delle persone.
DIO O CESARE di François Vouga.
Il clima politico dell’Impero romano nel I secolo non manca di somiglianze con quello della nostra società. Globalizzazione e dominio dell’economia vi si esprimono con tratti premonitori. In nome del rispetto delle persone e della loro diversità, il Nuovo Testamento cerca di rivalorizzare l’autorità politica. Le provocazioni che ci vengono dalle pagine bibliche sono di un’attualità evidente,se solo si fa in modo di metterne in risalto i principali orientamenti. È a questo compito che si consacra François Vouga in questo saggio vigoroso che mette in evidenza i passaggi suggestivi dell’Apocalisse di san Giovanni e della lettera ai Romani. Stimolando al dialogo autori diversi tra loro quali Calvino, Montesquieu, Rousseau, Stiglitz o Pasolini, François Vouga mette in risalto una politica del Nuovo Testamento che fonda una società aperta, nella quale la libertà si vede garantita da un rapporto originale con Dio e con le ideologie. Il cristianesimo vi emerge come “il motore attivo” di una responsabilità politica al di fuori di ogni deriva tirannica.
DESTINATARI
Un saggio per un pubblico sufficientemente colto,ma di largo interesse per le tematiche trattate.
AUTORE
François Vouga, è professore di NuovoTestamento alla facoltà di teologia Bethel di Bielefeld (Germania). Autore di numerosi saggie lavori su Paolo e le origini del cristianesimo,ha recentemente pubblicato Moi Paul!,Bayard/Labor et Fides 2005 (Io Paolo. Le mieconfessioni,Paoline,2008),e Evangile et vie quotidienne, Labor et Fides 2006.
Questo lavoro parla dell'amore di Dio per gli uomini. Le meditazioni sono fatte alla luce della rivelazione che Cristo ha fatto di Dio, Padre suo e nostro. Esse attingono a piene mani proprio a quella rivelazione che trova il suo compimento, e raggiunge il suo fulgore nella persona del Verbo, Dio fatto carne, che viene ad illuminare e a completare gli eventi e le figure dell'Antico Testamento e a dare senso alla nostra esistenza di redenti. Dipinti, poesie e preghiere degli stessi autori arricchiscono le riflessioni bibliche.
Riportare Giovanni sulla terra: è quanto si cerca di fare con questo libro, invitando il lettore a entrare in un testo nato per alcune comunità rimaste fedeli alla tradizione del discepolo che Gesù amava, voluto dalla chiesa per tutti i credenti e riconosciuto come patrimonio universale dalla successiva storia del pensiero. Come ogni altro strumento simile, anche questa Guida al vangelo di Giovanni persegue una ben precisa finalità: essere in qualche modo utile a entrare nel testo del quarto vangelo rispettandone l'originalità e riconoscendone il carattere teologico. Entrare nel quarto vangelo significa anche familiarizzare con studiosi che, sia pure molto diversi tra loro per estrazione culturale e per formazione scientifica, hanno intessuto intorno a questo scritto una trama investigativa fatta di questioni e di problemi, di ricerca e di tentativi di soluzione. Depositato nell'alveo della tradizione come lievito che fa fermentare la massa, il vangelo di Giovanni continua del resto a interpellare tutti quelli che, pur non avendo visto, vogliono credere. Un vangelo che, da quasi duemila anni, non finisce di appassionare gli studiosi per la sua problematicità e di interpellare i credenti con la sua intensità.
"Dio nessuno lo ha mai visto" è un versetto del vangelo di Giovanni (1,18) che parla di un'esperienza universale. Chi infatti potrebbe affermare di aver visto Dio? Dove quindi se ne può fare esperienza in modo da poter dire: è lì. L'evangelista Giovanni non ha dubbi: "proprio il Figlio, lui lo ha rivelato". Nella vicenda storica concreta di Gesù si può vedere Dio all'opera, così come egli veramente è, oltre ogni immaginazione dell'uomo, oltre ogni suo travisamento. Perché è facile attribuire a Dio quelle cose sono pure proiezioni dei desideri o delle paure o dei pensieri umani. E la caratteristica distintiva della manifestazione di Dio è la carità. Tutta la vita di Gesù, i suoi incontri, le sue parole, i suoi gesti, le sue scelte, sino a quella finale della morte in croce irradiano la carità e dicono: Dio in se stesso è così; non si deve immaginare nient'altro a proposito di lui, nessun'altra intenzione che quella dell'amore. Attraverso questo angolo di interpretazione il noto biblista Bruno Maggioni rilegge il vangelo di Giovanni e le sue lettere, mostrando, con i toni chiari e suggestivi di cui è capace, come Dio possa essere visto in ogni gesto concreto e semplice che l'amore degli uomini esprime. In questo sta l'originalità del cristianesimo e insieme la sua valenza universale: si tratta infatti di un linguaggio a tutti accessibile.
Sesto di otto volumi per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale e familiare.
Il viaggio di Israele dall'Egitto alla Terra Promessa è un momento chiave nella Bibbia. In questo lungo viaggio Dio manifesterà la Sua grazia, la Sua provvidenza, ma anche la Sua giustizia. In questo periodo pieno di sfide e difficoltà il popolo di Dio imparerà molte importanti lezioni valide anche per noi oggi. In questo volume potrai scoprire: La grazia, la provvidenza e la santità di Dio; L'importanza dell'adorazione; L'esercizio della fede per conseguire vittorie e benedizioni; Il servizio e la consacrazione a Dio; La libertà dal peccato; La leadership; La sovranità di Dio e la nostra ubbidienza.

