
«Non avete detto di me cose rette». Quante volte abbiamo letto questo deciso rimprovero rivolto da Dio agli amici di Giobbe... Ma talora questa frase ha il potere di suscitare in noi un piccolo terremoto. Afferma che gli amici, nel tentativo di giustificare Dio davanti alle sventure vissute, ne rappresentano un volto non rispondente alla realtà. Si denuncia, pertanto, un evidente contrasto tra due volti di Dio: quello immaginato dagli uomini e quello vero che Dio stesso ha deciso di rivelare. Il libro intende smascherare alcune errate rappresentazioni del volto di Dio presenti nella Sacra Scrittura, in modo da far emergere la vera identità del Dio biblico.
Il libro propone meditazioni vissute con giovani educatori: pagine preziose per radicare sempre più la vita cristiana e il servizio educativo nella Parola. il Vangelo di Matteo, che ha avuto un ruolo centrale nell'antica tradizione cristiana, ha il suo punto focale nella figura di Gesù Cristo che rende possibile e presente il regno di Dio tra gli uomini. "Dove due o tre. . . " ben riassume il desiderio di formarsi alla scuola della Parola, per realizzare una Chiesa di comunione e fraternità.
Dove abita la Sapienza? «Solo Dio ne conosce la via, lui solo sa dove si trovi»,sembra rispondere Giobbe (28,23),la cui esperienza tuttavia,delinea, uno dei luoghi di incontro con la Sapienza del Cielo. All’uomo in ricerca, il cosiddetto Pentateuco sapienziale addita cinque spazi privilegiati di confronto e di dialogo con la sapienza che viene da Dio: la strada (Proverbi), il giaciglio del dolore (Giobbe), la cattedra dei maestri (Qoèlet), la tradizione degli antichi (Siracide) e la porta di casa (Sapienza). Cinque luoghi che conducono a una sesta dimora:quella dove l’amore sponsale (Cantico dei Cantici) trasforma la ricerca in esperienza e l’incontro in un momento di intimità e di comunione.
AUTORE Sebastiano Pintoè nato a San Vito dei Normanni (Br) nel 1973. Ha conseguito la licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, il Dottorato in Teologia con Specializzazione Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana e la Laurea in Sociologia presso l’Università degli Studi di Lecce. È docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica Pugliese presso l’Istituto Teologico Pugliese (Molfetta) e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Brindisi.Direttore della rivista teologica Parola e Storia, è autore dei volumi: Ascolta Figlio. Autorità e Antropologia nell’insegnamento di Proverbi 1-9,Città Nuova,Roma 2006;“Saremo anche noi come tutti i popoli”. La nascita della monarchia (1Sam 8–11) e il ritorno dall’esilio (Esdra) riletti in chiave biblico-sociologica, San Paolo,Cinisello B.(Mi) 2007.
Una fedele lettrice della Bibbia ne incontra due figure tra le più note, Noè e Giuda: il risultato è un libro che ci conduce a riscoprire quanto abbiano da dirci ancora i due popolarissimi personaggi della Scrittura. La storia di Noè, di grande potenza immaginifica con quell'arca carica di animali sballottata dalla furia del diluvio, rivela tutta la sua realistica urgenza in questo nostro tempo in cui la grande potenza tecnologica mette l'uomo in condizione, come mai prima, di distruggere la terra. E il tradimento di Giuda, da parte sua, ci interroga sulla perdizione massima - tradire un amico, tradire Dio - e sulla sua terribile soluzione. Pur nella diversità di contesto narrativo, queste storie ci sembrano parlare entrambe di un destino di colpa e di tragica maledizione, di un collasso della speranza. E invece Teresa Bartolomei fa dei due protagonisti delle 'figure in cammino' verso la luce della Parola, capovolgendo la loro sorte e convertendo il nostro sguardo. La teologia della maledizione del diluvio viene confutata - Dio non punisce - e rovesciata nella teologia dell'ecocidio, vera e propria teologia della seconda creazione. L'uomo ha distrutto il suo ambiente, la casa che gli era stata donata, ma Dio gli propone una nuova forma di convivenza, che passa dal coinvolgimento attivo dell'uomo. Davanti alla minaccia di un ecocidio fatto di alterazioni climatiche, consumo dissennato delle risorse naturali, riduzione della diversità biologica, Dio propone a Noè e a tutti noi di salvare la vita del pianeta costruendo nuovi habitat, nuove arche, nuovi modelli di vita individuale e collettiva. Allo stesso modo, Giuda ci viene restituito come 'figura' - cioè come luogo teologico di rivelazione - di ogni uomo che consegna Dio scambiandolo per una manciata d'argento, di godimento, di vanità, di dominio. Figura della condizione umana prima di essere redenta da quell'unico uomo che non tradisce, che non consegnerà mai Dio al male, ma che si lascia anzi consegnare al suo posto: Gesù Cristo. Una lettura vertiginosa del testo biblico, che ce lo svela come una straordinaria scuola di umanità, un viaggio nel cuore dell'essere umano nel suo dialogo con Dio.
In questo volume Luis Alonso Schökel - noto per la grande capacità che dimostra nell'esposizione letteraria e poetica del testo biblico - illustra i capitoli della Genesi che trattano dell'incontro fra persone raggruppandoli sotto tre figure salienti: Abramo, Giacobbe e Giuseppe. Di ciascuna pericope si fornisce una breve presentazione, una traduzione peculiare e integrale, brevi note di commento alla traduzione e riflessioni sulle risonanze del tema. Opera di un grande specialista e sperimentato comunicatore, il volume è accessibile a chiunque sia interessato alla pregnanza della letteratura biblica.
Questo volume risponde a dodici domande sulla Bibbia: Dov'è nascosta l'Arca dell'Alleanza? - Sansone ci è presentato come un cattivo esempio? - Chi fu la prima regina d'Israele? - Perché Davide ballò nudo davanti all'Arca? - Perché Ezechiele dovette mangiare un libro? - C'è un vangelo nascosto nel Nuovo Testamento? - Gesù era sposato? - Perché Giovanni non parla degli esorcismi di Gesù? - Chi era Barabba? - Come avvenne la sepoltura di Gesù? - Perché Pietro e Paolo litigarono? - Ci fu un apostolo donna? Il libro offre ai lettori, in forma semplice e gradevole, i risultati dei più recenti studi cattolici che possono costituire una valido aiuto nella lettura del testo sacro.
Il racconto della Torah si apre con la narrazione di un omicidio, segno della violenza ontologica radicata nell'uomo. Caino e Abele hanno il compito di rappresentare ciò che vi è di più universale nella natura umana. L'Autore mostra come alcune tradizioni interpretative abbiano favorito una lettura tipologica e ideologica in cui i due fratelli sarebbero la prefigurazione di un antagonismo eterno tra ebraismo e cristianesimo. Ma un'attenta analisi di altre tradizioni esegetiche rivela come il racconto della Genesi sia più complesso di quanto sembri e sia imperniato su un dialogo tra i due fratelli abbozzato dal primo, neppure tentato dal secondo. Abele, che tutti aspiriamo a incarnare, è anche colui che non si è mai interessato di suo fratello. La domanda del dialogo deve essere posta all'Abele che è in noi, perché è lui che, nonostante le sue presunte virtù, non rivolge uno sguardo a suo fratello. L'impellente interrogativo «Dov'è Caino, tuo fratello?» può, quindi, riassumere lo spirito del percorso che qui si propone, provando a far dialogare due tradizioni esegetiche, ognuna delle quali ambisce ad essere la discendenza di Abele.
Una equipe di studiosi guidati da due teologi (Ghiberti e Casale) esplora l'enigma e il mistero della Sindone sotto il profilo Biblico, religioso e teologico. Una equipe di studiosi guidati da due teologi - dal biblista giuseppe ghiberti e dal teologo torinese umberto casale - esplora l'enigma e il mistero della sindone sotto il profilo biblico, storico, scientifico, religioso e teologico. Perche`riaprire un dossier s ul caso sindone?" che senso ha farlo proprio oggi, quando prestigiosi rappresentanti del mondo scientifico l'hanno dic hiarato definitivamente chiuso? L'indagine che si sv olge in questo libro lascia al lettore la risposta. D'altro canto la delicatezza del tema impone che si affrontino senza falsi pudori i punti piu`scottanti dell'attuale disputa s indonologica. E i nove autori, esponenti del mondo accademico italiano, aiutano a costruire un percorso multidisciplinare serio e rigoroso che spazia dall'esegesi biblica alle tec nologie informatiche, dalla storia alla chimica, dalla botanica alla medicina legale, dalla cristologia alla fisica del carbonio. Al termine de l percorso spettera al lettore tirare le somme e decidere se bisogna davvero mettere la parola "fine" a questa vicenda. "
Il testo propone un approccio di lectio divina sul Vangelo di Marco, scrutando l'aspetto "taumaturgico" della vita di Gesù.
Già il titolo di questo volume può sembrare provocatorio: non c'è stata forse prima la creazione e poi il peccato? Sì, certamente, se si allude alla creazione dei nostri progenitori nel paradiso terrestre, ma è pur vero che in conseguenza del loro peccato è avvenuta una nuova creazione che ha posto nell'esistenza una miriade di esseri umani, non tutti discendenti fisicamente da Adamo. Questo asserto, che verrà ampiamente dimostrato, trova la sua radice nell'aver segmentato i primi undici capitoli della Genesi in tre parti, nella consapevolezza che essi richiedono approcci interpretativi diversi. La storia dell'uomo, posto originariamente in una condizione assai diversa da quella attuale, trova il suo esplicito inizio solo in Gen 2,4b-3. Invece, Gen 1-2,4a non va a costituire, come per lo più è stato affermato, il primo racconto della creazione, bensì un prologo all'intera Scrittura. I restanti capitoli 4-11 raccontano, infine, episodi dell'umanità primitiva, nella discendenza diretta di Adamo.

