
La preghiera dei salmi rende accessibile a tutti quel rapporto intimo con Dio che solo può donarci pace e gioia. Chiunque può immedesimarsi con le parole dei salmi: voce di un’esperienza antica che parla direttamente al nostro cuore, rifugio dove si trova l’aiuto, fonte di salvezza, tesoro di fiducia, sostegno nelle debolezze, porto che salva dalle tentazioni, luce nelle tenebre. Nasce così spontanea la gratitudine per le cose semplici e per le persone che abbiamo attorno, insieme al desiderio di condividere con altri questo cammino. Questo libro, attraverso testimonianze di oggi e di ieri, aiuta a riscoprire la preghiera come il più grande tesoro della vita.
Quando ci fa pregare, la Chiesa ci mette in mano più spesso i salmi del Vangelo. E con una buona ragione, perché essi sono Vangelo pregato. Ci restituiscono un alfabeto, un linguaggio in cui articolare l’indicibile dialogo, dal mortale al Vivente, attraverso cui la vita divina, filiale s’incarna in noi. Si tratta allora di lasciarci riappropriare dai salmi, più ancora che di riappropriarcene. Ecco il senso di questo libro, i cui saggi rispecchiano un avvicinamento al tempo stesso esegetico, teologico e spirituale alla preghiera dei salmi. Facendo memoria dei suoi settant’anni, la Comunità monastica benedettina di Viboldone ha voluto convocare amici e vicini a gustare il dono del Salterio. Biblisti, monaci, uomini e donne di preghiera si sono alternati – in una quindicina di incontri – per suggerire piste praticabili di preghiera propria, personale e comunitaria, di cui il Salterio è l’anima infuocata e la grammatica insuperabile.
Secondo un approccio di studio ormai affermatosi sulla scena internazionale, e ben rappresentato anche nel contesto biblico italiano, il Salterio non appare più come un’antologia di singoli poemi classificabili secondo diversi generi letterari, affastellati piuttosto casualmente, ma si configura come una biblioteca organica, una sorta di grande breviario che al proprio interno ospita ulteriori raccolte, maggiori e minori, delineando percorsi di preghiera sempre nuovi e di straordinaria ricchezza.
La speranza affidata a questo libro a più voci è che esso possa offrire un solido supporto biblico, spirituale e pastorale per chiunque abbia a cuore la pratica e l’istruzione nella «via della vita», per pregare e vivere «con questo libro nelle viscere».
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut).
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 295a.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 294a.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 293a. Introduzione di Paolo Ricca. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2023.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tra-dotta e adattata per il lettore italiano, è la 292a. Un invito alla lettura quotidiana della Bibbia. Uno strumento di comunione spirituale intorno al testo biblico. Un lezionario ecumenico di passi biblici e meditazioni giornaliere. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2022. Introduzione di Paolo Ricca.
La prima giornata di Gesù - scelta come icona biblica di riferimento del Convegno ecclesiale di Firenze - offre gli elementi fondamentali del discepolato cristiano. Il volume porta il lettore a Cafarnao, aiutandolo a ripercorrere l'esperienza dei discepoli in quella prima giornata con Gesù: nella sinagoga, mentre prega col suo popolo; in una casa, dove vive la dimensione più laica della quotidianità; per le strade di quel villaggio, mentre guarisce; poco distante, in un luogo nascosto, dove prega da solo. Lì si può incontrarlo, ma non ci si può fermare a lungo. Come i discepoli sono partiti per seguire Gesù, che da lì è andato "nei villaggi vicini", così in quella città della Galilea si può ancora udire la sua voce: "Andiamocene altrove!" (Mc 1,38).
Una indagine accurata e innovativa che rilegge quattro episodi del vangelo di Giovanni (nozze di Cana, guarigione del figlio del funzionario del re, salita a Gerusalemme per la festa delle Capanne, resurrezione di Lazzaro) in cui Gesù delude. L'autore analizza la dimensione storica, letteraria e narrativa dei testi, ne fa l'esegesi e infine studia la funzione retorico-narrativa della delusione data da Gesù.
Scorrendo le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento, possiamo incontrare uomini e donne che hanno posto la loro speranza nel Signore, divenendo capaci di costruire un nuovo futuro. Qui vengono narrate le loro storie! Il titolo di queste riflessioni è tratto dal profeta Geremia, che fonda tutto su una solenne promessa di Dio: «Io ho progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza» (Ger 29,11). Quando all'uomo tutto sembra finito, per Dio c'è ancora un futuro possibile, come dimostra la risurrezione di Gesù Cristo.
Facendo progredire il suo magistrale lavoro alla ricerca del Gesù storico, Meier affronta in questo attesissimo volume il tema controverso delle parabole. E lo fa con lo stesso rigore e la stessa penetrazione che hanno guadagnato ai suoi testi precedenti l'elogio della critica e il successo del pubblico. Dei quattro enigmi fondamentali che Meier ha individuato - l'atteggiamento di Gesù verso la Legge, il suo uso delle parabole, il modo in cui descriveva se stesso, i suoi ultimi giorni a Gerusalemme - questo volume affronta quindi di petto il secondo tema, ingaggiando un vero e proprio corpo a corpo. In genere gli esegeti operano in base al presupposto che le parabole narrate nei vangeli possano essere sostanzialmente attribuite al Gesù storico. Il volume di Meier mette in discussione questo consenso generalizzato. Sostiene infatti che nessun criterio di storicità può fornire ragioni convincenti per assicurare che una determinata parabola abbia avuto origine sulle labbra del Gesù storico. Noi non disponiamo cioè di argomenti fortemente positivi a favore della storicità delle parabole (il che non dimostra automaticamente che non siano autentiche!). Per Meier, alla fine, solo quattro parabole - quella del Granello di Senape, quella dei Vignaioli Malvagi, quella dei Talenti e quella del Grande Banchetto - possono rivendicare validamente la propria autenticità ed essere attribuite al Gesù storico con sufficiente certezza.
L'autore propone una serie di "provocazioni bibliche" a partire dallo "scandalo della croce" (1Cor 1,23) per superare una visione ingenua ed edulcorata del messaggio cristiano. Dallo "spettacolo" (Lc 23,48) del Golgota possiamo apprendere che il grande difetto del Dio cristiano è quello di non ragionare come noi, ma di sragionare fino alla pazzia, di non trattenere più niente per sé (neppure la propria divinità) pur di saperci felici e beati. Ogni credente è allora chiamato a iniziare una ricerca che nell'esperienza quotidiana metta alla prova la parola del vangelo e la incarni nel tempo e negli spazi del vissuto attuale: e proprio lì continua a risplendere la verità e la bellezza dell'umano che Cristo ha rivelato nella sua vicenda storica; così tanto umano, così autenticamente umano da essere... divino!