
Il titolo esprime chiaramente il contenuto del testo, che intende dare un contributo, fondato sulla Parola, al Sinodo che si è aperto nell'ottobre 2021 e che si concluderà nell'ottobre 2023 con l'assemblea generale dei Vescovi e che avrà per tema: «Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione ». Attraverso una analisi del Vangelo di Luca e degli Atti, nella prima parte, scopriamo il fondamento cristologico della sinodalità e la via di Gesù, tra solidarietà e liberazione; nella seconda, la vocazione sinodale della Chiesa, che deve far rivivere, giorno dopo giorno, l'oggi messianico di Gesù, perché la sinodalità è divenuta struttura ecclesiale. Introduzione di Firmino Bianchin.
Un numero sempre maggiore di persone ritorna oggi ai grandi classici della spiritualità in cerca di nutrimento e conforto. Fra essi un posto a parte hanno i Vangeli, i testi che fondano la fede cristiana e sono una delle radici della nostra civiltà.
Questo piccolo volume ne propone 90 passi, seguiti da brevi riflessioni dedicate ai temi più diversi: la preghiera, la figura di Gesù, la solidarietà, il male, la famiglia, l’amore, il lavoro, l’ambizione, l’egoismo, il sesso, il perdono, la conversione, la speranza, la povertà… Sono brani da meditare in una pausa, mentre si va al lavoro, da soli o in compagnia, un gesto per il nostro benessere spirituale in mezzo allo stress quotidiano.
In un mondo in cui è sempre più difficile orientarsi e dove molti, se non tutti, sono alla disperata ricerca di modelli e obiettivi per la propria esistenza, il mosaico composto dall’autore ha la forza della semplicità e dell’immediatezza. I Vangeli parlano all’uomo di ogni tempo e la verità che Dio ha proposto ai contemporanei di Gesù è la stessa che ci serve oggi, anche se il modo di vivere è cambiato e le situazioni possono sembrare incomparabili.
Domenico Sigalini usa parole «al passo con i tempi e con il nostro stile di vita», ma tocca il cuore di chiunque – credente o no – avverta il bisogno di vivere in modo più profondo.
Nota sull'Autore: Domenico Sigalini è nato a Dello, provincia e diocesi di Brescia. Si è laureato in matematica all’Università degli Studi di Milano. Nel 1991 è stato chiamato a Roma come Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della CEI e ha collaborato tra l’altro alla preparazione e celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a Denver, Manila, Parigi, Toronto e soprattutto Roma. Dal marzo 2005 è Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Palestrina, e dal 3 novembre 2007 anche Assistente Ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica Italiana. Nel settembre 2010 è stato nominato Presidente della Commissione Episcopale per il laicato. Autore di diverse pubblicazioni, collaboratore di riviste pastorali e giornali di ispirazione cattolica per ragazzi e giovani, è molto apprezzato e amato da questi ultimi anche per il suo stile spesso fuori dagli schemi e per la sua dialettica coinvolgente.
Esiste un Messia nella Bibbia? La figura di questo essere redentore venuto a salvare l'umanità e ad aprire un'era di pace universale ha segnato profondamente il nostro immaginario collettivo. Ma come ha preso forma questa concezione? Da quali testi? In quali circostanze storiche, politiche e sociali? Dove si colloca Gesù nel contesto della speranza messianica del suo tempo in Giudea? Come tutte le grandi idee che hanno cambiato il corso dell'umanità, l'idea messianica ha la sua storia. È questa storia che l'autrice ricostruisce rivisitando l'interpretazione dei testi fondatori così come altri scritti antichi meno conosciuti che esprimono questa speranza.
Il percorso di Abramo è anche il nostro. Abramo è uomo come noi, uomo in ricerca e in cammino, ansioso e impaziente, uomo che vuole vedere e toccare con mano. Camminare con lui ci farà sentire meno soli e ci permetterà di comprendere che ogni passo del nostro cammino, anche quello meno esemplare, è comunque, per grazia di Dio, un passo verso la vita, un segno che Dio saprà inserire nel suo splendido disegno d'amore. Questo libro presenta la vita di Abramo come modello e sintesi della storia a cui ogni uomo è chiamato.
Nel commento dei brani scelti del Vangelo di Luca, ogni capitolo presenta innanzitutto il testo evangelico in una versione il più aderente possibile al testo greco. Seguono alcune domande che invitano a rileggere con attenzione il testo per cogliere come si svolge la narrazione, cosa fanno i diversi i personaggi, ciò che accade; viene poi proposto un momento di silenzio di fronte al testo, uno spazio creativo nel quale chi legge deve mettere in discussione il proprio bagaglio religioso e confrontarlo con la proposta del testo letto. Infine il commento offre indicazioni, attenzioni, suggestioni per rendere il testo più comprensibile e mettere a fuoco le specifiche sottolineature in esso presenti. Da ultimo, alcune suggestioni interpellano il testo per motivarlo e per trasformare il presente di chi legge.
«Il Vangelo è una sceneggiatura. Il racconto infrange sempre le regole perché contiene le sbavature della vita: gli eccessi e le depressioni, le frustrazioni e i desideri.» Per parlare di Gesù oggi, con un linguaggio nuovo, Antonio Spadaro spoglia la lettura dei testi sacri da orpelli e apparati e traccia un percorso che, inquadratura dopo inquadratura, permette di entrare in un mondo diverso. Seguendo una tradizione che risale a Ignazio di Loyola, secondo cui il modo migliore per meditare non è riflettere sulle parole ma chiudere gli occhi e ricostruire la scena in cui i personaggi agiscono, il racconto si fa immersivo e cinematografico. Nel succedersi dei ritratti e dei paesaggi emergono i rapporti tra le figure, i contrasti, i particolari sfuggiti nell'agire di un protagonista che spiazza e ribalta ogni situazione con i suoi gesti e discorsi. «Così - scrive papa Francesco nella prefazione - la storia di Gesù entra nella nostra. La guardiamo alla luce della nostra vita, vediamo i volti, le vicende, i personaggi... Possiamo immaginare persino noi stessi entrare nella storia di Gesù, vedere lui, i suoi luoghi, i suoi movimenti, ascoltare le parole dalla sua viva voce... La storia di Gesù si sposa con quella degli uomini e delle donne, risveglia e potenzia le energie nascoste, la passione per la verità e per la giustizia, i barlumi di pienezza che l'amore ha prodotto nel nostro cammino, ma anche la capacità di affrontare il fallimento e il dolore, per esorcizzare i demoni dell'amarezza e del risentimento.»
Questa Vita di Cristo, uscita nel 1969, viene riproposta con una prefazione di Gianfranco Ravasi sulla teologia narrativa. Santucci traduce il testo evangelico, guardando ai personaggi da angolazioni diverse: ora con suggestivi squarci d'anima, ora con icastica pittura dei fatti, ora con espedienti di genere autobiografico (il diario ai posteri di Pilato), ora con originali interpretazioni (Cristo risorge per onnipotenza di carità, sotto l'impulso supremo dell'amore per gli altri, ossia dell'impossibilità di abbandonarli).
I quattro vangeli sono veri e propri capolavori di tecnica narrativa. Luigi Santucci traduce con vigore poetico il testo evangelico, guardando ai personaggi da angolazioni diverse: ora con suggestivi squarci d'anima, ora con icastica pittura dei fatti, ora con espedienti di genere autobiografico, ora con originali interpretazioni. "Una vita di Cristo" viene oggi riproposto con una prefazione di Gianfranco Ravasi sulla teologia narrativa.
Un'immensa mole di equivoci, luoghi comuni e credenze si sono accumulati intorno alla Sacra Scrittura nel corso dei secoli e diventa necessario procedere a un'opera di "demitizzazione". Per scoprire che i comandamenti non erano dieci, che Eva non è nata da una costola di Adamo, che l'Arca di Noè non era una barca, che Gesù non nacque il 25 dicembre...