
Ben diciotto sono i commenti di lectio divina sui testi biblici dell'Antico Testamento, che ricorrono nella liturgia domenicale, presenti in questo volume. Si tratta di pagine bibliche di grande importanza, meditate e accompagnate anche dai ritornelli con la musica. Sette di questi commenti sono stati proposti da grandi maestri: l'allora card. Joseph Ratzinger, il card. Carlo Maria Martini, il vescovo Rino Fisichella; poi Bruna Costacurta, Carlos Mesters e Carlo Grosso. Il testo scritto è stato adattato allo schema tipico degli incontri di lectio divina che si svolgono in una parrocchia romana. Gli altri undici commenti sono di Bruno Secondin, organizzatore degli incontri e direttore della collana.
Destinatari
Gruppi di ascolto, comunità, ma anche singoli fedeli che pratichino la lectio divina.
Autore
BRUNO SECONDIN, carmelitano, ha studiato a Roma, in Germania e a Gerusalemme, ed è ordinario di Teologia spirituale alla Pontificia università gregoriana. In questa collana, che lui stesso dirige, ha già pubblicato altri libri; inoltre ha scritto molto sulla vita religiosa e sulle nuove prospettive della spiritualità.
E' la narrazione di fatti storici, un vero e proprio trattato di storia delle religioni che viene trasformato, dalla penna dell'autore, in un romanzo che lascia sempre il fiato sospeso. Franz Werfel credeva nell'amore tra gli uomini, nell'unita' spirituale degli esseri viventi, in una pace possibile, in una possibile redenzione. Per questo fu un perseguitato; e per questo non si sottrasse al fascino di un uomo che invoco' verita' e giustizia tra la gente che amava il sopruso e la menzogna: Geremia (nel romanzo Jiermijah), il profeta dell'esilio babilonese. Un altro poeta e narratore, ebreo come Werfel, aveva esaltato Geremia: Stefan Zweig, e anch'egli fu bandito e braccato come un nemico dell'umanita'. Quello di Zweig era un dramma per le scene, questo invece e' un romanzo, quale l'autore di I 40 giorni di Mussa Dagh", di "Bernadette", di "Nel crepuscolo di un mondo" sa immaginare e colmare di fascino, fantasia e potenza evocativa... "
«Nutrirci della Parola, per essere 'servi della Parola' nell'impegno dell'evangelizzazione: questa è sicuramente una priorità per la chiesa all'inizio del nuovo millennio». Queste parole di Giovanni Paolo II sono state il motivo-guida di un convegno organizzato dalla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sezione di Padova, con l'intento di riflettere sull'importanza teologica e sulla rilevanza liturgico-pastorale della presenza della Parola di Dio nella tradizione ecclesiale e nella vita della chiesa.Dopo una prima parte più teorica, la riflessione scende anche a illustrare esempi pratici di lectio divina, illustrando sia la tradizione monastica, sia quella francescana, e si completa con esempi più attuali di lectio realizzata nelle comunità parrocchiali e in alcuni movimenti ecclesiali..
Destinatari
L'opera, con linguaggio seriamente divulgativo, si rivolge a persone, gruppi, associazioni che sempre più numerosi studiano e praticano la lectio divina.
Autore
Il curatore GIANNI CAPPELLETTO, francescano conventuale, insegna Sacra Scrittura all'Istituto teologico S. Antonio Dottore di Padova. È tra i direttori della collana «Dabar ' Logos ' Parola. Lectio divina popolare», per la quale ha curato i due volumi sulla Genesi. Ha pubblicato inoltre varie altre opere e collabora a diverse riviste.Tra i collaboratori del volume: Cesare BISSOLI, Mario CHIARO, Tiziano LORENZIN, Bruno MAGGIONI, Gigliola PAGANOTTO, Guglielmo SCANNERINI.
Questo libro, scritto a più mani e curato da Maurizio Muraglia, è il frutto di un'esperienza comunitaria. I suoi autori praticano da anni, insieme, la lectio divina e la offrono ad altre comunità ecclesiali. Ascoltare settimanalmente la Parola di Dio, meditarla, pregarla, contemplarla è alla base dell'idea di riunire tutte le lectio di un anno liturgico, che in questo volume è l'anno B. Non si tratta di fornire un ulteriore commento esegetico al brano evangelico della domenica, bensì di praticare una lettura biblica che, restando fedele al testo nei caratteri che lo legano alla sua epoca e alla sua cultura, prenda in seria considerazione il potenziale che esso contiene di interpellare l'uomo contemporaneo nel suo cammino di fedeltà alla storia in compagnia degli uomini. E' dunque una Parola compresa e pregata. Compresa in quanto pregata e pregata in quanto compresa. L'approccio ermeneutico alle Scritture di queste brevi lectio domenicali e festive, nel consentire a ciascuno di rivolgere lo sguardo a Cristo, non perde di vista le istanze più radicali del nostro tempo. La cura della dimensione orante, presente nella lectio divina in forma di oratio e contemplatio, permette alle comunità che lo utilizzano anche un uso liturgico del testo.
«Dopo la fase della "storia della formazione (e delle forme letterarie)" dei Vangeli, si è anche proceduto, a livello letterario, cercando di individuare in filigrana ai racconti evangelici greci l'eventuale palinsesto semitico, il linguaggio ebraico o aramaico con cui Gesù si esprimeva, oppure la descrizione del suo comportamento esistenziale secondo i canoni socio-religiosi del tempo. A questo progetto si era consacrato Jean Carmignac, e il suo commento al Padre Nostro ne è l'espressione emblematica» (Dall'Introduzione del card. Gianfranco Ravasi).
Nella sua complessità, ogni essere umano è come un libro che ha bisogno di essere letto, interpretato e compreso con la stessa cura, attenzione e rispetto che gli esegeti riservano ai testi biblici. Sergio Manna ci presenta qui i principali strumenti per acquisire e affinare la capacità di leggere e comprendere quello che il pastore presbiteriano Anton T. Boisen, fondatore della pastorale clinica, chiamava «documento umano vivente».
Frutto di studi di teologia pastorale e, soprattutto, di riflessioni sulle esperienze maturate sul campo in vent’anni di pratica pastorale in ambito comunitario e clinico, il libro di Sergio Manna propone un approccio pratico ed efficace alla cura e all’assistenza umana e spirituale delle persone che soffrono, di anziani, malati, morenti, dei loro familiari e di quanti, a diverso titolo, operano in questo ambito.
Al di là delle numerose similitudini con l’approccio psicologico, cui è dedicato ampio spazio, Manna si concentra sul proprium della cosiddetta «cura d’anime» che, nell’accompagnare ciascuna persona, sana o malata, nella sua globalità, unicità e irripetibilità, nella sua situazione concreta e particolare, si pone anche all’ascolto dei bisogni spirituali e teologici del singolo.
Un invito all'ascolto del testo evangelico che favorisce la meditazione e l'interiorizzazione.
Un invito all'ascolto del testo evangelico che favorisce la meditazione e l'interiorizzazione. (confezione libretto + 3 cd).
Questo libro, scritto a più mani e curato da Maurizio Muraglia è il frutto di un'esperienza comunitaria. I suoi autori praticano da anni, insieme, la lectio divina e la offrono ad altre comunità ecclesiali. Ascoltare settimanalmente la Parola di Dio, meditarla, pregarla, contemplarla è alla base dell'idea di riunire in un volume tutte le lectio di un anno liturgico, che in questo volume è l'anno C. Non si tratta di fornire un ulteriore commento esegetico al brano evangelico della domenica, bensì di praticare una lettura biblica che, restando fedele al testo nei caratteri che lo legano alla sua epoca e alla sua cultura, prenda in seria considerazione il potenziale che esso contiene di interpellare l'uomo contemporaneo nel suo cammino di fedeltà alla storia in compagnia degli uomini. E' dunque una Parola compresa e pregata. Compresa in quanto pregata e pregata in quanto compresa. L'approccio ermeneutico alle Scritture di queste brevi lectio domenicali e festive, nel consentire a ciascuno di rivolgere lo sguardo al Cristo, non perde di vista le istanze più radicali del nostro tempo. La cura della dimensione orante, presente nella lectio divina in forma di oratio e contemplatio, permette alle comunità che lo utilizzano anche un uso liturgico del testo.
In varie zone pastorali della Diocesi di Milano i docenti del Seminario hanno promosso la nascita di alcune «scuole di teologia per laici». In esse si è tentato di passare dall'assunzione del «latte» delle nozioni-base della fede cristiana al «cibo solido» della riflessione teologica. In queste lezioni d'introduzione alla Bibbia, i docenti hanno preferito mantenere - anche a costo di qualche inevitabile semplificazione - uno stile letterario didattico, divulgativo e colloquiale, più adeguato a cristiani «delle strade»(M. Delbrèl), pronti a rispondere all'invito della sapienza divina: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato!».