
Il commentario esegetico-teologico proposto guida il lettore nella conoscenza del secondo Vangelo, fornendo indicazioni di tipo linguistico e storico, accompagnate da riflessioni esegetiche e approfondimenti di tipo teologico e narrativo, in dialogo con gli studi e le metodologie più recenti. Il commentario propone l’analisi di tutti gli episodi del Vangelo, letti nel loro contesto più ampio e valutati nella loro funzione narrativa in relazione all’intero racconto. Una snella introduzione aiuta inoltre a reperire le competenze necessarie per affrontare l’analisi del testo, che è effettuata secondo una metodologia di tipo narrativo, per accompagnarlo passo dopo passo alla scoperta del Vangelo di Marco, trattato anzitutto per quello che è: un racconto avvincente e misterioso, capace di creare «un mondo di conflitti e suspense, di enigmi e segreti, di domande e rovesciamenti delle evidenze, d’ironia e di sorpresa» (C. Focant).
Le ricerche sul primo cristianesimo e lo studio dei vangeli come fonti bibliche hanno portato in luce la ricca stratificazione redazionale con cui essi si sono formati e la loro origine nel mondo giudaico. Questo volume, risultato di un accurato lavoro di scavo filologico, copre un tassello particolarmente significativo quale è il Vangelo di Marco, concentrandosi sul contesto storico-culturale da cui proviene, quello dell'età del Secondo Tempio, e facendo emergere la forza dell'insegnamento di Gesù rispetto alle prime comunità di seguaci. In tale prospettiva il Vangelo di Marco diventa un osservatorio privilegiato per ricostruire la figura del Gesù storico, proprio perché appare come il frutto di una tradizione orale più che di un autore, tanto da potersi considerare "scritto da Gesù stesso". Di qui si evince poi una categoria-chiave del giudaismo e del cristianesimo - l'impuro - che, ricorrendo con sfumature diverse nei vangeli, racchiude significati che confluiranno nella teologia successiva e nella dottrina cristiana. Il tema dell'impurità viene esaminato in alcuni episodi della vita di Gesù: il battesimo di Giovanni Battista, Gesù nel deserto, i miracoli e le guarigioni, le parole di Gesù nelle quali si scorge l'abisso tra interpretazione umana e legge di Dio. L'impuro non è in sé negativo, non è sinonimo di peccato, ma va letto nella dialettica intrinseca con il puro: la poliedricità con cui si presenta nella Bibbia (sul versante fisico e dello spirito)...
Il Vangelo di Marco, riscritto con un linguaggio adatto ai più piccoli. Don Giorgio Scatto, con la collaborazione della comunità parrocchiale che segue, ha avviato un progetto che ha avuto come finalità quello di riscrivere il Vangelo di Marco in una "traduzione" adatta ai bambini. Con il loro ausilio l'autore ha semplificato il testo e lo ha corredato di 80 disegni realizzati dai bambini stessi, che fungono da illustrazioni della pubblicazione. Il racconto di alcune esperienze "vive" di Mons. Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, correda e commenta il testo rendendolo adatto anche alle famiglie. Età di lettura: da 6 anni.
Il libro di Armando è un ottimo aiuto per "danzare nella pioggia". È una lettura del vangelo di Marco nei giorni della pandemia della primavera 2020. Diventa un'ottima guida per i giorni attuali di convivenza con il coronavirus. Resterà un aiuto per tutti i giorni di "pioggia quotidiana". L'autore legge con serietà il Vangelo, alla luce di un solido commento. Quindi mette "alla prova" la pagina della Parola con la storia, proponendo esperienze significative. Ne trae illuminanti suggerimenti per la vita di tutti. Un ottimo strumento per dire, ancora una volta, la forza dirompente del Vangelo. Un regalo per vivere, trovando, anche nei giorni di pioggia, una luce, uno squarcio, un sostegno. Imparando a camminare dietro al Maestro, per non smettere di sentirci dire "Non è qui, è risorto". Per prendere in mano con coraggio e speranza la nostra vita quotidiana.
Mons. Nazzareno Marconi, biblista e pastore, con un linguaggio volutamente semplice, vuole proporre un sussidio per leggere il Vangelo secondo Marco. Per rendere il lettore ancora più attento alla Parola, offre una traduzione diversa da quella letta in Chiesa ogni domenica. Questa sua traduzione, molto vicina al testo greco, vuole restituire la vivezza originaria del testo di Marco, rispettandone il tono discorsivo, familiare e parlato, così come lo ascoltarono i suoi contemporanei, per far emergere un Vangelo che parla a tutti. Allo stesso modo le spiegazioni che seguono il testo evangelico aiutano a indirizzare la lettura e la riflessione in maniera corretta, anche se non esauriscono certo il messaggio del Vangelo, mettono sempre al centro ciò che è più importante: conoscere, amare e testimoniare il Cristo. Il risultato è un "Marco" insolito, molto vicino al testo greco e ricco di preziosi stimoli.
«L’unità dei cristiani può essere concepita in molti modi. Normalmente si pensa che si consegua uniformando gli altri alla nostra ragione, ma questa non è unità, è il suo contrario, è il dominio sull’altro. La vera unità suppone invece l’amore nel rispetto della differenza, l’accettazione delle diversità, intese non più come oggetto di invidia o di appiattimento, ma come ricchezza. Come la mano sinistra non si lamenta perché c’è anche la destra, e le due mani non si lamentano perché ci sono i piedi e gli occhi, ma tutti insieme formano nella diversità un unico corpo, così noi forniamo nella diversità l’unico corpo di Cristo. Chi non accetta la diversità non accetta il corpo di Cristo, non accetta Dio che è altro, la Trinità che sono tre distinti in uno e l’amore che unisce i distinti, quindi nega l’essenza stessa della fede».
Il Vangelo di Matteo, secondo il mirabile commento di Silvano Fausti, porta a scoprire questa verità, che costituisce l'identità dei cristiani.
Uno strumento esegetico per lo studio e il commento alla Parola di Dio nella predicazione. La struttura del Vangelo di Matteo da un lato corrisponde a quella tradizionale degli altri sinottici in cui Gesù viene descritto nelle sue tappe fondamentali, quali il battesimo, la missione in Galilea, il viaggio verso Gerusalemme, la passione, morte e risurrezione; dall'altro è caratterizzata da cinque sezioni che fungono da colonne portanti di tutta l'opera: il discorso della montagna, quello missionario, quello parabolico, quello ecclesiale e per ultimo quello escatologico. Cinque composizioni letterarie che interrompono la sequenza narrativa per riportare le parole di Gesù, discorsi nei quali, in modo progressivo, si manifesta la sua dottrina. L'autore rilegge il Vangelo di Matteo proponendo un commento esegetico e teologico che mette in luce l'armonia interna e la profonda ricchezza spirituale del testo.
Sono ormai passati oltre quattro anni da quel giorno di metà marzo in cui il mondo conobbe per la prima volta il volto e le parole di papa Francesco. E da allora, il primo papa sudamericano della storia della Chiesa Cattolica non è mai stato avaro di parole. Le sue omelie pronunciate alla messa mattutina della Casa di Santa Marta, le sue interpretazioni dei passi dei vangeli espresse nelle due encicliche, e i numerosi scritti e interventi pubblici in Italia e in giro per il mondo, sono la testimonianza di anni di riflessioni e di studio e del desiderio di indicare una strada ai fedeli di tutto il mondo. Questo testo è un'opera frutto del lavoro di raccolta e montaggio delle sue parole e delle sue riflessioni in un unico volume, che contiene il testo integrale dei quattro vangeli corredato delle parole del santo padre. Un volume per avere l'occasione di rileggere i testi dei quattro evangelisti e riassaporarli attraverso le parole del papa. Ed è lui stesso, papa Francesco, a esortare i cristiani a «uscire per annunciare», perché «il Vangelo è proclamato sempre in cammino, mai seduti, sempre in cammino», ma con attenzione, perché l'annuncio del Vangelo va fatto con umiltà, vincendo la tentazione della superbia.
˛ˇ N e l l i n v e r n o 1 8 8 6 - 8 7 u n a m i s s i o n e a r c h e o l o g i c a f r a n c e s e s c o p r Ï n e l l a n e c r o p o l i c r i s t i a n a d i A k h m Ó m , n e l l A l t o E g i t t o , u n a n t i c o m a n o s c r i t t o i n l i n g u a g r e c a . P a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e d e s t a r o n o i f o g l i 2 - 1 0 c h e p r e s e n t a n o u n a n a r r a z i o n e m u t i l a d e l l a p a s s i o n e e r i s u r r e z i o n e d i G e s ˘ . L a n a r r a z i o n e , p r i v a d i t i t o l o , f u p r e s t o b a t t e z z a t a c o l n o m e d i V a n g e l o d i P i e t r o , g i a c c h È v a r i P a d r i d e l l a C h i e s a i n p a r t i c o l a r e E u s e b i o , O r i g e n e e G i r o l a m o h a n n o f a t t o e s p l i c i t o r i f e r i m e n t o n e i p r o p r i s c r i t t i a l l a c i r c o l a z i o n e d i u n a t a l e o p e r a .
M a q u a l i r a p p o r t i h a q u e s t o V a n g e l o c o n i V a n g e l i c a n o n i c i e c o n l a l e t t e r a t u r a c r i s t i a n a d e i p r i m i s e c o l i ? D o v e e q u a n d o Ë s t a t o c o m p o s t o ? Q u a l i c o r r e n t i d e l c r i s t i a n e s i m o p r i m i t i v o n e s o n o a l l ' o r i g i n e ? L a n a l i s i d e l t e s t o m o s t r a c h e i l V a n g e l o d i P i e t r o Ë i n s i n t o n i a c o n i V a n g e l i s i n o t t i c i p e r l a s c a n s i o n e d e g l i e p i s o d i , e c o n i l V a n g e l o d i G i o v a n n i e l A p o c a l i s s e p e r l a t e o l o g i a . E s s o r i v e l a a n c h e u n a s o r p r e n d e n t e a f f i n i t ‡ c o n v a r i t e s t i d e l l a l e t t e r a t u r a c r i s t i a n a p r i m i t i v a . L a s u a o r i g i n e v a i n d i v i d u a t a n e l l ' a m b i e n t e s i r o - a s i a t i c o e l a d a t a z i o n e p u Ú v e r o s i m i l m e n t e p o r s i t r a l a r e d a z i o n e d e l Q u a r t o V a n g e l o e q u e l l a d e l l e o m e l i e p a s q u a l i d e l I I s e c o l o .
I l t e s t o r i v e l a u n a c e r t a a f f i n i t ‡ c o n i l d o c e t i s m o p e r l a t e n d e n z a a d i m i n u i r e l a r e a l t ‡ d e l l e s o f f e r e n z e d i C r i s t o ; m a s i c a r a t t e r i z z a s o p r a t t u t t o p e r l a f u s i o n e d i d u e e l e m e n t i : i l r i c h i a m o a l l a p r o f e z i e m e s s i a n i c h e e l a c c e n t u a z i o n e d e l l a d i v i n i t ‡ d i C r i s t o c o n v e n a t u r e a p o l o g e t i c h e . I l t r a t t o p e r Ú c h e p i ˘ h a f a t t o p e n s a r e a u n e t e r o d o s s i a d e l V a n g e l o d i P i e t r o Ë l a p r e s e n t a z i o n e d e l l a p a s s i o n e - m o r t e - r i s u r r e z i o n e - g l o r i a d e l K ˝ r i o s i n u n m o d o c o s Ï c o m p e n e t r a t o d a s m i n u i r e l a s t o r i c i t ‡ d e i s i n g o l i m o m e n t i . I n r e a l t ‡ n o n t a c e l a m o r t e d e l K ˝ r i o s : q u e l l o c h e p u Ú a p p a r i r e c o m e ´ c o n f u s i o n e ª Ë s o l o a c c e n t u a z i o n e d e l l a p r o s p e t t i v a g i o v a n n e a , c h e a s s o c i a l ' i n n a l z a m e n t o s u l l a c r o c e a l l a g l o r i f i c a z i o n e , c h e r i c a p i t o l a n e l l a g l o r i a l a p a s s i o n e - m o r t e d e l K ˝ r i o s .
I l v o l u m e , u l t e r i o r e p a s s o a v a n t i n e l l a r i c e r c a r i s p e t t o a l l a p u b b l i c a z i o n e c u r a t a d a l l a s t u d i o s a p e r l e p r e s t i g i o s e ´ S o u r c e s C h r È t i e n n e s ª ( 1 9 7 3 ) , o f f r e u n a m p i a i n t r o d u z i o n e s t o r i c o - l e t t e r a r i a d e l V a n g e l o d i P i e t r o ; n e d ‡ u n a t r a d u z i o n e i n t e g r a l e e f e d e l e ; l o c o m m e n t a v e r s e t t o p e r v e r s e t t o e n e s i n t e t i z z a i t e m i t e o l o g i c i .
N o t e s u l c u r a t o r e
M A R I A G R A Z I A M A R A Ë p r o f e s s o r e e m e r i t o d e l l ' U n i v e r s i t ‡ d i R o m a L a S a p i e n z a , d o v e Ë s t a t a o r d i n a r i o d i S t o r i a d e l c r i s t i a n e s i m o . D a o l t r e v e n t i c i n q u e a n n i o f f r e l a s u a c o l l a b o r a z i o n e a l l ' I s t i t u t o P a t r i s t i c o A u g u s t i n i a n u m . » m e m b r o d e l C o n s i g l i o g e n e r a l e d e l l A s s o c i a t i o n I n t e r n a t i o n a l e d e s … t u d e s P a t r i s t i q u e s . T r a l e s u e p u b b l i c a z i o n i : I m a r t i r i d e l l a v i a S a l a r i a ( e d . c r i t i c a ) , S t u d i u m , R o m a 1 9 6 4 ; L ' E v a n g i l e d e P i e r r e ( t e s t o c r i t i c o , t r a d u z i o n e , c o m m e n t o ) c o l l . ´ S o u r c e s C h r È t i e n n e s ª , C e r f , P a r i s 1 9 7 5 ; R i c c h e z z a e p o v e r t ‡ n e l c r i s t i a n e s i m o p r i m i t i v o , C i t t ‡ N u o v a , R o m a 1 9 8 0 , 3 1 9 9 8 ; A m b r o g i o . L a s t o r i a d i N a b o t h ( e d . c r i t i c a , t r a d u z i o n e , c o m m e n t o ) , J a p a d r e , L A q u i l a 1 9 8 3 , 2 1 9 8 5 ; P a o l o d i T a r s o e i l s u o e p i s t o l a r i o . R i c e r c h e s t o r i c o - e s e g e t i c h e , J a p a d r e , L A q u i l a 1 9 8 3 ; ´ L i n f l u s s o d i P a o l o i n A g o s t i n o ª , i n L e e p i s t o l e p a o l i n e n e i M a n i c h e i , n e i D o n a t i s t i , n e l p r i m o A g o s t i n o , I s t i t u t o P a t r i s t i c o A u g u s t i n i a n u m , R o m a 1 9 8 9 , 2 2 0 0 0 ; E r a s m o d a R o t t e r d a m . P a r a f r a s i d e l l a L e t t e r a a i R o m a n i , J a p a d r e , L A q u i l a 1 9 9 0 ; A g o s t i n o i n t e r p r e t e d i P a o l o , E d . P a o l i n e , M i l a n o 1 9 9 3 .
Nell'inverno 1886-1887 una missione archeologica francese scopre nella necropoli cristiana di Akhmîm, nell'Alto Egitto, un manoscritto greco in pergamena che contiene una narrazione mutila della passione e della risurrezione del Signore: si tratta di un pezzo di vangelo sconosciuto. Il manoscritto è senza titolo e viene poi battezzato come Vangelo di Pietro, perché in Eusebio si parla di un «Vangelo secondo Pietro».Quali rapporti ha questo testo con i Vangeli canonici e con la letteratura cristiana dei primi secoli? Dove e quando è stato composto? Quali correnti del cristianesimo primitivo ne sono all'origine?Il Vangelo di Pietro è in sintonia con i sinottici per la scansione degli episodi, ma con il Vangelo di Giovanni e l'Apocalisse per la teologia. Esso rivela anche una sorprendente affinità con diversi testi della letteratura cristiana primitiva e ciò dimostra che non è un testo isolato, ma anzi è al centro di influssi dati e ricevuti.La sua origine va cercata nell'ambiente siro-asiatico e la data di composizione più verosimile va posta tra la redazione del quarto Vangelo e quella delle omelie pasquali del II secolo.