Studio interdiscipliare delle icone di Cristo, alla ricerca dell'archetipo che ha stardardizzato tutta l'arte cristiana dal IV secolo in poi, precisando il concetto di icona e reliquia e verificando alterità, identità e trascendimento nei confronti della Sindone che resta protagonista del volume, ma solo come riferimento iconografico.
Lamberto Coppini, un appassionato studioso della Sindone, deceduto poco dopo aver consegnato questo suo ultimo lavoro di riordino del materiale sulla Sindone.
Francesco Cavazzati, anche lui un appassionato sindonologo, già primario di Geriatria presso l'Ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna e impegnato nell'animazione per la difesa della salute.
Un volume illustrato che segue le vicende storiche del telo sindonico alla luce della storia di casa Savoia, proprietaria per secoli della preziosa reliquia.
L’Apocalisse non è certo un testo che si presti a una facile lettura: è cibo solido per credenti adulti e non per lattanti. Questo commento, giunto alla terza edizione e frutto di numerosi corsi biblici tenuti dall’autore ai destinatari più diversi, vuole essere una lettura spirituale che aiuti la comprensione del testo per la preghiera e la contemplazione: appunti per penetrare più in profondità nello spirito che anima uno dei testi più commentati e illustrati dell’intera Bibbia.
Enzo Bianchi (1943), fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della chiesa. Direttore della rivista biblica “Parola, Spirito e Vita”, collabora a diversi quotidiani nazionali. Presso le nostre edizioni ha pubblicato, tra l’altro, Adamo, dove sei?, Non siamo migliori e Dare senso al tempo. Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo I cristiani nella società (Rizzoli 2003) e Le parole della spiritualità (Rizzoli 1999), giunto alla quarta edizione e tradotto in numerose lingue. Per Einaudi ha inoltre curato le raccolte Il libro delle preghiere, Poesie di Dio, Regole monastiche d'occidente e Regole monastiche femminili.
L'autrice, nota esegeta, propone un itinerario spirituale per aiutare a intraprendere la via del Messia sui sentieri del nostro tempo. Farà da guida al viaggio un credente scomodo, l'evangelista Marco, che stimolerà a riscoprire la vocazione cristiana risalendo all'arché, cioè all'inizio e fondamento del Vangelo: la persona di Gesù Messia, figlio di Dio. La prima parte dell'opera, un cammino per vedere, affronta il vangelo di Marco da una prospettiva peculiare che attraversa il racconto creando una forte tensione narrativa: il singolare rapporto tra il venire e il vedere, due verbi che marcano l'intero racconto (c'è chi non può vedere, chi non sa vedere e chi non vuol vedere). Ma Marco non riesce neppure a immaginare un Gesù senza discepoli: nella seconda parte, un cammino da seguire, sono quindi approfonditi quattro atteggiamenti dinamici della sequela: fede e preghiera, annuncio e povertà. Rimasto per secoli ai margini dell'esegesi e "in parcheggio" nella stessa vita ecclesiale, il vangelo di Marco ha oggi decisamente conquistato la ribalta. La sua drammaticità e la sua avvincente forza narrativa fanno di lui il più commentato dagli studiosi e il preferito dai catechisti.