
Giovani e Vangelo, un binomio che esprime immediatezza, sincerità, gioia di vivere e futuro. Tonalità tutte che Mons. Sigalini sa coniugare perfettamente nel trasmettere la novità evangelica ai giovani di oggi. In questo libro sono raccolti i suoi interventi comparsi sulla rivista "Dimensioni Nuove", dove mensilmente incontra i suoi affezionati lettori ed espone loro una pagina di Vangelo davanti alla quale passa in radiografia le contraddizioni e le attese, a volte frustrate dal mondo degli adulti, di tutti coloro che vivono la condizione giovanile. Il suo linguaggio nasce dall'esperienza quotidiana dell'ascolto e della partecipazione ai sogni di chi ha davanti a sé un'esistenza incerta.
Chi sono le nuove generazioni? Che progetti hanno per il futuro? Quali sono i sogni, le angosce, le sofferenze dei giovani? E come si può comunicare con la tribù del web e dei telefonini? A queste e a molte altre domande risponde, nella completa e stimolante intervista di Francesco Rossi, Mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, profondo conoscitore del mondo giovanile grazie anche all'esperienza decennale come Responsabile della Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana.
Il libro raccoglie alcuni articoli dell'autore dedicati ai bambini, con particolare riferimento ai diritti del fanciullo e alle situazioni in cui tali diritti vengono gravemente violati (pedofilia, guerra...). Testimonial del libro sarà Kerry Kennedy (figlia di Robert).
Uno dei dati scientifici che consentono di prevedere con più affidabilità l'esito positivo dello sviluppo del bambino è il fatto che ci sia stata nella sua vita almeno una persona capace di essere presente con regolarità per lui. In un'epoca di distrazioni digitali e impegni pressanti, esserci per un figlio potrebbe sembrare un compito davvero arduo. Ma, rassicurano Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, essere presenti non richiede necessariamente grandi quantità di tempo e di energia. Esserci significa offrire al bambino una presenza di qualità, semplice da assicurare se si tiene conto di quel che serve per un sano sviluppo infantile: protezione, comprensione, conforto e sicurezza, il "poker dell'attaccamento". Basato sulle ultime scoperte delle neuroscienze, questo volume contiene racconti, "piani d'azione", semplici strategie e suggerimenti per fornire a un bambino il "poker dell'attaccamento" in ogni situazione: quando incontra difficoltà o, invece, riesce brillantemente in un compito e anche quando ci scusiamo per le volte in cui non ci siamo stati per lui. Una guida preziosa per coltivare nel bambino un sano paesaggio emotivo.
Il libro raccoglie pensieri e riflessioni di Fratel Silvestro Pia, missionario per 45 anni in Burkina Faso, dove ha portato evangelizzazione e promozione umana.
Il Fuoco dello Spirito Santo animò il credo e l’azione di questo grande missionario del nostro tempo; la Croce sostenne fatiche e speranze, dolori e conquiste durante gli anni del suo apostolato.. E Fuoco e Croce, scandalo e salvezza degli uomini, sono alla base della spiritualità di Fratel Silvestro di cui ha lasciato traccia in scritti, appunti, lettere.
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (San Paolo, 2002); Rita Montella (2003); Monsignor Luigi Talamoni (San Paolo, 2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2004); Fratel Silvestro, la vite di Dio (San Paolo, 2006).
Non sono frequenti le coppie di sposi perfettamente riuscite che sappiano anche distinguersi per l'armonia e la capacità di prodigarsi, con i medesimi intenti, per il bene del prossimo. Fra esse è da annoverare quella composta da Tancredi Falletti di Barolo, ultimo erede di una famiglia fra le più importanti d'Europa, e dalla vandeana Juliette Colbert de Maulévrier. Tancredi, eccellente pedagogo, aprì il primo asilo infantile in Italia, e, in qualità di Decurione e Sindaco di Torino, realizzò imprese grandiose per il "bene comune"; Juliette si occupò particolarmente delle carcerate e contribuì in modo determinante alla riforma delle carceri in terra subalpina. Da laici fondarono, fatto raro nella Storia della Chiesa, due congregazioni religiose: le Suore di Sant'Anna e le Figlie di Gesù Buon Pastore. Già in vita erano chiamati "padre e madre dei poveri", ottenendo così quel titolo genitoriale che la natura aveva loro negato. Fede, Speranza e Carità sono state le coordinate costanti del loro vivere. Con i loro trentadue anni di vita comune, in cui tutto veniva condiviso, nulla celato e ogni cosa era messa al servizio di Dio, Tancredi e Juliette offrono una lezione esemplare e quanto mai necessaria alle sempre più confuse e squilibrate unioni di oggi e dimostrano che, con un impegno ispirato e una volontà determinata, si può davvero cambiare il mondo.
"Gli incontri... segnano e rivelano la nostra esistenza, ma essi si richiamano l'un l'altro, e un incontro ne esige sempre uno ancora più profondo e più vero. Questa è, in fondo, la traccia di sé che Dio ha lasciato nella creazione. Una delle più grandi scoperte della vita è quella che una mistica medievale olandese (Hadewych) esprimeva così: "L'amore divino si mostra sempre nascondendosi, l'uomo lo segue ed esso resta invisibile, ciò dunque fa vegliare continuamente il cuore". È con questa certezza che iniziamo un cammino di educazione all'amore, che è dedicato soprattutto alle giovani coppie che si preparano a celebrare il sacramento del loro matrimonio. Ma è un cammino educativo che può essere utilmente percorso da tutti coloro che vogliono imparare a meglio comprendere l'uomo: se stessi e gli altri". Prefazione di Luigi Giussani.
Nell’attuale era della globalizzazione il mondo è sempre più trascinato in nuovi tipi di guerre che non hanno nulla a che vedere, con i cannoni, con le armi nucleari e la distruzione di massa, bensì con l’ecologia ed i limiti etici al profitto, dove i «nemici» sono i rigidi trattati di libero commercio, le tecnologie produttive basate sulla violenza, ingegneria genetica e le nanotecnologie. La guerra delle sementi, ovvero il controllo delle granaglie, viene combattuta a colpi di Trade Related Intellectual Property Rights (TRIPS), gli accordi internazionali che impongono nuovi diritti di proprietà sui semi, rendendoli non più direttamente gestibili dai contadini. I monopoli idrici cui aspirano multinazionali come Pepsi e Coca Cola negano alla gente l’accesso all’acqua, sia creando uno spazio privato nella sfera delle acque pubbliche sia privatizzando i servizi di pubblica utilità e incrementando così i costi di questa risorsa del 200-300%. La condivisione e lo scambio della biodiversità e delle conoscenze a essa legate spesso si sformano in pirateria attraverso brevetti registrati da aziende e da privati, che si appropriano liberamente del sapere o delle pratiche appartenenti alle comunità indigene. Quest’importante nuova opera dell’autrice, traccia un efficace collegamento, all’interno del progetto dell’egemonia globale, tra la globalizzazione intesa come guerra economica e il militarismo e le varie forme di fondamentalismo visti come guerre politico-culturali.
Vandana Shiva è una scienziata ambientalista nota in tutto il mondo, tra gli esponenti di spicco del movimento democratico globale. In questo libro, Shiva fa il punto su quelle battaglie che anche grazie al suo contributo hanno assunto un rilievo internazionale - la lotta contro la privatizzazione delle risorse naturali, i brevetti sul vivente e l'impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura e nella produzione alimentare riconducendole a un progetto politico, economico e culturale di democratizzazione della globalità. L'autrice delinea dunque una alternativa alla globalizzazione economica, che giudica responsabile non soltanto della catastrofe ecologica imminente, ma anche dell'avvento dei fondamentalismi politici e religiosi. Vandana Shiva considera i brevetti sul vivente e la privatizzazione delle risorse naturali come l'ultima frontiera di un colonialismo che aveva cominciato a manifestarsi già nel Sedicesimo secolo con la recinzione delle terre comuni britanniche. La privatizzazione delle risorse comuni, insieme alla progressiva erosione dei beni e dei servizi pubblici e all'indebolimento dei meccanismi democratici di controllo dell'economia, costituiscono una grave minaccia in termini di sostenibilità ecologica e di sopravvivenza sociale.
Il volume riprende e sintetizza le tematiche che sono proprie della studiosa indiana - il diritto ai semi, la biopirateria, la non-brevettibilità della vita - leggendole sotto una luce nuova, quella che mette al centro della rinascita dell'agricoltura, non solo nei Paesi del terzo mondo ma anche nei centri sviluppati del pianeta, il recupero dei saperi e del ruolo delle comunità locali per creare un rinnovato rapporto fra l'uomo e la terra, basato sul rispetto reciproco e su un'idea di futuro possibile.