
Questo quaderno di S. Panza è come un amico che accompagna i ragazzi sulla strada della conoscenza di Gesù. Presenta racconti da leggere, pagine su cui scrivere, disegnare, fare collage, giochi divertenti, domande a cui rispondere e altro.È completamento del libro di catechismo Io sono con voi.
Attraverso racconti, disegni e giochi, ma anche attraverso domande da rispondere, compiti, proposte e attività da fare, questo quaderno di S. Panza accompagna i ragazzi verso l'incontro con Gesù nella prima comunione. Il quaderno accompagna il libro Venite con me.
Progetto ragazzi 2 di S. Panza accompagna le ragazze e i ragazzi nel secondo anno di preparazione alla Cresima. Con i suggerimenti per la riflessione, con le domande da rispondere e con varie proposte e attività completa il libro di catechismo Sarete miei testimoni.
Il libro è una raccolta di brevi racconti che suonano come discrete provocazioni senza rappresentare assoluti e indiscutibili dogmi. Non sono racconti per esegeti, ma contengono gocce di sapienza ben distillata, semi che nel tempo possono germogliare. Queste pagine semplici e profonde sono davvero la condivisione, come promette l'autore, di "quel bicchiere di acqua sorgiva che mi viene fornito ogni giorno dalla salutare novità del Vangelo e dalla sorprendente, liberante esperienza di chi lo vive".
I brevi racconti e riflessioni di padre Panont si distinguono per una saggezza che ci viene incontro attraverso l'esperienza vissuta attorno a quel messaggio unico che è il Vangelo, la bella notizia che Dio ci ama. Sono attinti dalla vita e dalle situazioni di ogni giorno e ci aiutano in modo semplice e immediato (proprio alla maniera delle parabole) a riflettere sul nostro cammino di fede. Questo nuovo titolo, centrato sul tema della misericordia, è particolarmente adatto al periodo del Giubileo straordinario del 2016.
I brevi racconti e le riflessioni di padre Panont si distinguono per una saggezza che ci viene incontro attraverso l'esperienza vissuta attorno a quel messaggio unico che è il Vangelo, la bella notizia che Dio ci ama. Sono attinti dalla vita e dalle situazioni di ogni giorno e ci aiutano in modo semplice e immediato (proprio alla maniera delle parabole) a riflettere sul nostro cammino di fede. Questo nuovo titolo, centrato sul tema della misericordia, è particolarmente adatto al periodo del Giubileo straordinario del 2016.
I libretti di padre Panont si distinguono per una saggezza che ci viene incontro attraverso l'esperienza vissuta attorno a quel Messaggio unico che è il Vangelo, la bella notizia che Dio ci ama. Attingono alla vita e alle situazioni di ogni giorno e ci aiutano in modo semplice e immediato (proprio alla maniera delle "parabole") a riflettere sul nostro cammino di fede. Questo nuovo titolo, centrato sul tema della misericordia, è particolarmente adatto al periodo del Giubileo straordinario 2016.
Un viaggio nel mondo dei giovani, nella loro voglia di esserci, di progettare, di riuscire, di essere liberi, di fare amicizia. E nel loro bisogno di Dio.
"In questo libro Giuseppe Pani approfondisce, dal punto di vista teologico- morale, alcuni temi dell'Esortazione apostolica di papa Francesco. Consapevole che non si comunica soltanto con le parole ma anche con le immagini, l'autore si serve di alcune suggestive opere d'arte antica e contemporanea per esprimere quanto pensa nella mente e sente nel cuore. I dipinti e gli affreschi che accompagnano la lettura del libro non sostituiscono la parola ma la approfondiscono, la amplificano, suscitando nuove emozioni, suggestioni e comprensioni. L'autore si serve di questa modalità espressiva per annunciare il Vangelo della famiglia, la buona e lieta novella della vita coniugale e familiare. Egli considera la famiglia un'opera d'arte capace di suscitare emozioni, sentimenti, di trasmettere valori umani e cristiani, di insegnare a vivere e ad amare, di aiutare a compiere scelte responsabili di vita, di rendere la vita delle persone bella e significativa; invita a percorrere la via della bellezza della vita coniugale e familiare." (Dalla Prefazione di Salvatore Cipressa)
Le onde delle migrazioni diventano sempre più tempestose e fomentano una sindrome dell'invasione. Alcuni vedono nei migranti e nei profughi i veri responsabili della crisi odierna, dimenticando che nei secoli l'Europa si è formata con i migranti. A un giovane rifugiato è stato chiesto: "Perché non rimanete nella vostra terra?" La risposta è stata di una lucidità impressionante: "Noi non siamo stupidi, né pazzi. Siamo disperati e perseguitati. Restare vuol dire morte certa, partire vuol dire morte probabile. Tu che cosa sceglieresti? Noi non abbiamo colpe se siamo nati dalla parte sbagliata e voi non avete alcun merito di essere nati dalla parte giusta".
Accogliere i migranti e i rifugiati, soprattutto bambini, non è una scelta, ma un dovere umano.

