
I bambini imparano solo quello che vivono. Soprattutto quello che vivono in famiglia. Partendo da questa premessa, il libro si presenta come una vera iniziazione alla felicità di credere. Aiutati dai genitori, pagina dopo pagina, i bambini si scoprono cristiani. Fanno la conoscenza di Gesù che ci rivela l'amore di suo Padre, ci dona la sua vita e il suo spirito. Il libro, gradevolmente illustrato, segue sostanzialmente i contenuti del catechismo "Lasciate che i bambini vengano a me".
Catechesi esenziale e aggiornata sul sacramento della Confessione.
Gesu di Nazareth continua a parlare al cuore degli uomini e delle donne di oggi, come lo ha fatto per 2000 anni. Egli e la verita eterna sempre nuova e sempre antica, che riempie il cuore e dona la salvezza. Gesu di Nazareth parla da duemila anni al cuore di ognuno di noi e continua a ripetere quelle verita che annunciava sulle strade della Palestina. E' un discorso rivolto al cuore" di tutti; e proprio queste parole, queste Verita (il Comandamento dell'amore; le Beatitudini; il buon Samaritano; la Risurrezione; "Vi attendo in Paradiso") sono presentate in questo nuovo libro di Don Novello Pederzini, con il suo inconfondibile stile essenziale, suadente, dolce e delicato. "
Proposta per un cammino spirituale nel segno della chiarezza e dell'accoglienza.
La penna agile, vellutata, chiara e incisiva di Don Novello presenta e descrive con efficacia e competenza il dono prezioso del matrimonio cristiano. Ecco gli obiettivi di questo piccolo libro: 1) aiutare i giovani, che si sentono chiamati a costruire una famiglia, a scegliere coraggiosamente il matrimonio come la cosa migliore; 2) dissuadere giovani e adulti da convivenze alternative moralmente illecite, insoddisfacenti e rischiose; 3) aiutare gli sposi cristiani a riscoprire le straordinarie ricchezze del matrimonio-sacramento, che è la scelta ottimale per vivere l'amore nel modo più vero, più ricco, più stabile.
"Io sto bene quando stai bene tu". Dolcezza, tenerezza, carezza sono le tre parole che arricchiscono e completano la cosa più bella del mondo, che è l'amore.Non basta amare: bisogna saper amare! Non è sufficiente dire: "ti amo!": bisogna saper esprimere l'amore con quei gesti e quelle parole che lo rendono dolce, tenero e gradevole. Bisogna imparare l'arte dell'amore! Ermanno Olmi scrive: "Tutti i libri del mondo non valgono una carezza". Ed è vero perché essa è la chiave d'oro che riesce ad aprire la porta di ogni cuore.
Ogni progetto di amore che viene meno è un fallimento che lascia ferite. L'importanza dell'accompagnamento dei divorziati in nuova unione è stato un principio messo in risalto nell'ultimo sinodo sulla famiglia da un punto di vista genuinamente pastorale: "Anche le situazioni dei divorziati risposati esigono un attento discernimento e un accompagnamento carico di rispetto, evitando ogni linguaggio e atteggiamento che li faccia sentire discriminati". Senza perdere di vista il valore personale dell'accompagnamento, è comprensibile la prudenza nel tracciare una sicura guida generale a livello ecclesiale su come accompagnare queste persone. La comunità ecclesiale non può trascurare il rigore, la verità e la bontà con cui si compie questo accompagnamento che richiede una grande delicatezza, dolcezza e fermezza per potersi trasmettere.
La famiglia è sempre più in pericolo a causa della crescente secolarizzazione e del pervadente relativismo dei valori che attanaglia la società contemporanea. Nella famiglia si gioca la verità integrale dell'uomo; essa può essere considerata a ragione un raggio di luce per la frammentata e disgregata società contemporanea. Non dobbiamo avere paura di proporre il piano di Dio sulla famiglia, la bellezza enorme che essa rappresenta per ogni uomo e la speranza che essa rappresenta per il futuro della nostra vita e della intera comunità degli uomini. Il volume senza pregiudizi individua i problemi che affliggono la famiglia contemporanea suggerendo possibili soluzioni da un punto di vista pastorale e sociale.
Un documento dei palestinesi cristiani per il mondo riguardo a quanto sta accadendo oggi in Palestina, valorizzato dai commenti di autori di grande spessore e diversa estrazione.
Continuiamo ad assistere passivamente ai naufragi di tanti nostri fratelli disperati, incapaci di opporci a una legge nazionale che prevede il rigetto di chi approda sulle nostre coste. Se tale è il modo di comportarsi, non è il caso di domandarci con don Mazzolari se per caso "il cristianesimo abbia esaurito la sua funzione storica?". Dobbiamo avere il coraggio di prendere atto di un deterioramento estremo dei rapporti sociali a causa della mancanza di un'etica condivisa e di batterci per un tipo di convivenza caratterizzata dal rispetto della dignità di ogni essere umano, la quale potrà essere realizzata solo quando saremo in grado tutti di avvertire "il senso dell'altro" che vive accanto a noi o lontano da noi; quando avremo raggiunto quel modo di essere e di agire che Senner definisce "sociabilità". Nessuna soluzione potrà essere prospettata limitatamente al nostro piccolo mondo nazionale. La globalizzazione ha prodotto una interdipendenza tra i vari Stati, nel bene e nel male, e perciò i problemi dovranno essere affrontati in un'ottica globale.
La carità nel mondo ha fantasia: oltre una ventina sono i progetti selezionati in questo libro, e altrettanti gli Stati in cui la Caritas Italiana in primis è presente e collabora con le Caritas locali per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e fronteggiare la carenza di cibo, con l'obiettivo di lasciare in eredità competenze, strumenti e metodi a chi è del luogo. Un certo rilievo è dato poi anche ad alcune iniziative di solidarietà presenti sul territorio italiano, in contesti urbani. L'Expo 2015, che ha come slogan "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", è l'occasione per conoscere, promuovere e anche emulare questi progetti: del bene nel mondo c'è già, lo si legge nelle parole, qui raccolte, degli operatori e dei beneficiari coinvolti in prima persona. Pur proponendosi di dare al testo un approccio descrittivo e concreto, gli autori non mancano di introdurre la riflessione in un'ottica di fede, e quindi di dare uno spunto formativo oltre che informativo, partendo dalla convinzione che nutrire sia il momento simbolico di incontro e comunione.