
Un'analisi chiara e dettagliata delle molte questioni aperte nella scuola italiana. In questo libro-intervista, uno dei protagonisti della scuola milanese e nazionale, sviscera gli aspetti grandi e piccoli delle vicende scolastiche, offrendo, per ciascuno di essi, acute e pertinenti analisi stimolate da domande intelligenti e ben formulate, secondo tre direttrici: quella della scuola e della sua funzione educativa, quella culturale e sociale (con rimandi storici) e quella istituzionale e politica.
Note sull'educazione e la formazione e le sue gravi difficolta', con tentativi di soluzione. Con prefazione di don Gino Oliosi. In questi tempi dominati dalla dittatura del relativismo, tempi in cui le generazioni adulte si sono trovate lentamente espropriate dalla loro cultura, si e' generata una forte incomunicabilita' fra mondo adulto e mondo giovanile per cui educare ed educarsi e' divenuto un'emergenza in ogni ambito, da quello familiare, a quello scolastico, a quello sociale. Gli interventi di S.E. Mons. Negri, vescovo di San Marino - Montefeltro, raccolti in questo libro marcano un tragitto di esperienza e di riflessioni sul come e sul perche' educare, dichiarandolo possibile e urgente per tutti, perche', come detto in prefazione, 'per il suo percorso di vita, di amicizie, di vissuti fraterni di appartenenza, di esperienza ecclesiale, di insegnamento, Mons. Negri ha ben presente che educare diviene la grande sfida per ricondurre l'io alla coscienza di se' e del suo impegno nel mondo cioe' di sapere perche' vive, da dove viene e a cosa e' destinato'.
La globalizzazione è stata la protagonista indiscussa del passaggio di secolo. I no global la sfidano nelle piazze d'Europa, i democratici americani sono sedotti dal protezionismo economico e una galassia di sigle e movimenti chiede drastiche riforme. Per rispondere a quest'offensiva Bhagwati sostiene tutte le argomentazioni più significative a favore del libero commercio e ridimensiona molte di quelle a sfavore. Analizza il movimento antiglobalizzazione, le sue motivazioni e le sue paure; considera le implicazioni sociali della globalizzazione e ne esamina gli aspetti economici; tratteggia i cambiamenti istituzionali nazionali e internazionali necessari per migliorarne gli effetti.
Le nostre esperienze affettive sono fatte di fragilità e presentano ferite. Eppure l'immaginario amoroso si nutre di ideali di perfezione ed armonia. Lo scarto tra realtà vissuta e l'ideale perseguitato suscita inevitabilmente sensi di colpa e dolorose frustrazioni. Occorre riconciliarsi con le imperfezioni della relazione di coppia, poiché la vita, quella vera, è fatta anche di fragilità e fallimenti, di incomprensioni e di silenzi. E, a dispetto di quanto normalmente si pensa, la Scrittura non demonizza questo vissuto arrivando persino a tessere l'elogio dell'amore imperfetto. Rispetto al modello unico della perfezione, narrato con toni epici ed ascoltato con orecchi intransigenti, la narrazione biblica introduce il lettore in un mondo plurale, dove l'amore viene declinato nelle diverse stagioni e situazioni di vita e raccontato senza censure.
L’idea del matrimonio come un “nido di pace” è una delle illusioni più frequenti e pericolose a cui una giovane coppia può andare incontro perché, non appena giunge il momento della conflittualità, sembra che tutto crolli e sia irrimediabilmente perduto. Per questo è più che mai importante riflettere sulla problematica del litigio e operare per educare gli sposi ad accettarlo come un episodio fisiologico, da trasformare in una crisi di crescita. Lo studio si propone come una sorta di vademecum: offre prospettive di fondo e indicazioni concrete affinché la conflittualità di coppia si trasformi in un confronto il più possibile costruttivo.
Note sull'autore
Carlo Rocchetta, già docente di sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Facoltà teologica di Firenze, è socio fondatore della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT) e dell’International Academy for Marital Spirituality (INTAMS) con sede a Bruxelles, dirige inoltre il corso di teologia sistematica per le Edizioni Dehoniane di Bologna. L’autore è anche docente all’Istituto teologico di Assisi. Oltre a numerosi scritti e contributi in riviste scientifiche, dizionari e opere collettive, ha pubblicato: Storia della salvezza e sacramenti, Roma 1976; I sacramenti della fede, Bologna 1983 (ottava edizione, interamente riscritta in due volumi, 2001); Sacramentaria fondamentale, Bologna 31999; Per una teologia della corporeità, Torino 1990; «Fare» i cristiani oggi, Bologna 22001; Il sacramento della coppia, Bologna 32000; Teologia della tenerezza, Bologna 32002; L’invocazione del Nome di Gesù, Bologna 2002; Viaggio nella tenerezza nuziale. Per ri-innamorarsi ogni giorno, Bologna 2003. Le ultime opere nascono dall’attività dell’autore, come assistente spirituale al Centro familiare «Casa della Tenerezza» (Perugia), che si occupa dell’accoglienza delle coppie in difficoltà, della formazione alla vita coniugale e dello studio sulla teologia del matrimonio e della famiglia.
Per affrontare le tensioni coniugali è necessario conoscersi, accettare i limiti dell'altro e imparare a trasformare gli ostacoli in opportunità. Le difficoltà di intesa non sono indice di mancanza d'amore, anzi: possono essere, di fatto, un segnale "salutare" nella misura in cui fanno emergere un malessere o la necessità di una revisione di vita. Scopo del presente volume è aiutare gli sposi ad apprendere, anche grazie all'esercizio della tenerezza, a "litigare bene", per ricavare benefici dai conflitti e trasformarli in occasioni di crescita. L'Autore propone strumenti pratici ed esercizi da svolgere in coppia non solo per un check-up della situazione, ma per superare positivamente gli stalli inevitabili in ogni cammino matrimoniale.
Uno sguardo originale sulle domande della vita, una lettura spirituale delle periferie e della povertà: concreto e umano, e allo stesso tempo sapiente, "Elogio dei poveri" è un libro che si legge con piacere. In un tempo i cui i poveri fanno paura e di fronte ai quali spesso si reagisce con disprezzo e violenza, questo volume rivela un segreto dell'umanesimo cristiano: a partire dai poveri si può umanizzare il nostro tempo. Il volto del povero, in queste pagine, assume il profilo familiare dell'anziano, del disabile, del condannato a morte. La riflessione dell'autore non è speculazione teorica, ma ha la concretezza di una ricca esperienza di incontro e di amicizia con i più poveri, maturata nella Comunità di Sant'Egidio. Non è messo a tacere il grido di dolore che proviene da chi è escluso, vittima della cultura dello scarto. Dal rapporto premuroso con i poveri, affinato dalla frequentazione delle pagine della Bibbia, giunge un messaggio di speranza per tutti.
Siamo ancora capaci di amare? La parola più bella che ci piace sentire, "amore", oggi non si sa più che cosa precisamente voglia dire. Nella cultura e nei costumi sono avvenuti cambiamenti che hanno scombussolato la vita di coppia, scompaginato l'etica matrimoniale, modificato i comportamenti sessuali, trasformato le sensibilità. Il costume sociale raccomanda la tolleranza e l'apertura alla sperimentazione dei nuovi orientamenti della sessualità liberata. Quando però la cronaca denuncia episodi efferati, come le violenze di genere o i comportamenti di abuso, la reazione diventa presto preoccupata. Obiettivo di questo lavoro è contribuire a parlare bene della sessualità, tentando di riportare la complessità dell'esperienza erotica al criterio fondamentale della giustizia. Solo un progetto umanistico e spirituale può trovare le parole giuste per formare all'etica del rispetto e dell'autocontrollo, trasformare la forza della pulsione e renderla energia d'amore e di fecondità sociale.
La vicenda del profeta Elia, narrata nei Libri dei Re, racconta del cammino continuamente aperto di scoperta del vero volto di Dio e, quindi, del credente e della sua missione a vantaggio di tutte "le genti". Un percorso che trova il suo compimento in Gesù. Come è stato per Gesù, si tratterà infatti di lasciarsi condurre dalla Parola, per dare voce a Dio e diventare noi stessi sua voce. La lectio proposta, che contiene spunti di attualizzazione, va considerata come un servizio a quello Spirito che ha presieduto alla redazione della Scrittura, come uno strumento che, con discrezione, accompagna l'insostituibile e inafferrabile relazione di ciascuno e del Gruppo con il Signore.
Nonostante il perdurare della pandemia, Papa Francesco ha stabilito che anche quest'anno, il 12-13 marzo, in prossimità della IV Domenica di Quaresima, venga celebrata l'iniziativa "24 ore per il Signore-. Il tema scelto è un versetto del Sal 103,3: «Egli perdona tutte le tue colpe». Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha predisposto il Sussidio ufficiale in cui vengono offerti alcuni suggerimenti per consentire alle parrocchie e alle comunità cristiane di prepararsi a vivere l'iniziativa 24 ore per il Signore. Si tratta, ovviamente, di proposte che possono essere adattate in base alle consuetudini locali e alle esigenze dettate dal momento storico che stiamo attraversando. Nella prima parte si presentano alcuni testi che incoraggiano a vivere in maniera consapevole l'incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale. Essi possono anche servire per prepararsi (da soli o sotto la guida di un ministro) alla contrizione perfetta, nel caso in cui non sia temporaneamente possibile accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. La seconda parte può essere utilizzata durante il tempo di apertura della chiesa, in modo che quanti vi potranno accedere per confessarsi, possano essere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.Il presente Sussidio potrebbe essere anche utile a preparare una catechesi sulla necessità della conversione e sul Sacramento della Riconciliazione.
Lo strumento indispensabile per seguire le riflessioni e partecipare ai gruppi di ascolto nelle case e come supporto alla lettura e alla meditazione della parola di Dio secondo il metodo della lectio divina.L'itinerario dei Gruppi di Ascolto attraversa tutto il racconto biblico, a partire dal racconto di Babele e dei primi capitoli della Genesi, dove viene narrato come i popoli abbiano smarrito la "strada verso casa", per arrivare a Gesù che compie la sua opera di ritrovamento delle "pecorelle smarrite". La Bibbia racconta la vita umana come un grande cammino per diventare figli e figlie nel Figlio Gesù.Nell'esistenza terrena la condizione umana è quella di essere sempre "stranieri e pellegrini", in cammino verso una "casa" finale e definitiva, che, nel Signore Risorto, è comunione con il Padre e lo Spirito Santo. Questa destinazione è ciò che propriamente e biblicamente possiamo chiamare "pace".

