
«Il disegno originario che s’annuncia nelle Lettere di fondazione, il precedente carteggio già pubblicato [Edizioni Studium, Roma 2007] si vede prendere forma ora in queste duecentododici Lettere di formazione, raccolte per la cura e con le chiose sempre puntuali di Cesarina Broggi, tutte scritte dalla Madre tra il 27 marzo del 1925 e il 24 dicembre del 1950 e rimaste indenni fino a noi.
[…] Si può immaginare quanto siffatti testi, che trascrivono la comunicazione orale di incontri comunitari (come quelli memorabili di Gubbio negli anni Trenta), abbiano inciso fortemente nella vita spirituale delle Missionarie della Scuola e nel loro rapporto (ogni volta singolare) con la Fondatrice. In queste lettere invece, con la discrezione tipica della scrittura personale, la Madre è come se parlasse “da anima ad anima”, si rivolge al cuore e alla mente delle sue figlie, entra con vigile naturalezza nel loro vissuto quotidiano che ha sempre bisogno d’una parola nuova o d’un impulso evangelico o d’un lieve richiamo per ritrovare la sua valenza misteriosa e divina. Se appena s’indaga la figura stilistica di questa scrittura si resta subito conquistati dalla sua immediatezza e dalla sua vicinanza alla vita e ai sentimenti della corrispondente. Al tempo stesso, mentre si prende cura d’ogni Sorella e ne asseconda le movenze più quotidiane (o forse proprio per questo), con un colpo d’ala la scrittura della Madre si solleva puntualmente e del tutto naturalmente ai grandi ideali e ai grandi motivi della vita cristiana e della consacrazione religiosa».
Biografia e spiritualità di Sr. Maria Serafina co-fondatrice del Monastero Carmelo San Giuseppe di Locarno Monti (Svizzera).
Vita del Servo di Dio Arsenio da Trigolo (al secolo Giuseppe Antonio Migliavacca, 1849-1909), cappuccino. Dapprima sacerdote gesuita, fondò l'istituzione delle Suore di Maria SS. Consolatrice. Allontanato dalla Congregazione a seguito di accuse infamanti e prive di fondamento, ottenne di essere ammesso fra i Cappuccini. Fu confessore stimato, predicatore di esercizi, animatore del Terz'Ordine e direttore spirituale.
Contenuto
La venerabile Sandra Sabattini (1961-1984) ha lasciato scritto nel suo Diario: «Io non voglio vivere una vita piena di niente». Il suo tempo, tolte le ore di studio prima alle scuole superiori e poi all’università, era tutto per l’associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini. «Vorrei invitarvi a fare una cosa molto semplice: a leggere, a rileggere queste pagine del Diario di Sandra e a diffondere questo Diario soprattutto fra i giovani». Mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini
Destinatari
Per ragazzi, educatori. Tutti.
Autore
MASSIMO BETTETINI, è psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Ha vinto premi letterari nazionali e internazionali. È curatore e autore di raccolte di fiabe, di racconti per ragazzi e di numerosi testi divulgativi di psicopedagogia.
Paolo Brosio è lontano dalla fede e dalla preghiera negli anni in cui acquisisce la notorietà di personaggio televisivo, prima come giornalista del Tg4, con Emilio Fede nei giorni di Tangentopoli, poi con la partecipazione a programmi importanti: “Quelli che il calcio”, “Sanremo Notte”, “Domenica In”, “L’Isola dei Famosi”, “Stranamore”, “Linea Verde”, le telecronache della Juventus su Mediaset e un programma di successo sul Giro d’Italia.
La fama, i soldi, la carriera si intrecciano a una vicenda umana inquieta e travagliata che lo porterà nel baratro più profondo del lutto, della delusione affettiva, della depressione; un baratro in cui ricchezza e popolarità non bastano più.
Nasce nel cuore una preghiera alla Madonna e il desiderio d’incontrarla a Medjugorje, il villaggio della Bosnia-Erzegovina dove, dal 24 giugno 1981, sei ragazzi hanno apparizioni e dove si recano in pellegrinaggio milioni di persone.
Per Brosio è una svolta. L’incontro con i veggenti e con tante persone di fede, ma soprattutto il desiderio di fare del bene e la decisione di raccogliere fondi per finanziare una casa di accoglienza per i bambini orfani a causa della guerra nei Balcani.
Con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono, il giornalista racconta la sua vicenda umana e i passi di un ritorno a Dio che gli ha restituito forza, ottimismo e amore per la vita.S
Madre Maria Pierina fu un’anima eucaristica che visse accanto all’altare. Nel sacerdote vide un alter Christus e un ministro rivestito delle caratteristiche dell’Uomo dei dolori, qualificandolo come vicarius Amoris (espressione di Sant’Ambrogio), come il vicario dell’amore misericordioso nella sua qualità di dispensatore dei misteri di Dio. L’itinerario di Madre Pierina è costellato di episodi veramente sorprendenti e talora sconcertanti, qui solo brevemente accennati.
L’autore
Beata Maria Pierina de Micheli (al secolo Giuseppina) nacque a Milano l’11 settembre 1890 e morì a Centonara d’Artò (Novara) il 26 luglio 1945. Religiosa della Congregazione delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, si dedicò alla propagazione della devozione del Santo Volto di Gesù.
In occasione del quinto anniversario della morte di madre María Josefa del Cuore di Gesù, carmelitana scalza del Cerro de los Ángeles (Spagna), esce in Italia questa biografia, semplice ma intensa.
Di famiglia facoltosa – la madre apparteneva a un’illustre famiglia carlista –, fu educata alle virtù cristiane fin da giovanissima e presto maturò la vocazione claustrale e una devozione particolarissima per la Vergine.
Scrive mons. Francisco Javier Froján Madero nella postfazione al testo: «Nella solitudine e nel silenzio della clausura, Madre Maria Josefa, mossa della divina grazia, ha saputo vivere fedelmente i tre consigli evangelici e ha esercitato le virtù teologali e cardinali sempre con animo pronto e generoso. La sua ferma fedeltà alla Chiesa, al Papa e alle Costituzioni carmelitane, la sua umiltà e povertà, ma specialmente la sua carità verso tutti era incentrata nell’amore supremo al Cuore di Gesù, confidando sempre nella divina Providenza, per portare tutti a Dio».
Un testo semplice, appunto, come semplice è stata la vita di questa grande donna e cristiana, per cui inizia questo autunno il processo di beatificazione.
Punti forti
La figura di una grande religiosa, carmelitana, molto conosciuta e amata nel suo Paese d’origine, la Spagna.
Una lettura avvincente e una prosa piacevole.
Destinatari
Per chi si interessa di spiritualità carmelitana.
Profilo biografico di Maria Eleonora Giorgi (1882-1945), fiorentina, per dodici anni madre Generale della Congregazione delle Suore Serve di Maria SS. Addolorata di Firenze. Visse esperienze mistiche e ottenne guarigioni miracolose alle sue malattie. Nella sua Congregazione fu una figura carismatica per le consorelle, ma soprattutto con le novizie. È in corso il processo di beatificazione.
Questa è la biografia di un giovane prete, stroncato da un male incurabile nel fiore degli anni e del suo ministero di parroco, dedicato in modo particolare ai ragazzi e alla loro formazione mediante il gioco del calcio. Il libro è anche l’occasione per una riflessione sul sacerdozio, un raggio di luce sul Ministero ordinato proprio nel 150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, definito «anno del sacerdozio» da Papa Benedetto XVI mentre proclama il Curato d’Ars «Patrono dei sacerdoti del mondo». È, infine, uno spaccato di storia della Chiesa torinese del dopo-Concilio, con ampie riflessioni sulle aperture, le contraddizioni e i fermenti che contraddistinsero quel periodo e i suoi protagonisti.
Don Paolo Gariglio, per molti anni parroco di un grande centro della prima cintura torinese, da tempo rappresenta un punto di riferimento per intere generazioni di giovani, per i quali continua a suscitare iniziative a vari livelli. È inoltre consigliere nazionale per la Pastorale giovanile degli Esercizi Spirituali presso la FIES (Federazione Italiana Esercizi Spirituali).
DESCRIZIONE:
INDICE
«LI AMÒ SINO ALLA FINE» Pag. 5
«TU SOLO HAI PAROLE DI VITA» » 11
Il giovane seminarista
«COME UN’OSTIA CONSACRATA» » 17
Il novello sacerdote
«LA SUA TESTA ERA TUTTA UN VULCANO» » 23
Il giovane coadiutore
«SPALANCARE LE FINESTRE AL PIÙ SOLARE OTTIMISMO» » 29
L’educatore
«L’AMORE È LA FORZA PIÙ BENEFICA DEL MONDO» » 35
Al Gonzaga
«COSÌ DOVETTE GUARDARE GESÙ DALL’ALTO DELLA CROCE» » 41
In guerra
«NASCERÀ UN NUOVO TIPO DI UMANITÀ» » 47
L’attuarsi dell’ideale
«HAI EMULATO DON BOSCO, DON ORIONE, DON GUANELLA...»» 53
La fine... o l’alba
C’ERA ANCORA QUALCUNO DA AMARE » 60
«GRAZIE A DON CARLO SONO UN RAGAZZO FELICE!» » 62
Luigi Monti (1825-1900) dedicò la vita di consacrato a Dio curando i malati con passione e con scrupolo, in ospedale e a domicilio, ricchi o poveri che fossero. Focalizzò da ultimo la sua strategia di amore verso gli orfani per i quali volle essere il "padre" premuroso e attento. Ottenne da Dio che questi ideali di carità divenissero gli ideali di molti discepoli, designati come "Figli dell'Immacolata Concezione". Il libro illustrato, scritto da un attuale discepolo del beato, ne racconta con passione la vita e le opere.
Padre Lombardi era un uomo «appassionato al Vangelo e alla Chiesa, che ha lasciato un segno nel Novecento forse più profondo di quanto si sappia ancora» (dalla Prefazione di Andrea Riccardi). Concepito per il centenario della nascita, il volume arriva in libreria un anno dopo, nel trentennale della morte di Riccardo Lombardi, che cade il 14 dicembre 2009. Ne risulta così arricchito da alcune importanti testimonianze, emerse proprio in occasione della celebrazione del centenario o a margine di essa. Questa agile biografia ripercorre la vita e la missione del gesuita, le cui intuizioni si prolungano oggi nell’impegno del Gruppo apostolico da lui fondato. Egli lo creò dapprima intorno a sé, poi lo accompagnò fino alla sua completa autonomia, anche quando il declino delle forze
fisiche lo aveva ormai da tempo escluso dalla scena pubblica italiana e mondiale, che aveva occupato da protagonista per oltre vent’anni.