
Le lettere sono come il registro di bordo" di un viaggio spirituale che l'autore propone al suo interlocutore diretto (il destinatario delle lettere) ma anche e soprattutto ai giovani. " nelle sue sette lettere henri j.m.nouwen sostiene con convinzione che gesu`e`il centro della sua vita. In questa prospettiva egli partecipa gioie e dolori del suo itinerario spirituale al suo nipote diciannovenne che vive in olanda. Le lettere trattano dei piu`gravi problemi del nostro secolo alla luce del messaggio evangelico e affrontano la problematica religiosa vissuta dai giovani di oggi. Un avvincente ed incisivo carteggio epistolare fra un grande maestro della spiritua
Madre Teresa di Calcutta (nome di battesimo Agnese Gonxha), figlia di un droghiere albanese, è nata nel 1910 nella cittadina macedone di Skopje, tuttavia - ella scrive - «mi sento indiana fin nel più profondo dell’anima». Ha fondato le Missionarie della Carità, le quali dall’India si sono ormai diffuse in tutto il mondo. Come Madre Teresa, vestono un sari bordato d’azzurro e calzano sandali. Vivono povere tra i poveri, tra i malati, tra i moribondi. Nel 1979 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, per la sua dedizione ai poveri. È morta a Calcutta nel 1997.
Nel suo libro scrive: «Alcune persone vennero a trovarmi a Calcutta e, prima di partire, mi pregarono:
- Ci dica qualcosa che ci aiuti a vivere meglio.
E io dissi loro:
- Sorridete gli uni agli altri: sorridete a vostra moglie, a vostro marito, ai vostri figli, sorridetevi a vicenda; poco importa chi sia quello a cui sorridete; e questo vi aiuterà a crescere nell’amore reciproco.
Allora uno di quelli mi domandò:
- Lei è sposata?
- Sì - risposi - e qualche volta trovo difficile sorridere a Lui!
Ed è vero. Anche Gesù può essere molto esigente, ed è proprio quando egli è così esigente che è molto bello rispondergli con un gran sorriso».
Lamento e mugugno. Al lavoro, a scuola, a casa, per i soldi, per i figli, per gli altri.
Oltre il lamento quotidiano, l’autore ha scritto un decalogo laico, brillante e convincente per imparare a vivere bene. Ecco i titoli: accogli la realtà, soffri con coraggio e con senso della realtà, affronta la situazione come una sfida e come un’opportunità, impara a perdere senza perdere te stesso, combatti con decisione e con intelligenza, riconosci e apprezza quello che possiedi, guarda gli altri e ama i tuoi fratelli, aspetta con pazienza e con speranza, perdona, se li conosci, quelli che ti hanno fatto del male, prega il tuo Dio, se sei credente. In appendice una serie di aforismi dalla sapienza popolare, dalla sapienza del vangelo e dalla sapienza della natura.
René Juan Trosseroè scrittore e psicologo argentino di grande esperienza, che gode di una certa notorietà anche all’estero. Si segnala per il suo calore umano e la grande conoscenza dei problemi della vita, che gli permettono di occupare un posto di rilievo come educatore e come valido punto di riferimento per i suoi lettori.
Tra le due guerre in Germania si sviluppò un dibattito circa la fede in Gesù Cristo. Oggi, alle diverse immagini di Cristo elaborate dalla teologia e accolte dalla devozione dei fedeli soggiace la convinzione che Gesù Cristo è comunque un uomo. Nella presente opera l'autore sottolinea la divinità di Gesù, si sposta poi sul piano della liturgia, andando anche in questo caso al cuore del problema.
Con l’aiuto della psicologia del profondo, l’Autore (teologo e psicoterapeuta) indica modalità nuove di interpretazione dei testi biblici, per ricondurre l’esperienza religiosa alle sorgenti più profonde della psiche umana. Così questi stessi testi, aldilà di una comprensione storico-critica, possono sviluppare ancora quelle energie libranti di cui sono capaci. In questo modo l’Autore getta un ponte tra scienza biblica e religioni dell’umanità. L’opera si articola in 2 volumi: il 1° ricerca la verità delle forme espressive archetipiche e il 2° cerca la verità delle opere e delle parole.
Invecchiare e il girare della ruota, il graduale compimento del ciclo della vita in cui il ricevere matura nel dare. Non un motivo di disperazione, ma fondamento di speranza, non un lento decadimento ma possibilita da accogliere. La compiutezza della vecchia ruota appoggiata al tronco dell'albero sulla neve bianca ci dice la storia della vita. Invecchiare e`il girare della ruota, il graduale compimento del ciclo della vita in cui il ricevere matura nel dare. Ae' l'esperienza umana piu`c omune ed e`tale che sovrasta la comunita umana come un arcobaleno di promesse. E' un pren dersi cura reciproco tra giovani e vecchi ha luogo quando non siamo piu`separati da muri di paura, quando siamo disposti ad accogliere il nostro stesso invecchiare e a incorporare gli anziani nella struttura della nostra stessa vita. Insieme per riparare i rapporti interrotti tra le generazioni. La ruota gira, ma non sapr emo mai quando avremo fatto il giro completo ed essa si fermera. In ogni caso sappi amo che il figlio dell'uomo e`a portato vita nuova a questo mondo e ci ha rivelato che il girare della ruota non e`un ritorno al terreno vecchio, ma un passo in avanti nella storia della salvezza.
Leggendo queste pagine si partecipa a una vera e propria "scuola", in cui il tema è la comprensione delle parole fondamentali dell'esperienza cristiana. Una scuola in cui è tenuta in massimo conto la statura della ragione e quindi delle esigenze del cuore. L'autore appare qui impegnato in un appassionato esame del significato e del valore delle parole che legano a Cristo, continuamente sollecitato dalle domande dei giovani, in un dialogo aperto a chiunque voglia parteciparvi.
Autobiografia di Sant'Ignazio di Loyola.
Con questo libro, apparso nel 1978 provocando subito grande clamore, Girard si è spinto fino alle cose ultime, quelle che, secondo la parola del Vangelo di Matteo, sono nascoste sin dalla fondazione del mondo". "