
Nello scorrere spesso monotono della vita quotidiana non è sempre facile vivere la vicinanza di Dio; non lo è nemmeno per i monaci. Ogni avvenimento, perfino ogni conflitto, possono però diventare occasione di una rivelazione: Cristo si rivela nell'amico come nel nemico. Se uno si apre a questa esperienza riesce a vivere la presenza di Dio nella sorella, nel fratello, perché Dio è morto per ciascuno e per tutti. Questa è la grandezza dell’uomo: nessuno ha mai avuto una considerazione tanto grande per lui.
Destinatari
Tutti.
Autore
ANSELM GRÜN, monaco dell'abbazia benedettina di Münsterschwarzach, è tra gli autori spirituali oggi più rinomati e seguiti. Molte delle sue opere sono state pubblicate in Italia dalle Edizioni Messaggero Padova. FIDELIS RUPPERT, monaco e attuale abate di Münsterschwarzach, è autore di molte pubblicazioni di teologia e vita spirituale.
Un libro, nato per rispondere alla realtà degli abbandoni del monastero tra i 40 e i 50 anni, che però contiene indicazioni, approfondimenti e proposte che non riguardano soltanto religiosi e sacerdoti, ma un pubblico ben più vasto.
In questo volume, con la consueta maestria nell’unire i dati della tradizione cristiana con le intuizioni della psicologia umanistica, Anselm Grün conduce il lettore dapprima ad ascoltare il grande messaggio biblico di Dio sempre pronto ad accogliere e perdonare (cap. I). Nel II capitolo affronta invece il tema del saper perdonare a se stessi come condizione previa per poter perdonare agli altri. Nel III capitolo vengono applicati questi princìpi ad alcune situazioni concrete, come il perdono nell’ambito della famiglia e del matrimonio, la riconciliazione nelle comunità religiose, nelle parrocchie e nella società civile, con alcuni accenni al perdono fra i popoli. Un capitolo è dedicato al sacramento della penitenza e alla confessione, che mirano a favorire la conversione e il cambiamento delle persone in “creature nuove”.
Destinatari
Utile anche come sussidio di catechesi sulla confessione.
Autore
ANSELM GRÜN (1945) è un monaco benedettino tedesco, che dirige il centro di spiritualità annesso all’abbazia di Münsterschwarzach nei pressi di Würzburg. Scrittore, conferenziere e terapeuta, è oggi uno dei più apprezzati maestri di spiritualità, le cui opere sono tradotte nelle principali lingue.
Con la consueta profondità psicologica, Grün dà qui una risposta ad un problema quanto mai attuale per gli uomini e le donne di oggi: come trasformare le inevitabili crisi della vita in occasioni di crescita e di maturazione. Si tratta di sviluppare una nuova «spiritualità della trasformazione». L’episodio biblico di Mosè ci mostra come un cespuglio inutile diventi un luogo in cui Dio si rivela. Allo stesso modo, Gesù cambia l’acqua in vino, lo Spirito Santo trasforma gli apostoli paurosi in testimoni intrepidi del Vangelo. Nella interpretazione di Grün, tutti questi episodi acquistano nuova luce sia sotto il profilo spirituale sia come impulso alla piena realizzazione dell’essere umano.
Destinatari
Per tutti quelli che desiderano scoprire il senso profondo del proprio esistere.
Autore
ANSELM GRÜN (1945) è monaco benedettino dell’abbazia di Münsterschwarzach. È autore di numerose opere, che lo rendono oggi lo scrittore di spiritualità più noto in Europa.
Il libro, ormai considerato un classico sul pensiero di Bonaventura, propone uno stimolante profilo della sua riflessione sulla storia.
Un testo su Don Milani, il profeta del rinnovamento. Con prefazione di Erio Castellucci.
Tra la fine del 1968 e gli inizi del 1969 Carretto ha trascorso alcuni mesi di preghiera e di raccoglimento nel deserto: li' e' nato questo suo libro. E' tutto un richiamo forte, vissuto, sofferto, alla vita di preghiera.
Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza". Proprio questo Spirito auguro e invoco per tutte le nostre famiglie, perche' sappiano proclamare con fermezza, gioia e fede che il Signore e' risorto e vive, ci ama ed e' in mezzo a noi. (Carlo Maria Martini). " Il numero 1 del 'Terebinto' si presenta con una 'lectio' un po' speciale che il Card. Carlo Maria Martini, Arcivescovo emerito di Milano, ha tenuto a Lodi nel settembre del 2006. La familiarita' del linguaggio, la semplicita' della comunicazione della fede fanno di questo testo una esortazione alla gioia, alla concordia, alla festa. Il luogo privilegiato in cui, facendo festa, si trasmette la fede ai piu' piccoli, e' proprio la famiglia.
Una lettura della situazione storica, sociale, culturale ed ecclesiale di oggi sul tema della speranza. Numero 3 di Terebinto". Raggiunta dalla speranza la nostra libertà è chiamata a farsi responsabilità... Solo sporcandoci le mani e buttandoci nella storia mostriamo a noi stessi e agli altri che la speranza non è un sogno: è una realtà, è Gesù Cristo. (Card. Dionigi Tettamanzi) "
Il Vaticano II con la riforma liturgica si proponeva di dare nuova vitalita alla comunita cristiana
La lettura dell'opera di Hans Urs von Balthasar offre innumerevoli spunti per approfondire e rileggere gli autori del passato e del presente; la sua visione, percorrendo gli spazi e i tempi della storia del pensiero, getta una luce unitaria sulla realtà e sull'uomo. In questo saggio l'autore, mettendo in luce aspetti meno frequentati del pensiero di Balthasar, si rivolge alla sua filosofia e alle fonti che l'hanno ispirata, cercando di indagare alcune zone della sua vasta opera per porre in risalto gli elementi filosofici alla base di tutta la sua riflessione. La filosofia di Balthasar si muove sulla soglia tra finito e infinito e vive, per così dire, nella differenza tra il determinato e l'indeterminabile, tra il conosciuto e l'inconoscibile, tra l'essere e il nulla; sulla soglia l'uomo conosce, senza però incasellare ed esaurire l'essere nelle proprie capacità.Balthasar parla all'uomo del suo tempo e cerca di raggiungerlo là dove vive, nelle sue esigenze e nelle sue domande inquietanti. Egli è stato un pensatore profondamente universale, e perciò genuinamente "cattolico", nel senso di un autore che guarda all'universalità della verità e che, per questo, si apre seriamente al dialogo e, nella sua inesausta apertura al futuro, non ha mai tralasciato il proprio legame con la tradizione.
Viene qui pubblicato con criteri aggiornati il Racconto di un pellegrino, l'autobiografia di S. Ignazio di Loyola. È un testo pilota della spiritualità cristiana. In esso Gesù è visto dal fondatore dei gesuiti come sole da cui egli attinge costantemente energia salvifica per sé e per molti altri. Ignazio percorre i luoghi del suo pellegrinaggio terreno, a partire da quelli della Terra Santa consacrati da Cristo, con gli occhi fissi a questo suo sole, unicamente intento a realizzare la più profonda unione al mistero del Verbo incarnato operante nella storia dell'uomo. È così che, attraversando gradi di esperienza (di scrittura) via via più centrati, il Pellegrino passerà a vivere dalla periferia della sua persona, con i suoi difetti di natura e di cultura, alla pienezza di quella ricca affettività, maturata nell'amicizia con Cristo, per cui si disse del Loyola che aveva il cuore più grande del mondo.

